sabato 31 dicembre 2011

Asfalto al posto di antiche pietre

A Lucca si spendono circa due milioni l’anno per pubblicizzare il Centro Storico e allo stesso tempo si permette alle municipalizzate di operare in spregio del buon senso nonchè del decoro urbano.
In Via S.Croce, proprio davanti alla monumentale porta di San Gervasio, la Gesam ha effettuato dei lavori sulla tubatura del gas. Per fare i lavori gli operai hanno dovuti togliere le pietre del selciato ed una volta finito, invece di riposizionare le lastre al loro posto, il buco è stato riempito con asfalto. L’ennesima “toppa”a spregio di quello che sarebbe un meraviglioso selciato medioevale.
Oltre a spendere due milioni di euro l’anno non sarebbe opportuno che il Sindaco facesse una norma ben precisa nella quale si proibisca l’uso di rattoppare il selciato con il bitume stabilendo delle sanzioni pesanti e ben precise nei confronti dei contravventori?
Il Centro Storico e tutta la città ne guadagnerebbero.

mercoledì 21 dicembre 2011

RELAZIONE di C.Casotti al convegno "MAL'ARIA"

Cenni storici
La prima cosa che viene da domandarci è: ma al Comune quanto gli interessa dell’inquinamento atmosferico?
La domanda sembra banale ma non lo è.
La rete di centraline nacque nel 1994 con le 3 centraline della Provincia. S.Micheletto, Viale Carducci e Spalti di San S.Frediano (nel 2001 spostata a Carignano), alle quali nel 1997 si aggiunsero le 2 comunali: Via Passaglia, Viale Castracani.
La rete cominciò a funzionare e diede origine ai primi blocchi del traffico. Apriti cielo per le reazioni dei Commercianti !!! Come se loro si portassero da casa l’aria per respirare!!!
Nel 2004 gli allora Assessori Ruini e Pierami (Amministrazione Fazzi), basandosi su pretestuosi e infondati motivi, tali ritenuti e come tali biasimati perfino dalla Regione Toscana, smontarono le centraline di Via Passaglia e Viale Castracani.
Fortunatamente l’Assessore Manconi della Provincia non si fece coinvolgere da questa corsa al massacro e lasciò in funzione le sue due centraline, nonostante i dati da queste rilevati venissero utilizzati dal Comune per assolvere alla funzione di tutela della salute pubblica, alla elaborazione dei PAC (piani di Azioni comunale ecc).
In pratica il Comune di Lucca è l’unica Amministrazione della Provincia di Lucca che dal 2004 non ha speso un euro per il monitoraggio del territorio, pur usufruendo dei dati necessari.
Detto ciò c’è da rilevare che durante il funzionamento della rete di cui abbiamo appena parlato venne accertato che la centralina di San Frediano (in zona verde) e quella di Via Passaglia (zona periferica) mostravano molto spesso un inquinamento superiore a quello di Carducci e S.Micheletto. Forse ciò è legato all’assenza o alla carenza di traffico che provoca una minore ventilazione del particolato.

