domenica 29 dicembre 2013

Inquinamento a LUCCA

E le stelle stanno a guardare. Il comportamento dell’ Assessorato all’ Ambiente ci ricorda il titolo di quello sceneggiato televisivo degli anni 70: “E le stelle stanno a guardare”. A Capannori si sono verificati 29 superamenti di PM10, a Porcari 23, a Lucca la bellezza di 39. In conseguenza di cio’, sia a Capannori che a Porcari, il Sindaco ha ordinato il traffico a targhe alterne e a Lucca? A Lucca niente: E le stelle stanno a guardare! A Capannori in Viale Europa la situazione del traffico e’ veramente preoccupante mentre sulla nostra Circonvallazione lo e’ ancora di piu’. A Capannori il Sindaco ha disposto un ordinanza che vieta il transito dei Tir per diverse ore del giorno e a Lucca? A Lucca si accetta con cristiana rassegnazione che i Tir, passino tranquillamente a poche decine di metri dalle Mura perche’ tanto da noi: Le stelle stanno a guardare! Anche volendosi dimenticare dei numerosi incidenti mortali occorsi negli ultimi anni sulla circonvallazione di Lucca, fanno parte della cronaca recente i due grossi sinistri con ribaltamento degli autoveicoli accaduti a Porta Elisa e in Viale Cavour. In Viale Batoni una signora si e’ azzardata ad attraversare la strada ed e’ stata falciata e scaraventata a diversi metri di distanza da un auto in transito. Mentre a Capannori si attuano politiche di controllo telematico anche laddove non si sono mai verificati incidenti, a Lucca si e’ perfino smesso di parlare di eventuali provvedimenti di riduzione del traffico sulla circonvallazione : E le stelle stanno a guardare! Tornando al discorso inquinamento atmosferico, non si puo’ ignorare il fatto che Lucca sia l’ unica citta’ toscana capoluogo di Provincia tuttora priva di una centralina antinquinamento di categoria “fondo urbano”, della quale invece avrebbe dovuto dotarsi in conformita’ a quanto previsto dalla Legge Regionale 9 del 2010. Sono anni che il ns. comitato chiede che tale operazione venga portata a termine perche’ solo cosi’ la centralina lucchese avrebbe valore legale , ma ancora una volta: Le stelle stanno a guardare. Visto la completa assenza di provvedimenti comunali in tema di inquinamento atmosferico, perfino l’ Assessore Provinciale all’ Ambiente ha richiamato l’Amministrazione lucchese a dimostrare sensibilita’ per questo tema, ma come al solito: le stelle stanno a guardare. Nello sceneggiato televisivo gli astri assistevano al grosso cambiamento che i protagonisti, grazie alla loro intensa attivita’, apportavano alla propria condizione sociale. A Lucca invece “le stelle stanno a guardare” l’immobilismo piu’ assoluto. http://vivereilcentrostorico.blogspot.com

mercoledì 4 dicembre 2013

Proposte per Lucca by night

Premessa Tenendo presente il bisogno di contemperare i legittimi bisogni dei giovani che vogliono divertirsi socializzando in ambienti con musica prodotta ad alto volume, con quelli dei residenti che vogliono poter riposare quando lo desiderano e con quelli dei commercianti che vogliono, come e’ normale che sia, lavorare e guadagnare il piu’ possibile, si producono i suggerimenti che seguono. Autorizzazioni in deroga (misure collegate) Per quanto riguarda le autorizzazioni in deroga necessarie per eseguire gli spettacoli musicali all’ interno dei locali pubblici, si ritiene opportuno adoperare alcuni utili accorgimenti. Una prima azione utile sarebbe quella di operare in sede preventiva, cioè richiedendo sempre, quando sono rilasciate autorizzazioni “in deroga” per eventi e attività di durata superiore a 3 giorni, una misura del rumore al primo giorno dell’attività da parte del tecnico competente incaricato dalla ditta che ha richiesto l’autorizzazione stessa, che asseveri il rispetto della normativa; spesso infatti le valutazioni di impatto acustico presentate a corredo della domanda si basano su valutazioni preventive teoriche che non tengono conto degli effettivi impianti che verranno installati. L’asseveramento dovrebbe aver luogo sia per quanto riguarda i valori di emissione che per quelli di immissione, vale a dire in prossimita’ degli altoparlanti e presso i ricettori disturbati piu’ vicini. Controllo degli orari Un aspetto che crea molti problemi è costituito dal rispetto degli orari delle manifestazioni in deroga (fonte principale delle segnalazioni da parte dei cittadini). Il Comune, che è l’ente che deve verificarne il rispetto attraverso la polizia municipale, ne deve tenere conto in fase di autorizzazione, cercando anche di programmare i controlli stessi. Infatti, in mancanza di verifiche, è facile che proliferi il non rispetto degli orari previsti. In conclusione dovrebbe essere stabilita un regola per cui, una volta autorizzata la “deroga”, entro le successive 24 ore, la Polizia Municipale dovrebbe automaticamente predisporre un calendario di controlli atti a verificare il rispetto delle regole. Enti predisposti per il controllo Il ruolo importante di controllo potrebbe essere utilmente svolto proprio dalla polizia municipale, che è in grado di assicurare una presenza capillare sul territorio, ed il cui intervento può costituire un deterrente importante per comportamenti scorretti altrimenti difficilmente arginabili, ad esempio gli schiamazzi al di fuori dei locali, che costituiscono una violazione del codice penale (disturbo della quiete pubblica), ma per i quali non è necessario, in base anche alla giurisprudenza, effettuare “misurazioni”. Sarebbe utile poi, proprio per questa capillarità della polizia municipale, che i suoi operatori fossero opportunamente formati e dotati di fonometri per poter effettuare controlli strumentali, come già accade in alcuni comuni (es. Firenze) con effetti positivi. Questo significa, infine, che quando si arriva a riscontrare violazioni importanti dei livelli sonori emessi, creando significativo disturbo, e quindi nuocendo alla salute dei cittadini, l’attività sanzionatoria non dovrà essere percepita come “ottusa pratica burocratica” (come talvolta viene affermato da parte di alcuni operatori economici), ma una necessaria azione di controllo a salvaguardia della salute delle persone, svolta dopo aver tentato – senza successo – tutte le azioni preventive e di dissuasione possibili Normativa posta a regola degli assembramenti di persone all’ esterno dei locali (aggiornamento del regolamento di Polizia Urbana del 1934) L’ assembramento ed bivacchi delle persone al di fuori dei locali deve trovare opportuna e necessaria regolamentazione amministrativa. Attualmente l’unica fonte normativa posta a regola di queste situazioni e’ il regolamento di polizia urbana del 1934 nonche’il Codice Penale. L’ultimo tentativo di regolamentare la materia fu attuato dalla precedente amministrazione, la quale in un ampio contesto riguardante i diversi aspetti della attivita’ esercitata dai locali pubblici, stabili delle regole contenute in una ordinanza che fu poi revocata in autotutela (la famosa ordinanza antikebab) solo ed esclusivamente a causa della discriminazione che operava nella tipologia degli alimenti da somministrare. E’ necessario che l’ Amministrazione elabori in tempi brevi un aggiornamento al regolamento del 1934 prevedendo sanzioni dell’ ordine di alcune centinaia di euro (prendendo ad esempio le sanzioni comminate a Madrid e a Barcellona) per chi si rende partecipe degli schiamazzi notturni, evitando di procedere in questi casi con la contestazione di natura penale che e’ troppo laboriosa ed impegnativa e destinata ad aggravare i carichi di lavoro del Tribunale di Lucca. Laddove questi episodi dovessero ripetersi per piu’ di due volte durante il corso dello stesso anno solare, si richiede che vengano varati provvedimenti di chiusura anticipata del pubblico esercizio della zona per ovvi motivi di ordine pubblico. Normativa posta a regola degli assembramenti di persone all’ esterno dei locali (divieto di consentire la consumazione degli alimenti e bevande al di fuori dei locali e/o delle zone loro assegnate) Non e’ concepibile, ne’ accettabile che alcuni locali possano disporre del suolo pubblico a loro piacimento al fine di aumentare senza limite alcuno (e senza costo alcuno) la superficie a loro disposizione per la somministrazione delle bevande. E’ sicuramente iniquo il fatto che, ad alcuni locali, venga consentito di utilizzare gli spazi pubblici posti all’esterno della loro attivita’ come luoghi dove gli avventori possono consumare le bevande a loro fornite. Consentire cio’ rappresenta una palese ingiustizia nei confronti degli operatori che invece diligentemente pagano il suolo pubblico, provoca incontrollabili assembramenti di persone che danno origine a disturbi e molestie della quiete pubblica , impedendo ai residenti di dormire se non dopo tarda ora, richiede una ulteriore azione di controllo da parte degli organi preposti con conseguente aggravio di spesa pubblica. E’ pertanto necessario che venga inderogabilmente proibito, soprattutto dopo le ore 22 , la consumazione di bevande ed alimenti al di fuori dei locali pubblici e/o degli spazi a loro assegnati, prevedendo severe sanzioni per quei locali che contravvengono. Sanzioni Alla contravvenzione di ogni regola posta deve ovviamente applicarsi una sanzione che suggeriamo corrispondere agli importi come segue in aggiunta alle altre misure eventualmente previste: da Euro 258,00 a Euro 10.329,00 per la violazione degli orari autorizzati
- da Euro 258,00 a Euro 10.329,00 per la violazione dei valori di rumorosità autorizzati
- da Euro 258,00 a Euro 10.329,00 per la violazione delle prescrizioni contenute nella autorizzazione in deroga
- da Euro 516,00 a Euro 5.164,00 per il superamento  dei valori limite di emissione o di immissione previsti dalla legge in assenza di autorizzazione in deroga ai limiti di rumore. Dopo la prima contestazione dovrebbe essere applicata la sanzione massima anche se relativa a contravvenzione di natura differente provvedendo, se del caso, alla adozione delle misure piu’ coercitive previste dalla normativa regionale e nazionale fra cui il ritiro della autorizzazione in deroga, la sospensione temporanea dell’attivita’, nonche’ il ritiro della licenza di esercizio. Conclusioni: Il regolamento dovrebbe prevedere incentivi e facilitazioni per i locali notturni localizzati in zone industriali e/o commerciali prive di residenza, offrendo loro la possibilita’ di eseguire musica senza dover sottostare agli obblighi di cui sopra. Per tutte le altre zone, dove invece la residenza e’ una delle componenti che le compongono , e’ necessario valutare la adozione delle misure di cui sopra nonche’ il pieno rispetto della Legge 447 e di tutte le sue modifiche e/o integrazioni. Suggerimenti e proposte Nell’ambito del territorio comunale ci sono diverse zone che presentano assenza di residenza e che potrebbero ospitare senza alcun tipo di problema molti locali pubblici. Una concentrazione di locali pubblici in tali zone potrebbe rappresentare un ottimo volano per l’ economia locale attraendo anche l’ utenza delle provincie limitrofe. Si eviterebbero quegli effetti collaterali che si verificano nel Centro Storico a seguito di una insostenibile proliferazione di locali notturni che appare inconciliabile con le funzioni ed i bisogni della residenza. Al Sindaco si chiede di mantenere fede al suo ruolo di garante della salute dei cittadini e a tale scopo si rammenta l’ interpretazione al riguardo sancita dall’Organizzazione Mondiale della Sanita’ che definisce la salute uno stato di completo benessere fisico, mentale e non la semplice assenza di malattia o di infermita’. Vale la pena rammentare il fatto che il non prendere in considerazione la giuste lamentele dei residenti che soffrono dei disagi provocati dall’ attivita’ dei locali pubblici, laddove questa si protragga fino a tarda notte, rappresenta omissione delle regole poste a carico del suo dovere di ufficio

