giovedì 19 maggio 2016

Vecchi tagliandi o i nuovi?


Ci domandiamo se invece di cambiare i vecchi permessi di sosta residenti, non sarebbe stato meglio cambiare i nuovi.
Il vecchio permesso aveva impresso il numero di targa, era a colori ed aveva alcuni parti stampate ad ologramma. Il numero di targa serviva per evitare l’ utilizzo improprio dello stesso su più mezzi, mentre i colori e l’ ologramma erano funzionali a rendere il tagliando più difficile da fotocopiare.
Il nuovo permesso invece è in bianco e nero e oltretutto non riporta il numero di targa. Ottimo per i furbi che lo spostano da un veicolo all’ altro, oppure che lo fotocopiano facendosi il “secondo permesso fatto in casa”.
In teoria il sistema di controllo c’è, ma è molto laborioso. Il tagliando nuovo ha un riquadro con un codice elettronico chiamato QR Code. Scannerizzando con un apposito lettore il QR Code si può accertare se il permesso è relativo al veicolo sul quale è esposto, oppure se è un falso. Il problema è che la Polizia Municipale non è dotata di questo strumento. Sono diversi anni che chiediamo sia all’ Assessore che al Comandante di acquistare alcuni esemplari per darli in dotazione alle pattuglie in servizio. Purtroppo abbiamo motivo di pensare che questi anni sono trascorsi inutilmente visto che non abbiamo mai avuto modo di vedere i Vigili che scannerizzano i permessi.
E’ chiaro che quando il veicolo passa attraverso i varchi elettronici viene riconosciuto, ma il problema resta in tutta la sua evidenza per tutte le zone al di fuori della rete telematica.
Non ci resta che aspettare la nuova Amministrazione dove ci auguriamo di trovare un referente con il quale sia possibile instaurare un dialogo basato sulla sensibilità, sulla giustizia e sull’ efficienza e che, senza esitazioni, riporti il numero di targa sul tagliando provvedendo a dotare la Polizia Municipale del lettore QR Code così come andiamo chiedendo da anni.
Ricordiamo che gli stalli gialli sono soltanto 1.600 ed i permessi permanenti che danno diritto alla sosta sono oltre 10.000
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mercoledì 18 maggio 2016

Manifestazione sportive


Tutte le volte che nel Centro Storico vengono realizzate manifestazioni per cui si chiudono alcune strade, i residenti vengono “ fatti prigionieri” in quanto non viene loro offerto alcun percorso alternativo.
Nessuno dice che non si possono fare manifestazioni nel Centro Storico, anzi la cosa è talmente ovvia e scontata che viene addirittura prevista e regolata in maniera specifica dal Codice della Strada.
All’ art. 20 si prevede che quando si chiudono le strade si devono offrire percorsi alternativi, ma ci immaginiamo che l’ Ufficio Traffico, vista la impossibilità di realizzarli, abbia in qualche modo cercato di adempiere alle previsioni di legge prevedendo dei varchi da essere utilizzati compatibilmente con il passaggio dei concorrenti.
Durante l’ ultima Mezza Maratona i varchi predisposti erano 8 però, visto la scarsa informazione, sono ben pochi i cittadini che sono riusciti a saperlo.
Il Codice della Strada prevede che il presidio dei varchi venga effettuato dalla Polizia Municipale, oppure da agenti di altri corpi di Polizia che possono essere affiancati da volontari, i quali dovrebbero essere muniti di apposita abilitazione rilasciata dal Ministero.
Per ultimo, secondo il Codice della Strada, ogni autorizzazione per manifestazione sportiva deve essere subordinata alla stipula di un contratto di assicurazione.
Abbiamo fatto presente queste circostanze all’ Amministrazione Comunale per sincerarci che le prossime autorizzazioni tengano di conto delle previsioni del Codice della Strada, nonché dei bisogni e dei diritti dei residenti.
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lunedì 2 maggio 2016

Più residenti nel centro storico

Sicuramente encomiabile e condivisibile il proposito espresso dal Sindaco quando afferma di voler portare più clienti e più residenti nel Centro Storico.
Ci asteniamo dal commentare il lato commerciale della proposta perché non riusciamo proprio a capire come si possa spingere qualcuno a rinunciare all’ offerta vantaggiosa dei centri commerciali e di internet, per venire a comprare all’ interno delle Mura.
Per quanto riguarda la residenza invece, ci sentiamo di suggerire al Sindaco di “ abbassare l’ asticella” e considerare che, invece di aumentare la residenza all’ interno delle Mura, sarebbe già un grosso traguardo fermarne la diminuzione. Durante questo mandato i residenti sono arrivati alla misera cifra di 8.500.
Attualmente ci sono diverse decine di famiglie, quindi alcune centinaia di persone, che stanno seriamente valutando l’ipotesi di trasferirsi dal Centro Storico. Continuano a vivere dove si trovano solo perché hanno difficoltà a vendere il loro appartamento a causa delle condizioni di invivibilità della zona e quindi alla mancanza di a acquirenti.
Le famiglie che vivono a Portone dei Borghi, Piazza XX Settembre, le poche rimaste in Piazza dell’Anfiteatro, in Piazza San Michele, oppure in Corso Garibaldi sono destinate ad essere sempre di meno a causa degli schiamazzi che impediscono il riposo notturno.
Che dire poi della pulizia delle strade effettuata con rumorose spazzatrici che superano qualsiasi limite massimo di emissione acustica e, cominciando a lavorare alle 5,30 del mattino (domeniche incluse), svegliano i malcapitati che dormono nel loro letto a pochi metri di distanza dalla fonte di rumore? Il tutto ignorando il fatto che ci sarebbero in commercio mezzi molto meno rumorosi.
Per non parlare poi della raccolta del vetro che, quando viene scaricato nel cassone del mezzo di raccolta alle 5,30 della mattina, provoca lo stesso rumore di un petardo di grosse dimensioni svegliando chi dorme a centimetri di distanza.
Possiamo ignorare la sproporzione fra i 1.600 stalli gialli ed i 10.000 permessi rilasciati che costituiscono una vera e propria tassa supplementare a causa delle multe inflitte a chi, dopo aver girovagato per ore alla ricerca di un posto che non riesce a trovare, deve parcheggiare dove può?
Negli ultimi tempi Sistema Ambiente installa le isole a scomparsa senza che l’Amministrazione abbia elaborato e varato l’ apposito regolamento comunale previsto dalla legge e quindi, in nome della “ ragion di stato” , alcune famiglie verranno penalizzate dal trovarsi i cassonetti interrati sotto la propria finestra di casa. Altri candidati “ all’ emigrazione”!
Il problema ulteriore è rappresentato dal fatto che tutti questi argomenti fanno capo all’ Assessorato all’Ambiente e che i numerosi incontri da noi effettuati in quella sede, dove li abbiamo rappresentati, si sono dimostrati completamente infruttiferi.
Di conseguenza il problema che il Sindaco si pone è di doppia natura: anche se riuscisse ad indentificare i disagi che causano la diminuzione di residenti nel Centro Storico, chi sarebbe poi in grado di apportare le soluzioni? Una impresa veramente difficile, se non impossibile, a parere nostro, vista la attuale distribuzione delle deleghe.
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