venerdì 6 dicembre 2019

smontaggio padiglioni comics a rilento


E’ trascorsa una settimana da quando i Comics sono terminati e ciò nonostante piazze monumentali come Piazza San Michele, Piazza Napoleone, Piazza San Giovanni, Piazza San Martino e Piazza Antelminelli sono ancora occupate  da orribili tendoni stile terremotati.
Possibile che ci debbano volere tre settimane per il montaggio ed una per lo smontaggio per strutture che, in caso di terremoto, si  montano o si smontano in un giorno soltanto?.
Cosa c’è che non funziona? Perché queste “ere geologiche”.? Come mai per fiere enormi e prestigiose come ad esempio alla Fortezza da Basso di Firenze, oppure a Rho di Milano, la direzione della fiera concede 4 giorni per il montaggio e due per lo smontaggio? E si tratta di fiere dove gli stand hanno rifiniture di pregio che niente hanno a che vedere con i tendoni dei Comics.
Perché a Lucca ci vuole così tanto tempo? Forse perché si spende meno a  lavorare con pochi operai, tanto il suolo pubblico ai Comics costa una inezia?
Piazza Napoleone diventa un magazzino di  sfasciacarrozze per un mese e mezzo d’ estate, e per oltre un mese di inverno. Ma il Sindaco che dice? Va bene così? E San Martino? E San Michele?
Sarà soltanto una questione di risparmi da parte dell’ organizzatore, oppure si tratta di imperizia e negligenza?
Qualcosa ci deve essere  perché al giorno d’ oggi questa tempistica non si riscontra da nessuna altra parte del mondo.

Le multe per divieto di sosta fatte durante i comics le paghi Lucca Crea


Si dice che durante i Comics siano  state elevate 211 sanzioni per divieto di sosta.
A nostro avviso queste multe le dovrebbero pagare Lucca Crea insieme al Sindaco e Giunta perché sono loro la vera causa di questi problemi.
Organizzare una manifestazione che in un giorno richiama 200.000 persone senza fare parcheggi adeguati   è come se un ristorante organizzasse un veglione, riscuotesse in anticipo il costo della cena per poi far mancare le sedie ai partecipanti.
Se il Sindaco ritiene che oltre a vedere un piazzale di ghiaino al Bailla per 6 mesi all’ anno, Lucca deve tollerare per 5 giorni migliaia di macchine parcheggiate sui marciapiedi e sulle aiuole che lo dica chiaramente e  che se ne assuma la responsabilità politica
Poi sarà difficile spiegare perché per i Comics si e per altre ricorrenze no, ma  non dubitiamo della sua abilità  oratoria.
Che dire poi dei cittadini che hanno dovuto utilizzare il taxi perché il loro passo carraio era inutilizzabile a causa del fatto che qualcuno vi aveva parcheggiato davanti ed i Vigili non potevano intervenire perché chiamati ad altro incarico? Non sarebbe il caso che Lucca Crea  e Giunta se ne assumessero il costo?
Che dire poi del fatto che il Piano di Protezione Civile viene di fatto annullato durante queste manifestazioni? E se quello accaduto per il maltempo  in città a noi vicine durante gli ultimi  giorni  fosse avvenuto a Lucca?   Auguriamoci che non succeda mai perché in tal caso poi il Sindaco non potrebbe parlare di tragica fatalità.

Osservazioni circa l’inefficacia del vigente Piano di Protezione Civile del Comune di Lucca durante la manifestazione Comics 2019