sabato 23 novembre 2013

STATUTO

STATUTO SEDE, COSTITUZIONE, DURATA, OGGETTO SOCIALE ART.1 - E' costituita Il Comitato denominato “ Vivere il Centro Storico”. ART.2 - Il comitato ha sede nel Comune di Lucca,Via S. Croce n. 78 ed ha durata a tempo indeterminato. ART.3 - Il Comitato non ha fini di lucro. E' vietato distribuire, anche in modo indiretto, utili o avanzi di gestione, nonchè fondi, riserve o capitale, durante la vita del Comitato (salvo che la destinazione o la distribuzione non siano imposti dalla legge). E' fatto obbligo di reinvestire l'eventuale avanzo di gestione a favore di attività istituzionali statutariamente previste. ART.4 - Il Comitato, basato sui principi di democrazia ed uguaglianza,si pone come scopo statutario ed attività istituzionale: 1. Promuovere iniziative di sensibilizzazione dell'opinione pubblica. con specifico riferimento agli abitanti del centro storico e più in generale ai cittadini del Comune di Lucca, sui danni derivanti alla salute, al patrimonio edilizio urbano, a quello monumentale, alle aree verdi ed all'ambiente dagli effetti del traffico motorizzato; 2. promuovere dibattiti e conferenze anche con il contributo di personalità della cultura, della sanità e del mondo politico per cercare di individuare possibili soluzioni per contenere gli effetti negativi del traffico sia all'interno che all'esterno del centro storico e migliorare così la vita dei cittadini dentro e fuori le mura; 3. promuovere incontri con altre Associazioni e Comitati aventi anch'essi lo scopo di salvaguardare l'ambiente naturale e sociale, per scambi informativi ed eventuali iniziative comuni; 4. stimolare gli organi competenti della Pubblica Amministrazione affinché usino al meglio le normative a tutela degli interessi individuali e collettivi in relazione alla qualità dell'aria, al contenimento dei rumori ed al miglioramento della qualità ambientale in genere e garantiscano un accesso compatibile con le funzioni plurime del Centro Storico tenendo in considerazione in primo luogo la residenza mediante interventi sulla mobilità, sosta, servizi e trasporto pubblico. SOCI ART.5 - I soci, sono iscritti in apposito registro a cura del segretario. Possono far parte del Comitato tutti coloro i quali,condividendo le finalità del presente Statuto, intendono partecipare alle attività organizzate dall'Associazione per il raggiungimento delle stesse. ART.6 - Per essere ammessi nella qualità di socio è necessario presentare al Comitato domanda di adesione al Comitato con l'osservanza delle seguenti modalità ed indicazioni: • indicare nome e cognome, luogo e data di nascita, luogo di residenza; • dichiarare di attenersi al presente Statuto ed alle deliberazioni degli organi sociali. ART.7 I soci sono tenuti al pagamento della quota associativa, stabilita dal Consiglio Direttivo, ed all'osservanza dello Statuto e delle deliberazioni prese dagli organi sociali. ART.8 - I soci sono espulsi per i seguenti motivi: a. quando non ottemperino alle disposizioni del presente Statuto, ai Regolamenti interni o alle deliberazioni prese dagli organi sociali; b. quando in qualunque modo, arrechino danni morali o materiali al Comitato. Le espulsioni sono decise dal Consiglio a maggioranza dei suoi membri. ORGANI DELL'ASSOCIAZIONE ART.10 - Gli organi dell'Associazione sono: a) L’assemblea dei soci b) Il Consiglio Direttivo c) Il Presidente d) Il Segretario-Tesoriere ART.11 - L'Assemblea dei soci è composta da tutti i soci per i quali sussiste tale qualifica al momento della convocazione ed è presieduta dal Presidente del Consiglio Direttivo, in sua assenza da un associato nominato dalla stessa Assemblea. Il Comitato si riunisce pubblicamente a cadenze regolari e, all'occorrenza, in via straordinaria al fine di mantenere il massimo rapporto con i cittadini componenti. Le riunioni sono sempre aperte alle forze politiche, alle forze sociali ed a tutti i cittadini anche non iscritti, ma il diritto di voto e di decisione spetta ai soci ed al Direttivo. Sulle questioni all'ordine del giorno l'Assemblea decide a maggioranza dei soci presenti, mentre sullo statuto decide a maggioranza degli iscritti. Le riunioni vengono convocate dal Presidente o da almeno tre membri del Consiglio. L'O.D.G. viene stabilito con le stesse modalità. Tutti i soci partecipano alla vita del collettivo e possono proporre iniziative. Possono esprimere liberamente le loro opinioni in altre sedi e sulla stampa ma solo a titolo personale. Ogni iniziativa del Comitato deve essere autorizzata dal consiglio. Le riunioni vengono verbalizzate da parte del segretario o da un altro componente del direttivo in sua assenza. La convocazione deve avvenire per comunicazione scritta e deve contenere l'indicazione del luogo, del giorno e dell'ora delle riunioni. ART.12 - Il Consiglio Direttivo è composto da un numero minimo di tre Consiglieri ad un massimo sette per la durata di tre anni. I nominativi del Consiglio Direttivo vengono annotati nel libro soci in apposita sezione. Tale indicazione potrà essere aggiornata ogni qual volta cambino i membri del Consiglio Direttivo senza che tale circostanza faccia decadere il Comitato stesso. L'assemblea dei Soci in prima ed unica convocazione elegge il Consiglio Direttivo che rimane in carica tre anni. Per la scelta dei consiglieri si esprimono fino a cinque preferenze. I Consiglieri che si dimettono dall'incarico vengono sostituiti con lo stesso metodo entro tre mesi. Il Consiglio rappresenta il Comitato ed agisce sempre in maniera collegiale adottando le decisioni più opportune nell'ambito degli indirizzi statutari. Nella prima riunione del Consiglio vengono attribuite le cariche tra i consiglieri eletti. La rappresentanza del Comitato spetta al Presidente che adotta le decisioni prese dal Consiglio. Le riunioni del consiglio sono valide con la presenza di almeno tre Consiglieri incluso il Presidente ed il segretario-tesoriere. Le decisioni sono prese a maggioranza e, solo in caso di parità, il voto del Presidente vale doppio. Nella sua prima seduta il Consiglio Direttivo elegge fra i suoi membri il Presidente, il Vicepresidente, il Segretario. ART.13 - Il Consiglio Direttivo si riunisce ogni qualvolta il Presidente o la maggioranza dei propri componenti lo ritengano necessario e comunque almeno due volte all'anno per deliberare sugli atti della vita associativa. Le riunioni sono valide con la presenza di almeno la metà dei componenti. Le deliberazioni si adottano a maggioranza semplice. Il Consiglio Direttivo ha le seguenti funzioni: a. redige i programmi di attività sociale previsti dallo Statuto sulla base delle linee approvate dall'Assemblea; b. redige i rendiconti economico-finanziari da sottoporre all'approvazione dell'Assemblea; c. stipula tutti gli atti e contratti di ogni genere inerenti all'attività sociale; d. determina l'ammontare delle quote annue associative e le modalità di versamento; e. svolge tutte le altre attività necessarie e funzionali alla gestione sociale. ART.14 - Al Presidente del Consiglio Direttivo compete la legale rappresentanza dell'Associazione e la firma sociale. Egli presiede e convoca l'Assemblea ordinaria ed il Consiglio Direttivo, gestisce l'ordinaria amministrazione dell'Associazione sulla base degli indirizzi emanati dall'Assemblea e dal Consiglio Direttivo ai quali riferisce sull'attività svolta. E' autorizzato ad eseguire incassi ed accettazioni di donazioni di ogni natura a qualsiasi titolo provenienti da pubbliche amministrazioni, enti e privati rilasciandone quietanze liberatorie ed ha la facoltà di nominare avvocati nelle liti attive e passive riguardanti I' organizzazione innanzi a qualsiasi istanza giudiziaria. ART.15 - Il Segretario, che resta in carica tre anni ed è rieleggibile, è responsabile della custodia dei libri sociali, dei bilanci e della documentazione contabile dell'Associazione, oltre che dei verbali relativi alle deliberazioni degli organi previsti dal presente Statuto. ART.16 - Il Tesoriere, ove eletto, resta in carica 3 anni ed è rieleggibile, è responsabile della cassa sociale e provvede alle operazioni finanziarie. PATRIMONIO DEL COMITATO ART.17 - Il fondo patrimoniale del Comitato,utilizzabile unicamente per il funzionamento dello stesso e lo svolgimento delle sue attività statutarie, è costituito da: a. quote e contributi dei soci ed erogazioni liberali degli soci e di terzi; b. eredità, donazioni e legati; c. contributi dell'Unione europea, di organismi internazionali, dello Stato, delle Regioni, di Enti locali, di enti o istituzioni pubbliche anche finalizzati al sostegno di specifici e documentati programmi realizzati nell'ambito dei fini statutari; d. entrate derivanti da prestazioni di servizi convenzionati ovvero entrate derivanti da iniziative promozionali finalizzate al proprio finanziamento, quali feste e sottoscrizioni a premi; e. proventi delle cessioni di beni e servizi agli associati e a terzi, anche attraverso lo svolgimento di attività economiche di natura commerciale, artigianale o agricola, svolte in maniera ausiliaria e sussidiaria e comunque finalizzata al raggiungimento degli obiettivi istituzionali; f. altre entrate compatibili con le finalità sociali. ART.18 - Le somme versate per la tessera sociale e le quote annuali di adesione all'Associazione non sono né trasmissibili né rimborsabili in nessun caso. BILANCIO CONSUNTIVO E PREVENTIVO ART.19 - Il bilancio consuntivo è annuale e riflette l'esercizio sociale che va dall' 1 gennaio al 31 dicembre di ogni anno e deve essere presentato dal Consiglio Direttivo all'Assemblea, che lo approva a maggioranza entro e non oltre i1 30 giugno dell'anno successivo. L'eventuale attivo viene imputato al fondo sociale. I bilanci devono restare depositati presso la sede sociale per i quindici giorni precedenti le assemblee che approvano i bilanci relativi, a disposizione di tutti coloro che abbiano motivati interessi di consultazione RESPONSABILITA' PATRIMONIALE ART.20 - Il Comitato risponde, con i propri beni, dei danni causati per l'inosservanza delle convenzioni stipulate. SCIOGLIMENTO DEL COMITATO ART.21 - Lo scioglimento del Comitato deve essere deliberato dall'Assemblea dei soci con il voto favorevole di almeno tre quarti dei componenti dell'Assemblea stessa sia in prima, sia in seconda convocazione. ART.22 - In caso di scioglimento l'Assemblea provvede alla nomina di uno o più liquidatori, anche non soci, determinandone gli eventuali compensi. Il patrimonio residuo che risulterà dalla liquidazione è devoluto per fini di pubblica utilità conformi ai fini istituzionali dell'Associazione, sentito l'organismo di controllo di cui all'art.3 della L. 662/'96 e salvo diversa destinazione imposta dalla Legge. DISPOSIZIONI FINALI ART.23 - Per tutto quanto non previsto espressamente dal presente Statuto si rimanda alla normativa vigente in materia.

sabato 9 novembre 2013

Comics .....

Premesso che il Comitato Vivere il Centro Storico esprime apprezzamento per i Comics, per puro amore dell’aritmetica proviamo a fare i conti in tasca alla rassegna: 200.000 visitatori per 15 euro a biglietto porta ad un totale di 3 milioni di euro. Consideriamo pure che, essendo l’ Italia il paese natio dei “portoghesi”, supponiamo che soltanto due persone su 3 hanno pagato veramente e che quindi il totale incassato sia di “soli” 2 milioni di euro. E’ stato stimato che questo evento provoca sull’ indotto (bar, paninoteche, ristoranti ed hotel) una ricaduta economica stimabile sui circa 30 milioni di euro. Numeri che dovrebbero tacitare tutti quei “noiosi” cittadini lucchesi i quali “deprecabilmente” contestano il fatto che per 4 giorni Lucca resta pressoche’ inaccessibile a chi e’ estraneo ai Comics in materia di traffico e di telefonia e che osano ridire sul fatto che una inefficiente organizzazione logistica fa si che le macchine vengano parcheggiate ogni dove e perfino impunemente sugli spalti delle Mura, lasciando poi alle casse lucchesi l’ onere di ricostruire i marciapiedi che il parcheggio salvaggio ha distrutto. D’ altra parte perche’ mai i visitatori dei Comics dovrebbero andare a parcheggiare ad esempio al Molino Pardini quando possono parcheggiare impunemente sugli spalti delle Mura? Il giorno 1 novembre alle ore 16 questo parcheggio era pressoche’ deserto nonostante due navette facessero la spola, come ben si evince dalla foto allegata. Perche’ non legare il parcheggio “civile” al costo del biglietto offrendo uno sconto a chi prova che e’ arrivato a Lucca con i mezzi pubblici, oppure che ha parcheggiato in una struttura adibita all’ uopo? Leggendo sui blog si nota un certo fastidio da parte dei visitatori per la troppa ressa e la troppa concentrazione di persone che in taluni casi, da quanto si legge, ha reso necessarie le cure mediche. Siamo sicuri che l’ ampliamento della manifestazione nel centro storico sia la direzione giusta? Perche’ non considerare un ampliamento verso San Concordio in modo che ci si avvicini al polo fiere che, volenti o nolenti, dovra’ essere impiegato all’uopo se la manifestazione continua a crescere evitando inoltre lo scempio degli spalti dell’ex Balilla? Ovviamente la paninoteca che in queste occasioni incassa oltre 10.000 euro al giorno non sara’ d’ accordo, pero’ e’ dovere degli organizzatori essere sensati e lungimiranti. A proposito, nonostante sia trascorsa quasi una settimana ci sono ancora molti tendoni ancora montati. E’ innegabile che ci sia qualcosa che non va. Dopo due giorni dovrebbe essere tutto sgomberato. Se e’ necessario che ci sia il doppio delle maestranze perche’ non si reperiscono? Con due milioni di euro non dovrebbe essere una impresa impossibile. In conclusione 2 milioni di euro di incasso biglietti, 30 milioni di euro come ricaduta sull’ indotto e la citta’ cosa ci guadagna? Come e’ possibile che nonostante queste “ricchezze” ci sia stato un taglio di 650.000 euro al bilancio comunale? Perche’ i genitori di una scuola hanno dovuto pagare di tasca propria i materiali necessari per mettere a norma la sala mensa, perche’ in una altra scuola i genitori hanno ridipinto volontariamente le pareti della aule, mentre la mensa di una ulteriore scuola deve fare i doppi turni perche’ costretta ad ospitare gli alunni di un altro istituto? E’ normale che una manifestazione cosi’ grande ed importante abbia aspetti positivi ed altri negativi, e’ altrettanto ovvio che si deve lavorare per ridurre al minimo i disagi, i quali poi diverrebbero ancora piu’ sopportabili se si potesse dire: a qualcosa sono serviti. http://vivereilcentrostorico.blogspot.com

lunedì 21 ottobre 2013

COMICS e posti auto ...

