venerdì 26 maggio 2017

Tutela del cento storico

Le recenti affermazioni del Consigliere Regionale Baccelli, a cui sono subito seguite quelle del Sindaco Tambellini sono interessanti, tuttavia ci permettiamo di far osservare che gli strumenti normativi per tutelare il Centro Storico ci sono già, il problema semmai consiste nel fatto che la loro applicazione viene sistematicamente omessa, con quelle conseguenze di degrado che sono sotto gli occhi di tutti.
L’ art 41 comma 1 lettera B del Codice Regionale del Commercio dice che “l’ area di somministrazione è quella dove ci sono i tavoli e le sedie nonché lo spazio funzionale che si trova fra dette strutture”, invece a Lucca un barino di 4 metri quadri conta su una superfice di somministrazione infinita con gli inevitabili problemi di ordine pubblico, igienici e sanitari, nonché quelli relativi alla violazione delle norme penali che questo comporta. L’ ultima ordinanza dove si vietava la consumazione al di fuori dell’ area di somministrazione risale al 2009 con l’Assessore Candelise. Da allora vige l’ anarchia più assoluta. Se si vuole risolvere questo problema basta fare come a Modena dove il Sindaco ha proibito la consumazione fuori dai locali dopo le 21. Ordinanza che abbiamo inutilmente consegnato all’Assessore Raspini anni addietro, in uno degli altrettanto inutili incontri che abbiamo inutilmente intrattenuto.
Tra l’altro in questo contesto il Comune è inadempiente all’ artt.58 e 67 del Regolamento di Polizia Urbana che, in estrema sintesi, vietano i bivacchi per la strada e gli atti contrari alla quiete pubblica, in quanto, nonostante le situazioni denunciate tutti i giorni, non ci risulta che siano mai state elevate sanzioni a questo titolo. Un membro del nostro comitato in gita a Siena si è seduta in Piazza del Campo per mangiare un panino ed è subito arrivato un Vigile a fargli presente che non poteva farlo, mentre da noi si permette ai turisti di stendere la tovaglia per fare il pic nic.
Non è vero che le liberalizzazioni previste dal Decreto Monti sono cosi selvagge. All art 31 si dice che: “la liberta’ di apertura di nuovi esercizi commerciali sul territorio senza contingenti, limiti territoriali o altri vincoli di qualsiasi altra natura, esclusi quelli connessi alla tutela della salute, dei lavoratori, dell’ambiente, ivi incluso l’ambiente urbano, e dei beni culturali . Quindi il Sindaco può e addirittura dovrebbe tutelare il Centro Storico. Sosteniamo questo da molti anni richiedendo la corretta applicazione della legge ed infatti questo concetto appare finalmente confermato e citato anche nell’ ordinanza di moratoria recentemente approvata a Lucca mentre a Pisa è già in vigore da diversi anni.
In conclusione gli strumenti per risolvere la gran parte dei problemi del Centro Storico ci sono e non è vero che i Sindaci hanno le mani legate. Da che cosa è dettata questa improvvisa sensibilità nei confronti del Centro Storico? Sarà mica dovuta al fatto che si sono resi contro che i voti persi nella compagine civile cominciano ad essere più di quelli guadagnati dalle persone che per divertirsi non esitano a mettere in croce i residenti degradando la città senza ritegno?
Volere o non volere questo è il dilemma!
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Stalli persi per lavori

Per poter effettuare i lavori di ristrutturazione al Mercato del Carmine, sono stati tolti 16 stalli gialli ai residenti con divieto di sosta fino al 28 Febbraio 2018.
Per quasi un anno (sperando poi che i lavori non vengano prorogati come quasi sempre accade) i residenti avranno a disposizione 16 stalli in meno, aggravando cosi la già drammatica situazione di 1500 stalli per 5.000 permessi (senza contare gli altri 5.000 permessi rilasciati alle categorie, artigiani ecc.)
Considerato che la ristrutturazione del Carmine porterà i suoi benefici, non tanto ai residenti della zona, bensí alle categorie dei commercianti e a quella parte di cittadinanza che fruirà dei servizi che vi verranno offerti, ci domandiamo per quale motivo gli effetti collaterali di tale ristrutturazione, come ad esempio la perdita di 16 stalli di sosta, debbano gravare solo ed esclusivamente sui residenti della zona.
Per evidente logica di giustizia abbiamo richiesto all’ Assessore Marchini di compensare il disagio dei residenti nella zona cambiando 16 stalli in Piazza S.Maria da sosta a pagamento a sosta per i residenti.
Ci sembrerebbe un atto dovuto perché, se è vero che Lucca è di tutti, anche i disagi dovuti al suo “abbellimento “ lo sono e quindi, anche essi, dovrebbero essere divisi fra tutti.
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Rissa in città