Premesso che con Delibera del Consiglio Comunale n° 67 del 27/05/2008, poi modificato con Delibera del Consiglio Comunale n°. 69 del 30/10/2012, il Comune di Lucca si è dotato di un efficace Piano di protezione Civile come ben si evince dall’ apposita sezione che si trova nel sito del Comune di Lucca al link http://www.comune.lucca.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/298. Considerato che la manifestazione Lucca Comics and Games occupa, per un mese ed in taluni casi per ancora più tempo, almeno 65 siti distribuiti nel Centro Storico, il suddetto Piano di Protezione Civile, durante questo periodo, risulta impraticabile per la occupazione di così tante zone del Centro Storico che rendono impossibile l’ utilizzo delle previste aree di attesa, senza inoltre contare il fatto che la circolazione dei mezzi di soccorso sarebbe resa ancora più complicata a causa dell’ occupazione prodotta dai capannoni all’ uopo realizzati. A seguito della inagibilità delle aree di attesa previste, in aggiunta alla difficoltà di transito da parte dei mezzi di soccorso il Piano di protezione Civile viene di fatto “sospeso” e di ciò non viene data comunicazione alla cittadinanza. La cartellonistica indicante le aree di attesa non viene coperta durante il periodo della “sospensione del Piano” e quindi potrebbe verificarsi il caso che i residenti, nel caso di calamità, ritengano di doversi recare presso quello che resta delle aree di attesa congestionando ancora di più la zona. Si deve rilevare che per l’ occasione Lucca Crea elabora un Piano di Sicurezza per la manifestazione che però pare orientato a coordinare emergenze che abbiano a verificarsi nell’ ambito di questa, senza interessare i residenti del Centro Storico nemmeno per gli eventi di calamità del terzo livello (terremoti incendi estesi ecc.) i quali interesserebbero anche chi, in quel momento, si trova in casa sua e non partecipa alla manifestazione. Questa circostanza fa pensare che non si consideri il fatto che la manifestazione si svolge non già in un luogo ad essa adibito, bensì in una città dove vivono circa 9.000 residenti che, in questo caso vengono di fatto ignorati. Nel Piano di Sicurezza 2018, ai fini di una rapida evacuazione di zone interessate da calamità, vi si prevedeva di individuare punti di raccolta specifici per ciascun settore. A questo proposito dobbiamo rilevare che non siamo stati incapaci di trovare una piantina dove tali punti di raccolta siano stati localizzati. Se esistono veramente sarebbe opportuno che questi punti di raccolta venissero evidenziati e portati a conoscenza della popolazione. Inoltre non ci risulta che nessuna esercitazione sia stata effettuata per mettere alla prova il Piano di Sicurezza di cui trattasi per cui non è possibile affermare che questo sia valido per tutte le situazioni che potrebbero verificarsi. Si evidenzia inoltre che l’ anno scorso non tutte le salite delle mura erano sbarrate dai Jersey. Un malintenzionato avrebbe potuto salire sule Mura, magari a distanza dalle zone di manifestazione, per poi arrivare nelle zone di maggior afflusso nell’ arco di pochi secondi. Comitato Vivere Il Centro Storico c/o Claudio Casotti Via S.Croce, 78 55100 Lucca e.mail: vivereilcentrostorico@yahoo.it http://vivereilcentrostorico.blogspot.com Tel. 328 1520121 Pec: vivereilcentrostorico@arubapec.it Si osserva inoltre che i tavoli e gli ombrelloni situati in Via Vittorio Veneto potrebbero rappresentare un ostacolo nel caso di evacuazione urgente. Ci auguriamo che nessun calamità abbia ad accadere nei due mesi a cavallo dei Comics perché il Piano di Protezione Civile sarebbe reso di difficile se non impossibile realizzazione. Che dire poi se qualcosa di grave dovesse accadere durante i giorni di manifestazione? A nostro modesto parere una calamità che abbia a verificarsi in una zona che ospita circa 100.000 persone in un perimetro di 4 chilometri e mezzo, circondata da Mura alte 10 metri, potrebbe produrre conseguenze inimmaginabili. Adibire una città come Lucca a sede di manifestazione fieristica comporta una enormità di rischi che raccomandiamo di ben valutare, evitando di contare sul fatto che alcuni di questi sono “poco probabili” per poi non doversi trovare a parlare, nella malaugurata ipotesi, di tragica fatalità.