I residenti della zona Sud Ovest hanno molto apprezzato la possibilita’ offerta loro da parte dell’Amministrazione, di parcheggiare gratuitamente in Piazza Cittadella e su parte di Piazzale verdi, nonche’ la concessione ad uso esclusivo dei titolari di permesso A di Piazza della Magione e di Piazza della Caserma, durante i Comics. Un provvedimento giusto ed appropriato che va nella giusta direzione di contemperare gli interessi della manifestazione con quelli dei residenti. Ci fa piacere che oltre agli interessi degli operatori commerciali che faranno il pieno durante i prossimi giorni, l’ Amministrazione si sia posto ed abbia, anche se in maniera parziale, risolto il problema degli stalli gialli di Piazza San Romano sottratti ai residenti e di cio’ ne siamo grati. Sarebbe bello se per le prossime edizioni venisse risolto anche il problema dei tempi di montaggio e di smontaggio degli stand. Sembra impossibile che per 4 giorni di manifestazione si debbano tenere vie e piazze impegnate per tutto un mese. Al centro fieristico di Milano ci sono manifestazioni come il Salone del Mobile, il Macef, il Micam che vedono la presenza di migliaia di stand, tutti con pregevoli finiture, la cui realizzazione e’ ben piu’ laboriosa di quelle strutture stile “post terremoto” che vengono utilizzate per i Comics. Ciononostante, a Milano, l’ Ente Fiera concede agli allestitori solo 4 giorni per il montaggio e 2 per lo smontaggio. Cosa c’e’che non funziona per i Comics? La gestione degli appalti oppure le ditte incaricate? Non sarebbe opportuno che chi gestisce gli appalti per i Comics si domandasse come fare il proprio lavoro con migliore professionalita’ e maggiore efficienza prendendo l’esempio da chi sembra essere dotato di queste qualita’? Altra domanda che sarebbe opportuno porsi e’ quella relativa alla ricaduta economica di queste manifestazioni sulla citta’. Sappiamo benissimo che i Comics sono una importante occasione di profitto per chi ha un bar, un hotel, un ristorante. Ma il resto della citta’ che ci guadagna? Possibile che con un giro di affari cosi’ esorbitante il resto della popolazione non ne tragga un minimo profitto in termini di opere sociali? Vogliamo mettere come sarebbero felici i lucchesi a sapere che con una manifestazione dei Comics, oltre ad aver fatto guadagnare bar, hotel e ristoranti, si sono trovate le risorse per mettere a norma gli impianti elettrici di due o tre scuole, oppure che si sono trovati i soldi per tirar su un nuovo asilo nido con prezzi accessibili per tutti? http://vivereilcentrostorico.blogspot.com

lunedì 7 ottobre 2013

Bilancio del comune di Lucca

Nell’ultimo bilancio approvato dall attuale Amministrazione abbiamo assistito al taglio di ben 680.000 euro. A prescindere dal fatto che non e’ chiaro dove questi tagli avranno effetto e quindi quali saranno le loro conseguenze, ci permettiamo di fare alcune semplici considerazioni sulla base delle quali sarebbe stato possibile scongiurare il taglio di bilancio in questione e magari arrivare a chiudere il bilancio in attivo. Se i padiglioni dei Comics ed il magazzino della manifestazione fossero stati posizionati in Piazzale Baroni si sarebbe evitato di spendere come minimo quei 200.000 euro necessari per la preparazione del fondo all’Ex Balilla, nonche’ per la sua successiva rimozione. Si sarebbe conseguito anche il risultato di non vedere quella vergognosa palude sugli spalti che invece purtroppo ci fara’ compagnia per i prossimi 6 mesi. L’ente organizzatore avrebbe avuto meno incombenze cui attendere. I visitatori sarebbero stati comunque a non piu’di 200 metri dal padiglione Comics che si trova in Piazza del Collegio e la manifestazione si sarebbe spalmata su una superfice piu’ ampia portando beneficio anche ai commercianti della zona Nord. Se poi detto padiglione fosse stato localizzato al punto fiera di Sorbano (900 metri dalle Mura) allora il risparmio sarebbe stato ancora piu’ consistente e stimabile nell’ordine di circa 400.000 euro in quanto oltre alla predisposizione del fondo si sarebbe evitato di dover noleggiare quelle imponenti strutture destinate ad ospitare la manifestazione, nonche’ gli impianti termici ed elettrici necessari, facendo lavorare uno stabilimento sempre deserto e che e’ costato 12 milioni di denaro dei cittadini. In tal caso la manifestazione si sarebbe spalmata sulla zona Sud portando beneficio ai commercianti di San Concordio. Altri 300.000 euro si potevano reperire (oppure meglio dire non tagliare) evitando la regalia fatta alla ditta privata che organizza il Summer Festival alla quale e’ stata concesso l’uso gratuito della Piazza Napoleone per i prossimi 5 anni, anziche’ fargliela pagare, come era stato fatto finora, la piccolezza di 60.000 euro, per tutta la Piazza per l’intero mese di Luglio. Il risparmio sarebbe poi stato superiore se l’Amministrazione non avesse “speso” altri 58.143,16 euro sostituendosi alla ditta organizzatrice del Summer Festival nel pagamento alla USL, ai Vigili del Fuoco, per i bagni chimici e per l’energia elettrica, anche se e’ difficile comprenderne la ragione visto questa i profitti se li tiene ben custoditi nel proprio portafoglio. Come se cio’non bastasse il Comune ha pagato circa 10.000 euro per il filmato pubblicitario del Summer Festival, ignorando il fatto che Summer Festival e’ un marchio registrato di proprieta’ della ditta organizzatrice del quale la citta’ di Lucca non detiene quota alcuna. Con questi piccoli accorgimenti, che peraltro non avrebbero comportato la benche’ minima penalizzazione sia per i Comics che per il Summer Festival, si sarebbero potuti risparmiare da 568.000 a 768.000 euro, il che avrebbe consentito di evitare i tagli apportati al bilancio e/o magari reperire ulteriori risorse per finanziare alcune di quelle attivita’ veramente utili e necessarie che sono attualmente bloccate a causa della mancanza di fondi. Oltretutto se queste manifestazioni portassero benefici tangibili alla cittadinanza invece che solo ed esclusivamente ai soliti noti, sarebbero da tutti meglio accette, anziche’ essere viste, molto spesso, come una indebita gabella pagata per una presunta promozione della citta’, peraltro poco comprensibile perche’ aleatoria e mai comprovata da dati di fatto.

venerdì 6 settembre 2013

FORBES

Forbes (la famosa rivista statunitense) nel 2009 ha messo Lucca al secondo posto nella lista europea delle citta’ idilliache nelle quali vivere http://www.examiner.com/article/forbes-declares-lucca-italy-is-2nd-most-idyllic-place-to-live-europe Un secondo posto meritato, secondo la rivista, per il contesto monumentale, la tranquillita’ e la pace. Chissa’ cosa direbbe adesso Forbes di fronte a quegli episodi di caos, violenza, guerriglia urbana ed ubriachezza che appaiono con frequenza pressoche’ giornaliera sui quotidiani? Confermerebbe ancora il secondo posto in classifica, oppure dovrebbe ammettere che quei pochi esercenti di locali pubblici sono gia’ riusciti a stravolgerla riuscendo nel loro intento di trasformarla in una Gardaland per rumorosi ubriaconi?. Fino ad alcuni anni fa’ diversi residenti di Piazza dell’Anfiteatro partecipavano ai lavori del nostro Comitato. Adesso quelli dell’Anfiteatro si contano sulle dita di una mano. Il motivo? Non ci vive quasi piu’ nessuno. Provare per credere: una passeggiata nella piazza alle 10 di sera e tutti si potranno rendere conto che le luci degli appartamenti sono spente. D’altra parte chi puo’ vivere in un posto dove fino alle 2 di notte si vive la “Lucca di notte”. Un problema dovuto alla mentalita’ retrograda dei lucchesi? A vedere bene sembrerebbe di no. Un industriale bergamasco aveva comprato casa all’Anfiteatro, se ne e’ disfatto dopo nemmeno due anni disgustato dall’incivilta’ dei lucchesi. Che dire poi dei due architetti brasiliani che avevano comprato casa in Via Veneto angolo Corso Garibaldi? Svenduta la casa sono fuggiti disgustati e non sono mai piu’ ritornati. Se si da’ un occhiata a TripAdvisor per gli hotel del Centro ci si rende conto che alcuno vengono sconsigliati per il rumore dei locali che si trovano nei dintorni. Fra 50 anni gli intonaci avranno bisogno di essere rifatti, fra 100 anni le gronde dei tetti, se non avranno la manutenzione necessaria, cadranno a pezzi. Chi fara’ questi lavori se diventa impossibile vivere in Centro Storico? Lo stesso succedera’ nelle altre zone della movida caciarona che si stanno espandendo a macchia d’olio con la complicita’di una amministrazione che pretende di ignorare questo problema, nonostante la responsabilita’ storica che gli perviene. Cosa direbbe Forbes adesso, e soprattutto, cosa direbbe un domani se venisse dato spazio ai locali notturni caciaroni? http://vivereilcentrostorico.blogspot.com

giovedì 29 agosto 2013

Proposte le prossime "Notti Bianche"

Il Comitato Vivere il Centro Storico non ha dubbi ne’ esitazioni: Notte Bianca si. Purche’ di Notte Bianca si tratti. Notte Bianca vuol dire una manifestazione basata sulla cultura, alla quale affiancare alcune iniziative ludiche e socializzanti e non il marasma da sagra di campagna come si e’ verificato durante l’ultima iniziativa. Bella l’idea dei musei aperti, brutta l’idea di trasformare la Notte Bianca in una notte senza regole dove l’alcool fa da padrone. Alcune idee per migliorarla? 1) Musei aperti fino alle 6 di mattina (a Firenze lo fanno) 2) Estensione della Notte Bianca includendovi anche i quartieri periferici (a Livorno lo fanno) 3) Pattuglie di Vigilantes privati che affianchino le forze dell’ordine segnalando a Polizia Municipale e Carabinieri chi eventualmente continua a vendere bevande in bottiglia e/o lattina nonostante il divieto (ovviamente costi a carico dell’Ascom che rappresenta i negozi beneficiari della sagra, pardon della Notte Bianca) 4) Una pattuglia della Polizia Municipale munita del fonometro, gia’ in possesso del Corpo e pagato con i soldi dei cittadini, che controlli il livello acustico delle varie iniziative musicali, nonché la liceità delle stesse (durante l’ultima edizione ce ne sono state molte non autorizzate) 5) Provvedere ad informare i cittadini dei cambiamenti del traffico a partire da 48 ore prima che questi abbiano luogo, in conformità a quanto disposto dal Codice della Strada (l’ultima volta e’ stato transennata Via della Fratta senza preavviso rendendo impossibile il ritorno a casa per chi vive in Via della Zecca). 6) Divieto di vendere o somministrare bevande alcooliche dopo le ore 23. Il divertimento, quello civile, sarà comunque garantito dai musei aperti e dalle attività ludiche organizzate. 7) Rispetto dell’Ordinanza antibivacchi soprattutto in prossimità di quei locali che consentono ai loro avventori di utilizzare la pubblica via per consumare le bevande. 8) Multe esorbitanti per chi urina, vomita e defeca sul suolo pubblico (solo chi vive in campagna non si rende conto della porcilaia che diventa il Centro Storico, soprattutto in prossimità di alcuni locali pubblici, durante queste occasioni, nonché durante il Venerdì e Sabato). 9) Conferma del medesimo organico di Polizia e Carabinieri in quanto è solo grazie a loro se il Centro Storico di Lucca, ormai il luogo più ricco di episodi di violenza di tutta la Provincia, non ha ancora vissuto irreparabili fatti di sangue. Già che ci siamo, visto il ripetersi di casi di ubriachezza molesta, l’ultimo è di poche ore fa quando un ubriaco ha preso a calci un’auto della Polizia, perché non pensare a proibire la vendita e la somministrazione di alcool dopo le 23 ? Il Sindaco, in qualità di massimo tutore della salute pubblica dovrebbe pensarci senza aspettare che avvenga l’irreparabile. http://vivereilcentrostorico.blogspot.com

