domenica 28 dicembre 2014

Rinnovo Permessi

Con il 31 Dicembre scadranno i permessi annuali come il secondo permesso residenti e quello di categoria N (per rimesse private). Ci sara’ tempo fino al 31 gennaio per il rinnovo, dopodiche’, al passaggio dei varchi scatteranno le sanzioni. Non ci risulta che, almeno finora, l’ Amministrazione Comunale abbia ritenuto di doverne dare ufficiale comunicazione a mezzo stampa. Forse l’Assessore di riferimento, che tanto dispone di un permesso P non soggetto a scadenza, ritiene la cosa di poco interesse. Per questi motivi, visto che il termine e’ ormai imminente, al fine di evitare lunghe code presso l’ ufficio della Metro, si ricorda ai residenti possessori del secondo permesso e quelli con permesso N di provvedere al rinnovo dello stesso ricordando che l’operazione, sara’ soggetto a tassazione di 100 euro. Per l’ anno prossimo ci auguriamo che l’ Amministrazione provveda a ricordare la scadenza dei permessi con un avviso postale, oppure, come ormai fanno tante aziende, a mezzo SMS. http://vivereilcentrostorico.blogspot.com

venerdì 5 dicembre 2014

Comics intervento del comitato

A prescindere da tutte le considerazioni fatte da piu’ parti, resta comunque irrisolto il nodo principale sui Comics: cui prodest? E’ chiaro che questa manifestazione porta soldi all’ industria della ristorazione, agli hotel e a chi per l’ occasione affitta l’ appartamento di famiglia. Non ne beneficiano di certo gli altri residenti (di tutto il Comune) per i quali non si vedono vantaggi. Non e’ dato di sapere il reale beneficio economico per le casse comunali di cui invece conosciamo perfettamente i livelli di imposizione (Addizionale Irpef, IMU, TARI, TASI) che sono fra i piu’ alti della Toscana. Sara’ inevitabile essere criticati da a chi, guadagnandoci, ha tutto l’interesse economico a farlo, tuttavia ci permettiamo di uscire con delle voci, magari fuori dal coro, che pero’ si basano su riscontri concreti. Dal conto economico della manifestazione si apprende che i Comics pagano soltanto 32.518 di suolo pubblico. Per montare un banale ponteggio al fine di sistemare il tetto di casa si spendono decine se non centinaia di euro. E’ giusto che tutta la citta’ (stazione compresa) venga data in affitto per 4 giorni, senza contare il fatto che i tendoni occupano il suolo pubblico per oltre un mese, alla ridicola cifra di 32.518 euro che comprende anche il risarcimento morale per l’ obbrobrio del Balilla, che sara’ una palude per mesi e mesi, nonche’ l’enorme lavoro di Vigili, Polizia e Carabinieri svolto durante la manifestazione. Siamo certi che i 61.236 euro pagati da Comics a Sistema Ambiente per l’ enorme lavoro di pulizia svolto durante questi giorni siano sufficienti? Oppure resta qualche “buchetto” coperto dal Comune? E’ giusto spendere diverse centinaia di migliaia di euro per i tendoni al campo Balilla quando c’ e’ un Polo Fiere costato 12 milioni di euro che resta inattivo per tutto l’anno? I tempi delle vacche grasse sono ormai finiti da tempo ed e’ l’ora che l’ attuale Amministrazione smetta di lamentarsi dei debiti fuori bilancio lasciati dalla gestione precedente e dei tagli del Governo Renzi, cominciando a concentrarsi piu’ efficacemente su come porre dei rimedi. Non e’ difficile ricavare quasi un milione di euro per le casse comunali e allo stesso tempo migliorare la vivibilita’ della manifestazione: spostare i tendoni dal Balilla al Polo Fiere (risparmio di circa 4/500.000 euro); inglobare San Concordio nella manifestazione (darebbe maggior respiro ai visitatori); far pagare un costo minimamente adeguato per l’ affitto del suolo della citta’ : 100.000 euro al giorno che per 4 giorni fanno 400.000 euro. In questo modo si potrebbero trovare anche i soldi per la manutenzione ai marciapiedi degli spalti che vengono messi a dura prova dal parcheggio selvaggio, ma comunque tollerato che vi si registra durante la manifestazione, soldi che attualmente restano a carico delle casse pubbliche. http://vivereilcentrostorico.blogspot.com