nuovo piano del traffico


Ci auguriamo  che il problema del traffico e della sosta all’ interno delle Mura non resti un argomento che l’ Amministrazione ritiene di dover elaborare soltanto con le categorie.
Ci auguriamo  che non succeda come con il regolamento di Polizia Locale che ha visto incontri “privati” fra Commercianti e Amministrazione e che ha poi vietato l’ abolizione delle sanzioni per il bivacco,  consentendo così  il consumo di alcool per le strade con enorme soddisfazione dei locali che somministrano sulla strada al difuori dello spazio loro riservato.
Sicuramente l’incontro tenutosi Mercoledì scorso presso la sede cittadina del PD porta a sperare in un cambio di marcia  nei rapporti fra Amministrazione e cittadini.
Il tono è stato sicuramente più conciliante rispetto a  quello di alcuni assessori in carica  a cui siamo purtroppo abituati.
E’ stato ricordato che dal 2015 ad oggi gli stalli residenti sono passati da 1.638 a 1.577 e quindi quando si pensa di pedonalizzare alcune piazze, se non si vuole penalizzare ulteriormente la residenza, si devono trovare valide alternative. Rammentiamo che i permessi residenti e domiciliati sono 4.288 ma diventano 10.916 se si considerano anche gli invalidi, le categorie ecc.
E’ stato rammentato  che l’ abolizione del Lucca Port, con il conseguente sovraffollamento di camioncini e disfacimento del lastricato in pietra,  è stato un errore madornale costato diversi milioni di denaro pubblico e che le obiezioni di carattere legale mosse contro questo progetto non sono reali visto che a Vicenza questo sistema di trasporto è vivo, vegeto e funziona. Il nuovo sistema Life Aspire (rilevamento dei mezzi) sarà un buco nell’ acqua se non  si razionalizza e si delimita efficacemente la ZTL evitando di lasciare varchi abusivi in diversi punti della città che consentono o’ entrata e l’ uscita indisturbata  come segnaliamo da tempo e poi perché non si potranno fare le multe perché questo sistema non è riconosciuto dal Codice della Strada.
L’ accesso per alberghi e simili è calato a 83.519 perché quell’ albergo che denunciava oltre 20.000 entrate anche se dispone di sole 4 camere in ZTL, ha ridotto le sua quota a 7.463 (ma un controllino sulla tassa di soggiorno è stato fatto?) . Numeri che diventano poi 196.472 se si considerano Comics e Summer Festival.
Speriamo  che venga finalmente realizzato  il sistema di bike sharing come noi sosteniamo da quasi dieci anni e che non è mai stato preso in considerazione per la contrarietà finora espressa dall’ Assessore all’ Ambiente Raspini, forse troppo attento ai rapporti con i noleggiatori che peraltro non verrebbero minimamente toccati nei loro affari dalla realizzazione di questo progetto.
Per quanto riguarda il turismo sarebbe l’ ora di decidere se Lucca deve avere a modello Salisburgo, come si diceva fino a qualche anno fa,  o piuttosto Magaluf che è quel quartiere di Palma di Mallorca famoso per la quantità di localini e di alcool a buon mercato che vi viene smerciato fino alle prima  luci dell’ alba. Magaluf, per chi non lo conosce,  è un posto tipo Corso Garibaldi, magari con più locali ma con gli stessi vicoli puzzolenti di urina e di rifiuti come quelli che abbiamo  a Lucca.
Speriamo che l’ Amministrazione cominci a considerare, oltre ai Commercianti, anche il resto della cittadinanza cominciando a discutere dei suggerimenti ricevuti entro il 7 Settembre che non sembrano essere stati presi nella minima considerazione..

ascom detta legge


Appena abbiamo appreso dai giornali che l’ Assessore Bove si era impegnato ad incontrare i rappresentanti dell’ Ascom per un riunione con all’ ordine del giorno  il nuovo piano del traffico e della sosta in Centro Storico,  ci siamo precipitati all’ ufficio dell’ Assessore  chiedendo di poter partecipare a quell’ incontro  visto e considerato che la materia di cui trattasi aveva un ovvio interesse generale e che la procedura stabilita prevedeva i suggerimenti entro il 7 Settembre e poi una assemblea pubblica per discutere della seconda fase che riguardava la progettazione.
La risposta è stata negativa e con ciò l’ Amministrazione  Tambellini si è resa responsabile di una grave omissione al percorso partecipativo stabilito. Nessuna altra amministrazione aveva mai dimostrato una così scarsa attenzione al rispetto delle regole democratiche. In pratica il nuovo Piano del Traffico sarà un provvedimento elaborato dalla Giunta su indicazioni dell’ Ascom.
Un fatto analogo era già successo con il nuovo regolamento di Polizia Municipale, anche il quel caso l’ Assessore Raspini ebbe ad affermare che la bozza sarebbe stata discussa pubblicamente, cosa che poi in realtà è stata, ma solo dopo la riunione fra l’ Assessore medesimo e l’ Ascom, portando al varo di un regolamento che vieta il consumo di alcool nei parchi ma lo permette in centro storico, che permette il bivacco anche sui portoni delle case con grossa gioia dei locali pubblici che così vedono ampliata all’ infinito ed esentasse  la loro superficie di vendita
Per le prossime elezioni  ci permettiamo di suggerire una scelta veramente  coerente all’Amministrazione: invece dei simboli e delle sigle dei partiti che appoggiano la maggioranza perché non utilizzare simbolo e nome dell’ associazione dei commercianti, in tal modo  i cittadini saprebbero onestamente a chi dare il voto.