domenica 25 agosto 2013

Notte Bianca 2013

Prima le risse fra extracomunitari e/o fra ubriachi veraci. Poi ubriachi minorenni ai quali i gestori dei locali pubblici non hanno avuto esitazione a fornire quella massiccia dose di alcool che li ha resi quei vandali che hanno danneggiato le auto che sfortunatamente si sono trovate alla loro portata. Adesso la Notte Bianca, con persone che vomitavamo per la strada, nonche’ con quasi cento individui con alto tasso alcoolemico che si sono affrontati e che non hanno fatto danni a loro e ad altri soltanto per il professionale intervento della Polizia che ha impedito loro il contatto, limitando il tutto ad una sola vittima che ha dovuto far ricorso alle cure ospedaliere. Un vecchio detto popolare, riferendosi a quando qualcuno e’ in situazioni disperate, recita: e’ nelle mani dell’ultimo padrone. Visto quello che accade ultimamente, questo detto sembra fatto apposta per indicare il Centro Storico di Lucca sotto la guida della presente Amministrazione. Per Notte Bianca si intende una manifestazione che abbia una chiara connotazione culturale. A Firenze, per esempio, la direzione artistica e’ stata affidata a Felice Limosani, un professionista in questa tipologia di eventi che ha dato un elevato significato culturale a tutto l’evento. Da noi la cosiddetta Notte Bianca e’ stata affidata all’Ascom che, a nostro modesto avviso, ha organizzato l’evento dando una matrice piu’ consona ad un sagra da oltreserchio invece che ad un evento cittadino. Durante la Notte Bianca a Firenze i musei stanno aperti fino alle 6 del mattino, a Lucca i musei chiudono a mezzanotte e solo i locali pubblici stanno aperti fino alle 6. Ottimo per una sagra, ma non per un evento culturale. Il Flash mob al ex campo Balilla e’ stato un insuccesso clamoroso perche’ la gente era interessata ai musei (quel poco che sono stati aperti), oppure ad approfittare della prolungata somministrazione di alcool. Non si era ancora svolta la prima edizione della Notte Bianca che gia’ Tambellini ha sancito l’edizione di Ottobre. Anche per Ottobre dobbiamo aspettarci la “sagra dell’alcool” tanto attesa da tutti gli ubriachi abituali della Provincia? Per l’edizione di Ottobre il Sindaco Tambellini si rendera’ conto di firmare l’ordinanza che estende la somministrazione di alcool fino alle tre di notte, visto e considerato che quando ci siamo incontrati ha mostrato stupore nell’apprendere da noi cio’ che lui aveva da poco autorizzato? Porra’ di nuovo dei limiti alle manifestazioni musicali (da sagra del baccala’ o del “briao”) visto e considerato che tanto nessuno controlla e che il costoso fonometro in possesso dei Vigili Urbani viene gelosamente custodito in un cassetto del Comando senza che nessuno lo usi? Ci sara’ veramente qualcuno che impedisca la somministrazione di alcoolici in bottiglia dopo le 21? Ieri sera erano tantissimi i casi di giovani con la bottiglia in mano e purtroppo, in un caso, anche di “bottiglia in testa”. Ci saranno veramente i controlli sulle manifestazioni musicali da sagra che verranno realizzate, oppure sara’ consentito a tutti di fare cio’ che ciascuno vuole anche senza autorizzazione? Sara’ il caso di affidare questi eventi a chi ha una preparazione specifica o magari non farli per niente? Siamo sicuri che queste manifestazioni vanno a vantaggio della collettivita’? E’ lecito o no pensare che sembrano fatte solo ed esclusivamente per consentire maggiori profitti a quella decina di locali pubblici ed ulteriori facilitazioni a quei teppisti ubriachi che stanno rendendo il centro storico la zona piu’ pericolosa della Provincia di Lucca. Si dovra’ sempre sperare che arrivi il temporale oppure dobbiamo rassegnarci a che prima o poi ci scappi il fatto grave di sangue? Se proprio si deve improvvisare allora perche’ non affidarla a Mario Son Sodo considerato il personale successo che ha riscosso con la sua performance durante il concerto in Piazza Cittadella? Visto che siamo nelle mani dell’ultimo padrone che almeno ci sia consentito di fare due risate!!!!

Comics 2013

Anche quest' anno, nonostante le rassicurazioni del sindaco Tambellini, apprendiamo dalla stampa che verrà allestito nuovamente un padiglione del Lucca Comics and Games all'ex campo Balilla. Questa soluzione come sappiamo ha un costo molto alto poichè prevede oltre al noleggio delle strutture, una preparazione specifica del terreno ad esse sottostante che viene fatta con mezzi meccanici e operai specializzati. Inoltre questa soluzione rende gli spalti delle mura in quel tratto impraticabili e rovinati per molti mesi successivi alla manifestazione e con alti costi di bonifica Ci chiediamo se non sia stato possibile spostare il padiglione suddetto al polo fiere costato ben 12 milioni euro di soldi della collettività e inutilizzato per la maggior parte dell'anno oppure al piazzale Don Baroni tra l'altro molto vicino alla città che potrebbe essere stato facilmente collegato alle mura con una passerella dal costo certamente inferiore a quello sostenuto per l'allestimento del Balilla. Lo scorso anno il sindaco di fronte alle nostre perplessità ci rassicurò dicendoci che ormai era troppo tardi ma che per l'anno successivo (questo) sarebbe stata trovata una collocazione meno onerosa per le tasche dei cittadini ma a quanto pare così non è stato.

lunedì 17 giugno 2013

Ancora bidoncini .....

l Comitato Vivere il Centro Storico esprime la piu’ netta contrarieta’ in merito alle ipotesi avanzate da Ambiente e Futuro relativamente alle modalita’ con cui eseguire la raccolta differenziata in Centro Storico. Tale proposta prevede l’uso dei sacchetti per i residenti che si trovano nelle zone commerciali ed i bidoncini per quelle famiglie che vivono nelle zone non commerciali. Appare evidente l’ approssimazione di tale proposta, evidentemente frutto di un mancato studio ed approfondimento, laddove si pensi che in tal caso alcune zone monumentali, pero’ prive di attivita’ commerciali, come ad esempio San Martino, dovrebbero essere “trattate” a bidoncini invece che con i sacchetti. Un’ ipotesi che evidenzia tutta la propria improvvisazione, laddove si consideri le conseguenza che la sua applicazione potrebbe comportare e che non risolve comunque il problema principale: il fatto che le abitazioni del centro storico, non disponendo di giardino, terrazze, locali di servizio, dovrebbero conservare in casa circa 180 litri di bidoncini destinati a passare la notte fuori di casa ed esposti a tutti i rischi batteriologici che cio’ comporta. Che non si venga a fare il paragone improprio della differenziata a San Marco e/o S.Anna dove le abitazioni hanno in gran parte la disponibilita’ di locali di servizio e/giardini in quanto cio’ non calzerebbe con il Centro Storico. Sono diversi i casi in cui i residenti di questi quartieri privi di tale disponibilita’ ci hanno chiaramente espresso i loro problemi giornalieri e che poi vengono risolti nel modo piu’ semplice: lasciando i bidoncini fuori di casa. Ambiente e Futuro forse ha raccolto delle proposte pervenutegli senza preoccuparsi di esaminarle nei dettagli, rilanciandole in modo inappropriato e, per quanto ci riguarda, chiediamo all’Amministrazione Comunale di non prenderle minimamente in considerazione. Oltretutto il Comitato Vivere il Centro Storico ha fatto richiesta ufficiale al Comune di entrare a far parte dell’Osservatorio sui rifiuti previsto dalla normativa vigente, almeno per quanto riguarda il Centro Storico. Ci auguriamo che tale richiesta venga presa in considerazione e che non venga cestinata a seguito del fatto che la nostra Associazione non e’ rappresentata a carattere nazionale. Se cio’ fosse si evidenzierebbe una manifesta ingiustizia laddove si consideri che di tale Osservatorio fanno parte partiti politici locali che hanno rappresentanza, peraltro poca, solo in un paio di comuni della Provincia.

mercoledì 22 maggio 2013

Mercato antiquario

Sabato 18 Maggio, ore 9,00, Piazza S.Maria Forisportam: due Vigili Urbani hanno sanzionato diverse autovetture perché si trovavano in divieto di sosta perchè fuori dagli stalli gialli: sanzione formalmente ineccepibile in merito alla quale non c’è niente da discutere. Infrazioni dovute al consueto problema di sempre: 1.600 stalli gialli per 4.600 permessi e quindi è facile non sapere dove poter parcheggiare. Chissà se gli ignari multati hanno pensato al fatto che oltre al “consueto problema di sempre” quelle decine di multe erano dovute anche al problema estemporaneo della Piazza Bernardini, resa divieto di sosta per il Mercato dell’Antiquariato al fine di ospitare la bellezza di due banchi, mentre tutto il resto della Piazza era inutilizzato. Se ci hanno pensato si saranno domandati perché l’Assessore Lemucchi continua imperterrito a rendere la piazza inutilizzabile per due miseri banchi che troverebbero posto nei numerosi spazi vuoti di Piazza Antelminelli, San Martino ecc.. Se porgessero la domanda molto probabilmente gli verrebbe risposto che, siccome dovrà essere montata una gru in Piazza San Giovanni, i banchi che colà si trovano dovranno essere spostati in Piazza Bernardini. In tal caso però siamo certi che una ulteriore domanda non troverebbe degna risposta da parte dell’Amministrazione: ma fino a che la gru non sarà montata e quindi i banchi di Piazza San Giovanni trasferiti, perché si proibisce la sosta su 43 stalli gialli per due miseri banchi che peraltro troverebbero miglior posizione in zone più prestigiose e meglio frequentate del Mercato dell’Antiquariato? http://vivereilcentrostorico.blogspot.com

sabato 18 maggio 2013

Spengere i varchi telematici? NO grazie.