Commenti sui Comics

Una parola sola Ingestibile.... Troppa troppa troppa gente.... Un fenomeno ormai 'fuori' controllo ***************** Mi piacerebbe sapere se il comune ha un introito omogeneo all incasso totale della manifestazione visto il grande dispendio di energie o se a malapena riesce a coprire le spese sostenute ***************** Per quanto mi riguarda forse sarò una voce fuori dal coro, ma a me i comics piacciono tantissimo. E' ovvio, qualche disagio per noi residenti c'è, ma per quanto mi riguarda sono sopportabili e ripagati dall'allegria che mi mettono tutti quei ragazzi colorati, originali, tranquilli e divertenti. Ho passato tutti i giorni a ridere e a fare fotografie ai cosplayers. Vedo sempre vecchi, finalmente un poi' di gioventù che a me sembra educata. Niente a che vedere con quegli snob della movida che passano il tempo a bere cocktail e a sporcare. Quindi per quanto mi riguarda, VIVA I COMICS. ***************** Bella festa ! tanti giovani belli e allegri. Disguidi e problemi ? Qualcuno, ma più che sopportabile ***************** Il sito dei Comics dovrebbe contener delle info sui parcheggi , ad esempio il parcheggio di campo di mare mi risulta fosse quasi vuoto, e poi delle info sui vari modi di arrviare a Lucca treni, ViaBus ecc.ecc. eventualmente con un link ad altro sito. Poi la musica (abusiva) di acluni locali. ***************** la situazione è sotto gli occhi di tutti. Dicono che "qualche disagio è inevitabile" e che "la città deve abituarsi". Ma divieti di transito, strade bloccate, aree sottratte alla sosta, stazione inaccessibile e treni gremiti e in ritardo, come si conciliano con le esigenze di chi deve andare o tornare dal lavoro, prendere il treno, andare in ospedale, o semplicemente vuole uscire di casa? Una città in ostaggio, trasformata in una paninoteca a cielo aperto, inondata di rifiuti, lattine e bottiglie. Non perchè i giovani siano maleducati, ma perchè sono tanti, troppi per un centro storico trasformato in mega-parco giochi. Dicono che il Centro Storico è irrinunciabile per la manifestazione, finita la quale torna il "mortorio". Cioè tornare alla vita normale, o vorremmo un invivibile centro sempre in festa? Poi ci sarebbe il discorso del cui prodest, non certo ai residenti, di cui non si vedono vantaggi, ma soprattutto per le casse comunali di cui non conosciamo il ritorno economico, ma conosciamo i livelli di imposizione (Addizionale Irpef, IMU, TARI, TASI). ***************** La mia personale sensazione e' che tutto si sia svolto con minori effetti " collaterali". ***************** il prossimo anno prenderò ferie e mi allontanerò da Lucca in quei 3 giorni. i raduni di massa secondo me non sono adatti a questa piccola città mi è stato perfino riferito circa i problemi ai treni ... ho sentito nei giorni passati alcuni turisti venuti a visitare la città dispiaciuti di non averla potuta vedere nella sua veste normale causa allestimenti pre-comics. In effetti tutti i capannoni installati riempiono gli spazi e soffocano le architetture della città mi piacciono le manifestazioni che non sono un business diciamo che si può scindere l'occasione COMICS sotto alcuni diversi aspetti : vi sono i collezionisti che vengono per acquistare (comics-fiera) vi sono amanti dei personaggi che vengono per sfoggiare le loro toilettes (comics - cosplay) vi sono quelli che vengono per fare affari (comics-business) Allora sarebbe meglio dividere la fiera in + parti una parte, la vendita, assolutamente fuori città. Ormai ha raggiunto dimensioni spropositate ... Via tutti quei capannoni orrendi che intasano e imbruttiscono la città. Cosplay: ok questi si che potrebbero animare le vie della città, dando libero sfogo alla loro vanità (tipo il carnevale di venezia per intenderci) ma da soli forse non sono abbastanza business :-) eheh Comunque, non vorrei sembrare eccessiva con i miei giudizi negativi. Faccio parlare qualcuno che ai Comics è venuto come "utente" vero e proprio; per finire, cito pari pari un blog che stavo leggendo poco fa, ecco il testo: http://viaggi.ciao.it/Lucca_Comics_Lucca__Opinione_1748550 Lucca Comics e games dovrebbe essere un evento di divertimento e di sconti cosa che gli altri anni era ma adesso non più. Lucca è un evento per masochisti se vi piace pagare un biglietto per avere il privilegio di comprare fumetti film e giochi a prezzo pieno o anche maggioritari o essere schiacciati spinti calpestati buttati per aria e l'odore della folla sudata allora vi consiglio vivamente la fiera di Lucca. Iniziamo con chiederci come mai dobbiamo pagare un biglietto per fare acquisti e trovarci le borse piene di volantini pubblicitari inutili. Chi paga la fiera? Oltre a noi poveri idioti anche tutte le editorie fumetterie società etc che vogliono avere uno spazio nella fiera alcuni avevano parlato di ulteriori fondi dello stato ma nessuno sa niente di preciso fatto sta che quelli negli stand ci stanno per vendere o per fare pubblicità! Ergo noi facciamo chilometri dormiamo in pullman scassati o in fiat scomodissime al freddo e al gelo paghiamo non solo il biglietto ma anche la sistemazione notte e il cibo a prezzi spropositati per essere schiacciati dalla calca e rotti le scatole da pubblicità su bevande giochi film etc Anche le cosiddette "star" del panorama fumettistico non vengono a Lucca per interviste o incontrare i fan ma per marchette. E tra l'altro gli unici che vengono al Lucca famosi lo erano negli anni 80. Per farvi un esempio il bluray della principessa mononoke alla fiera costava 17e quando su amazon potete averlo a 13! E non solo questo ma la maggior parte delle fumetterie alla fiera non offrivano nessun tipo di sconto e vendeva a prezzo pieno, idem le editorie. Adesso mi direte ma da nessun'altra parte puoi trovare così tante cose come alla fiera di Lucca bene vi rispondo che se anche è vero ci sono così tante cose come dite voi è anche vero che non le vedrete mai! MAI! Ho detto mai?! Le file sono interminabili per ogni stand e anche per fare i biglietti sia comprati li che online e anche per strada c'è talmente tanta gente che andrete lenti per non parlare del fatto che dovete trovarli gli stand e che sono molto distanti l'uno con l'altro!! Io ci sono stata due giorni quest'anno e non sono riuscita a vedere l'area games c'era una fila esagerata e ci ho rinunciato. Ho incontrato gente che cercava da tutto il giorno la japan town e non l'ha trovata! Senza parlare di persone che per fare il biglietto ci hanno messo mezza giornata. Secondo me li mettono apposta così distanti in questo modo devi starci più giorni e pagare di più. Ora parliamo di cibo... Gli unici che vendono cibo all'interno della fiera sono il mangiappone ma non sono gli unici che potrebbero farlo infatti ci sono negozi presenti all'interno della fiera che vendono anche cibo giapponese e che in tutte le altre fiere vendono tranquillamente prodotti alimentari ma che a Lucca gli è stato vietato fare! Ora non ditemi che questo non si chiama monopolio! Se poi mettiamo il fatto che per comprare roba congelata o precotta o già pronta costosa c'è da fare almeno una fila di 30/40 minuti quando va bene voi capite che se ci fossero più punti dove poter comprare cibo e prodotti giapponesi per noi sarebbe assolutamente meglio ma non per il mangiappone ovviamente! Da noi tutto ciò si chiama "babà" termine dispregiativo usato per indicare situazioni ovvie di imbrogli. Ritengo che il Lucca Comics non valga il biglietto e non consiglio di andare con la famiglia o bimbi piccoli se non volete attraversare l'inferno. Ma se ci andate dovete fare queste cose 1 Stampatevi una mappa a casa! 2 Segnate le zone dove volete andare assolutamente e fate prima quelle (sperate inoltre che siano vicine a piedi) 3 Evitate le vie principali dove vedete un sacco di gente fate le strade secondarie 4 Se andate in giorni di festa potete anche evitare di pagare il biglietto e avere un braccialetto gratis E capitato a degli amici che erano con noi non avevano pagato il biglietto ma stavano con noi in fila per farci compagnia noi avevamo comprato il biglietto online e avevamo il foglio con il codice a barre senza i giorni prefissati il tizio ha passato il codice con una macchinetta e ci ha fatto passare un ragazza più in là ha dato il braccialetto a tutti ...nei giorni di calca è così. 5 Non comprate i panini vicino agli stand uscite fuori da lucca centro e troverete posti con prezzi più accettabili o anche nelle stradine secondarie si trovano posti dove comprare panini a 2e 2,50 quando vicino agli stand li vendono a 4-5e (meglio ovviamente se ve lo portate da casa) 6 Non portate animali li farete soffrire 7 Se un fumetto non è scontato almeno del 30% non compratelo almeno che non sia fuori catalogo o introvabile idem action figures e gadget vari 8 fuori alla fiera troverete negozi con prezzi decisamente inferiori che nella fiera stessa Es un pupazzo che volevo all'interno della fiera lo vendevano tutti 25e uno a 29e fuori solo 20 lo vendeva un negozio vicino al Japan town 9 Chiedete alla gente in bici! Se vi sperdete ricordatevi che i nativi di quel luogo sono facilmente riconoscibili dall'uso smisurato della bici ma li trovate sopratutto in strade secondarie. 10 Non spendete tutti i vostri soldi cercate di darvi un tetto massimo e di rispettarlo e non andate senza sapere cosa cercare o comprerete tutto fatevi un idea di quello che volete e del prezzo che volete pagare. 11 Evitate i workshop sono inutili e vi faranno perdere tempo. 12 Evitate quando possibile le interviste o le sessioni di disegno diranno cose inutili e faranno domande sopratutto sul loro ultimo lavoro che vi vogliono vendere e non sperate nell'autografo non ve lo faranno mai a meno che non stia scritto sessione di autografi nel programma(sopratutto i giapponesi) e disegneranno pose di personaggi per lo più primi piani che già avete visto nell'opera in più c'è il rischio che vi deluderanno non poco come esseri umani. 13 Leggetevi il programma (che uscirà quasi all'inizio della fiera ) 14 Vestitevi a cipolla Maglia a mezze maniche felpa e giubbino ovviamente vestitevi comodi 15 partite con una grande borsa semivuota evitate la tracolla se non volete perdere una spalla meglio lo zainetto 16 Non prendete volantini o carte varie inutili (solo i biglietti da visita dei negozi che vi interessano) non sembrano ma messi insieme tante carte inutili vi uccideranno le spalle 17 Evitate di andare in giorni festivi (sono i giorni dove verrete investiti dalla folla) meglio andare l'ultimo giorno della fiera c'è più possibilità di avere sconti 18 Se andate a comprare cibo al mangiappone non vi consiglio dango e tsukune sono orribili e sopratutto andate a comprare il cibo di mattina ci sarà meno fila. Per ora è tutto se mi vengono altre dritte aggiornerò. FINE DEL TESTO DEL BLOG Buona serata ***************** a mio avviso grandi note dolenti non ne vedo riguardo ai comics, tranne il fatto che sabato c'è stata più ressa del solito, non dev'essere stato facile cmq incanalare e gestire 500'ooo persone in 4 giorni, da residente trovo che sia una manifestazione che dà a Lucca e ai lucchesi quell'occasione di fuga dalla realtà che a Viareggio chiamano carnevale. Oltretutto da una visibilità alla città a livello mondiale, e porta al comune degli introiti. In quei 4/5 giorni sono pieni tutti gli alberghi, b&b, camere, campeggi, ristoranti da Montecatini a porta Elisa con importanti ricadute economiche sulla provincia in un periodo morto. Una piccola nota: il summer festival di mimmo d'alessandro e galli) dei privati) si impossessa del cuore della città con un'arroganza insopportabile, crea un turismo mordi e fuggi (1gg), non paga il suolo pubblico, occupa due fondi comunali gratis(ex farmacia san girolamo e angolo san michele con san paolino altresì adibibili a turist info che non ci sono scandalosamente), disturba per un mese filato e si fà pure dare i soldi dal comune.( e guai a non fargli mettere i cartelloni giganti sugli spalti.....che pianta un casino roba da matti). I comics (comunale), durano solo 4gg, pagano il suolo pubblico, sono la 2a manifestazione al mondo di genere, fa lavorare tanti ragazzi lucchesi, e porta soldi a tutti, pure al comune. Differenze notevoli .....io credo che ce ne vorrebbero anche altre di manifestazioni così in città, sarebbe sicuramente un'pò più viva, saremmo tutti un' pò più allegri e forse anche un'pò più tranquilli perché i nostri figli sentirebbero meno il bisogno di sbronzarsi per noia la sera. ****************** tutto è migliorabile ma direi che tutto sommato è stato uno spettacolo imponente....ho visto ragazzi in file lunghissime..con molto pazienza..tutto si è svolto in maniera civile ..una cosa mollo rara ...girando la citta ho notato solo una cosa la carenza dei gabinetti ..possibilmente cercare una alternativa a quei cessi orrendi sparsi nei posti peggiori..ne ho anche sotto casa ********************************** Fuori dal mondo: essere svegliati dalle spazzatrici alle 3 di notte, Mancanza del minimo trasporto pubblico, impossibilita' di girare e andare a far visita ai cimiteri, treni pulmann tutto bloccato, auto parcheggiate suygli spalti e sulle salite delle mura. E che e' la guerra? tutto questo per far vendere piu' panini? e non mi dite che quei ragazzi, peraltro molto educati, si divertivano a fare code chilometriche per entrare nei capannoni. Boh io non lo capisco!!!! ***************** Vorrei intitolare il mio commento così ,in modo un po' provocatorio:Lucca Comics 2014=Grandi Navi a Venezia? , ma solo per indicare la sproporzione tra contenitore e contenuto., e per alludere alle potenziali conseguenze negative a cui si espongono la città e I suoi abitanti. A mio parere, il rischio più grosso che la città e la manifestazione corrono è dato dai numeri eccessivi di persone auto e manufatti temporanei che gravano in un tempo concentrato solo su alcune aree cittadine. L'accesso alla città tra auto e ferrovie costituisce un imbuto insormontabile che penalizza gravemente la vivibilità per gli abitanti. Non dimentichiamo la contemporanea festività dei morti che genera movimento della popolazione locale Le mura, usate in modo concentrato e squilibrato, rischiano di diventare pericolose per la sicurezza delle persone. L'accesso alla città murata delle auto non residenti costituisce una fonte di inquinamento , aumenta il caos generale e modifica l'efficienza dei servizi di emergenza. La caratterizzazione culturale e quella della sfilata sia pur divertente e colorata dei cosplayers sta virando a mio parere pericolosamente verso la seconda generando un Carnevale concorrenziale a Viareggio. Per contribuire al dibattito in corso proporrei a chi la organizza • di aggiungere al personale e alla visione locale anche professionalità esterne abituate a gestire grandi manifestazioni • pensare a delocalizzare ulteriormente sul territorio installazioni , accessi e permanenze , quindi : • uscire dalla dimensione Lucca-centrica in termini di idee e far partire da subito una fattiva collaborazione con I Comuni circostanti inclusa la Versilia, per alleggerire Lucca dai disagi e condividere con tutto il territorio I vantaggi la manifestazione offre

venerdì 17 ottobre 2014

Mercatini ...