Nuova rete regionale
Poco dopo che si è verificato il processo a carico del Sindaco di Firenze, dell’Assessore all’Ambiente regionale e dei sindaci del comprensorio fiorentino, la Regione ha deciso di selezionare alcune centraline fra quelle esistenti e farle proprie con l’inserimento nella nuova Rete regionale di Rilevamento Atmosferico che, da allora, è divenuta l’unica struttura di monitoraggio ad avere valore legale. Le altre possono accertare anche la fine del mondo ma non daranno adito ad alcun provvedimento. Una rete che, almeno a prima vista sembra un po’ buonista.
Le centraline a fondo traffico facenti parte della rete regionale sembrano un po’ più ottimiste di quello che l’esperienza ci insegna. Per esempio quando a S.Micheletto si registravano 61 µg/mc (25 Gennaio 2010) in Viale Carducci si sono accertati, nella stessa data, 76 µg/mc. Il 3 di Novembre 2011 a S.Micheletto ci sono stati 63 µg/mc mentre nelle due stazioni traffico della rete regionale si sono accertati 50 µg/mc a FI-Gramsci e 52 a FI-Mosse.
A Lucca è stato previsto lo smantellamento della centralina di Viale Carducci, la ricollocazione della centralina di S.Micheletto con l’inserimento della misurazione del PM2,5 e la riconferma di quella di Carignano.
Considerato che Viale Carducci è chiusa, Carignano misura l’Ozono e S.Micheletto è stata estromessa dalla rete regionale , la misurazione del PM10 per quanto riguarda Lucca viene affidata alla centralina di Capannori.
Niente da dire contro Capannori, però basta andare nella “bucolica” Via Piaggia per rendersi conto che siamo su un altro mondo rispetto a quello della città di Lucca. La composizione stessa del PM10, così come verificato dal Patos (ricerca regionale sul PM10) evidenzia una contribuzione dell’inquinamento da biomasse (combustione del legno) che raggiunge il 47% nei giorni di superamento del limite e solo del 16% per quanto riguarda il traffico. Considerato che nella inquinata città di Lucca praticamente nessuno usa il camino e tantomeno brucia le cannocchie del grantourco in Piazza San Michele, le recenti delibere dell’Amministrazione Favilla che proibiscono di bruciare sterpaglie all’aperto suonano come il frutto di un illogico sillogismo con la realtà capannorese.
Inoltre facciamo osservare che la centralina di Viale Carducci misurava un inquinamento che è praticamente lo stesso di quello che si verifica per tutti i viali di circonvallazione. Considerato che il valore di PM10 è lo stesso nel raggio di 2/400 metri è facile dedurre che l’inquinamento rilevato in Viale Carducci è lo stesso che si verifica 2/400 metri sopra e sotto la circonvallazione andando a coprire la fascia più esterna del Centro Storico e quella limitrofa della prima periferia. In pratica una condizione che investe la salute di migliaia e migliaia di cittadini non può essere considerata poco rappresentativa ed ignorata così a bella posta.
In conclusione per quanto riguarda Lucca nel 2010 c’erano 3 centraline
Capannori 38 superamenti media annuale 27 µg/mc
S.Micheletto 48 superamenti media annuale 31 µg/mc
Viale Carducci 98 superamenti media annuale 44 µg/mc
Adesso ce ne una sola che è quella di Capannori, per l’appunto quella che ha meno superamenti e meno valore medio annuale. E’ un po’ come se all’Ospedale togliessero dalle corsie tutti i termometri, i pazienti dovrebbero essere tutti dimessi perché in assenza di stato febbrile per molte patologie non viene richiesto il ricovero.
Per quanto riguarda le centralina di Via Elisa abbiamo verificato che nei prossimi giorni verrà firmato il contratto di comodato d’uso della stessa con la conseguente cessione da parte della Provincia alla Regione. L’individuazione del nuovo sito è in fase di completamento però non è stato ancora deciso. Sembrerebbe quindi che a giorni la centralina verrà dismessa per poi essere installata non si sa dove e quindi quando. Lucca resterà così privata completamente dal monitoraggio atmosferico alla faccia della Dgr 1025, la quale prevede che tutti i capoluoghi di Provincia debbano avere hanno una stazione urbana fondo,
Benzene
L’Arpat afferma nella relazione 2003 che:L’effetto più noto dell’esposizione cronica riguarda la potenziale cancerogenicità del benzene sul sistema emopoietico (vuol dire che provoca la leucemia) .
L’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul cancro (IARC) classifica il benzene come sostanza cancerogena di classe I, in grado di produrre varie forme di leucemia.
L’ematologo Melosi dell’Ospedale di Lucca afferma che ogni anno ci sono 80 nuovi casi di tumore nel sangue.
Forse una campagna di monitoraggio non farebbe male se non altro per confermare i dsti del 2006.
Peace link ci dice che il Benzo(a)Pirene è sicuramente cancerogeno. Provoca il cancro se inalato e può entrare perfino nella catena alimentare (ad esempio nell’olio di oliva). E’ un inquinante genotossico perché può modificare il DNA che i genitori trasferiscono ai figli.
Elisabetta Zamparutti deputata della Commissione Ambiente afferma che: per un bambino respirare un miliardesimo di grammo a metro cubo di benzo(a)pirene significa inalare un equivalente di 750sigarette all’anno. Se poi si considera che questo inquinante è sempre associato ad altri cancerogeni si arriva ad un impatto cancerogeno di 2.750 sigarette.
Nella relazione Patos del 2006 si dice il limite per il benzo(a)pirene è stato superato 44 volte su 192 campioni.
L’Italia è sotto procedura di infrazione europea per le elevate concentrazioni di PM10 e l’ultimo avvertimento venne inviato il 5 Maggio 2010. Nonostante questo, il Governo italiano, con un iter normativo subdolo, ha approvato nel silenzio di ferragosto (precisamente il 13 Agosto 2010) il DL 155/2010 con cui ha peggiorato pesantemente la normativa non solo sul PM10, ma anche su una serie di “microinquinanti” fra cui il benzo(a)pirene posticipando al 1 Gennaio 2013 la riduzione di questo inquinante nell’aria sotto la soglia di 1 nanogrammo per metro cubo. Per quanto riguarda il PM10 il DL 155/2010 ha portato il numero massimo dei superamenti da 7 come era previsto nel DM60/2022 a 35 e la concentrazione media annua da 20 a 40 µg/mc.
Il classico giochino di alzare i limiti per “restarci dentro” messo in atto da politici che, alla stregua dei mangiatori di loto dell’Odissea, dimenticano casa loro, una casa dove spesso stanno i figli e, magari pure nipoti, cui sarà consegnato un mondo degradato .

