venerdì 16 dicembre 2016

Bike Sharing


In Toscana ci sono 312 comuni
Quelli che hanno realizzato un servizio di Bike Sharing sono 31.
In questi 31 comuni ci sono tutti i capoluoghi di provincia ad eccezione di Lucca e Massa.
Che il Bike Sharing non sia la soluzione totale per l’ inquinamento atmosferico è chiaro per tutti, senza per questo dimenticare che la lotta allo smog è una azione da compiersi su più fronti, come poi del resto il Piano di Azione Comunale del 2015, sottoscritto anche dal nostro Assessore Raspini, rappresenta esaurientemente.
Quindi il Bike Sharing non risolve completamente il problema inquinamento, però lo aiuta. Peccato che questo progetto non abbia incontrato il gradimento del nostro Assessore e sia rimasto lettera morta. Visto che ormai mancano pochi mesi alle prossime elezioni non ci resta altro che aspettare la nuova amministrazione per confrontarci con il nuovo Assessore all’ Ambiente, sia per il Bike Sharing come per tutti gli altri numerosi provvedimenti ambientali presi in considerazione, ma mai messi in atto da questa amministrazione.
Sarà la ripresa di un confronto istituzionale propositivo e costante come quello che si è sempre verificato durante gli ultimi decenni, ma che purtroppo non ha avuto modo di realizzarsi con l’ attuale Assessore.
Un confronto necessario affinchè ci venga tolta quella vergognosa e pericolosa maglia nera che ci vede come la città più inquinata di tutta la Toscana.
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PM10


Di quanto indicato nel PAC 2016 (Piano di Azione Comunale) non è stato fatto praticamente niente.
La nostra Zona Verde prevede dei canali di scorrimento in deroga (circonvallazione, Via del Brennero tratto Nord e sud, Sarzanese e Castracani) che di fatto la rendono inesistente, mentre in Viale Europa a Capannori il Sindaco ha almeno messo in atto un provvedimento di transito a giorni alterni per i camion.
Il divieto di circolazione per i diesel EURO 0, 1 e 2 (che noi richiediamo da anni) doveva essere considerato permanente per tutta la LEZ (Low Emission Zone), ma non è mai stato fatto.
La tariffazione a cui dovevano essere sottoposti i veicoli inquinanti che percorrono la LEZ non è mai stata considerata.
Le strade dovevano essere spazzate e lavate a umido , ma non ci risulta che ciò sia mai successo.
Si dovevano realizzare parcheggi scambiatori a debita distanza dal centro, e ad esso collegati con efficienti mezzi pubblici, per ridurre la pressione del traffico sui Viali ed invece si parla di riaprire la Lorenzini per poi fare un mostruoso mega parcheggio alla Manifattura che, nei periodi di alta presione, renderà tutta la zona ovest una mega camera a gas.
Il bike sharing previsto nel PAC non ha incontrato i favori dell’ Assessore Raspini e quindi è stato subito ignorato e cestinato.
Il progetto Lucca Port è miseramente naufragato sotto la gestione dell’ attuale Assessorato e quindi per portare 5 cartoni in Fillungo ci vogliono cinque camion diversi e quindi cinque marmitte diverse i cui gas vanno a sommarsi fra di loro.
Prima c’ erano i blocchi del traffico a giorni alterni, che non servivano a niente, ma che almeno facevano parlare del problema di inquinamento, adesso con il blocco degli Euro 0, 1 e 2 il tutto passa in secondo piano perché non ci sarà possibile controllare se quanto previsto viene messo in atto oppure no.
Che non si parli di mancanza di fondi, il PAC 2016 prevedeva il finanziamento con i proventi delle sanzioni comminate per la sua inosservanza.
A questo punto vista la impossibilità di dialogo dovremo solo valutare la situazione per poi ricorrere alla Magistratura se la stessa si aggraverà.
A proposito, uno dei provvedimenti più sbandierati dall’ attuale Assessorato ai tempi dell’elaborazione del PAC fu l’ accordo con l’ agenzia di car sharing Bla Bla, una domanda: quante volte l’ Assessore Raspini e gli altri membri dell’ Amministrazione di Lucca e Capannori hanno utilizzato questo servizio?

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