Nessuno dice che i mercatini non si debbono fare, pero’ il buon senso e la logica, ci dicono che dovrebbero avere una disposizione logica ed accettabile ed essere regolati da uno strumento normativo conforme alle leggi vigenti. L’Associazione Vivere il Centro Storico ha protocollato presso il Comune di Lucca una richiesta di adozione di provvedimenti urgenti a questo riguardo. Il Mercatino dei Borghi, cosi’ come e’, chiude 4 strade per ospitare circa 20 banchi che potrebbero trovare una sistemazione ben piu’ idonea in Piazza S.Maria. Perche’ non spostarlo in quella piazza? Altrimenti perche’ non portarlo in una piazza pedonalizzata? Oppure perche’ non fargli occupare solo la Via Rosi concedendo ai residenti 30 /40 stalli blu in Piazza Santa Maria per sostarvi gratuitamente durante il periodo della manifestazione? Il Mercatino dell’ Antiquariato di Piazza Bernardini e’ semplicemente ridicolo. Per 3 banchi si vieta ai residenti di utilizzare alcune decine di stalli gialli che restano cosi inutilizzati, oppure verranno adibiti a parcheggio abusivo degli automezzi degli espositori, aggiungendo cosi’ al danno anche la beffa. Si richiede lo spostamento immediato di questi 3 banchi, ma se proprio si vuol dare ragione a quei 2 negozianti che richiedono questa farsa, che almeno vengano destinati ai residenti un ugual numero di stalli blu in Corso Garibaldi Il Mercato dei Bacchettoni ha diversi difetti. Impedisce il corretto utilizzo del parcheggio Mazzini, ma il problema principale e’ che i mezzi di soccorso non possono arrivare alle abitazioni. Abbiamo protocollato presso Comune e Prefetto un esposto per danno temuto allegando le foto dell’ ambulanza che non poteva avvicinarsi all’ edificio dove si trovava il paziente. Vergognoso vedere un malato sulla barella zigzagare fra i visitatori del mercato. Facile prevedere cosa potrebbe succedere nel caso di problemi medici per i quali anche il singolo minuto diventa questione di vita o di morte. Se dovesse accadere qualcosa di tragico, sarebbe bene che i rappresentanti dell’ Amministrazione evitassero di parlare di tragica fatalita’. Noi ci impegniamo fin d’ ora, nella malaugurata ipotesi, a fornire copia degli esposti da noi protocollati alla famiglia. Ci auguriamo che venga dato subito corso allo spostamento di questo mercato e riteniamo che la ipotesi di trasferimento alle Tagliate, cosi’ come richiesto dagli ambulanti, sia la dislocazione piu’ valida. E’ poi necessario mettere mano urgentemente al regolamento per il commercio sulle Aree Pubbliche in quanto la DCC n. 192 del 22/11/2001, normativa comunale che regola il commercio sui luoghi pubblici e che non ci risulta sia stata rinnovata o modificata nonostante che all’art.1 prevedesse una validità di soli 3 anni, non e’ piu’ attuale. Una revisione che si rende necessaria per rendere il commercio lucchese su suolo pubblico conforme, alla Direttiva emanata dal Ministero per i beni e le attivita’ culturali del 10 Ottobre 2012. Se e’ vero che il potere discrezionale di cui e’ dotata la Pubblica Amministrazione e’ elemento fondamentale per la tutela degli interessi pubblici, questo non puo’ in alcun modo trasformarsi in arbitrio o sopraffazione del piu’ “debole “cittadino. Non si possono comprimere in questo modo gli interessi dei residenti per il vantaggio economico di pochi operatori http://vivereilcentrostorico.blogspot.com

sabato 4 ottobre 2014

Via della Polveriera e Corso Garibaldi

Come tutti sanno il PIUSS in Piazzale Verdi e’ stato definitivamente cancellato. Come se fossimo in un grande gioco dell’oca siamo caduti nella casella che dice: paga pegno e torna all’inizio. Seppure sia vero il fatto che, almeno finora, non abbiamo pagato alcun pegno perche’ per questo entreranno in gioco le cause legali e gli avvocati, resta pero’ il fatto che tutti i giocatori debbono ritornare alla casella d’inizio. Per casella d’ inizio, nel nostro caso, si intende tornare alla situazione preesistente all’inizio dell’opera, vale a dire riportare all’uso di parcheggio a pagamento piazzale Boccherini, far tornare funzionante la Caserma Lorenzini ed eliminare qualsiasi ostacolo per accedere al parcheggio della Manifattura. Per la verita’ cosi’ e’ stato. L’ unica differenza che si puo’ trovare in questa “casella d’inizio”, sono gli stalli gialli che vennero sottratti ai residenti e trasformati in blu per compensare gli stalli a pagamento allora persi a causa dei lavori. Adesso che i lavori sono finiti, e gli stalli blu sono stati recuperati e’ evidente che gli stalli di via della Polveriera e di Corso Garibaldi devono tornare ad essere gialli. Non ci sarebbe alcun motivo plausibile per fare diversamente. Per questi motivo richiediamo all’ Assessore Marchini che si adoperi con cortese sollecitudine al fine di riportare urgentemente questi stalli nella disponibilita’ dei residenti per ovvio e scontato senso di giustizia. http://vivereilcentrostorico.blogspot.com

martedì 30 settembre 2014

Via DEl Giordino Botanico

Venerdi’ sera ore 20,15 Via del Giardino Botanico lato Scuola S.Dorotea, un furgoncino Mercedes Sprinter con targa tedesca provava disperatamente e senza successo ad effettuare la curva per immettersi in Via S.Micheletto. La strada in quel punto e’ troppo stretta e non consente di girare ad un mezzo che, seppure autoveicolo, e’ leggermente piu’ lungo di un utilitaria. Visto l’impossibilita’ di effettuare l’operazione, i volenterosi residenti che si trovavano a passare nei paraggi, hanno aiutato il conducente tedesco a tornare a marcia indietro fino all’incrocio con Via Elisa, per poi procedere contromano, fino all’incrocio con Via S.Chiara al fine di uscire dalla citta’ e dall’incubo. Da notarsi che non c’e’ alcuna segnaletica che vieta ai furgoncini il percorso di via dei Fossi e di Via del Giardino Botanico e che d’altra parte, per il codice della strada, non esiste nessun cartello di divieto per una tipologia di mezzi che, seppure di pochi centimetri piu’ lunghi di un utilitaria, rientrano nella categoria di autoveicoli. Questo povero tedesco continuava a domandarsi come era possibile che non ci fosse alcun cartello stradale (forse lui era abituato a guardarli) che impediva il transito o avvertiva del pericolo i mezzi come i suoi. Nessuno ha ritenuto opportuno dirgli che il traffico in quel punto e’ stato cambiato proprio pochi mesi fa da un Assessore che, guarda il caso , e’ anche un ingegnere. Sicuramente questa omissione si e’ verificata non per riverenza verso l’ Assessore al Traffico Pierotti, bensi’ per un doveroso rispetto verso l’Ordine degli Ingegneri. Sappiamo che il neo Assessore Marchini sta mettendo mano alla zona e, considerato la sua dinamicita’, siamo certi che a breve qualcosa saltera’ fuori, anche se l’ unica soluzione adeguata sarebbe quella di spostare il varco telematico all’íncrocio con Via degli Orti, cosi’ come del resto venne giustamente stabilito nel piano originale della rete telematica anni orsono. http://vivereilcentrostorico.blogspot.com

venerdì 26 settembre 2014

LuccaPort

Finora Lucca Port e’ costato 5 milioni di euro stanziati da fondi della Comunita’ Europea. Da’ lavoro a 4 persone, Si dice che abbia una quota di consegne nel Centro Storico pari al 20% del totale, a dispetto del fatto che ben pochi siano in grado di affermare di aver visto uno dei 2/3 mezzi a loro disposizione impegnati nelle consegne Lucca Port ha avuto un deciso sviluppo con la passata amministrazione, ha visto poi un flebile segno di miglioramento con l’Assessore Pellegrini per poi restare pressoche’ paralizzata sotto la gestione dell’ Assessore Pierotti. In conclusione: 5 milioni spesi, 4 persone a lavorare, 20% di consegne nel Centro Storico (anche se pochi hanno avuto la fortuna di vedere almeno una volta uno di questi mezzi), nessuna prospettiva immediata. Dati che dovrebbero far rabbrividire, mentre invece la nostra Amministrazione continua a ricevere premi e riconoscimenti per quello che, a prima vista, sembra un fallimento assoluto ed un enorme spreco di danaro pubblico. L’unico pregio che vi si puo’ riscontrare e’ quello di ospitare gli uffici Metro, anche se alla Comunita’ Europea non dovrebbero essere molto felici di aver speso 5 milioni per un progetto di trasporto merci per poi farci andare l’impresa comunale che si occupa di parcheggi. Comunque a vedere bene un premio Lucca Port se lo merita. Un premio al demerito: quello per avere ricevuto molti soldi e premi come fosse un progetto di eccellenza, mentre invece e’ irrilevante nel trasporto merci nel Cento Storico, tanto e’ vero il Fillungo e zone limitrofe sono intasati da miriadi di camion e furgoncini a qualsiasi ora del giorno. Fra poco l’intasamento di Via Fillungo si spostera’nelle piazze che ospiteranno i pochi stalli di sosta per carico scarico che verranno realizzati, ma che molto probabilmente non saranno in grado di ospitare le centinaia di mezzi che giornalmente sono autorizzati a venire in Centro Storico per la consegna delle merci. Cose che non succederebbero se Luccaport esistesse davvero e fosse realmente uno strumento efficace in una “citta intelligente”. http://vivereilcentrostorico.blogspot.com

domenica 31 agosto 2014

Nuovi stalli gialli

Questa mattina si e’ svolto l’incontro fra il Comitato Vivere il Centro Storico e l’Assessore Marchini, durante il corso del quale si e’ discusso in merito alla possibilita’ di realizzare ulteriori stalli di sosta per i residenti all’interno delle Mura. Un mese fa, in previsione di questo incontro, il Comitato ha lanciato un appello ai soci e ai simpatizzanti chiedendo di verificare la possibilita’ di realizzare nuovi ulteriori stalli gialli nei pressi della loro abitazione e questo lavoro ha prodotto una lista di circa 140 possibili stalli . E’ stato presentato un progetto per Piazza Bernardini che, se messo in atto, consentirebbe la realizzazione dei 4 stalli per carico/scarico, mantenendo pressoche’ inalterato il numero dei parcheggi gialli attualmente esistenti. Essendo un lavoro di natura amatoriale sicuramente alcuni stalli non potranno essere realizzati per mancanza dei requisiti con le previsioni del Codice della Strada, pero’ siamo certi che la maggioranza di questi potranno avere un esito positivo. Inoltre sono state segnalate alcune situazioni che presentano scarsa sicurezza stradale che ci auguriamo siano risolte prima che accada qualche grave episodio. L’Assessore si e’ impegnato a studiare con i tecnici la documentazione prodotta. http://vivereilcentrostorico.blogspot.com

lunedì 18 agosto 2014

Notte Bianca

Considerato che anche per lo svolgimento della prossima “Notte Bianca” verranno rilasciate delle autorizzazioni in deroga ai limiti acustici previsti dalla normativa e che tali deroghe “alzeranno” tali limiti, ma comunque richiederanno il rispetto dei valori fissati per l’occasione. Visto i numerosi episodi durante il corso dei quali, l’anno scorso, si sono prodotte delle elevate emissioni sonore, insopportabili per chi risiede nelle vicinanze di alcuni locali, ma che non e’ stato possibile interrompere perche’ gli Agenti di Polizia Municipale sono sprovvisti di adeguati strumenti per la rilevazione fonometrica; Il Comitato Vivere il Centro Storico ha richiesto al Sindaco e al Prefetto di voler attivare, per l’occasione, una squadra di tecnici dell’Arpat locale, al fine di poter prontamente intervenire laddove il rumore divenga insopportabile per i ricettori vicini che ne faranno richiesta. Inoltre con la stessa istanza e’ stato richiesto di verificare la validita’ tecnica e la regolarita’ amministrativa della documentazione prodotta a sostegno della richiesta di tali deroghe, nonche’ una puntuale verifica circa la legittimita’ della stessa, laddove venisse a verificarsi che tali autorizzazioni siano richieste da una Associazione di Categoria per conto di vari operatori e chi, in tal caso, dovrebbe essere il soggetto sanzionabile laddove venga accertata infrazione alla normativa http://vivereilcentrostorico.blogspot.com

