venerdì 4 gennaio 2013

Summer Festival "For Ever"

Sembra che a giorni verrà siglata un intesa fra l’organizzatore del Summer Festival e l’Amministrazione comunale lucchese in merito ad un presunto accordo, della durata di alcuni anni, che regolerà lo svolgimento del Summer Festival a Lucca Preme sottolineare che questo accordo è già stato proposto dall’Organizzatore ai Sindaci precedenti, ma non è mai stato finalizzato. A ben vedere il motivo ci potrebbe anche essere. Il Summer Festival viene realizzato in Centro Storico grazie alla concessione di una deroga alla Legge Regionale n° 77 del 2000 che all’art 3 prevede una eccezione per particolari esigenze locali o ragioni di pubblica utilità. Appare evidente la difficoltà di riscontrare nel Summer Festival ragioni di pubblica utilità quando il biglietto più economico costa non meno di 50 euro e quando il marchio è di proprietà di privati, altrettanto difficile è riscontrare una esigenza locale nella sottrazione per un mese intero della Piazza principale della città, punto di incontro privilegiato dei cittadini e tappa d’obbligo per tutti i turisti che visitano la città. Oltretutto la localizzazione della manifestazione in Piazza Napoleone appare inconciliabile con quanto previsto dal vigente regolamento delle Attività Rumorose, il quale prevede l’ubicazione di queste manifestazioni all’Arena della Musica sul lungofiume oppure allo Stadio. Inoltre i limiti acustici previsti per lo svolgimento della manifestazione, seppure in deroga a quelli previsti nel Piano di Classificazione Acustica Comunale, non potranno mai, per legge, essere superiori agli 80 dba in quanto tutta la letteratura tecnica di riferimento individua, oltre questo limite, un potenziale rischio per la salute umana, ed è ben noto che invece questi vengono regolarmente superati. A corollario di quanto sopra resta da considerare che l’art. 659 comma 1° c.p.(disturbo alla quiete pubblica) non viene abrogato dalla legge speciale e quindi resta pienamente in vigore. Tutte queste criticità devono essere tenute di conto nell’ ambito di un accordo pluriennale in quanto, se per caso un gruppo di cittadini che vivono nella zona si ritengono danneggiati e propendono per un ricorso al TAR evidenziando le criticità di cui sopra, hanno ragionevoli probabilità di ottenere la immediata sospensione della manifestazione, come poi del resto è accaduto l’estate scorsa a Bologna. In un caso come questo a rimetterci potrebbe essere tutta la cittadinanza perché, se l’accordo non fosse ben ponderato, il Comune si potrebbe esporre a richieste di risarcimento milionarie, come stà accadendo adesso con la società che doveva edificare il Parco di S.Anna. Considerato che i soldi che il Comune impiega per le spese legali e per eventualmente risarcire in caso di soccombenza sono di proprietà dei cittadini, è opportuno fare si che qualsiasi impegno preso dall’Amministrazione non possa andare a discapito della cittadinanza. http://vivereilcentrostorico.blogspot.com

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