Quanto accaduto venerdi notte in Piazza San Michele lascia a bocca aperta. Decine di giovani alticci se non completamente ubriachi che, a notte fonda, si affrontano violentemente usando perfino mazze e bastoni.
Ci auguriamo che qualcuna delle telecamere sia servita a qualcosa, altrimenti sarebbe da domandarsi a che cosa sia servito farle installare. Finora non sono mai servite a nulla e ci auguriamo che almeno stavolta non sia cosi.
Ma quale Sindaco della notte? Ma quale maggiore libertà per i locali? Ma quale più movida? Diciamo basta ai capipopolo che per prendersi qualche voto in più promettono di voler prendere, se eletti, provvedimenti finanche contrari alle leggi vigenti. Solo chi vive e dorme all’ombra delle Pizzorne può permettersi il lusso di ignorare la realtà: il Centro Storico è diventato una grande Sagra della Birra dove un locale di 2 metri per 3 dispone di una superficie di vendita infinita, nella quale i suoi avventori bivaccano al di fuori del locale fino a tarda notte, si ubriacano indisturbati, urinano e vomitano dovunque, il tutto con la costante e quotidiana omissione delle previsioni contemplate dal codice di Polizia Amministrativa che vieta i bivacchi ed i gruppi di persone rumorose e degli art. 690 e 691 del Codice Penale che obbligano gli esercenti a non vendere alcool a chi è già alticcio, cosa che è impossibile attuare se l’ area di somministrazione di fatto è una piazza oppure una strada.
Cominciamo a vietare la consumazione fuori dell’ area di somministrazione dopo le 21 come fanno nel Centro storico di Modena. Cominciamo a far rispettare le previsioni del Codice di Polizia Amministrativa lucchese e il Codice Penale, solo dopo che la situazione è stata riportata nella legalità si potrà parlare di altro.
I discorsi politici demagogici, privi di senso, molti dei quali irrealizzabili, sono inutili e anzi controproducenti per il dibattito civile, ammesso che si voglia immaginare Lucca come una città civile.
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giovedì 4 maggio 2017