ZTL per turisti

Basta dare un occhiata per le vie del Centro Storico per rendersi conto di quanti autoveicoli stranieri parcheggiano tranquillamente sugli stalli gialli. Questi autoveicoli sarebbero passibili di contravvenzione per due motivi: il primo e’ perche’ sono entrati nella ZTL senza avere il permesso, mentre il secondo e’ perche’ hanno parcheggiato sugli stalli gialli privi della necessaria autorizzazione. Per i residenti e’ gia’ difficile trovare un parcheggio visto l’enorme sproporzione fra stalli e permessi (1.500 i primi e 4.500 i secondi), cosicche’ vedere un autoveicolo straniero sugli stalli loro riservati e’ veramente frustrante. Inoltre la mancanza di controlli, che appare attualmente ancora maggiore rispetto agli anni scorsi quando la materia non veniva trattata dall’Assessore Raspini, fa’ si che l’ impunita’ per questo tipo di infrazione sia praticamente garantita, cosi’ come la conseguente ingiustizia sofferta da chi si vede espropriato di un diritto necessario. Nel caso di violazione della ZTL, invece i varchi telematici rilevano sempre l’infrazione, la quale poi viene comunicata all’azienda incaricata di provvedere alla notifica delle contravvenzioni. Tale operazione ha un costo dell’ordine di alcune decine di euro se si considera il reperimento dei dati relativi al proprietario del veicolo nel paese estero, il costo della prima raccomandata per la notifica e della seconda raccomandata per la reiterazione della richiesta di pagamento. Il tutto nella lingua del paese di immatricolazione del veicolo. Senza considerare altri costi dovuti al recepimento di eventuali contestazioni pervenute da parte del destinatario relative ad osservazioni, richieste di correzioni dati ecc. Tutto questo per ottenere niente perche’ non esiste una procedura che consenta la riscossione transfrontaliera delle multe e quindi, tutte queste infrazioni, vengono conteggiate a bilancio come crediti, ma poi non verranno mai riscosse. Invece, d’altro canto, il Comune e quindi i cittadini pagano veramente e profumatamente per queste costose ed inutili notifiche. Ci sarebbe una soluzione semplicissima che viene adottata in molti paesi europei e che una volta veniva adottata anche a Lucca: le ganasce. Una volta applicate le ganasce la riscossione della multa per divieto di sosta e quindi per la violazione della ZTL, compreso le spese accessorie, sara’ matematicamente assicurata in quando condizione necessaria per la liberazione del veicolo. In tal modo si eviterebbe lo sperpero di danaro pubblico per inutli notifiche , si garantirebbe un entrata che potrebbe essere poi devoluta, come previsto dal Codice della Strada, a tappare un po’ delle numerose buche che appaiono nelle strade lucchesi e si eliminerebbe una fastidiosa ingiustizia. http://vivereilcentrostorico.blogspot.com

sabato 2 agosto 2014

Centro storico e decoro urbano

Prendiamo atto che l’Assessore Raspini, con le sue dichiarazioni, ha definitivamente archiviato la possibilita’ di aprire una discussione in merito ad una decente e decorosa fruizione degli spazi pubblici in Centro Storico. A prescindere dalla assenza di buongusto di chi passeggia per il centro in canottiera, sarebbe giusto domandarsi se e’ giusto, consono e profittevole per la Citta’ di Lucca assistere ai bivacchi di chi utilizza i sagrati delle chiese, gli scalini dei portoni e le piazze per prendere il sole, mangiare o bere sia di giorno che di notte. Abbiamo il timore che l’Assessore non riesca a comprendere il valore di una citta’ monumentale come Lucca e di cio’ abbiamo avuto il timore fin da quando, appena insediato, la prima cosa che Raspini ritenne di fare fu quella di invitare quei cittadini, che non potevano dormire a causa del rumore prodotto dai locali pubblici, a non fare esposti e sopportare in silenzio al fine di evitare costose spese per cause legali. Per fortuna la Regione Toscana ci ha messo una toppa promulgano la nuova regolamentazione acustica togliendo cosi’ potere ai Comuni e quindi agli Assessori. Nella Commissione Comunale tenutasi il 2 Dicembre, nella quale veniva affrontato il problema dei locali pubblici, l’unica osservazione che l’Assessore Raspini ebbe a fare fu quella di affermare che non si poteva risolvere il problema dei rumori prodotto dagli avventori dei locali perche’ non aveva un vigile da mettere ad ogni angolo di strada. E con cio’, secondo lui, il problema doveva intendersi risolto. Sicuramente un modo sbrigativo di affrontare i problemi, peraltro identico a quello dimostrato durante l’incontro, avuto con la nostra Associazione l’anno scorso, che crediamo restera’ l’unico, durante il corso del quale l’Assessore ritenne di “elargirci” non piu’ di 20 minuti del suo tempo, cio’ nonostante l’appuntamento fosse atteso da settimane. Nel corso di quella riunione restammo stupiti nel sentire affermare che la precedente ordinanza “antibivacchi” emessa dall’Amministrazione Favilla era stata bocciata dal Tar, quando questo non e’ assolutamente vero perche’ tale ordinanza venne revocata dal Sindaco in autotutela, non per i bivacchi bensi’ per le rimostranze espresse a livello nazionale a causa del suo contenuto “antikebab”. In conclusione fino a che non cambiera’ questo modo di governare la citta’ , e non c’e’ motivo di pensare che questo possa accadere in tempi brevi, dovremo rassegnarci ad avere una citta’ trasandata, sporca, caciarona e condotta a perdere quel fascino che tanto lavoro e tanta ricchezza ha finora prodotto http://vivereilcentrostorico.blogspot.com

martedì 29 luglio 2014

Parcheggio alla Manifattura

Fare un parcheggio a pagamento da 1.000 stalli nella ex Manifattura e’, secondo noi, una pura follia urbanistica senza precedenti. Questo progetto e’ nato per iniziativa dell’attuale Sindaco Tambellini, il quale dopo essersi consultato, a detta sua con la cittadinanza, mentre in realta’ solo con 4 o 5 persone residenti nel quartiere di Via San Paolino, ebbe a proclamare l’interesse di tutta la citta’ a realizzare un parcheggio per residenti alla Manifattura di 3/400 posti, con il fine di togliere le auto da Piazzale S.Romano e Piazza S.Alessandro. Adesso il Consiglio Comunale, su proposta di giovani consiglieri della maggioranza privi di esperienza e cognizione urbanistica, in appoggio alle decisioni prese da quella parte di minoranza che assomiglia piu’ ad una associazione di categoria che a un partito politico, esaminera’ il progetto di un parcheggio da 1.000 posti a pagamento, destinato a produrre nefasti conseguenza per tutto il quadrante Sud Ovest del Centro Storico. Tutto questo in contrasto con il Piano di Azione Comunale, il quale invece, alla scheda AZ41, prevede la diminuzione di stalli per non residenti all’interno delle Mura. Se ci fosse ancora un Assessore all’Ambiente questi dovrebbe intervenire, ma visto che tale incarico e’ stato di fatto soppresso non possiamo aspettarci alcunche’. Un siffatto parcheggio richiedera’ l’entrata da Porta S.Anna e l’uscita da Porta S.Pietro e cosi’ , oltre alla riduzione della ZTL, si creera’ una bretellina Est/Sud che sara’ molto trafficata in quanto valida alternativa per evitare il traffico della Circonvallazione, congestionata dalla miopia di una Amministrazione che accetta passivamente di lasciare gli attuali volumi di traffico e di ricevere i Tir che Capannori non vuole. Il progetto di Piazzale Verdi era un opera inutile, rappresentava un danno monumentale alla memoria cittadina ed era destinato a costare ben 2,5 milioni ai lucchesi. A seguito dei recenti provvedimenti della magistratura questo obbrobrio non s’ha da fare ed invece di 2,5 milioni se ne buttera’ via solo 1 per risarcimenti alla impresa di costruzioni. Se l’attuale Amministrazione intende compiere necessariamente un azione di malgoverno, realizzando un grossolano errore urbanistico per passare alla storia, ebbene il parcheggio da 1.000 posti alla Manifattura e’ una ottima opportunita’, sara’ qualcosa che la fara’ passare a buon diritto nel libro nero della storia di Lucca. In tutte le altre citta’ le ZTL si ampliano e si fanno parcheggi scambiatori al di fuori del Centro Storico, a Lucca invece si fa’ all’opposto. Pochi giorni fa’ l’Architetto Bedini, nell’esporre la relazione commissionatagli dal Comune, affermava che per rendere il Centro Storico piu’ vivo la priorita’ era quella di riportare la residenza. Questa Amministrazione sta’ facendo esattamente il contrario producendo una Luccaland i cui effetti negativi si realizzeranno entro pochi anni. Che almeno si abbia il buon gusto di non sperperare i danari pubblici in qualificate consulenze le quali, una volta enunciate, vengono prontamente contraddette con i fatti. http://vivereilcentrostorico.blogspot.com

sabato 12 luglio 2014

I Problemi? Sono altri ....