Che dire della posizione dell’Ascom in merito al richiesto spegnimento dei varchi telematici alla sera, alla riduzione della ZTL, all’esproprio degli stalli dei pochi parcheggi residenti dentro alle Mura per trasformarli a pagamento, al rendere la Manifattura un enorme silos da 1.00 stalli a pagamento? Oltretutto con il “condimento” di una vera e propria diffida all’Amministrazione Comunale. Prima di entrare nel merito forse sarebbe opportuno vedere un po’ di numeri? I parcheggi a pagamento dentro alle Mura sono 1.225, quelli esterni alle Mura sono 2.581 (Fonte Metro Settembre 2012). Opere realizzate con i soldi di tutti i cittadini per favorire il commercio nel Centro Storico. Due milioni l’anno sono i soldi (di tutti i cittadini) spesi fino a poco fa per favore l’attrattiva e quindi (soltanto) gli affari commerciali del Centro Storico. Trecentomila euro in 5 anni sono i soldi (di tutti i cittadini) che l’Amministrazione si toglie di tasca per permettere lo svolgimento del Summer Festival per favorire i commercianti di Lucca. Manifestazioni tipo Comics che mettono la città a sacco per 4 giorni realizzate principalmente per favore il commercio del centro. 1.330 stalli (parcheggi Palatucci, Carducci e Stazione) disponibili ai residenti del Comune di Lucca al “ridicolo” prezzo di 1 euro al giorno. A proposito, ma perche l’Ascom lucchese non pubblicizza questa fantastica opportunità mentre invece lascia a noi l’onere di informare la cittadinanza? L’ultimo apparato elettronico (pagato con i soldi di tutti i cittadini) che consente di provvedere al pagamento elettronico del parcheggio senza avere l’assillo di rispettare la scadenza dell’orario per il quale è stata pagata la sosta come finora accaduto. Speriamo che non venga accantonato perché nessuna categoria lo pubblicizza, almeno per ora. La ZTL misura 1.000 metri per ciascuna delle sue diagonali, il che significa che la massima distanza percorribile a piedi è di 500 metri. l’Ascom vorrebbe ridurla ancora, forse per portarla ad entrare in un francobollo? Se il varco telematico fosse stato posto, come avrebbe dovuto, sopra la Porta S.Pietro, molto probabilmente l’ultimo furto al tabacchino non sarebbe successo, così come non succedono furti ai negozi dentro la ZTL presidiata dai varchi. Alla faccia della tanto decantata sicurezza che i Commercianti proclamano con lo spegnimento serale degli stessi. Gli stalli gialli all’interno della ZTL sono circa 1.000 (1.600 il totale dentro le Mura) mentre i permessi residenti rilasciati sono oltre 4.600. Ciononostante l’Ascom vorrebbe ridurre gli stalli residenti (come successo in Piazza della Magione) per aumentare ancora più la sproporzione esistente. Realizzare un parcheggio da 1.000 stalli a pagamento alla Manifattura è pura follia. Ma quanta pazienza debbono ancora avere i cittadini di tutto il Comune che si vedono tassati per favorire le attività commerciali del Centro Storico? Ma quanta pazienza deve ancora avere l’Amministrazione Comunale per sopportare le ingiunzioni dell’Ascom? Ma quanta pazienza debbono ancora avere i residenti del Centro Storico per sopportare queste proposte prevaricatrici dell’Ascom? Perché i commercianti non abbandonano quella visione tipo Amarcord felliniano per cui Lucca dovrebbe tornare alle condizioni di quaranta anni fa e si modernizzano sfruttando le potenzialità che la nostra città gli offre? Perché invece di sterili lotte non si mettono d’accordo e fanno un servizio di taxi riscio da offrire ai loro clienti? Se veramente sono in tanti che si mettano le mani in tasca e organizzino una decina di risciò. Creerebbero lavoro, renderebbero i loro locali più interessanti, renderebbero la città più divertente, la gente verrebbe anche da fuori. http://vivereilcentrostorico.blogspot.com

sabato 11 maggio 2013

Assemblea del 10/5/2013

Si è tenuta l’Assemblea Pubblica organizzata dal Comitato Vivere il Centro Storico avente ad oggetto due temi importanti per la vita della città: il nuovo progetto di raccolta porta a porta che prevede l’uso di bidoncini da esporsi la sera per poi essere ritirati al mattino successivo e l’altro tema scottante, cioè che le richieste avanzate dai commercianti per spegnere i varchi alla sera venissero presi in considerazione da parte dell’Amministrazione. Il problema della nuova raccolta rifiuti è stato avvertito da molti come un mal di pancia e non sono mancati attimi di concitazione durante i quali, come spesso si verifica in queste riunioni, alcuni residenti hanno esposto e sovrapposto i loro interventi anche in maniera fin troppo concitata. Tuttavia l’Assemblea ha raggiunto il suo scopo che è stato quello di consentire all’Assessore di presentare in maniera adeguata il progetto, ai partecipanti di individuare ed evidenziare le varie criticità del progetto, far parlare tutti coloro che lo desideravano, per poi raggiungere l’impegno dell’Assessore Pellegrini di farsi promotore delle problematiche raccolte per portarle in Giunta e trovare gli aggiustamenti che si renderanno necessari. Si potrebbe definire un ottimo risultato. Un ringraziamento all’Assessore Pellegrini per la disponibilità e la comprensione dimostrata. Approfittiamo dell’occasione per ribadire che il Comitato Vivere il Centro Storico, nonostante sia stato il primo a sollevare critiche al nuovo progetto di raccolta rifiuti, è nettamente schierato a favore del progetto Rifiuti Zero. Si rende disponibile ad offrire tutto l’aiuto e collaborazione possibile per i Rifiuti Zero, nell’ottica di un raggiungimento di quel traguardo civile che peraltro la legge ci impone, ma che può e deve essere conseguito nel pieno rispetto dei bisogni della cittadinanza. Per quanto riguarda l’altro argomento in discussione, e cioè il discorso dei varchi telematici, ci ha fatto piacere notare che l’Amministrazione Comunale, per voce del Presidente della Commissione LLPP Francesco Battistini, non intende andare avanti né con le richieste dell’Ascom, nè tantomeno con quelle del capogruppo del PDL in Consiglio Comunale Marco Martinelli il quale continua a richiedere di ridurre la ZTL, lo spegnimento serale dei varchi in alcune zone e l’utilizzo a pagamento di parte dei parcheggi attualmente destinati ai residenti. In conclusione ci pare di aver raggiunto un ottimo risultato, un sentito ringraziamento all’Assessore Pellegrini e a Francesco Battistini, per la professionalità, l’impegno e soprattutto per la pazienza dimostrata. Un grazie da parte nostra e da parte dei numerosi cittadini che hanno civilmente partecipato alla discussione, anche se talvolta perplessi di fronte a certi, ma pochi per fortuna, animosi interventi fuori dalle righe. http://vivereilcentrostorico.blogspot.com

lunedì 6 maggio 2013

Ancora sul varco di S.Donato.

Dopo il clamoroso annuncio di prendere in considerazione la malsana ipotesi di spostare il varco di Porta San Donato all’incrocio con Via Pelleria, paventando addirittura la possibilità di spendere soldi richiedendo un parere legale che consenta di bypassare il Ministero per la sua approvazione,dopo la prima indignazione ci siamo attivati nel modo più semplice: abbiamo consultato il funzionario ministeriale che si occupa di tutte le ZTL italiane. La risposta è stata inequivocabile: se la delibera di Giunta con la quale si propone il cambiamento alla ZTL è ben fatta e motivata, il Ministero la potrà valutare però, ovviamente, secondo i tempi ed i modi che un solo ufficio, competente per tutta Italia, è in grado di fare. Ci stupisce che nonostante la mancanza di soldi che affligge Lucca qualcuno pensi ancora a pagare esose parcelle legali per pareri che dovrebbero far parte della conoscenza degli uffici e che comunque sono reperibili con una semplice telefonata. Ci auguriamo che, nonostante questa gaffe iniziale, si ritorni nell’ambito del buon senso e cioè che se il varco non è ben visibile si metta un cartello che lo segnali in maniera ancora più evidente sul viale, all’inizio della corsia d’imbocco verso la porta. Se non basta un cartello che ne vengano messi due, se no tre e così via ma che, per cortesia, si cerchi di restare nella logica evitando di buttare via soldi in spostamenti di varco e/o inutili pareri legali. Se l’Amministrazione, pressata dalle richieste delle Associazioni, continua a cadere in questi trabocchetti, farà del male non solo ai residenti, ma anche a se stessa. Di tutto questo ne parleremo durante l’incontro fissato con l’Assessore Pierotti per metà settimana e soprattutto durante l’Assemblea Pubblica aperta a tutti che si terrà Venerdì 10 Maggio presso la sede della ex Circoscrizione 1 in Piazza San Gregorio 4 alle ore 21, dove sarà presente anche il Presidente della commissione LLP Battistini. http://vivereilcentrostorico.blogspot.com

sabato 4 maggio 2013

Nuova gestione dei rifiuti.

OGGETTO: Nuovo progetto per la raccolta rifiuti in Centro Storico Egregio Assessore Abbiamo riflettuto a lungo circa quanto discusso durante la nostra ultima riunione in merito al nuovo progetto di raccolta dei rifiuti nel Centro Storico promosso e addirittura già finanziato dal Comune di Lucca. La ringraziamo per la disponibilità concessa a partecipare alla Assemblea Pubblica organizzata da questo comitato che si terrà Venerdì 10 Maggio alle ore 21 presso la sala della ex Circoscrizione 1 in Piazza San Gregorio n°4 al fine di illustrare ai cittadini tale progetto. Come già espressole riteniamo che tale progetto sia controproducente, eccessivamente costoso e penalizzante nei confronti dei residenti per i motivi che di seguito vengono sottolineati. Il nuovo progetto di raccolta rifiuti nel Centro Storico prevede che: 1) Ciascun nucleo familiare residente nel Centro Storico dovrà essere dotato di 4 bidoncini, da utilizzarsi secondo le differenti categorie di rifiuto, i quali dovrebbero avere all’incirca le dimensioni di quelli con cui sono stati dotati i residenti fuori delle Mura, con la differenza che saranno muniti di codice a barre per la tracciabilità del nucleo familiare 2) Uno o più di questi bidoncini dovrà essere esposto tutte le sere dopo le 8 sulla pubblica via e dovranno essere ritirati entro le 9 della mattina successiva. Ci permettiamo di sottolineare che a seguito di questo provvedimento ne conseguirà che: a) Le strade del Centro Storico, dalla sera saranno fino alla mattina dopo, saranno riempite e tappezzate da questi bidoncini. b) Durante la notte in cui si raccolgono 3 categorie di rifiuti ogni famiglia dovrà esporre 3 bidoncini. Se in un palazzo ci sono 5 famiglie, ed in realtà nella gran parte dei palazzi ce ne sono di più, ci saranno ben 15 bidoncini nei dintorni di quel portone di ingresso e molto spesso non tutti troveranno posto, ovviamente a meno che non si consideri di occupare all’uopo anche le piazze monumentali. Il problema comunque sarà il medesimo anche per le notti che verrà raccolta solo una tipologia di rifiuti. c) Ogni set di bidoncini, se le misure saranno le stesse di quelli che Sistema Ambiente attualmente fornisce fuori dalle Mura, misurerà ben 180 litri (lo stesso volume d’acqua contenuto in una vasca da bagno). Appare evidente che si porranno i seguenti problemi che, ci stupisce, non vengono considerati da parte di Codesta Amministrazione: 1) Come può una siffatta tappezzeria di bidoncini al lato di ogni strada conciliarsi con la vita monumentale e commerciale della città. Cosa penseranno i turisti che frequenteranno il Centro Storico alla sera, per alloggiare o per venire a cenare quando dovranno fare le gimcane fra i rifiuti? Siamo certi che non crederanno ai loro occhi. Ma il Sindaco si rende conto che ha appena regalato per il prestigio e l’immagine della città, nonostante il deficit comunale del quale va ripetendo il perdurare fino alla noia , la bellezza di 300.000 euro concedendo la Piazza Napoleone all’organizzatore del Summer Festival ad uso gratuito per tutto il mese di Luglio e per ben 5 anni? Trascurando il fatto che però l’acqua è aumentata a dismisura ed i trasporti quasi azzerati. Come può Codesta Amministrazione pensare che le migliaia di turisti mordi e fuggi che verranno a vedere il Summer Festival, lasciando 50 euro nelle tasche dell’organizzatore ed il sudicio da loro prodotto da smaltire a spese dei lucchesi, non si mettano nel frattempo a ridere nell’assistere a questa fiera campionaria dei bidoncini? Cosa succederà durante la notte quando alcuni degli ubriachi avventori dei locali del centro (vedasi i numerosi interventi della Polizia registrati lo scorso fine settimana), cominceranno a tirare calci nei bidoncini? Che accadrà durante la “provinciale notte bianca lucchese” durante la quale è stato dimostrato che tutto sarà permesso per la mancanza di regole e controlli e che già durante l’ultima edizione aveva visto molti gruppi di ubriachi che fortunatamente sono poi stati allontanati dalla pioggia provvidenziale? 2) Cosa succederà se e quando qualcuno deciderà per qualsiasi motivo, scherzo o dispetto, di sottrarre alcuni bidoncini? Chi li pagherà? Dove si conferiranno i rifiuti in attesa della sostituzione? 3) Cosa succederà al residente che dovendo andare a lavorare alle 6 di mattina non trovi il bidoncino ancora svuotato e si trovi costretti a lasciarlo sulla strada fino al suo ritorno? Verrà multato nel caso che non trovi nessuno da delegare a toglierlo dalla strada una volta svuotato? Oppure dovrà prendere un giorno di permesso per aspettare il bidoncino svuotato? 4) Come già detto il volume dei bidoncini è di 180 litri che è in pratica il volume una vasca da bagno di buone dimensioni. Dove si potrà conservare questo consistente volume di bidoncini durante il giorno? Forse in loggia? Non sempre sarà possibile perché il regolamento condominiale in molti casi prevede che i condomini non vi possano lasciare niente. Nei casi in cui ciò non sia espressamente proibito come può l’Amministrazione aver a pretendere di realizzare delle discariche vere e proprie nelle logge dei palazzi del Centro Storico? Che dire poi del fatto che questi contenitori potranno a ben ragione puzzare perché avranno ospitato rifiuti e magari, stando sulla strada tutta la notte,saranno stati imbrattati da qualche rifiuto organico di topi, cani, gatto o perfino umani? In molti palazzi poi la loggia è inesistente e le scale strette e ripide: dove si accatasteranno tutti quei contenitori? In questo caso ogni famiglia dovrà portarsi i bidoncini in casa? 5) Se ciò fosse dove potranno essere stivati? Forse sul terrazzo? In tal caso aiuterà il decoro della città? Chi non ha il terrazzo dove li metterà? Forse sotto il tavolo della cucina o magari sotto il letto? Se poi questi contenitori, come già detto prima puzzano perchè hanno contenuto rifiuti e/o sono stati imbrattati dai liquidi organici di topi, di cani e gatti nonché di umani, dovranno essere opportunamente lavati e disinfestati prima di entrare a contatto con gli umani, e quindi dove si potrà svolgere questa operazione? Forse nell’acquaio della cucina, oppure nella vasca da bagno oppure nella doccia? Chi sarà da considerasi responsabile per un eventuale possibile e probabile contagio provocato da virus e batteri a causa di questa forzata convivenza? La Asl competente è stata informata di ciò ed ha autorizzato l’operazione? Comprendiamo benissimo che per aver cancellato il progetto delle 17 isole a scomparsa l’Amministrazione Comunale si è costretta in un vicolo cieco, ma non può certamente pensare di aggiustare un male apportando un rimedio che risulta essere peggio del male stesso. Invitiamo l’Amministrazione a discutere e ripensare questo assurdo provvedimento, ripescando ed attuando il progetto delle Isole a Scomparsa (eventualmente anche mobili come fanno a Pontedera) e, fino alla loro realizzazione, fornire i residenti con sacchetti muniti di codice a barre, invece che con voluminosi bidoncini. Sollecitiamo l’applicazione da subito della TIA puntuale in modo che i cittadini virtuosi vengano giustamente premiati nei confronti di chi produce poco “non riciclabile”, così come chi porta i rifiuti nelle attuali Isole a scomparsa che fortunatamente sono state realizzate prima che Codesta Amministrazione azzerasse questo utile progetto. A disposizione per eventuali chiarimenti e/o integrazioni, ringraziamo dell’attenzione Il Presidente (Claudio Casotti)