Cosa fa il Comune per difendere i cittadini dal’inquinamento?
Ha emesso due strumenti.
Uno per la risoluzione del problema inquinamento a medio lungo raggio che è il PAC (Piano di Azione Comunale).
Riconosce nel traffico la responsabilità principale dell’inquinamento (giusto per curiosità ci sono solo 7 autocertificazioni per impianti a pelletes e legna nel comune).Sono numerosi gli interventi progettati per le rotonde nella zona dei viali di circonvallazione nonché per nuove piste ciclabili.
Vi appaiono peraltro dei curiosi interventi antinquinamento come la realizzazione del parcheggio a Mulerna a servizio del cimitero, oppure realizzazione di parcheggio presso il cimitero della SS Annunziata oppure altro parcheggio da realizzarsi al Bamboro di San Alessio. Sicuramente ci saranno validi motivi anche se difficilmente comprensibili per persone dotate di normale quoziente di intelligenza.
Un intervento importantissimo è quello del CEDME (organizzazione del trasporto urbano delle Merci) costato la bellezza di 2.140.067 euro + 133.988 euro per il riscatto dei veicoli che non ci pare abbiano funzionato molto, almeno finora. Come Comitato se il servizio non venisse finalmente attivato al 31/12/2011 dopo tutti questi 12 mesi di rinvii procederemo con un esposto alla Corte dei Conti.

L‘altro Strumento emesso da il Comune per la attuazione di provvedimenti urgenti è la Delibera di Giunta n° 43 del 15.2.2011: Rischio di inquinamento atmosferico - Piano di azione comunale: criteri di attivazione dei provvedimenti e modalità di gestione per ridurre il rischio di superamento del valore limite giornaliero del PM10, la quale prevede:


al 10° superamento del limite massimo di PM10 un avviso bonario da parte del Sindaco nel quale si chiede di adottare comportamenti virtuosi e utilizzare i servizi pubblici anziché l’auto e la moto.
Al raggiungimento del 15° superamento si chiede di
a) ridurre a 9 ore giornaliere gli impianti di riscaldamento (dimenticando il fatto che fino all’anno scorso sono stati concessi molti contributi per l’acquisto di caldaie a condensazione che, per rendere al meglio, siccome lavorano a basse temperature recuperando il calore contenuto nei fumi di scarico, devono funzionare in continuo per tutte le 24 ore.
b) Non superare i 18 gradi nei singoli ambienti ed edifici (ma tanto chi controlla le abitazioni private?)
c) Intensificazione della vigilanza stradale per il rispetto dei limiti di circolazione posti nella zona verde istituita con delibera G.C. 362/2005 (noi come Comitato abbiamo più volte richiesto di sapere il numero delle multe comminate ai trasgressori di tale delibera, però nessuno ci ha mai risposto).
Al Raggiungimento del 35° superamento del valore limite di PM10 :
a) Divieto di accensione di fuochi all’aperto (quindi attenzione diventa proibito accendere i fuochi in Piazza San Michele e perfino sulle Mura!!!
b) Dopo 5 giorni consecutivi di superamento del valore massimo: targhe alterne in tutto il Comune fino a che i valori non rientrano nei limiti.
c) Targhe alterne per due domeniche
d) Richiesta alla società autostradale di ridurre il limite di 90 Km/h sull’autostrada
Attenzione i provvedimenti b) e c) sono da considerarsi alternativi.
Gli italiani non si rendono più conto di quanto i nostri diritti siano sbeffeggiati e di quanto noi si sia preda grassa di un sistema che si regge solo per la nostra pigrizia e il nostro fatalismo.

Class Action
Giusto per informazione: il 3 Maggio 2011 175 cittadini milanesi hanno chiesto al Tribunale di riconoscere loro un risarcimento danni da parte del Comune di Milano e della Regione adducendo la sostanziale inerzia da parte di queste Amministrazioni di fronte al mancato raggiungimento degli obiettivi importi a partire dal 2002 dalla UE e dallo stato italiano, in particolare per il PM10 .
I ricorsi sono stati raccolti dall’Avvocato Claudio Linzola esperto in diritto amministrativo.
Io credo che se vince la causa avrà gioco facile a trovare nuovi clienti in “quel di Lucca”.
Classifica di Legambiente
Nella classifica delle città più inquinate stilata da Legambiente per il 2010 Lucca risulta nella 4° posizione, subito dopo Torino, Frosinone e Asti, con 97 superamenti del limite massimo di PM10.
Il prossimo anno dovrebbe attestarsi a 40/45 superamenti e quindi scendere alla 40 posizione. Ci aspettiamo che una moltitudine di giornalisti italiani e stranieri verranno a Lucca per comprendere questo miracolo e di sicuro saranno delusi quando si accorgeranno che il miracolo si è avverato solo perché si sono spente le centraline.

domenica 18 dicembre 2011

Pioggia e PM10

Fortunatamente ha cominciato a piovere e l’emergenza smog è, per il momento, terminata. Questo vuol dire che almeno adesso si potrà passeggiare più o meno tranquillamente, rischiando soltanto un po’ di raffreddore per la pioggia ed il vento, ma evitando il ben più pericoloso assorbimento di PM10.
Lo stato d’emergenza è terminato non tanto per l’efficace attuazione di provvedimenti messi in atto dall’Amministrazione (come le inutili domeniche a targhe alterne), bensì a seguito di condizioni climatiche il cu verificarsi è completamento estraneo all’attività comunale.
Tuttavia non ci sfugge il fatto che dal 24 Novembre al 2 di Dicembre si sono verificati ben 9 giorni consecutivi di superamento del limite massimo di PM10 e che di fronte a questa circostanza non è stata applicata la DG43 del 15 Febbraio 2011 che prevede, dopo 5 giorni di superamenti consecutivi del limite di PM10, l’adozione delle targhe alterne fino al rientro nei limiti, oppure in alternative le inutili e “pseudo educative” targhe alterne domenicali.
Non si può trascurare il fatto che, in presenza di una emergenza sanitaria è necessario ragionare in termini di efficacia dei provvedimenti da adottare e non "in termini educativi", senza preconcetti ideologici ed analizzando tutti i dati e le esperienze in nostro possesso. Peccato che a Lucca non si sappia ancora come è composto il PM10 locale (è dal 2004 che il Comune non spende un euro per il monitoraggio comunale) e che non si mettano in atto neppure quei pochi provvedimenti decisi e concordati con la Provincia.
Per cercare di capirci qualcosa abbiamo richiesto al Sindaco e al Presidente della Provincia di chiarire urgentemente per quale motivo ci siano stati ben 9 giorni consecutivi di superamento del limite di PM10 senza che sia stato fatto niente, ciò nonostante a quella data fossero stati abbondantemente superati i 35 superamenti annuali come previsto dalla DG 43 del 15 Febbraio.