I problemi sono altri. Questa pare essere la frase ricorrente tanto di moda fra alcuni rappresentanti delle categorie. La gente si spoglia in centro, oppure si mette a prendere il sole mezza nuda al lato delle strade? Non e’ un problema. I problemi sono altri. La gente bivacca sui gradini dei portoni e delle chiese (ci manca solo che si organizzino con sdraio e ombrelloni), ma secondo taluni questo non e’ un problema: i problemi sono altri. Alcuni ristoranti occupano abusivamente molto di piu’ dello spazio pubblico loro locato, evadendo cosi’ la tassa sul suolo pubblico e mettendo a rischio l’ incolumita’ degli avventori che si trovano a pochi centimetri dagli autoveicoli in transito, ma cio’ non e’ un problema perche’ i problemi sono altri. Alcuni luoghi del Centro Storico sono diventati latrine con feci, urine e vomito perche’ ai locali pubblici viene consentito di servire centinaia di persone che stazionano sul suolo pubblico (tutto esentasse), nonche’ sui sagrati delle chiese, somministrando alcool fino a notte fonda, ignorando che, anche se contenuto in bicchieri di plastica fa comunque ubriacare. Ovviamente ad un baretto che misura due metri per tre non si puo’ richiedere di avere i servizi igienici simili a quelli che ci sono a sagre che richiamano piu’ o meno lo stesso numero di persone. Ma questo non e’ un problema. Vero? Eh si i problemi sono altri. Ma allora quali sono i problemi? Forse e’ un problema la recente, ma comunque tardiva, ordinanza sindacale che proibisce di urinare ai muri delle case? Chissa’ forse qualcuno potrebbe pensare che proprio questo e’ il problema che porta l‘Italia in fondo al baratro. http://vivereilcentrostorico.blogspot.com

domenica 8 giugno 2014

Rapporto Censis per la MOVIDA

Link per visualizzare tutto lo studio del Censis http://www.fipe.it/files/ricerche/2013/20-06-13Rapporto_movida.pdf Sintesi dello studio Movida e malamovida: il rapporto Censis per la Fipe. ( marzo 2013) Il presidente della Fipe (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) Lino Enrico Stoppani nel presentare il rapporto afferma: ……siamo stati spesso, come pubblici esercizi, messi sul banco degli imputati, per lo più in solitudine, nonostante i nostri continui richiami alle responsabilità condivise ed alla deriva generata da scelte di politica commerciale e del territorio profondamente sbagliate perché incapaci di comprendere che la complessità non si governa a colpi di ordinanze“creative” ma con un disegno coerente che mette ogni cosa al posto giusto. (Lino Enrico Stoppani presidente Fipe) Nel rapporto del Censis si legge: La Movida quindi da risorsa per rendere la città vibrante, vissuta, profondamente umana, in grado di generare valore sociale, oltre che economico, e di operare come magnete di turisti e talenti, in Italia ha subito uno slittamento semantico verso una connotazione negativa (..) ed evoca eccessi nel consumo di alcol e stupefacenti, e le tante pratiche antisociali (dall’inquinamento acustico, a forme di vandalismo e di illegalità), in sintesi pressione antropica incontrollata su porzioni del territorio urbano (di solito, luoghi e centri storici) che rende prigionieri i residenti e di fatto vandalizza il contesto. E riassume inoltre quasi paradigmaticamente patologie sociali dell’eccesso e della sregolatezza che in molti dei luoghi della Movida sembrano beneficiare di una terra franca dove regna una sorta di sospensione della legalità e dei controlli. Oggi i luoghi della Movida sono infatti il teatro di un sua degenerazione patologica che è una sorta di tumore della Movida, che va tenuto distinto da essa anche se vi è profondamente interconnesso: è la MalaMovida, forse il nemico più viscerale e distruttivo della Movida come opportunità virtuosa, perché fa da microclima ad episodi che provocano una richiesta emotiva di misure drastiche, il cui effetto è quello di blindare, spegnere e quindi uccidere le nostre città. Cos’è la MalaMovida e come si è arrivati alla situazione attuale in cui essa rischia di scacciare e uccidere la Movida? Al cuore della MalaMovida c’è il connubio nefasto tra una domanda infinitamente elastica verso l’alto di alcolici, soprattutto di giovani e adolescenti, e una offerta incontrollata di vendita degli alcolici da parte di operatori spregiudicati che si concentrano su questa attività, con format semplificati all’osso, quasi sempre veri e propri take away. E’ così che la vendita di alcolici si pone come il perno di alcune unità di vendita ibride che giocano tra le maglie delle regole con una vera e propria induzione al consumo di alcolici senza alcuna verifica su età o eventuale sobrietà degli acquirenti. Il connubio nefasto che agevola il consumo incontrollato di alcolici è il pilastro primo della MalaMovida, che poi è fatta anche di conseguenti eccessi e comportamenti antisociali; fa il resto la concentrazione antropica e, in alcuni contesti, anche di esercizi pubblici, e l’esito è l’occupazione coatta di porzioni del territorio urbano che invece di generare valore socioeconomico e sicurezza, finisce per produrre entropia, paura e voglia di farla finita con ogni modalità di fruizione degli spazi pubblici. E’ la MalaMovida il cuore del problema, ed essa sempre più scaccia la buona Movida che, invece, aldilà del martellamento mediatico su eccessi, trasgressioni incontrollate e illegalità nella percezione maggioritaria degli italiani è considerata come una straordinaria occasione per le comunità e le città perché essenziale nel creare contesti in cui può trovare risposta la domanda di relazioni che è il vero vettore della buona qualità della vita, oltre che il volano per un brand attrattivo, forte, coinvolgente. Movida si, MalaMovida no: questo in estrema sintesi l’obiettivo da perseguire per le nostre città che trova piena condivisione in una maggioranza di italiani per i quali la Movida è una risorsa per le città (…).Abbattere la MalaMovida quindi è il primo obiettivo essenziale e richiede come premessa ineludibile il riportare sotto controllo le sue dinamiche evolutive a partire da dispositivi regolatori che già oggi consentono di governare alcuni dei fattori decisivi che la generano, imponendo il rispetto della tutela della salute e dei luoghi di pregio minacciati dalla pressione dell’eccesso di locali, persone, e soprattutto dai comportamenti antisociali associati all’abuso di alcolici. Occorre un salto di qualità nella governance mediante alcune semplici pratiche: - rimettendo sotto controllo nelle aree critiche delle città il ritmo di crescita di tutte le imprese che svolgono la medesima attività a prescindere dai sistemi normativi che le regolano, in particolare se trattano bevande alcoliche, mediante criteri autorizzatori che introiettino le esigenze di tutela. La proliferazione dei format di vendita, il libero scorazzare (economicamente remunerativo) senza mai fronteggiare sanzioni adeguate di gestori spregiudicati che giocano al limite della legge cinicamente indifferenti all’impatto sociale della loro azione, è tra le cause primarie della MalaMovida e dei suoi effetti nefasti; - imponendo un sistema di regole, vincoli, sanzioni uguale per chi di fatto svolge attività uguali nel settore della vendita e somministrazione di alcolici,moltiplicando controlli e sanzioni così da evitare che la loro vendita incontrollata diventi fonte di reddito crescente per alcuni operatori spregiudicati e fonte di alti costi sociali e sanitari per i residenti in primis e per la collettività più ampia poi, a causa dei tanti comportamenti antisociali che essa genera, fino alle forme di devianza e microcriminalità - promuovendo forme stabili di coinvolgimento attivo degli stakeholder, dai residenti ai gestori e proprietari alle istituzioni locali alle forze dell’ordine alle associazioni locali, perché nessuno si senta escluso e ognuno abbia i contesti in cui far presente punti di vista e argomentazioni, smontando quindi la pericolosa logica della radicalizzazione della conflittualità e del senso di frustrazione da impotenza ed esclusione; - rendendo i luoghi della Movida epicentro di iniziative, molte delle quali già sperimentate spontaneamente e dal basso dal tessuto associativo e anche da singoli esercenti, che mirano a far maturare la domanda e l’offerta che si esprime nella Movida, secondo logiche di maggiore qualità, responsabilità, stile nei consumi. Un processo già sperimentato in altri ambiti con, ad esempio, l’affermarsi di una evoluta cultura enogastronomica o del consumo maturo e critico che, ovviamente, qui deve fare i conti con la pericolosa egemonia delle culture dell’eccesso e dello sballo che richiedono un lavoro di lunga lena di educazione; - rendendo obiettivo sociale di comunità la riduzione del consumo di alcolici, soprattutto del consumo in eccesso concentrato di giovani e anche adolescenti. I numeri sono da brivido e le conseguenze drammatiche, nessuno può chiamarsi fuori da una iniziativa incessante di contrasto di tutti i fattori che promuovono o facilitano il consumo in eccesso degli alcolici. L’intervento preventivo (dal controllo a monte dei soggetti di offerta alle attività di educazione diffusa) e quello repressivo (sanzioni dure per chi trasgredisce a regole sulla vendita di alcolici (….) vanno intensificati, oppure sarà molto difficile estirpare il tumore della MalaMovida, e soprattutto spingere in basso l’eccesso di consumo di alcolici.