Incontro pubblico con i candidati sindaco: considerazioni

I Candidati Sindaco intervenuti all’ Agorà  hanno chiarito le loro posizioni in merito ai vari temi, partecipando attivamente al dibattito,  aiutando in questo modo i cittadini a decidere per chi votare e per questo li ringraziamo.
Corre l’ obbligo di porgere le scuse al Candidato Sindaco  Ilaria Quilici della Lega Toscana che per un nostro banale equivoco non è  stata invitata.
Ci scusiamo anche con il pubblico per l’affollamento della sala. Purtroppo l’ Agorà  costava soltanto 32 euro mentre la Pia casa avrebbe avuto un prezzo molto più alto che non potevamo permetterci. Cogliamo l’ occasione per dire che non ci sembra giusta la “mercificazione” dei locali quando l’interesse è   cosi diffuso e  generale.
Entrando nel merito dell’ incontro ed evitando il riepilogo della serata ampiamente riportato da tutte le testate giornalistiche, ci preme soltanto sottolineare un paio di punti che interessano da vicino i residenti.
I varchi telematici per Bindocci, Buonriposi e Manfrotto debbono essere lasciati sempre in funzione mentre secondo Barsanti, Santini e  Garzella, seppure con modalità  diverse  possono  essere spenti alla sera.
Una decisione questa che manca di “ movente” visto che secondo loro la sosta per i non residenti sarà  comunque proibita. Una condizione che poi lascerà il tempo che trova in quanto non sarà  possibile per i Vigili svolgere controlli cosí  capillari, mentre  i residenti troveranno parte dei già  pochi stalli gialli occupati da chi non ha titolo. Il tutto evitando di considerare che la ZTL   misura solo 800 x 1200 metri.
Per quanto riguarda la Movida dobbiamo riscontrare che l’ esposizione dei candidati è  stata povera se non priva di riscontri normativi. Nessuno ha parlato di Codice Regionale del Commercio, del Regolamento di Polizia Amministrativa tuttora vigente, del fatto che l’ ultima ordinanza che proibiva le consumazioni fuori degli spazi di somministrazione è  quella Candelise del 2009 e che da allora è  possibile organizzare impunemente delle vere e proprie sagre al di fuori del proprio locale. Anzi Barsanti si è  addirittura spinto a dire che andrebbero cambiati i limiti massimi fissati per le emissioni acustiche,  ignorando che la normativa acustica  è nazionale e deliberata in recepimento delle direttive europee e che quindi dovrebbe andare a Bruxelles per dire questo.
Santini invece ha proposto una non meglio precisata  figura del Sindaco della Notte che non si è  capito se dovrebbe svolgere   compiti di pubblico ufficiale,  oppure essere  semplicemente il rappresentate nominato dalle categorie commerciali e privo di alcuna formazione tecnico/giuridica. L’ unica proposta concreta ci pare sia pervenuta da Garzella che ha proposto di trovare per i locali notturni una localizzazione esterna alle Mura, lontana da abitazioni, ben servita da parcheggi che consenta ai giovani di divertirsi fino all’ ora che vogliono senza danneggiare la vita di nessuno.
Per il resto è  stato tutto politichese, non è stato spiegato adeguatamente come si possa far convivere i gruppi di giovani che alle 3 di notte schiamazzano sotto le finestre di quelli che alla mattina presto devono alzarsi  per andare a lavorare.
La delocalizzazione  dei locali notturni è  l’unica soluzione per conciliare due posizioni che altrimenti  sono inconciliabili fra di loro. Da anni proponiamo questo.  Abbiamo indicato il Lucarotti e Brocchini quando erano ancora liberi, ci sono ancora alcuni stabili vuoti nei pressi del cimitero che sarebbero luoghi ideali per fare musica fino alle 6 del mattino senza richiedere deroghe  e senza disturbare nessuno.
La nostra sensazione è  che per un candidato Sindaco che non vive in città   l’invivibilità del Centro Storico è  un problema marginale perché  non lo ha mai vissuto personalmente, il tutto aggravato dalla  scarsa conoscenza della normativa vigente.
Ad ogni modo siamo orgogliosi di essere riusciti a realizzare questa partecipata occasione di confronto fra Candidati e cittadini perché siamo convinti che il pubblico dibattito rappresenta sempre una occasione di chiarezza e di crescita civile.
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Trasporto pubblico: un esempio da seguire.

Da pochi giorni a Pisa è stato inaugurato il Mover. Una navetta elettrica ad elevata frequenza (ogni 5minuti) che collega la stazione all’ aeroporto, facendo sosta ad un parcheggio da 1.330 posti costruito sull’ Aurelia.
Il costo giornaliero per quel parcheggio sarà di 2,50 euro e comprende un biglietto andata e ritorno per la stazione, oppure per l’ aeroporto. Trasporterà qualcosa come 2,5 milioni di passeggeri l’anno.
Un investimento costato 71 milioni di euro di cui 21 sono stati finanziati dalla Comunità Europea mentre il resto da privati. In pratica il Comune di Pisa non ha tirato fuori un euro.
Gli amministratori pisani sono riusciti a togliere dalle strade cittadine milioni di autoveicoli offrendo loro parcheggi lontano dal centro a costi più che ragionevoli, mentre da noi si continua a detenere la maglia nera come città più inquinata della Toscana, il progetto Lucca Port (trasporto merci in centro) è rimasto nel cassetto, la progressiva pedonalizzazione del centro storico ha subito una battuta d’arresto, mentre si arriva perfino a prospettare lo spegnimento dei varchi posti a tutela della ZTL.
In quanto ad opere di pubblica utilità siamo gli ultimi, mentre invece per quanto riguarda le spese arriviamo alle prime posizioni grazie a voci come Summer Festival e IMT che durante gli ultimi anni sono costati milioni e milioni di euro alle tasche dei lucchesi. Soldi spesi con effetti “invisibili” agli occhi dei più.
Un po’ di invidia per i cugini pisani la proviamo e ci auguriamo che, durante la campagna elettorale in corso, qualcuno fra i candidati Sindaco arrivi a parlare di programmi realmente interessanti favore della collettività. Saremo ben felici di cambiare idea.
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Ganasce o non ganasce, questo è il problema.