martedì 13 dicembre 2011

MERCATINO DI VIA DEI BORGHI

Sono anni ormai che in Via del Gonfalone ed in Via Rosi, durante il terzo fine settimana del mese, nonché durante alcuni giorni dei mesi di Agosto e Dicembre, si tiene un mercato denominato dell’Artigianato, anche se la merce ivi esposta, eccetto pochi casi, tutto richiama alla mente eccetto prodotti che così si possano definire. La frequentazione di questo mercato è minima in quanto lo stesso risente della concorrenza del mercato dei Bacchettoni che vende più o meno la medesima tipologia di merce offrendo però un assortimento decisamente superiore.
Nei giorni di mercato, alle prime ore della mattina, è ormai consuetudine che le grida ed i rumori causati da coloro che montano i banchi provochino un brusco risveglio, nonostante la giornata festiva, a chi ha la sfortuna di risiedervi. Molto spesso i banchi vengono montati così a ridosso delle abitazioni che diventa un problema perfino entrare in casa. Quando il mercato termina,i cartoni restano sul bordo strada fino al Martedì che è il primo giorno utile per la raccolta di questo rifiuto. Sembra inoltre che l’organizzazione del mercato sia affidata ad una persona per l’assunzione della quale non risulta sia stato espletato alcun concorso o gara pubblica e pertanto non è dato di sapere se la stessa sia in possesso o meno dei requisiti relativi alla conoscenza delle misure di sicurezza per organizzare questo tipo di manifestazioni. Inoltre sarebbe interessante sapere dove vanno a finire i soldi addebitati agli espositori, come vengono utilizzati e quale è la somma che l’Amministrazione percepisce per la concessione del suolo pubblico.
Un altro dei problemi da non sottovalutare è la sistematica sottrazione degli stalli di sosta per tutta la Via dei Bocchi, nonché la proibizione del traffico in Via della Zecca e quindi l’uscita da Porta S.Maria.
Per tutti questi motivi 79 residenti della zona hanno chiesto al Comitato di rappresentare tutti questi problemi all’Amministrazione richiedendo di spostare da subito questo mercato in Piazza Santa Maria oppure sulla scesa delle Mura, oppure in subordine di concedere ai residenti l’uso gratuito degli stalli blu nella Piazza. Il Comitato ha evidenziato la problematica all’Amministrazione Comunale ed ha espresso le richieste con protocollo n° 77254 del 7 Dicembre , richiedendo un urgente incontro con il Sindaco per discutere della situazione e cercare di trovare una soluzione adeguata ai problemi dei residenti.