Lettera Inviata al presidente della Repubblica

Dal “Coordinamento nazionale antimovida selvaggia” riunito a Bologna il 17 maggio, del quale fa parte attiva la nostra associazione è stato inviato un appello ed una richiesta di incontro al Presidente Napolitano e alle massime autorità dello Stato, per la legalità, la salute, la qualità della vita e la tutela del patrimonio di civiltà delle città d’Italia che si trovano in emergenza grave per i diffusi fenomeni di “movida selvaggia”e per la prevista depenalizzazione del reato di cui all’art. 659 c.p.. (disturbo della quiete), previsto dalla legge delega 28 aprile 2014, n. 67 e, in particolare dell’art. 2, comma 2. Una depenalizzazione che, nello scenario attuale, sarebbe un grave errore e un ennesimo ingiusto vantaggio a chi viola le regole e minaccia vita e salute nelle città. E’ necessario un serio ripensamento in sede legislativa. La devastazione e l’oltraggio al bene essenziale della salute e dei beni comuni sono oggi favoriti da una malintesa “liberalizzazione”, ignara nell’applicazione dei limiti e vincoli, che pure nello stesso decreto Monti sono esplicitati, e da assolutamente inadeguati o inesistenti controlli e vigilanza. L’Unione europea ha una carta di diritti fondamentali della persona che vengono gravemente violati. Le autorità locali e di sicurezza si manifestano sorde, inerti o inefficaci nell’esercitare doveri di interesse pubblico a tutela di diritti essenziali e particolarmente protetti dalla stessa nostra Carta Costituzionale Norme disattente alle gravi realtà cittadine, afflitte da frastuono notturno di masse vocianti, norme che ignorano i dati di scienza sulla grave nocività del rumore e della mancanza di riposo, possono ancora essere corrette. Non si dimentichi che i bilanci della sanità dipendono anche dalle misure che vengono chieste. Non si confonda la depenalizzazione per casi di qualche episodico suono troppo alto di un televisore domestico di vicinato, con il frastuono antropico delle incontrollate “movide” alcoliche. Non si tolga ai cittadini uno dei pochi efficaci strumenti di difesa del diritto al riposo e alla salute che l’ordinamento specificamente assicurava. E quindi: “La preghiamo, Signor Presidente, di vigilare con la Sua alta funzione, affinché non si consolidino norme e pratiche che di fatto facilitano interessi criminali e penalizzano cittadinanze che nella legalità intendono serenamente e gioiosamente vivere. Se Ella vorrà riceverci, saremmo lieti di rappresentare a Lei, come ad altre decisive sedi istituzionali, non solo disagio ma anche proposte costruttive, su questo come su altri temi rilevanti, per il raggiungimento del bene comune.” LETTERA INVIATA AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA E AI MINISTRI DELL’INTERNO, DELLA GIUSTIZIA, DELLA SALUTE, FIRMATA DA nr. 64 RAPPRESENTANTI DI ASSOCIAZIONI E COMITATI DI RESIDENTI NELLE CITTA’ ITALIANE APPELLO per la legalità, la salute, la qualità della vita e il patrimonio di civiltà delle città d’Italia, in emergenza grave per i diffusi fenomeni di “movida selvaggia”. Depenalizzare il reato di cui all’art. 659 c.p. favorisce chi attenta alla vita delle persone con una terribile arma incorporea: il rumore. Aiutateci a ricomporre città civili. Signor Presidente, ci rivolgiamo a Lei, che della Costituzione della Repubblica Italiana e dei suoi principi fondatori è garante, in difesa dei nostri diritti di cittadinanza e in adempimento dei nostri doveri di civile solidarietà politica, economica e sociale. Rappresentiamo sentimenti e finalità di numerose associazioni e comitati di cittadini operanti in molte Città d’Italia, unite da Nord a Sud compresa la Capitale, già organizzati in “Coordinamento nazionale anti-movida selvaggia”, Siamo quotidianamente aggrediti nel nostro pur inviolabile domicilio, da un invadente assassino seriale, incarnato in mille volti anonimi chiamati e attratti da attività note: il rumore serale e notturno anche di fonte antropica. Oggi drammaticamente sottovalutato, nonostante la copiosa letteratura scientifica internazionale. La devastazione e l’oltraggio al bene essenziale della nostra salute e dei beni comuni sono oggi favoriti da una malintesa “liberalizzazione”, ignara nell’applicazione, dei vincoli che pure lo stesso cosiddetto decreto Monti ha esplicitato, e oggi con inadeguati controlli e vigilanza. L’Unione europea ha una carta di diritti fondamentali che noi cittadini sentiamo oggi così gravemente violati. Ignorati o sottovalutati da molte autorità locali e di sicurezza che troppo spesso si manifestano sorde, inerti o inefficaci nell’esercitare doveri di interesse pubblico a tutela di diritti nostri essenziali e specialmente protetti dalla stessa nostra Carta costituzionale. Corre già il tempo perché il Governo dia attuazione con decreti delegati alla legge delega 28 aprile 2014, n. 67 e, in particolare dell’art. 2, comma 2. Un’acritica depenalizzazione del reato di cui all’art. 659 c.p., nello scenario attuale, è un grave errore e un ennesimo ingiusto vantaggio a chi viola le regole e minaccia vita e benessere nelle città, ancorché siamo consapevoli delle finalità e necessità di alleggerire l’affollamento carcerario. Crediamo sia necessario un serio ripensamento in ogni sede legislativa e anche in sede di redazione dei decreti attuativi in itinere. Va mantenuta la fattispecie penale, con specificazione di fattispecie, con severe e adeguate misure sanzionatorie, corrispondendo alla necessità di tutelare la salute dei cittadini, preminente valore costituzionale; misure sanzionatorie, davvero esemplarmente rieducative e utili alla collettività. Norme disattente alla gravi realtà cittadine afflitte da frastuono notturno, ignorano i dati di scienza sulla grave nocività del rumore e della mancanza di riposo: esse possono ancora essere corrette. I bilanci della sanità dipendono anche dalle misure che chiediamo. Non si confonda la depenalizzazione per casi di qualche episodico suono troppo alto di un televisore domestico di vicinato, con il frastuono antropico delle incontrollate “movide” alcoliche. Non si assecondi la criminale ferocia dell’illegalità pervasiva. Non priviamo i cittadini di uno dei pochi efficaci strumenti di difesa della vita che l’ordinamento specificamente assicurava. La preghiamo, Signor Presidente, di vigilare con la Sua alta funzione, affinché non si consolidino norme e pratiche che di fatto facilitano interessi criminali e penalizzano cittadinanze che nella legalità intendono serenamente e gioiosamente vivere. Se Ella vorrà riceverci, saremmo lieti di rappresentare a Lei, come ad altre decisive sedi istituzionali, non solo disagio ma anche proposte costruttive, su questo come su altri temi rilevanti, per il raggiungimento del bene comune. Simonetta Chierici e altri 63 partecipanti al Coordinamento Nazionale AntiMovida Selvaggia del 17 maggio 2014 1Simonetta xxxxxxx Torino Associazione Abitanti P.zza Vittorio e zone circostanti 2 Serenella xxxxxxx Bologna Ass, Via Petroni e Dintorni 3 Patrizia xxxxxxx Bologna Ass. Via Petroni e Dintorni 4 Loris xxxxxxx Bologna Ass. Via Petroni e Dintorni 5 Paolo xxxxxxx Bologna Ass. Via Petroni e Dintorni 6 Giuseppe xxxxxxx Bologna Ass. Via Petroni e Dintorni 7 Pietro Maria xxxxxxx Bologna Ass. Via Petroni e Dintorni 8 Raffalle xxxxxxx Bologna Com. "S.Rocco nel Pratello" 9 Luciano xxxxxxx Bologna Ass. Santo Stefano 10 M. Letizia xxxxxxx Bologna Ass. Santo Stefano 11 Neva xxxxxxx Bologna Orfeonica 12 Anna xxxxxxx Bologna Al Crusel  13 Vincenzo xxxxxxx Bologna Al Crusel 14 Enrico xxxxxxx Bologna 15 Eleonora xxxxxxx Ravenna Gruppo Lettura Biblioteca Classense 16 Angelo xxxxxxx i Parma Com. Strada D'Azeglio e dintorni 17 Gabriella xxxxxxx Parma Com. Strada D'Azeglio e dintorni 18 Manuela xxxxxxx Firenze Com. Ma noi quando si dorme 19 Sandra xxxxxxx Firenze Com. Ma noi quando si dorme 20 Giuliano xxxxxxx Firenze Com. Ma noi quando si dorme 21 Antonio xxxxxxx Firenze Com. Ma noi quando si dorme 22 Francesco xxxxxxx Pisa Com. La cittadella per la qualità della vita 23 Marco xxxxxxx Pisa Com. La cittadella per la qualità della vita 24 Stefania xxxxxxx Pisa Com. La cittadella per la qualità della vita 25 Claudio xxxxxxx Lucca Com. Vivere il centro storico 26 Eugenio xxxxxxx Lucca Com. Vivere il centro storico 27 Andrea xxxxxxx Pistoia Ass. Residenti Centro storico Pistoia 28 Eliana xxxxxxx Torino Ass. Rispettando S. Salvario 29 Domenico xxxxxxx Torino Ass. Rispettando S. Salvario 30 Enrico xxxxxxx Mestre Com. Mestre Off limits 31 Fabrizio xxxxxxx Mestre Com. Mestre Off limits 32 Chiarastella xxxxxxx Mestre Com. Mestre Off limits 33 Giovanna xxxxxxx Genova Cittadino residente 34 Giovanni xxxxxxx Genova Assest 35 Franca xxxxxxx Genova Com. San Donato 36 Giancarlo xxxxxxx Genova Ass. Cetnro storico est 37 Gianfranco xxxxxxx Brescia Bresciain 38 Ottavio xxxxxxx Milano Com. Il Garibaldi 39 Gabriele xxxxxxx Milano 40 Claudio xxxxxxx Milano Coordinamento 41 Pierluigi xxxxxxx Milano Com. La Cittadella 42 Alessandra xxxxxxx Labriola Milano Com. La Cittadella 43 Franco xxxxxxx Milano Ass. Proarcosempione 44 Mario xxxxxxx Milano Ass. Proarcosempione 45 Maria xxxxxxx Carpaneto Milano Com. La Cittadella 46 Maria xxxxxxx a Lavarda Milano Ass. Proarcosempione 47 Silvana xxxxxxx Milano Comitato S.Agostino 48 Filippo xxxxxxx Milano Comitato S.Agostino 49 Francesco xxxxxxx i Milano Comitato S.Agostino 50 Diego xxxxxxx Milano Comitato S.Agostino 51 Elena xxxxxxx Milano Comitato S.Agostino 52 Maria Luisa Bonecchi Milano Comitato S.Agostino 53 Giovanni xxxxxxx San Benedetto del Tronto (AP) Quartiere Marina Centro 54 Dina xxxxxxx Roma Vivere Trastevere       Comitato per la Bellezza (Vittorio xxxxxxx)       Comitato piazza della pollarola (xxxxxxx)       Comitato piazza teatro pompeo (xxxxxxx)      Associazione via degli ausoni (xxxxxxx)      Associazione piazza Navona e dintorni (F. xxxxxxx)      Comitato abitanti rione Monti (L xxxxxxx)      Associazione Testaccio in piazza (P. xxxxxxx)      SOS Coronari (S. xxxxxxx)      Associazione Piazza del Popolo (D. xxxxxxx)      Comitato per il Progetto Urbano San Lorenzo e la Salvaguardia del Territorio (G. xxxxxxx) 55 Caterina xxxxxxx Napoli Chiaia viva e vivibile 56 Alessandra xxxxxxx Casale Monferrato ( AL) Casale Monferrato  57 Andrea xxxxxxx o Casale Monferrato ( AL) Casale Monferrato 58 Andrea xxxxxxx Casale Monferrato ( AL) Com. Centro Storico 59) Nuria xxxxxxx Acqui Terme (AL)   Comitato Centro Storico Acqui 60) Marco xxxxxxx i Cagliari Comitato Rumorenograzie  61) Angela xxxxxxx o Lecce  Comitato Leccentro  62) Danuela xxxxxxx Catania  Comitato centro Storico di Catania 63) Viviana xxxxxxx Roma Associazione Abitanti Centro Storico di Roma 64) Renzo xxxxxxx Orvieto Comitato Antirumore

