lunedì 23 settembre 2019

ampliamento della ztl


In tutta onestà dobbiamo ammettere che l’ atteggiamento dei commercianti di fronte all’ ipotesi di ampliamento della ZTL non ci stupisce per niente:
E’ sempre stato così. Ricordiamo con benevola compassione le previsioni da fine del mondo enunciate dai commercianti quando le Mura vennero chiuse al traffico veicolare, per poi ripetere gli stessi concetti ad ogni successivo ampliamento della ZTL.
Come ci dice l’ Ascom, le attività commerciali in Centro Storico sono aumentate durante gli ultimi anni, addirittura si è resa necessaria  una moratoria per bloccare l’apertura di nuovi locali e questo vuol dire che i commercianti non sono capaci di fare previsioni realistiche. Quello che invece ci stupisce è quanto accaduto all’ interno della Giunta. Durante l’ assemblea pubblica tenutasi all’ Agora l’ Assessore Bove presentò un piano conoscitivo chiedendo ai cittadini di fare suggerimenti entro il 7 Settembre, data in cui doveva avere inizio la  fase elaborativa.
Pochi giorni dopo quella data  l’Ascom dice di essere venuta a conoscenza di un piano dettagliatamente formulato che prevede un ampliamento della ZTL e una riduzione degli stalli a pagamento. Visto che questa progettazione veniva rigidamente svolta all’ interno della Giunta chi è stata la “gola profonda” che ha portato i commercianti a conoscenza della bozza? Forse un inserviente delle pulizie? O forse un funzionario infedele? O magari un assessore che con questo “collaborazionismo”  ritiene di venire  ripagato con le preferenze alle prossime elezioni?
Noi non siamo sicuramente in grado di saperlo. Che i normali cittadini si sentano “figli di un Dio minore” di fronte ai commercianti è cosa ormai risaputa, ma che si arrivasse a delle fughe di documenti non ce lo saremmo mai aspettato.
Comunque le recenti osservazioni trasmesse dall’ Ascom dopo il 7 Settembre non devono essere minimamente prese in considerazione dalla Giunta  a causa del fatto che i termini erano  ormai trascorsi. Quindi i Signori Assessori commetterebbero un illecito penale nel caso in cui  se le trovassero anche soltanto  in mano
Se dibattito ci deve essere che sia pubblico. Dopo aver fatto un regolamento di Polizia Urbana che favorisce la movida permettendo il bivacco e  la consumazione dell’ alcool sul suolo pubblico, con le conseguenze che sono sotto  gli occhi di tutti, questa Amministrazione sta passando  alla storia come quella che per favorire dieci barini ha rovinato Lucca nella sua vita sociale e nel decoro che la faceva classificare come la città del garbo
Se poi dovessero contare le firme, allora che ce lo dicano. Noi ne abbiamo diversi chili in cantina e non sono mai servite a nulla. Se necessario possiamo comunque protocollarle di nuovo.
Ci auguriamo che l’Amministrazione Comunale , che peraltro  è l’ unica negli ultimi quaranta anni a non aver mai provveduto ad alcun ampliamento  della ZTL  e che ha portato Lucca ad un livello di indecenza mai verificatosi prima, si renda conto che  abbiamo toccato il fondo e che eviti di scavare con il piccone e la pala per andare ancora più in basso.