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sabato 10 dicembre 2011

INQUINAMENTO A LUCCA

Che il problema dell’inquinamento atmosferico sia molto sentito dalla cittadinanza lo dimostra la grande partecipazione della cittadinanza alla manifestazione Mal’Aria 2011, tenutasi a Palazzo Ducale il 18 Novembre. I lavori scientifici di alto profilo presentati dal Dott. Roggi, Dal Dott. Pellegrini e dal Prof. Biggeri hanno chiaramente evidenziato una gravità della situazione che deve essere attentamente valutata in quanto Lucca presenta un tasso di mortalità per malattie neoplastiche superiore alla media regionale.
Il Comitato Vivere il Centro Storico (che ha organizzato l’evento insieme a Legambiente) ha ritenuto di dover trasmettere all’Amministrazione Comunale e Provinciale copia delle relazioni presentate durante Mal’Aria 2011, formulando alcune precise richieste fra le quali quella di procedere celermente alla ricollocazione della centralina di S.Micheletto spostandola nel sito scelto dall’Arpat al fine di consentire l’inserimento della stessa nella rete regionale, così da non dipendere più dalla centralina di Capannori. E’ stato inoltre richiesto di affidare al Prof. Biggeri uno studio analitico sullo “stato di salute” del Comune di Lucca in modo di verificare le effettive conseguenza dell’inquinamento sulla popolazione lucchese. E’ necessario effettuare uno studio sulla composizione del’inquinamento lucchese nonché della presenza degli inquinanti più pericolosi sia in centro che nell’immediata periferia e ancora più importante nella zona “di struscio”, al fine di stabilire la composizione, presenza e concentrazione. Sono state richieste misure strutturali che possano dare soluzioni reali e permanenti come quella di bloccare il traffico dei diesel euro 3 nella zona verde e magari pensare a realizzare provvedimenti di limitazione del traffico nella zona verde, come quelli messi in atto a Milano e Londra basati sul concetto “ chi più inquina più paga” e che potrebbero rappresentare una buona forma di introiti per realizzare efficaci politiche di lotta all’inquinamento.
Restiamo fiduciosi che qualcosa si muova e che la popolazione residente nel centro e nell’immediata periferia cessi di essere presa in giro con provvedimenti ridicoli tipo quello di non accendere fuochi all’aperto ( non risulta che ci sia la moda di accendere fuochi in Piazza San Michele né tantomeno sulle Mura), oppure come quello una tantum delle targhe alterne che ci sembra siano funzionali solo allo scarico di responsabilità penale per gli Amministratori, ma che diventano completamente inefficaci laddove non vengano accompagnati da reali provvedimenti strutturali.

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lunedì 5 dicembre 2011

Nuovo Piano della sosta

Il piano elaborato dalla Commissione Comunale costituita dal Sindaco e dai consiglieri, Martinelli, Buchignani, Andreoni e Micheloni ci lascia senza parole.
Il Sindaco Favilla impostò la sua campagna elettorale sulla falsa promessa di assegnare uno stallo per ogni famiglia di residenti.
Poi non solo ha smentito se stesso, ma ha addirittura tolto ai residenti ben 68 stalli (Piazzale Verdi 28, Via della Corticella 8, Piazza della Magione 17, Via Carrara 6, Via dei Bacchettoni 9).
Adesso si parla di togliere ai residenti altri stalli per trasformarli in blu e precisamente quelli di Via Vittorio Emanuele nonché quelli davanti alla Caserma Lorenzini per un totale di 48 stalli.
Totali stalli tolti ai residenti (fra attuali e futuri) = 116
Totale nuovi stalli che verranno assegnati ai residenti (forse) = 79
Quindi nella gestione Favilla i residenti sono stati presi in giro due volte: una con la falsa promessa elettorale e la seconda con la sottrazione di ben 37 stalli.
Tutto questo per far posto a nuovi stalli a pagamento che aggraveranno ancora di più quelle difficili condizioni di inquinamento atmosferico che l’incapacità amministrativa di questa Giunta ha dimostrato non essere in grado di risolvere.
Il Comitato Vivere il Centro Storico è una organizzazione apolitica, tuttavia stavolta aspetteremo con ansia che venga sancita la definitiva riconferma del Sindaco Favilla alla corsa per le prossime elezioni, al fine di rendere evidente la attività di distruzione dei diritti dei residenti attuata dalla sua Amministrazione. Ci proponiamo di cominciare da subito con i volantinaggi informativi alla popolazione circa la condotta politica del Sindaco Favilla, nonché quella dei consiglieri Martinelli, Buchignani, Andreoni, Micheloni e di tutti quegli altri che volevano spengere i varchi subito dopo la loro attivazione.
Un piccolo post scriptum: il Comitato Vivere il Centro Storico è favorevole alla sosta gratuita dopo le 18,30. L’importante è che poi qualche bottegaio non si scandalizzi se sugli stalli blu ci parcheggiano anche i residenti “affamati” dalla mancanza di stalli gialli. Se questa ultima evenienza non era stata presa in considerazione, sarebbe bene che il Sindaco e i sopracitati consiglieri riflettessero più accuratamente circa la loro attitudine ad amministrare una città

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