giovedì 2 maggio 2013

Al presidente della giunta regionale ...

Al Presidente della Giunta Regionale Toscana Lucca, 30.04.2013 All’Assessore ai Trasporti della Regione Toscana Via di Novoli,26 50127 Firenze ARTEA Via S.Donato 42/1 50127 Firenze Al Sindaco del Comune di Lucca – Sede OGGETTO: Contributi Regionali per “il Progetto mobilità Lucca” del Comune di Lucca Il progetto presentato dal Comune di Lucca è risultato essere uno dei 13 vincitori del bando regionale sull’infomobilità. Al “Progetto mobilità Lucca” del Comune di Lucca è stata assegnata la somma di 250.000 euro al fine di: sostituire l’attuale sistema di rilevamento del traffico veicolare con un sistema nuovo che classificherà i veicoli in entrata ed in uscita dalla città in 9 diverse categorie, documentando meglio l’accesso alla città. Saranno inoltre posizionati vicino ai varchi telematici dei pannelli a messaggio variabile. Infine sarà migliorato il sistema di controllo del rispetto delle fasce orarie di accesso. Pare opportuno ricordare che la rete di varchi telematici si è resa necessaria per tutelare la valenza turistica, monumentale, residenziale e commerciale del Centro Storico di Lucca, che questa copre solo una parte della superficie dello stesso, che ciascuna delle sue diagonali misurano meno di 1.000 metri, che per arrivare dal punto più estremo a quello più centrale della città antica si richiede al massimo una passeggiata di 500 metri, percorsa su selciati in pietra che lastricano monumentali strade medioevali. Successivamente alle istanze provenienti dalla cittadinanza, da più parti politiche e da varie Associazioni, fra le quali anche quella progettuale del ns. Comitato presentata con Prot. 51847 de 21 Agosto 2006, l’allora Commissario Straordinario emetteva la Deliberazione 333 del 20.12.2006, con la quale veniva approvato il progetto definitivo-esecutivo per l’installazione degli apparati per il controllo telematico degli accessi alla ZTL per un importo di € 598.032,74. Purtroppo il mandato del Commissario Straordinario è giunto a termine senza che l’opera fosse stata ancora realizzata e quindi la stessa è stata poi messa in atto dalla successiva Amministrazione, la quale, in accoglimento delle Associazioni dei Commercianti, ha ritenuto di dover spostare due varchi telematici riducendo parte della ZTL presidiata. Un altro varco, quello di Piazza San Francesco, è poi stato eliminato a seguito della realizzazione di un senso unico che per le sue caratteristiche impedisce (teoricamente) l’accesso. Ciononostante la rete dei varchi è finalmente entrata in funzione dal 2010. A dispetto della superficie irrisoria tutelata dai varchi telematici si continua a richiedere, da parte della Associazioni dei Commercianti, nonché da parte di alcuni consiglieri comunali, la richiesta di spegnimento serale dei varchi. A queste voci si sono poi aggiunte sulla stampa locale le esternazioni di importanti esponenti dell’Amministrazione Comunale, quali Sindaco ed Assessore al Traffico, mai pubblicamente smentite o precisate, secondo le quali potrebbe verificarsi il caso di considerare lo spegnimento serale dei varchi e/o fornire a tutti la possibilità di accesso indiscriminato per un certo periodo di tempo. A seguito delle ragioni sopra esposte questa Associazione sottolinea che : a) Il Comitato Vivere il Centro Storico sostiene l’iniziativa del Comune di Lucca di procedere alla realizzazione di una nuova rete di varchi telematici che permetta anche il controllo in uscita degli autoveicoli e si augura che l’Amministrazione Comunale di Lucca possa fruire del contributo della regione Toscana per questo progetto. b) Se i varchi telematici venissero spenti alla sera e/o venisse consentito un accesso indiscriminato, seppure limitato nel tempo,a tutti i veicoli nella ZTL, ne conseguirebbe la vanificazione delle finalità per cui tale rete di controllo è stata installata e già pagata oltre 500.000 euro. Il caos nonché l’inquinamento acustico ed atmosferico (per il quale Lucca già detiene la maglia nera regionale) subirebbe un incremento che oltretutto sarebbe in contraddizione con le misure predisposte nel Piano di Azione di Comunale. c) Pensare di spendere ulteriori 500.000 euro, di cui 250.000 a carico della Regione ed altrettanti a carico del Comune, con il fine di realizzare una nuova rete che, tra le altre cose, possa consentire a chiunque di entrare indiscriminatamente nella ZTL, o peggio ancora di essere spenta durante le ore serali, sarebbe da considerarsi, per le ragioni di cui sopra, come un ulteriore increscioso, dannoso ed inutile sperpero di danaro pubblico. d) Il Comitato Vivere il Centro Storico rileva che, al fine di garantire l’uso corretto ed appropriato della ZTL, tali contributi debbano essere vincolati alla rigida osservanza delle finalità per cui sono stati erogati e cioè: classifica dei veicoli in entrata ed uscita, installazione di pannelli a messaggio variabile in prossimità dei varchi,miglioramento del sistema di controllo di rispetto delle fasce orarie di accesso. Pertanto invita la Regione Toscana a porre sotto stringente condizione i propri contributi imponendo l’obbligo del rispetto delle finalità per cui gli stessi verranno concessi, escludendo inderogabilmente che la nuova rete di varchi telematici possa consentire accessi, seppure temporanei, a veicoli privi di autorizzazione e/o lo spegnimento serale dei varchi. e) Il Comitato Vivere il Centro torna a ricordare all’Amministrazione Comunale la necessità di provvedere ad una non più rinviabile razionalizzazione della ZTL, come già più volte indicato , basata su: Installazione di un varco a Porta San Iacopo utilizzando quello attualmente inutilizzato prima destinato a Piazza San Francesco Spostamento del varco attualmente sito in Via della Cavallerizza sopra la Porta Santa Maria visto e considerato che dall’installazione di detto varco ad oggi sono stati ricavati diversi stalli di sosta a pagamento appena fuori della stessa porta apoche decine di metri dalla piazza, Spostamento del varco dalla posizione attuale di Via Carrara sopra la Porta S.Pietro Spostamento del varco dalla posizione attuale di Via Elisa angolo Via dei Fossi a Via Elisa angolo Via degli Orti A disposizione per eventuali chiarimenti e/o integrazioni, ringraziamo dell’attenzione Il Presidente (Claudio Casotti)

mercoledì 24 aprile 2013

Risposta a intervento della confcommercio

Ci fa piacere prendere nota che l’Ascom si reputa adesso disponibile ad una discussione relativa alle funzioni di una città nella quale vengano effettivamente riconosciute le diverse componenti che la vivono e non si riconosca a questa il solo fine commerciale come finora essi stessi hanno sempre sostenuto. Ci è parso molto inappropriato per l’Ascom e per il Consigliere Comunale del PDL Martinelli chiedere,un giorno si ed uno no, lo spegnimento dei varchi (si badi bene posti a tutela di una zona in cui la massima distanza a piedi è 500 metri), il giorno dopo a chiedere l’uso promiscuo dei pochi parcheggi gialli per renderli a pagamento scippandoli quindi ai residenti. Siamo rimasti stupiti dall’appoggio fornito dall’Ascom al commerciante Tenucci quando questi ha affermato che i residenti del centro storico sono felici di non poter dormire fino alla una di notte per i rumori dei bar ed anzi che si augurano di spegnere i varchi dopo le 18 creando l’anarchia più assoluta. Volendo dimenticare questi episodi e considerarli come facenti parte del passato, ci rallegriamo che dalla teoria dell’imposizione sembra che adesso l’Ascom voglia passare a quella della discussione. Ci auguriamo che il Sindaco voglia finalmente prenderne atto iniziando a realizzare quella politica di concertazione,peraltro tanto sbandierata durante la sua campagna elettorale, procedendo immediatamente a convocare le parti ad un tavolo comune (meglio ancora una assemblea pubblica), rinunciando così a quella inconcludente politica della concertazione su tavoli separati, che tanto contraddice le sue proposte elettorali e altrettanto delude le aspettative dei lucchesi. http://vivereilcentrostorico.blogspot.com

sabato 20 aprile 2013

Risposta all'articolo di Tenucci sul quotidiano "La Nazione"

Troppo stimolante e contraddittorio per non essere approfondito l’intervento del commerciante/residente Sig Tenucci, nel corso del quale chiama in causa il Comitato Vivere il Centro Storico nella persona del Presidente. Gli facciamo i migliori auguri per il costituendo comitato di sedicenti residenti che si appresta a comporre, anche se molto onestamente crediamo che non avrà mai luogo e/o comunque lunga vita, come del resto tutti i comitati residenti organizzati dai commercianti resdienti nel centro. Tuttavia, nel caso, siamo disposti ad aiutarlo trasferendogli, se richiesta, la nostra esperienza decennale. Forse Tenucci non si rende conto della enorme scoperta antropologica che ha compiuto, ha trovato una nuova specie umana: il residente masochista. Secondo lui la gran parte dei residenti è contento di non poter dormire fino alle 2 di notte, per il solo motivo di avere il privilegio di vivere nel centro storico in prossimità di un bar “caciarone”. Anzi per rendere la vita ancora più difficile, e quindi secondo questa specie umana ancora più godibile, sarebbe opportuno spegnere i varchi alla sera in modo che si creino quelle gimcane di auto di passata memoria, quando Lucca non era ancora quella meta turistica sviluppata negli ultimi anni che, tra l’altro, dà lavoro a quei tanti commercianti onesti. La giustificazione di ciò appare ancora più risibile: aumentare la circolazione dei veicoli e quindi l’inquinamento, al fine di sconfiggere una criminalità di furti e rapine che peraltro non esiste, fatta eccezione per i pochi fatti di sangue avvenuti fra gli avventori dei locali pubblici. Una domanda non trova risposta: per quale motivo si dovrebbero spegnere i varchi lasciando la ZTL (che prevede una distanza massima percorribile di soli 500 metri) così come è? Chi andrebbe a parcheggiare nella ZTL senza permesso dovrebbe comunque essere sanzionato dai Vigili Urbani o no? Da buon residente il Sig Tenucci è a conoscenza che ci sono 1600 stalli gialli contro 4.605 permessi (senza contare le decine di migliaia di autorizzazioni rilasciate come temporanee e/o a categorie)? Sarà mica che il Sig. Tenucci, da anomalo residente, ha sposato la linea oltranzista dell’Ascom e del Consigliere Pdl Martinelli che vogliono togliere stalli gialli ai residenti per destinarli a pagamento? Per ultimo sa il Sig. Tenucci che ci sono delle normative che si chiamano Classificazione Acustica e Regolamento delle Attività Rumorose che sono vigenti in materia di rumori e disturbi della quiete pubblica? Sono cose che un comitato di residenti dovrebbe tenere presente. Ovviamente se di residenti si trattasse. http://vivereilcentrostorico.blogspot.com

Il sindaco di Londra invece ...