sabato 7 giugno 2014

Telecamere

Si parla tanto di installare telecamere su telecamere ma che senso ha fare cio’ se poi nessuno guarda i filmati? Il dubbio e’ lecito in quanto ad oggi non si sa niente del gruppo di balordi ubriachi che hanno sfasciato le fioriere di Via dei Borghi ed il chiosco fuori Porta S.Maria. Eppure ci sono le telecamere di un Istituto di Credito puntate su Via del Gonfalone e le telecamere “Live” del varco di Via Fillungo. E’ possibile che nessuno si sia preoccupato di visionare le immagini registrate? Secondo legge le telecamere come quella della banca devono mantenere i filmati per 7 giorni, mentre invece sembra che quelle dei varchi mantengano il filmato in memoria per soli due giorni. Se cosi’ fosse sarebbe davvero una stranezza e richiediamo da subito che anche la memoria delle telecamere live dei varchi venga portata a 7 giorni di registrazione. A prescindere da tutto e’ lecito pensare che queste registrazioni non sono state esaminate e che quindi i balordi che hanno commesso i danneggiamenti la faranno franca. Perche’ l’Assessore Raspini, che tra l’ altro ci risulta essere uomo di legge, non ci ha pensato? Se cosi’ non fosse, saremmo ben lieti di porgere le nostre scuse all’Assessore e in tal caso lo invitiamo a diffondere le immagini del gruppo di balordi per agevolare le indagini. Se invece e’ proprio come pensiamo allora non e’ un problema di mezzi, bensi’ di persone e le telecamere costano, ma non servono a niente

martedì 3 giugno 2014

Nuovi stalli a pagamento

Fra poco verranno realizzati 90 stalli a pagamento nella zona di Piazzale Verdi. Considerato la evidente sproporzione fra la quantita’ di stalli gialli disponibili dentro le Mura (circa 1.500), ed i permessi rilasciati per la sosta su questi stalli (oltre 4.500 ai quali se ne debbono poi aggiungere altre migliaia per invalidi, artigiani, commercianti, permessi speciali ecc.) ci sembrerebbe giusto riservare ai residenti almeno meta’ di questa nuova disponibilita’ di parcheggio, evitando cosi’ di ripetere gli errori delle passate amministrazioni quando realizzarno il Parcheggio Lorenzini e quello alla Manifattura senza concedere nemmeno uno stallo ai residenti. Una altrettanto utile alternativa potrebbe essere rappresentata dal lasciare questi 90 stalli a pagamento ed ampliare la ZTL inserendovi Corso Garibaldi e/o Via Elisa in modo da impedire queste “penetrazioni” assurde visto l’ esiguo numero di stalli blu che offrono. Dagli anni 90 in poi tutte le amministrazioni succedutesi al governo della citta’ hanno ampliato la ZTL seguendo il famoso criterio della “progressiva pedonalizzazione del Centro Storico”, confidiamo nel fatto che questi nuovi 90 stalli a pagamento a Piazzale Verdi rappresentino per il Sindaco Tambellini l’occasione per continuare la virtuosa tendenza dimostrata dai suoi predecessori. http://vivereilcentrostorico.blogspot.com

domenica 1 giugno 2014

Coordinamento Nazionale Anti Movida Selvaggia

Dopo la costituzione del Coordinamento Nazionale Anti Movida Selvaggia che ha avuto luogo Sabato 17 Maggio a Bologna e che ha visto la partecipazione di ben 50 realta’ associative rappresentanti di 30 citta’ distribuite su tutto il territorio italiano da Torino a Catania, si e’ adesso costituito anche il Coordinamento Regionale Toscano a cui hanno aderito le associazioni dei residenti di Massa, Pisa, Lucca, Pistoia e Firenze. Il fine del Coordinamento regionale e’ quello di rappresentare i bisogni, i disagi ed i diritti dei residenti alla Regione Toscana, la quale, come tutti gli enti Regione, rappresenta un interlocutore di fondamentale importanza per cio’ che riguarda la problematica acustica. Durante la prima riunione del Coordinamento e’ emersa la necessita’ di incontrare l’ Assessore Regionale all’ Ambiente Annamaria Bramerini al fine di esprimere la gratitudine dei cittadini per aver varato la LR 2/2014, che vede una importanza diminuzione del numero di deroghe ai limiti massimi di inquinamento acustico che possono essere concessi e per evidenziare situazioni di disagio e di prevaricazioni legati alla Movida Selvaggia che richiedono ulteriori provvedimenti a tutela della salute pubblica, nonche’ del decoro urbano dei nostri centri storici. http://vivereilcentrostorico.blogspot.com

sabato 17 maggio 2014

Varchi telematici e pannelli luminosi.

A breve verranno installati i pannelli luminosi ai varchi telematici. In questo modo le telecamere diventeranno ancora piu’ evidenti, anche se gia’ adesso rispettavano tutte le norme previste dal Codice della Strada. Verra’ esposto un orologio che servira’ ad informare gli utenti dell’ ora esatta, cosi’ da evitare che qualche veicolo autorizzato ad entrare nella ZTL soltanto in determinate fasce orarie, possa essere contravvenzionato solo perche’ l’ orologio del guidatore e’ avanti di pochi minuti. Tutto bene quindi, anzi ancora meglio del necessario. L’ unico dubbio che ci lascia un po’ perplessi e’ relativo alla possibilita’ di cambiare il messaggio che appare sul pannello. Se i varchi resteranno attivi per 24 ore come confermato da tutti, Sindaco compreso, per quale motivo si devono spendere soldi per disporre della possibilita’ di indicare “Varco Attivo”, oppure “Varco non attivo”? Chiaramente per cambiare la dicitura del messaggio sul pannello ci vorranno delle strumentazioni adeguate che avranno un costo. Per quale motivo si spendono questi soldi se non servono a niente? Se i varchi resteranno sempre accessi non sarebbe stato sufficiente mettere dei pannelli identici pero’ con la scritta fissa “Varco Attivo”? Con i soldi risparmiati si sarebbe potuto aiutare la seconda fase del progetto che invece e’ stata posticipata al 2015 per mancanza di fondi, Un progetto ben piu’ importante del primo perche’ destinato a rilevare gli orari di uscita dei mezzi e quindi l’abuso che viene fatto del permesso, a seguito del viavai di camioncini nell’ Isola Pedonale a tutte le ore del giorno http://vivereilcentrostorico.blogspot.com

domenica 27 aprile 2014

Dove Finiscono i soldi di Lucca Comics?

Nel corso della prossima settimana, in Consiglio Comunale si terra’ il dibattito sulle societa’ partecipate di Lucca Holding. Al di la’ dei tecnicismi che verranno affrontati in quella sede un dato su tutti appare evidente: il profitto che registra Lucca Comics and Games. Nel 2013 le entrate di questa societa’, il cui capitale azionario e’ detenuto interamente dal Comune di Lucca attraverso la Lucca Holding e quindi e’ di proprieta’ di tutti cittadini lucchesi, ha registrato un incasso di euro 3.504,470,18 e delle spese di 2.721.852,97 provocando un utile di ben 782.617,21 euro. Alcune spese, tipo quella relativa alla realizzazione dell’ area fieristica costano la bellezza di 1.157.804,94, e crediamo che debbano essere valutate intelligentemente perche’, da profani, ci sembra uno sproposito spendere questi importi anno dopo anno per avere dei tendoni stile “post terremoto” , che oltretutto occupano le piazze per un mese intero. A prescindere da cio’ la domanda che sorge spontanea e’: ma dove va a finire tutto questo ben di Dio? Possibile che dopo aver tenuto a sacco la citta’ per 4 giorni, aver inibito l’ uso di parte della stessa per un mese intero e aver guadagnato quasi 800.000 euro si dica che non ci sono i soldi per rifare il muro di Villa Bottini, oppure che non ci sono risorse per mantenere in funzione alcuni parchi giochi, o addirittura che si faccino tagli al bilancio comunale per molte centinaia di migliaia di euro? Dove e’ il doveroso risarcimento nei confronti di quella collettività che ogni volta si trova a patire i disagi dopo che ha permesso a Lucca Comics di nascere concedendogli un prestito attraverso le casse comunali che sono soldi di tutti? Dove’ il soddisfacimento dell’ interesse generale che dovrebbe essere prerogativa essenziale per qualsiasi societa’ di proprieta’ comunale? http://vivereilcentrostorico.blogspot.com

giovedì 10 aprile 2014

Normativa Regionale su attività rumorose.

La professionali e chiare delucidazioni dell’ Arpat circa la nuova normativa regionale non lasciano spazi a dubbi. Il problema del rumore molesto riconducibile alla presenza o attivita’ dei locali pubblici esiste in quanto rappresenta il 25% di tutti gli esposti che Arpat riceve annualmente. Il problema c’è, attiene alla salute dei cittadini ed è socialmente rilevante. L’ unico modo per risolverlo è quello di fissare limiti e regole chiare che possano, da un lato, tutelare la salute dei cittadini, mentre dall’ altro prevenire che vengano comminate ai proprietari dei locali pubblici sanzioni civili o penali. Per questi motivi la Regione ha varato il Regolamento 2 del 2014 che va’ proprio in questa direzione. Chi afferma che questo regolamento vieta la musica dal vivo dice una cosa che non e’ vera. Chi vuole fare musica dal vivo puo’ farlo tutti i giorni dell’ anno e per 24 ore giornaliere. Il regolamento non lo proibisce affatto. Se il locale e’ progettato ed insonorizzato in maniera adeguata e non provoca alcun disturbo ai vicini non c’ è alcun problema: nessuno glielo potrà mai vietare. Un ambiente acusticamente insonorizzato è un requisito essenziale per chi vuol fare musica dal vivo. Giusto per fare un esempio è come la cella frigorifera per un macellaio. In ambedue i casi si tratta di requisiti necessari per la tutela della salute pubblica. L’ ambiente insonorizzato consente di riposare a chi abita nelle vicinanze che vede cosí tutelata la sua salute, mentre la cella frigorifera consente al cliente della macelleria di comprare una carne che non sia affetta da germi e batteri che potrebbero pregiudicare il suo stato di salute. Cosa potremmo pensare se i macellai chiedessero di non avere l’ obbligo di tenere la carne in frigorifero per risparmiare sul costo della cella frigorifera e su quello dell’ energia elettrica necessaria per il suo funzionamento? E’ in questa ottica che il Regolamento regionale ha la sua validita’. La diminuzione del numero delle deroghe che possono essere concesse vuol dire: vuoi fare una attività che comporta la produzione di rumore? Bene falla pure quando ti pare, a condizione che tu ti organizzi per non mettere in croce chi vive vicino al tuo locale. Se invece non ti vuoi organizzare, ti viene concesso solo un certo numero di deroghe perché al mondo ci sono anche quelli che vivono vicino al tuo locale ed anche loro hanno il sacrosanto diritto, tutelato dalla legge, di voler dormire e riposare. Caso mai una lacuna nella normativa attuale continua a persistere. Non si prende in considerazione una delle principali forme di disturbo che è originata dai gruppi di avventori che consumano le bevande stazionando sulle pubbliche vie e piazze. Sarebbe opportuno che il consumo delle bevande fornite dal locale venisse previsto soltanto all’interno delle pertinenze dello stesso, in tal modo si potrebbero limitare molti dei disagi che attualmente si verificano e che richiedono numerosi interventi da parte delle forze dell’ ordine. Altro discorso è quello delle deroghe concesse al Comune e agli enti patrocinati. Il discorso della Regione è molto semplice e di buon senso: hai individuato le aree destinate a spettacolo a carattere temporaneo, ovvero mobile, ovvero all’aperto nel Piano di Classificazione Acustica Comunale? Bene allora le manifestazioni musicali le dovresti fare lí, tuttavia, come eccezione, ti viene concesso un certo numero di deroghe per farle in quei posti dove altrimenti questo ti sarebbe impedito, sempre nell’ ottica della imprescindibile tutela della salute pubblica. http://vivereilcentrostorico.blogspot.com