Sicuramente i quasi due milioni di euro proventi delle multe costituiscono una risorsa importante per il Comune di Lucca. Con questi soldi si migliorerà la sicurezza stradale, si investirà in segnaletica e si contribuirà alla spesa di 62mila euro annuali per la previdenza integrativa degli Agenti, prevista con uno stanziamento di 300 euro a dipendente.
Spese giuste e sacrosante ma che potrebbero essere ancora più importanti se le multe le pagassero anche i conducenti dei veicoli registrati all estero e non solo gli italiani, che poi in massima parte sono lucchesi.
Delle 118.832 contravvenzioni per un totale di 10.358.988,91 euro elevate agli stranieri durante gli anni 2012/13/14/15 soltanto il 27,92% è risultato pagato, mentre i restanti 7 milioni circa sono andati in fanteria e magari, per gran parte di quelle multe inevase, si è forse proceduto al pagamento dell’aggio ai concessionari e alla postalizzazione degli atti, quindi rimettendoci.
Che sia difficile riscuotere le multe agli stranieri è cosa risaputa perché non esiste nessun accordo per la transazionalità dei pagamenti dovuti a sanzioni e quindi, per il” furbo” straniero, è facile evadere quanto dovuto, a differenza dell’ italiano che altrimenti si ritroverà la multa nella cartella esattoriale.
Per questi motivi il Codice della Strada prevede, all’ art. 207, che il veicolo straniero sanzionato su territorio italiano debba pagare la contravvenzione immediatamente, oppure pagare un deposito se intende contestarla.
Per questi motivi, visto il numero spropositato dei veicoli con targa straniera che parcheggiano sugli stalli residenti, la nostra associazione, in passato, ha richiesto l’ applicazione delle ganasce. Quest’ ultimo è l’ unico sistema che permette l’osservanza dell’ art.207 CdS in quanto non è possibile lasciare un agente a presidiare il veicolo fino al ritorno del proprietario per la notifica della multa.
Una richiesta logica e giusta, visto che gli italiani le multe le devono pagare, che però non è mai stata presa in considerazione.
Ci auguriamo che la prossima amministrazione, magari dotandosi di un Assessore veramente capace ed in grado di gestire il corpo della Polizia Municipale che non ha mai visto un organico cosi ridotto e di conseguenza una efficienza cosi deludente, sia in grado di affrontare efficacemente il problema e trovare soluzione a questa palese ingiustizia che peraltro costituisce anche un notevole danno erariale.

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Stalli bianchi fuori dalle mura

Una importante Associazione dei Commercianti del Centro Storico ha recentemente richiesto la realizzazione di stalli gratuiti fuori delle Mura.
Questa richiesta è perfettamente plausibile e condivisibile, tanto è vero la nostra osservazione n. 3 al Piano Generale del Traffico richiedeva testualmente di “ realizzare stalli di sosta gratuiti all’ esterno delle Mura. La presenza di tali aree è richiesta dal comma 8 art. 7 del CdS nel caso in cui il Comune assuma l’ esercizio diretto del parcheggio con custodia o lo dia in concessione oppure disponga l’ installazione di dispositivo di controllo della sosta, derogandosi a tale obbligo soltanto per le zone definite “ area pedonale” e “ zone a traffico limitato” , nonché per quelle definite A dal Decreto Ministro dei Lavori Pubblici n. 1144/68 e per le zone individuate come di particolare rilevanza urbanistica” .
Siamo in attesa della pubblicazione delle risultanze alle osservazioni al Piano generale del Traffico da parte del Comune di Lucca e ci auguriamo di non renderci conto di essere stati gli unici ad “ osservare ufficialmente” la mancanza da parte del Comune a questo adempimento di legge.
Se per caso fossimo stata l’ unica Associazione a formulare tale richiesta non sapremmo davvero che cosa pensare circa i pesanti appelli e talvolta rimproveri, espressi nei confronti dell’Assessore Marchini da parte di queste Categorie.
Sicuramente la presenza sulla stampa alza il livello vocale dell’ istanza, ma senza richieste formali nelle sedi, nei modi e nei tempi opportuni , questa è destinata ad essere ininfluente. Ci auguriamo di non essere stati gli unici a richiedere ufficialmente, nelle sedi opportune, la realizzazione di stalli bianchi fuori dalle Mura, perché , se così fosse, sembrerebbe che le associazioni di categoria sostengono il commercio cittadino così come la corda sostiene l’impiccato
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