Boris Johnson è il Sindaco di Londra che è una delle più grandi capitali del mondo. Ha sotto di se una città composta da 8 milioni di abitanti ed una superficie di 1.500 km quadrati. Tanto per dare una idea, la sua circonvallazione è lunga 188 km. Nonostante le dimensioni e le problematiche di una città così grande, il suo Sindaco Johnson trova il modo e la maniera di indire regolarmente delle assemblee pubbliche a cui tutti possono partecipare. Queste assemblee non vengono fatte “a posteriori”, vale a dire finalizzate a giustificare quel provvedimento o quell’altro, bensì sono di natura consultiva e vengono realizzate per raccogliere le proposte ed i suggerimenti dei cittadini. Ci rendiamo conto che non diciamo niente di nuovo in quanto il Sindaco Tambellini aveva posto fra i suoi punti principali della campagna elettorale proprio la “partecipazione” dei cittadini alla vita pubblica, dobbiamo però osservare che questo encomiabile proposito è poi rimasto lettera morta perché i cittadini vengono regolarmente ignorati, oppure, salvo casi sporadici, interpellati a cose già fatte, tanto è vero che a volte l’unica maniera di far sentire la propria voce è rimasto il ricorso a Tar. La strada percorsa dal Sindaco è pressoché identica a quella dei suoi predecessori e cioè: incontri a porte chiuse con le Associazioni ed “elargizione” di fugaci, quanto inconcludenti, incontri con quei comitati o gruppi di cittadini che chiedono lumi circa le sue affermazioni apparse sulla stampa. Molto onestamente non ci pare il massimo e sicuramente la gente si aspettava di più.

venerdì 19 aprile 2013

Intervento del Comitato in risposta ad ASCOM

Dopo il nostro ultimo intervento, nel corso del quale abbiamo evidenziato un inutile quanto sterile atteggiamento dei vertici Ascom lucchesi teso a spegnere i varchi, oppure a “scippare” alcune decine di stalli gialli ai residenti per destinarli a pagamento, ignorando il fatto che tali stalli avrebbero avuto ben poca utilità nell’economia globale della città, qualcuno ci ha additato come nemici dei Commercianti. Mai giudizio fu più sbagliato!!! Noi sosteniamo che il Commercio è una componente del Centro Storico, che è come minimo alla pari con l’altra componente che è quella che noi rappresentiamo e cioè la residenza. Per questi motivi qualsiasi provvedimento non può che contemperare alle esigenze di tutte le componenti e quindi il Presidente della Commissione Centro Storico Ascom non può chiedere di spegnere i varchi alla notte solo perchè i locali notturni come il suo possano lavorare di più, oppure destinare le piazze monumentali a parcheggio a pagamento per aiutare le casse della Lucchese, oppure togliere stalli ai residenti per renderli ad uso promiscuo e quindi a pagamento (ultimamente anche il Consigliere Comunale Martinelli del PDL ha sposato questa linea e ciò ricorderemo agli elettori alle prossime elezioni). Tra l’altro questo accanimento contro i residenti è qualcosa che danneggia veramente il commercio nel Centro Storico perché sottrae energie preziose alla finalità principale che dovrebbe essere quella di incentivare la fruibilità del centro. Quanti interventi ha fatto l’Ascom per cercare di avere poche decine di stalli a pagamento in più: decine se non centinaia!. Quanti interventi ha fatto per reclamizzare le facilitazioni che l’Amministrazione concede ai cittadini lucchesi in tema di parcheggi? Perché tanti cittadini e tanti negozianti non sanno che, ormai da alcuni anni, possono parcheggiare alla Carducci (400 stalli) e alla Stazione (199 stalli) alla modica cifra di 1 euro al giorno? Per avere questa facilitazione il residente nel Comune di Lucca deve recarsi presso gli uffici Metro (edificio Lucca Port a S.Anna accanto alla Guardia di Finanza) munito di documento e di libretto di circolazione, richiedere la tessera magnetica per beneficiare dell’agevolazione. Da quel momento potrà parcheggiare nei parcheggi Stazione e/o Carducci alla modica cifra di 1 euro al giorno. Una volta esaurito il credito disponibile non ci si sono problemi: potrà ricaricare la tessera direttamente alle cassa automatica del parcheggio e continuare ad usufruire dell’agevolazione. Più facile e conveniente di così…..! Bastava saperlo!!! Perché deve essere il Comitato Vivere il centro Storico a pubblicizzare queste facilitazioni per il Commercio? Perché l’Ascom ee Martinelli del PDL non impiegano il loro tempo per organizzare e produrre materiale illustrativo da distribuire nei negozi loro associati al fine di informare i lucchesi di questa importante agevolazione nonché della altre che vengono offerte da Metro? I negozianti ne sarebbero sicuramente grati, i cittadini del Comune anche, i residenti del Centro Storico pure.

sabato 6 aprile 2013

Comunicazione alla camera di commercio

Alla Camera di Commercio di Lucca Alla Confcommercio Nazionale -Roma Alla Presidenza della Confcommercio Nazionale – Roma Al Sindaco di Lucca All’Assessore alle Attività Produttive del Comune di Lucca Agli organi di stampa locali Egregi Signori Dobbiamo purtroppo rilevare che il Presidente della Commissione Centro Storico Ascom Giovanni Martini , talvolta supportato dal Direttore dell’Ascom lucchese Pasquini, di frequente si accanisce contro i residenti del Centro Storico. Abbiamo purtroppo ricavato questa netta impressione a seguito delle proposte sostenute da Martini che di seguito andiamo sinteticamente a riepilogare: Spegnimento della rete di varchi telematici alla sera: perché poi proprio alla sera quando all’interno della ZTL ci sono solo stalli riservati ai residenti e quindi i veicoli senza autorizzazione non potrebbero comunque parcheggiare? Ci si vuole forse dimenticare che gli stalli di sosta per autorizzati all’interno della ZTL sono soltanto 1.097, per un totale di 1.600 parcheggi gialli all’interno delle Mura, contro una quantità di ben 4.346 permessi rilasciati ai residenti in aggiunta ai quali se ne devono sommare altri 315 concessi ai dimoranti ed alcune altre migliaia fra quelli a tempo e quelli per le categorie? Come si potrebbe controllare che i veicoli entrati dai varchi spenti non parcheggino sugli stalli per residenti aumentando di tal maniera la sproporzione fra stalli disponibili e permessi rilasciati? Non vorremmo che questa polemica nascesse da una, peraltro comprensibile visione molto personale del Sig. Martini, il quale, essendo proprietario di un locale pubblico e lavorando essenzialmente durante il periodo notturno, è magari portato a credere che ciò andrebbe a vantaggio di tutti i Commercianti e non già solo a quei pochi locali notturni che, come il suo, si trovano nella ZTL. In passato Martini si è spinto perfino a richiedere la modifica della ZTL e la conseguente realizzazione di parcheggi a pagamento in alcune piazze, adesso parzialmente destinate a parcheggio residenti ed i cui stalli sono conteggiati fra i 1.097 di cui sopra, senza considerare che ciò avrebbe comportato un danno esagerato per i residenti aumentando il divario fra stalli gialli disponibili e permessi rilasciati. Con la chiusura del Parcheggio Lorenzini sono venuti a mancare 115 stalli a pagamento e, nonostante che quando questo parcheggio venne realizzato, non un solo stallo fu destinato ai residenti, a questi ultimi sono stati recentemente sottratti ben 82 stalli gialli per compensare la perdita attuale di stalli blu. In pratica i residenti hanno assorbito quasi per intero la perdita degli stalli a pagamento della Lorenzini, nonostante non ne abbiano mai tratto alcun beneficio e ciononostante Martini richiede adesso di destinare ulteriori stalli di Piazzale S.Donato alla sosta a pagamento per compensare quelli persi con la Lorenzini. Di recente Il Direttore Ascom di Lucca Sig. Pasquini,in aggiunta al Presidente della Camera di Commercio Guerrieri, hanno dichiarato sulla stampa locale di ritenere necessaria la modifica della ZTL creando una disponibilità di sosta al servizio di un ipotetico, quanto improbabile nonché fallimentare mercato a Km 0 che dovrebbe realizzarsi in Piazza del Carmine e dove vi si prevede la vendita di prodotti tipici da parte di produttori locali quali frutta, verdura e simili (quindi molto pesanti ed ingombranti) e che dovrebbe vedere fra i loro clienti in maggioranza famiglie che vivono al di fuori delle Mura. Qualcuno riesce ad immaginarsi il traffico che verrebbe a realizzarsi sul lastricato medioevale di Via Mordini e qualcun altro saprebbe spiegare come potrebbero i miseri 24 stalli della Piazza del Carmine potrebbero essere funzionali alle decine di furgoncini degli espositori ed alle migliaia di veicoli di acquirenti che un tal mercato, di fatto all’ingrosso, si propone di attirare? Trascurando di menzionare altre richieste espresse da Martini che possono qualificarsi come “minori” ma comunque sempre destinate a creare disagi ai residenti, ci pare opportuno evidenziare che la crisi del commercio all’interno del Centro Storico non è imputabile alla difficoltà di accesso e/o di sosta per i motivi seguenti: -le attività all’interno del centro storico sono, secondo l’ultimo censimento elaborato dalla Camera di Commercio oltre 1.000 e quindi poche decine o poche centinaia di stalli blu in più sarebbero ininfluenti. - Il problema principale semmai è l’offerta, vale a dire che la merce in vendita all’interno delle Mura è pressoché identica per tipologia o marca a quella che si trova in periferia dove, negli ultimi decenni si è creata una distribuzione che copre molto bene il territorio con esercizi indipendenti e spesso localizzati in quei mini centri commerciali che si sono venuti a creare. Anzi la grande distribuzione di basso prezzo localizzatasi in periferia, offrendo una ulteriore tipologia di prodotto/prezzo pressochè introvabile nel centro storico, risulta essere ancora più apprezzata dai consumatori, visto la propensione all’acquisto di articoli economici che si è verificata durante gli ultimi anni in molti strati sociali. -Per quanto riguarda la ristorazione sono pochi i locali rimasti per i lucchesi in quanto il flusso turistico ne ha modificato la tipologia, il servizio, la qualità ed il prezzo, tanto è vero che mentre alcuni decenni orsono i lucchesi venivano in centro per mangiare bene, adesso all’opposto, in molti si dirigono verso la periferia dove possono trovare un rapporto qualità/prezzo decisamente ben più allettante. La situazione è destinata ad aggravarsi ulteriormente quando verrà inaugurato il nuovo centro commerciale di Viale Europa a Marlia, il quale vedrà la presenza di alcune decine di esercizi commerciali “non alimentari” e che sarà destinato ad intercettare una buona fetta di quella clientela che, nonostante tutto, finora si è recata all’interno delle Mura per effettuare gli acquisti. Quanto sopra premesso dobbiamo rilevare che questo “inutile” accanimento verso i residenti del Cenro Storico, che poi, nella loro misura, sono gli unici clienti fedeli dei negozi del centro storico, oltre a rilevarsi infruttifero sotto il profilo commerciale , potrebbe risultare addirittura controproducente nei confronti del flusso turistico che si riversa su Lucca, riuscendo difficile immaginare quale attrazione turistica possa essere esercitata da quella città aperta al traffico chiassoso ed indiscriminato immaginata da Martini, & Co.. Laddove questo accanimento del Presidente della Commissione Centro Storico,accompagnato da quello saltuario espresso dal Direttore Pasquini, dovesse verificarsi nuovamente, ci vedremo costretti a valutare iniziative clamorose di protesta nei confronti dell’Ascom in merito alle quali non ci sentiamo di escludere fin d’ora: - Uno sciopero dei consumi da parte dei residenti nei confronti dei negozi del Centro Storico, preceduto da numerosi volantinaggi ed assemblee pubbliche al fine di assicurarsi la buona riuscita dello stesso; - Volantinaggio nelle zone dello struscio al sabato pomeriggio evidenziando ai turisti, agli acquirenti e ai passanti l’atteggiamento dell’Ascom nei confronti dei residenti ed i motivi per cui lo consideriamo incomprensibile, ingiustificabile e prepotente. - Portare il dibattito circa questa presa di posizione dell’Ascom sulle maggiori testate giornalistiche nazionali nonché sulle trasmissioni televisive a copertura nazionale che intenderanno interessarsi del caso. Tali iniziative verranno da noi intraprese senza alcun ulteriore intervento in merito nel caso in cui, in assenza di vostre sollecite precisazioni e/o delucidazioni, dovessimo essere portati a pensare che le esternazioni di Martini in merito alla sottrazione di stalli di sosta dei residenti rispecchiano effettivamente la posizione dell’Ascom al riguardo. Distinti saluti Il Presidente del Comitato Vivere il Centro Storico Claudio Casotti

lunedì 28 gennaio 2013

I varchi telematici verranno spenti?