mercoledì 9 aprile 2014

VerdeMura 2014

Ma e’ mai possibile che quando a Lucca si organizza una manifestazione si debba perdere il lume della ragione e dimenticarsi del resto del mondo? Precisiamo e sottolineamo che nessuno e’ contro Verdemura, ma e’ giusto che si chiuda la cerchia urbana al passaggio pedonale obbligando le persone a scendere in Piazza del Collegio e risalire sulle Mura alla sortita di S.Cristoforo? Ci vuole un architetto di fama internazionale, magari austriaco o forse addirittura Renzo Piano, per spostare i banchi di un metro e lasciare questo corridoio a disposizione di chi vuol passare per godersi la passeggiata sulle Mura? Non ci sembra che sia una impresa impossibile anche perché con Murabilia si fa regolarmente e quindi non c’è motivo per cui ciò non possa essere fatto anche per Verdemura. Ci auguriamo che per la prossima edizione i solerti funzionari coinvolti pensino anche ai normali cittadini che vogliono semplicemente godersi le Mura i quali, tra l’ altro, sono molti di piu’ dei visitatori di questa rassegna Se poi i medesimi funzionari riuscissero a limitare il traffico veicolare degli espositori, che attualmente si sviluppa senza controlli per tutta la cerchia urbana procedendo a zig zag fra i pedoni, farebbero una cosa buona e giusta. http://vivereilcentrostorico.blogspot.com

sabato 22 marzo 2014

Inquinamento a Lucca

Le affermazioni attribuite al dirigente dell’ Ufficio Ambiente di Lucca sono sconcertanti. Sembra quasi che il Comune di Lucca si renda conto solo adesso che l’Arpat ha deciso di collocare la centralina di categoria fondo urbano a San Filippo. Ricordiamo perfettamente che questo argomento venne da noi piu’ volte trattato anni orsono con il funzionario Papadia alla presenza dell’ allora Assessore Dinelli e quindi la circostanza non e’ certamente una novita’ . La centralina urbana fondo e’ un obbligo inderogabile posto a carico dell’Amministrazione lucchese dalla G.R. 1025 06.12.2010 e tra l’ altro Lucca e’ l’ unica citta’ capoluogo ad essere priva di una stazione di monitoraggio che abbia valore legale, tanto e’ vero che, al momento, viene utilizzata per questo scopo, quella di Capannori. Nella medesima normativa regionale, la decisione circa dove localizzare la centralina urbana fondo del Comune di Lucca viene attribuita all’ Arpat e quindi i funzionari e dirigenti del Comune di Lucca non hanno alcun potere decisionale in merito. Sarebbe invece il caso che questi ultimi si adoperassero senza indugi a compiere gli atti necessari per la regolamentazione urbanistica dello strumento e favorire gli allacci necessari. Ridicola l’ idea di proporre la localizzazione della stazione di monitoraggio in Viale Corsica a San Vito. Basta andarsi a leggere un minimo di letteratura tecnica per rendersi conto che la stazione di monitoraggio di categoria fondo urbano deve essere posta nelle vicinanze di infrastrutture ad alto potere inquinanti come ad esempio, nel caso di Lucca, lo sono l’ autostrada e la circonvallazione. Rivolgiamo al Sindaco, in qualita’ di massimo responsabile della salute dei cittadini, un caloroso invito ad interessarsi personalmente di questa situazione, facendo in modo che il personale dell’ Ufficio Ambiente collabori prontamente con l’ Arpat attuando sollecitamente le richieste che gli perverranno, senza avventurarsi in disquisizioni tecniche che per le legge non gli sono dovute e cercando di ridurre al massimo questo ritardo che ad oggi ammonta a circa 3 anni e mezzo. http://vivereilcentrostorico.blogspot.com

sabato 15 marzo 2014

Ancora sui varchi telematici

Il comportamento del consigliere Marco Martinelli capogruppo del PDL continua a stupirci sempre di piu’. Durante la passata amministrazione, in qualita’ di membro della Commissione Lavori Pubblici prima e come Presidente della stessa poi, ha svolto un ruolo determinante per la realizzazione della rete dei varchi telematici. In poche parole si puo’ dire che senza il gruppo di persone di cui egli faceva parte, adesso non ci sarebbero i varchi e di questo gliene siamo profondamente grati. Quello che ci risulta difficile da comprendere e’ perche’ mai adesso che non e’ piu’ in quella “stanza dei bottoni” vorrebbe di fatto distruggere la sua creatura spegnendo la rete durante le ore notturne. Ci sembra una mossa politica della quale ci sfugge il senso logico Crediamo che il Sig. Martinelli faccia confusione quando afferma che intende tutelare la componente residenziale del Centro Storico perche’, se qualcuno lo ascoltasse (circostanza che riteniamo inattuale a parte che per quei pochi soliti noti, i quali peraltro stanno trovando sempre meno adesioni nel consesso civile), per i residenti sarebbe impossibile vivere in citta’ visto che che gia’ adesso devono dividersi 1.500 stalli di sosta di fronte a 4.500 permessi e che a varchi spenti sarebbe praticamente impossibile trovare parcheggio. Lo stesso dicasi per la sua difesa ad oltranza dei locali pubblici situati nel centro storico, ignorando i problemi causati da quelli che non fanno dormire chi ha la sfortuna di viverci attorno, mentre pochi mesi orsono ha portato personalmente in Prefettura l’ esposto dei residenti di San Alessio che non potevano riposare per i rumori causati alle Madonne Bianche. Forse cio’ vuol dire che per il PDL tutti i cittadini sono uguali pero’ qualcuno e’ piu’ uguale degli altri? Sembra quasi che l’attuale leadership voglia trasformare il PDL, che come tutti i partiti dovrebbe essere volto alla tutela di interessi generali, ad una mera associazione di categoria. Se cosi’ fosse, mentre alle ultime elezioni il PDL a Lucca non e’ arrivato nemmeno al ballottaggio, nonostante fosse stato il secondo partito su scala nazionale, alla prossima tornata elettorale con questa gestione potrebbe fare ancora di meno. Ci sembra quanto meno inopportuno che con tutti i problemi che ci sono adesso a Lucca il consigliere Martinelli si preoccupi quasi esclusivamente di tutelare le sue “categorie protette”. Sicuramente l’ attuale Amministrazione gliene sara’ grata perche’, con questo tipo di opposizione, parafrasando la famosa pubblicita’ di Virna Lisi degli anni sessanta: “puo’ fare cio’ che vuole”. http://vivereilcentrostorico.blogspot.com

sabato 15 febbraio 2014

Varchi telematici

Sicuramente i rapporti fra il nostro comitato e la Commissione Centro, per ovvi motivi, non sono mai stati idilliaci. Ciononostante, per puro spirito di “patriottismo lucchese”, esprimiamo un fraterno invito al Presidente della Commissione Centro Storico Giovanni Martini a non sposare delle “teorie pisane” che, essendo prive di fondamento, lo potrebbero squalificare agli occhi dei lucchesi. Martini ha avallato in pieno la versione della signora pisana la quale affermava che a Lucca, a differenza di Pisa, i varchi sono segnalati male. Incuriositi da questa affermazione siamo andati a Pisa, abbiamo fotografato il varco telematico che si trova vicino a Piazza S.Caterina e con nostro estremo stupore abbiamo verificato che la segnaletica stradale e’ la stessa di quella lucchese, anzi quella pisana e’ priva della componente orizzontale che il Comune di Lucca, invece, ha scrupolosamente, senza obbligo alcuno, dipinto a terra. Abbiamo poi verificato i varchi telematici di Pavia accertando che anche in questo caso la cartellonistica e’ la medesima di Lucca. In conclusione la segnaletica posta ai varchi e’ piu’ che adeguata, anzi migliore di quella di altre citta’, le quali a differenza di Lucca, non attuano la segnaletica orizzontale. La raccomandazione “patriottica” che rivolgiamo a Martini e’quella di verificare le circostanze che gli vengono riferite dai forestieri perche’ la carica di Presidente della Commissione Centro Storico e’ un incarico importante e sicuramente tale ruolo non trarrebbe beneficio da eventuali difese insostenibili. Giusto per fare un esempio un po’ come e’ gia successo quando Martini richiedeva la riapertura al traffico di Piazza Napoleone trovandosi contro tutta la citta’ (ad eccezione di due suoi colleghi). A nostro avviso il modo per rendere i varchi telematici ancora piu’evidenti c’e’: il loro spostamento alle porte della citta con la sola concessione di raggiungere il parcheggio Mazzini e quello Cittadella. Invitiamo l’ Amministrazione a tenerne di conto. Per il Comitato Vivere il Centro Storico Claudio Casotti http://vivereilcentrostorico.blogspot.com