domenica 30 settembre 2018

danneggiamenti sulle mura


Qualcuno si preoccupa di far si che gli eventi che si tengono sulle Mura siano compatibili con il loro valore storico monumentale?
A prima vista sembra di no perché, in aggiunta ai muretti mezzo demoliti o ai piloncini mancanti segnalati da oltre un anno e per i quali non è stato posto alcun rimedio, si riscontrano altri danni per i quali non siamo nemmeno certi che  chi dovrebbe se ne sia nemmeno accorto.
Dopo la distruzione parziale della grata di legno di Porta S. Pietro, avvenuta l’  anno scorso da parte di uno dei camion del Summer Festival e la sua ricostruzione,   ci pare di notare che uno degli elementi verticali sia stato “toccato” dal consueto carico sporgente. Non si sa quando questo sia successo anche se questa situazione è venuta fuori  dopo l’ ultimo Summer Festival.
Che dire poi dei numerosi cerchietti apparsi sull’ asfalto natura nel tratto prospiciente l’ex Campo Balilla? Saranno mica le conseguenza delle strutture metalliche adoperate per il Summer Festival?
E il soffitto della casermetta di Porta S.Maria? Magari un camion al servizio di Verdemura?
Considerato che le Mura ed i manufatti che vi insistono, nonché gli spalti che le circondano, sono beni specificatamente  tutelati con il DM n° 103/2017 e che questo comporta l’ onore e l’ onere della loro tutela ai sensi del D.Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42,  abbiamo segnalato queste  situazioni all’ Amministrazione Comunale e alla Soprintendenza chiedendo se sono stati rintracciati gli autori di questi danneggiamenti, la sanzione loro comminata, entro quanto tempo verrà  effettuata la riparazione, se verranno rese più  restrittive le norme che regolano i mezzi adibiti al trasporto di materiali che vengono utilizzati per le manifestazioni all’ interno del Centro Storico, e soprattutto se verranno messi in atto controlli più  efficaci da parte della Polizia Municipale o degli  altri organismi comunali per accertarsi del loro rispetto

sagra di via del fosso


Il modo di gestire la cosa pubblica lucchese non finisce mai di stupirci.
Durante il corso della riunione tenutasi Giovedì scorso presso la sede dell’ Arci una “cordata”  composta da un artista con bottega su Via del Fosso e  personaggi che se non erano operatori della ristorazione hanno comunque dimostrato di avere molte conoscenze in quel settore, hanno proposto al Sindaco di organizzare 12 manifestazioni notturne  in Via del Fosso.
La manifestazione dovrebbe articolarsi in una cena a piatto  unico e prezzo fisso, con musica e tutti i negozi aperti (praticamente la bottega dell’  artista).
Il Sindaco non ha escluso l’ ipotesi chiedendo di avere un progetto al più  presto affinchè lo stesso venga esaminato dalla apposita commissione, preoccupandosi soltanto di quello che avrebbero pensato gli altri ristoranti della zona.
Nessuno si è  preoccupato di coinvolgere i residenti,  se non altro per spiegare loro che in quei giorni la strada verrà  chiusa dalle 5 pomeridiane per allestire la manifestazione e quindi chi tornerà da fare la spesa dovrà  farsi centinaia di metri a piedi con i sacchetti in mano, poi ci sarà  la musica fino a mezzanotte (almeno) e i residenti non avranno nemmeno la possibilità  di ascoltare  il telegiornale, poi ci saranno gli ultimi ritardatari che di fronte a un bicchiere di vino non sanno tirarsi indietro, poi ci saranno i tavoli e le sedie da rimuovere cosicchè  gli sfortunati residenti non riusciranno a chiudere occhio fino alle 2 o magari le 3 di notte.
Il tutto per quello che senza tanti giri di parole si può  chiamare a buona ragione una vera e propria sagra.
Da una parte si fa la moratoria per limitare le aperture dall’  altra si pensa a fare le sagre. Si è appena realizzato  il varco di Via del Fosso e già si pensa a renderlo inutilizzato per 12 giorni, si chiude una strada che serve a tutto il centro storico provocando un allungamento di centinaia di metri per uscire da Porta San Iacopo, il tutto per un improponibile  sviluppo turistico economico che tutela di fatto soltanto gli interessi di un artista e di qualche ristoratore.
Ma non  sarebbe meglio che questi soggetti, se vogliono un passaggio più importante davanti alle loro porte,  si trasferissero da un’  altra parte dove il passaggio di persone c’è  già per conto suo.
Gli stessi organizzatori invece di chiedere direttamente il permesso al Sindaco non avrebbero dovuto fare degli incontri per capire come la prendono i residenti invece di cercare di  far passare alla chetichella  un progetto così impattante?
Il Sindaco degnerà i residenti di qualche minima attenzione oppure continuerà nel voler trasformare la città in una brutta copia  di Gardaland favorendo solo ed unicamente le attività  commerciali?
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