Le ultime notizie pubblicate sulla stampa dove si afferma la volontà del Sindaco Tambellini di spegnere i varchi per aumentare la sicurezza e sfavorire l’escalation di violenza ci lasciano senza parole. Siamo consapevoli che il Sindaco non vive nel Centro Storico e che gli può sfuggire qualche dettaglio, ma da lì a pensare che spegnere i varchi nella ZTL aiuterebbe a contrastare quei fenomeni di criminalità che si sono verificati sulla Circonvallazione, a Porta Elisa sulle Mura, oppure a Porcari rappresenta a nostro avviso un abbaglio bello e buono. Quali sono stati gli episodi di violenza e criminalità verificatisi all’interno della ZTL? A noi che ci viviamo non risultano. E’ vero che ci sono stati episodi di violenza in Piazza Grande e nella zona di Porta S.Pietro però questi si sono verificati fra i frequentatori dei locali della zona e quindi, se proprio si vuole risolvere il problema derivante da questi pochi casi delittuosi, si dovrebbe non incrementare il traffico , bensì imporre la chiusura dei locali pubblici alle 21 ed aumentare la sorveglianza da parte delle forze dell’ordine. E’ vero che ci sono stati borseggi al Mercato dei Bacchettoni, ma si pensa di poter risolvere questo problema spegnendo i varchi della ZTL? Come può il Sindaco aggravare l’inquinamento atmosferico di Lucca favorendo ancora di più il traffico nonostante la nostra città sia la più inquinata di tutta la Toscana? Come può il Sindaco pensare di contraddire così palesemente gli strumenti amministrativi quali il PAC che invece prevede una diminuzione del traffico in centro? Come può il Sindaco pensare di spendere la bellezza di 500.000 euro per fare una nuova rete di varchi telematici per poi spegnerla alla sera? Come può il Sindaco contraddire così palesemente se stesso quando ebbe ad affermare durante un incontro che i varchi non sarebbero mai stati spenti? Abbiamo richiesto un intervento urgente al Sindaco per i dovuti chiarimenti e ci auguriamo che questo possa aver luogo. http://vivereilcentrostorico.blogspot.com

mercoledì 16 gennaio 2013

Qualità dell'aria

Le indagini effettuate da Legambiente e da Italia Oggi evidenziano un drastico peggioramento della vivibilità a Lucca, tanto è vero siamo passati al penultimo posto fra le città toscane lasciando dietro di noi solo Massa Carrara. La centralina di S.Micheletto con i suoi 54 superamenti del limite massimo di PM10 nel 2012 è preceduta in Toscana solo da una centralina di Firenze e da una di Prato. Il dato a confronto con quella di Capannori è disarmante: 54 superamenti a Lucca e soltanto 36 a Capannori nel corso del 2012. Tuttavia il fatto veramente sconsolante è che i provvedimenti per l’inquinamento a Lucca si prendono sulla base della centralina di Capannori e quindi non si prendono. Se poi ci fosse stata ancora la centralina di Viale Carducci, che rappresentava la concentrazione di inquinanti a cui sono esposti le migliaia di residenti che vivono sui viali di circonvallazione e nella immediata periferia, non è da escludersi che si sarebbero certificati oltre 100 superamenti Non c’è da meravigliarsi se, secondo l’indagine del Prof. Biggeri dell’Università di Firenze, Lucca presenta un +7/8% nelle malattie mortali legate all’inquinamento rispetto alla media regionale. Sicuramente il fatto che Lucca sia circondata da monti non aiuta la dispersione degli inquinanti, ma questo non è l’unico problema. Una delle cause principali degli esagerati livelli di inquinamento atmosferico a Lucca è la assoluta inattività delle Amministrazioni Comunali che si sono succedute nel corso degli anni, compreso quello appena trascorso. Il problema è presto detto: non si fa niente per paura di divenire impopolari. Nel comprensorio fiorentino, gli otto comuni che ne fanno parte, hanno deciso di stabilire delle limitazioni al traffico nella ZTL fin dal 15° superamento di PM10. A quel punto viene proibito, a fasce orarie, il transito dei motocicli e della auto a benzina Euro 1, delle autovetture diesel Euro 2 e 3, nonché dei diesel merci euro 1, senza prevedere alcun corridoio di transito in deroga. Ciononostante i loro livelli di inquinamento medio siano molto più bassi di quello lucchese. E a Lucca? A Lucca si proibisce di bruciare le sterpaglie e con questo si pensa di risolvere il problema. http://vivereilcentrostorico.blogspot.com

mercoledì 9 gennaio 2013

Summer Festival: Replica

Corre l’obbligo di replicare all’intervento dei vertici della Confcommercio, i Sigg. Melecchi, Martini, Bonino, Lanza e Cosentino, in merito al fatto che secondo loro l’accordo pluriennale con l’organizzatore del Summer Festival deve essere firmato senza se e senza ma. QQQquesta presa di posizione è quantomeno curiosa perché non credo che nessuno, loro inclusi, abbia avuto modo di leggere la bozza dell’accordo, Premesso che nel precedente intervento non è mai stata richiesta la cancellazione del Summer Festival e che abbiamo semplicemente evidenziato una presunta vulnerabilità di questa manifestazione di fronte ad un ricorso al TAR,così come ha insegnato l’esperienza bolognese dell’ estate scorsa; abbiamo ritenuto opportuno invitare il Sindaco di assicurarsi che l’eventuale contratto pluriennale non esponesse il Comune ad esose richieste di danni, come quella che si sta verificando, per il mancato adempimento di quanto previsto nell’accordo siglato fra l’Amministrazione Favilla e la Valore Spa per l’edificazione del Parco di S.Anna ,dove il Comune ha ricevuto una richiesta di risarcimento che ammonta a ben 40 milioni di euro. Teniamo inoltre presente che il Summer Festival di Brescia, fratello gemello di quello di quello di Lucca, non esiste più e che quindi qualche motivo di cui preoccuparsi ci dovrebbe pur essere. Tutto qui: una semplice richiesta di opportuna ponderazione e prudenza. Una normalissima richiesta di condotta da “buon padre di famiglia” tesa ad escludere la possibilità di aggravare le casse del Comune e quindi le tasche di tutti noi. Se poi qualcuno vuole azzardare per la difesa del suo interesse economico, allora può costituire una cordata di “capitani coraggiosi” che si facciano carico delle spese legali necessarie alla formulazione di un autorevole parere legale e, se necessario, realizzino una fideiussone per milioni di euro a favore del Comune di Lucca, al fine di coprire le eventuali spese legali e richieste di risarcimento, nel caso che queste vengano avanzate nei confronti dell’Amministrazione in virtù di tale accordo, anche per forzata inadempienza. Il tutto senza coinvolgere la cittadinanza Ci ha fatto piacere la menzione dello sciopero dei consumi da noi indetto anni addietro. Il fatto che lo si ricordi ancora ci convince che è stata un operazione che ha fatto clamore e quindi successo. http://vivereilcentrostorico.blogspot.com

Viali di Circonvallazione

Ancora una volta la circonvallazione di Lucca ha dimostrato tutta la sua pericolosità. Il traffico enorme, esagerato, rispetto al tipo di infrastruttura, ha causato l’ennesima vittima. Inconcepibile che si possa permettere il transito di decine di migliaia di autoveicoli accanto a migliaia di TIR e ad altrettanti motocicli e biciclette. Quante altre vittime di incidenti mortali, oppure di malattie neoplastiche causate dagli alti livelli di inquinamento il Sindaco Tambellini è disposto a tollerare prima di prendere dei provvedimenti, anche impopolari sul traffico dei viali? Pensa veramente di non dover fare niente fino alla utopistica realizzazione degli assi viari che richiederanno decenni, nella migliore della ipotesi? Dopo la sua affermazione circa la impossibilità di realizzare il senso unico sembra che il primo cittadino abbia tirato i remi in barca e che per tutta la sua legislatura la circonvallazione resterà così come è senza farci niente. Per rispetto della famiglia della vittima non è questo il momento di fare polemiche, tuttavia ci proponiamo di tornare a breve sull’argomento con proposte articolate perché è impossibile accettare questo facile immobilismo che da troppi anni sta distruggendo Lucca. A quel punto ci aspetteremo un immediato intervento da parte del Sindaco. http://vivereilcentrostorico.blogspot.com

Centralina in S.Micheletto

Abbiamo notato che l’ultima rilevazione del PM10 in S.Micheletto risale al 1 di Gennaio con una determinazione di ben 134 µg/mc (vale a dire quasi 3 volte il limite massimo) Come mai la centralina funziona con gli altri inquinanti ma non rileva il PM10? Forse il troppo inquinamento l’ha rovinata? Dopo aver smantellato la centralina di Viale Carducci, se si comincia a staccare il monitoraggio di S.Micheletto,avremo ottime possibilità di passare da ultimi a primi nella classifica delle città toscane più salubri. Sarebbe interessante sapere quale è il motivo per cui è stato sospeso il rilevamento del PM10 in S.Micheletto e quando verrà ripristinato considerato l’urgenza delle rilevazioni visto il periodo di alta pressione che provoca situazioni di inquinamento anche nelle altre città, perfino in quelle che generalmente sono più fortunate di noi http://vivereilcentrostorico.blogspot.com

venerdì 4 gennaio 2013

Summer Festival "For Ever"

Sembra che a giorni verrà siglata un intesa fra l’organizzatore del Summer Festival e l’Amministrazione comunale lucchese in merito ad un presunto accordo, della durata di alcuni anni, che regolerà lo svolgimento del Summer Festival a Lucca Preme sottolineare che questo accordo è già stato proposto dall’Organizzatore ai Sindaci precedenti, ma non è mai stato finalizzato. A ben vedere il motivo ci potrebbe anche essere. Il Summer Festival viene realizzato in Centro Storico grazie alla concessione di una deroga alla Legge Regionale n° 77 del 2000 che all’art 3 prevede una eccezione per particolari esigenze locali o ragioni di pubblica utilità. Appare evidente la difficoltà di riscontrare nel Summer Festival ragioni di pubblica utilità quando il biglietto più economico costa non meno di 50 euro e quando il marchio è di proprietà di privati, altrettanto difficile è riscontrare una esigenza locale nella sottrazione per un mese intero della Piazza principale della città, punto di incontro privilegiato dei cittadini e tappa d’obbligo per tutti i turisti che visitano la città. Oltretutto la localizzazione della manifestazione in Piazza Napoleone appare inconciliabile con quanto previsto dal vigente regolamento delle Attività Rumorose, il quale prevede l’ubicazione di queste manifestazioni all’Arena della Musica sul lungofiume oppure allo Stadio. Inoltre i limiti acustici previsti per lo svolgimento della manifestazione, seppure in deroga a quelli previsti nel Piano di Classificazione Acustica Comunale, non potranno mai, per legge, essere superiori agli 80 dba in quanto tutta la letteratura tecnica di riferimento individua, oltre questo limite, un potenziale rischio per la salute umana, ed è ben noto che invece questi vengono regolarmente superati. A corollario di quanto sopra resta da considerare che l’art. 659 comma 1° c.p.(disturbo alla quiete pubblica) non viene abrogato dalla legge speciale e quindi resta pienamente in vigore. Tutte queste criticità devono essere tenute di conto nell’ ambito di un accordo pluriennale in quanto, se per caso un gruppo di cittadini che vivono nella zona si ritengono danneggiati e propendono per un ricorso al TAR evidenziando le criticità di cui sopra, hanno ragionevoli probabilità di ottenere la immediata sospensione della manifestazione, come poi del resto è accaduto l’estate scorsa a Bologna. In un caso come questo a rimetterci potrebbe essere tutta la cittadinanza perché, se l’accordo non fosse ben ponderato, il Comune si potrebbe esporre a richieste di risarcimento milionarie, come stà accadendo adesso con la società che doveva edificare il Parco di S.Anna. Considerato che i soldi che il Comune impiega per le spese legali e per eventualmente risarcire in caso di soccombenza sono di proprietà dei cittadini, è opportuno fare si che qualsiasi impegno preso dall’Amministrazione non possa andare a discapito della cittadinanza. http://vivereilcentrostorico.blogspot.com