lunedì 23 settembre 2019

ampliamento della ztl


In tutta onestà dobbiamo ammettere che l’ atteggiamento dei commercianti di fronte all’ ipotesi di ampliamento della ZTL non ci stupisce per niente:
E’ sempre stato così. Ricordiamo con benevola compassione le previsioni da fine del mondo enunciate dai commercianti quando le Mura vennero chiuse al traffico veicolare, per poi ripetere gli stessi concetti ad ogni successivo ampliamento della ZTL.
Come ci dice l’ Ascom, le attività commerciali in Centro Storico sono aumentate durante gli ultimi anni, addirittura si è resa necessaria  una moratoria per bloccare l’apertura di nuovi locali e questo vuol dire che i commercianti non sono capaci di fare previsioni realistiche. Quello che invece ci stupisce è quanto accaduto all’ interno della Giunta. Durante l’ assemblea pubblica tenutasi all’ Agora l’ Assessore Bove presentò un piano conoscitivo chiedendo ai cittadini di fare suggerimenti entro il 7 Settembre, data in cui doveva avere inizio la  fase elaborativa.
Pochi giorni dopo quella data  l’Ascom dice di essere venuta a conoscenza di un piano dettagliatamente formulato che prevede un ampliamento della ZTL e una riduzione degli stalli a pagamento. Visto che questa progettazione veniva rigidamente svolta all’ interno della Giunta chi è stata la “gola profonda” che ha portato i commercianti a conoscenza della bozza? Forse un inserviente delle pulizie? O forse un funzionario infedele? O magari un assessore che con questo “collaborazionismo”  ritiene di venire  ripagato con le preferenze alle prossime elezioni?
Noi non siamo sicuramente in grado di saperlo. Che i normali cittadini si sentano “figli di un Dio minore” di fronte ai commercianti è cosa ormai risaputa, ma che si arrivasse a delle fughe di documenti non ce lo saremmo mai aspettato.
Comunque le recenti osservazioni trasmesse dall’ Ascom dopo il 7 Settembre non devono essere minimamente prese in considerazione dalla Giunta  a causa del fatto che i termini erano  ormai trascorsi. Quindi i Signori Assessori commetterebbero un illecito penale nel caso in cui  se le trovassero anche soltanto  in mano
Se dibattito ci deve essere che sia pubblico. Dopo aver fatto un regolamento di Polizia Urbana che favorisce la movida permettendo il bivacco e  la consumazione dell’ alcool sul suolo pubblico, con le conseguenze che sono sotto  gli occhi di tutti, questa Amministrazione sta passando  alla storia come quella che per favorire dieci barini ha rovinato Lucca nella sua vita sociale e nel decoro che la faceva classificare come la città del garbo
Se poi dovessero contare le firme, allora che ce lo dicano. Noi ne abbiamo diversi chili in cantina e non sono mai servite a nulla. Se necessario possiamo comunque protocollarle di nuovo.
Ci auguriamo che l’Amministrazione Comunale , che peraltro  è l’ unica negli ultimi quaranta anni a non aver mai provveduto ad alcun ampliamento  della ZTL  e che ha portato Lucca ad un livello di indecenza mai verificatosi prima, si renda conto che  abbiamo toccato il fondo e che eviti di scavare con il piccone e la pala per andare ancora più in basso.

nuovo regolamento cosap


Ricordiamo il fervore con il quale venne dibattuto il nuovo regolamento della Cosap in Consiglio Comunale che prevedeva un aumento  della tassa per la locazione del suolo pubblico.
Evitiamo di valutare se sia giusto o meno aumentare di poche centinaia di euro all’ anno il costo del suolo pubblico per locali che vendono due birre alla modica cifra di  10 euro e preferiamo concentrarci sul regolamento varato sotto la vigenza dell’ Assessore Mercanti.
Nel paragrafo che riguarda le occupazioni temporanee degli esercizi di somministrazione, all’ articolo 20 comma 10 vi si legge: In ogni caso, con l’esclusione dei tavoli, delle sedie e degli ombrelloni, le installazioni di cui  al comma 4 del precedente articolo 15 ter, devono essere rimosse al termine del periodo indicato nella domanda di concessione, pena la comminazione delle specifiche sanzioni previste dalla legge.
Leggendo il regolamento abbiamo avuto modo di riscontrare  che  l’ art. 15 ter, così come il suo comma 4, non esistono per niente.
Questo potrebbe portare ad intendere che un locale può richiedere, ottenere e pagare la concessione di suolo pubblico  per una settimana dopodichè, trascorso il periodo di concessione, togliere magari le fioriere e lasciare tavoli sedie e ombrelloni per mesi e mesi senza aver niente  da pagare.
Ci stupisce molto il fatto che questo particolare di non poca importanza non sia emerso durante le numerose ore di discussione in Consiglio Comunale.
Abbiamo sempre sostenuto, soprattutto dopo il varo del Nuovo Regolamento di Polizia Municipale, che gli Assessori e i Consiglieri meglio sarebbe che non scrivessero i regolamenti perché privi di competenza tecnica, però ci saremmo aspettati che prima di portare un regolamento in Consiglio l’ Assessore competente almeno una breve lettura gliela avesse data. Cosa che probabilmente per qualche motivo  è venuta a mancare.
Che dire poi dell’ Ascom che ci rimprovera di rappresentare  soltanto poche centinaia di persone e che, secondo loro,  niente siamo  rispetto alla loro presunta  “mastodontica” struttura posta a difesa degli interessi di mille e più attività. Ma l’ Ascom li legge i regolamenti che riguardano la categoria che dice di rappresentare, prima di discuterli?  Oppure le basta che gli associati siano in regola con la quota associativa?

Per il regolamento in questione vedasi

http://www.comune.lucca.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/12159


reti metalliche sulle mura


Nelle condizioni attuali  le Mura sono semplicemente ridicole.
Vederle riempite di orribili reti metalliche è un cosa che fa stringere il cuore ai lucchesi.
Sapere che questa misura viene ordinata dalla Procura a seguito degli incidenti occorsi a quegli stranieri sprovveduti o figli di sprovveduti che si sono avventurati sui cigli delle Mura sembra incredibile.
Allora che cosa si dovrebbe fare per il Fosso? Quello si che è pericoloso con l’ acqua talmente alta e impetuosa che, soprattutto nel tratto Sud, arriva fino alla volta dei ponti, cosicchè, se uno ci casca dentro, a causa delle forte corrente,  batterà il capo contro i mattoni con conseguenze facilmente immaginabili.
Che dire poi dei chilometri di fiume accessibili a tutti? Se qualcuno ci affogasse come purtroppo è già successo  che si fa? Si faranno 40 chilometri di reti metalliche lungo le rive? Che dire poi dei sentieri delle Apuane dove accadono molti incidenti? Si recinta tutto?
Fino a prima dell’invasione del turismo low cost tanto caro a questa amministrazione, questi episodi  non accadevano. Però il turismo è solo una delle concause del fenomeno. L’ altra causa, che poi  è il motivo principale, è costituita dalla disattenzione di questa Amministrazione verso i controlli. L’ organico dei Vigili Urbani si è sconsideratamente ridotto a 75 unità, niente se si pensa che un “paesino” come Viareggio ne ha più di 100. Invece delle reti non sarebbe meglio utilizzare una pattuglia fissa sulle Mura che faccia veramente le multe come dovrebbe fare a quegli idioti che salgono sui parapetti? Dopo un paio di  giorni si sarebbe sparsa la voce e sui parapetti non ci salirebbe più nessuno.
D’ altra parte quando uno che magari viene da un paese civile si trova in una città senza regole, dove la gente vomita, urina e defeca impunemente per i vicoli, staziona in strada con in mano la bottiglia di alcool fino alle 3 di mattina, bivacca sugli scalini dei palazzi in ossequio alle liberalizzazioni volute da questa Amministrazione grazie al nuovo Regolamento di Polizia Municipale, vede sotto le Mura un “campo” coperto da ghiaino anche se qualcuno lo definisce un monumento,  figuriamoci se si da la pena di rispettare  pochi cartelli sparsi a giro per le Mura.
Oltretutto il fatto veramente grave è che ormai non si può più andare sulle Mura per una rilassante passeggiata perché c’è il risciò che ti strombazza per passare, il deficiente con la bici da corsa che si diverte a zigzagare ad alta velocità fra i pedoni mettendo a serio rischio la loro incolumità, i bambini vanno tenuti severamente per mano  per evitare loro incidenti causati da  comportamenti sconsiderati che non vengono mai sanzionati  e che quindi sono di fatto  permessi. Per questi motivi ci domandiamo:   non sarebbe bene chiudere le Mura del tutto, anche ai pedoni?  Sarebbe una misura straordinaria ma necessaria, almeno fino a quando non ci sarà un’ Amministrazione che si occupi anche della città oltre che solo ed esclusivamente delle manifestazioni.