nuovo regolamento cosap


Ricordiamo il fervore con il quale venne dibattuto il nuovo regolamento della Cosap in Consiglio Comunale che prevedeva un aumento  della tassa per la locazione del suolo pubblico.
Evitiamo di valutare se sia giusto o meno aumentare di poche centinaia di euro all’ anno il costo del suolo pubblico per locali che vendono due birre alla modica cifra di  10 euro e preferiamo concentrarci sul regolamento varato sotto la vigenza dell’ Assessore Mercanti.
Nel paragrafo che riguarda le occupazioni temporanee degli esercizi di somministrazione, all’ articolo 20 comma 10 vi si legge: In ogni caso, con l’esclusione dei tavoli, delle sedie e degli ombrelloni, le installazioni di cui  al comma 4 del precedente articolo 15 ter, devono essere rimosse al termine del periodo indicato nella domanda di concessione, pena la comminazione delle specifiche sanzioni previste dalla legge.
Leggendo il regolamento abbiamo avuto modo di riscontrare  che  l’ art. 15 ter, così come il suo comma 4, non esistono per niente.
Questo potrebbe portare ad intendere che un locale può richiedere, ottenere e pagare la concessione di suolo pubblico  per una settimana dopodichè, trascorso il periodo di concessione, togliere magari le fioriere e lasciare tavoli sedie e ombrelloni per mesi e mesi senza aver niente  da pagare.
Ci stupisce molto il fatto che questo particolare di non poca importanza non sia emerso durante le numerose ore di discussione in Consiglio Comunale.
Abbiamo sempre sostenuto, soprattutto dopo il varo del Nuovo Regolamento di Polizia Municipale, che gli Assessori e i Consiglieri meglio sarebbe che non scrivessero i regolamenti perché privi di competenza tecnica, però ci saremmo aspettati che prima di portare un regolamento in Consiglio l’ Assessore competente almeno una breve lettura gliela avesse data. Cosa che probabilmente per qualche motivo  è venuta a mancare.
Che dire poi dell’ Ascom che ci rimprovera di rappresentare  soltanto poche centinaia di persone e che, secondo loro,  niente siamo  rispetto alla loro presunta  “mastodontica” struttura posta a difesa degli interessi di mille e più attività. Ma l’ Ascom li legge i regolamenti che riguardano la categoria che dice di rappresentare, prima di discuterli?  Oppure le basta che gli associati siano in regola con la quota associativa?

Per il regolamento in questione vedasi

http://www.comune.lucca.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/12159


reti metalliche sulle mura


Nelle condizioni attuali  le Mura sono semplicemente ridicole.
Vederle riempite di orribili reti metalliche è un cosa che fa stringere il cuore ai lucchesi.
Sapere che questa misura viene ordinata dalla Procura a seguito degli incidenti occorsi a quegli stranieri sprovveduti o figli di sprovveduti che si sono avventurati sui cigli delle Mura sembra incredibile.
Allora che cosa si dovrebbe fare per il Fosso? Quello si che è pericoloso con l’ acqua talmente alta e impetuosa che, soprattutto nel tratto Sud, arriva fino alla volta dei ponti, cosicchè, se uno ci casca dentro, a causa delle forte corrente,  batterà il capo contro i mattoni con conseguenze facilmente immaginabili.
Che dire poi dei chilometri di fiume accessibili a tutti? Se qualcuno ci affogasse come purtroppo è già successo  che si fa? Si faranno 40 chilometri di reti metalliche lungo le rive? Che dire poi dei sentieri delle Apuane dove accadono molti incidenti? Si recinta tutto?
Fino a prima dell’invasione del turismo low cost tanto caro a questa amministrazione, questi episodi  non accadevano. Però il turismo è solo una delle concause del fenomeno. L’ altra causa, che poi  è il motivo principale, è costituita dalla disattenzione di questa Amministrazione verso i controlli. L’ organico dei Vigili Urbani si è sconsideratamente ridotto a 75 unità, niente se si pensa che un “paesino” come Viareggio ne ha più di 100. Invece delle reti non sarebbe meglio utilizzare una pattuglia fissa sulle Mura che faccia veramente le multe come dovrebbe fare a quegli idioti che salgono sui parapetti? Dopo un paio di  giorni si sarebbe sparsa la voce e sui parapetti non ci salirebbe più nessuno.
D’ altra parte quando uno che magari viene da un paese civile si trova in una città senza regole, dove la gente vomita, urina e defeca impunemente per i vicoli, staziona in strada con in mano la bottiglia di alcool fino alle 3 di mattina, bivacca sugli scalini dei palazzi in ossequio alle liberalizzazioni volute da questa Amministrazione grazie al nuovo Regolamento di Polizia Municipale, vede sotto le Mura un “campo” coperto da ghiaino anche se qualcuno lo definisce un monumento,  figuriamoci se si da la pena di rispettare  pochi cartelli sparsi a giro per le Mura.
Oltretutto il fatto veramente grave è che ormai non si può più andare sulle Mura per una rilassante passeggiata perché c’è il risciò che ti strombazza per passare, il deficiente con la bici da corsa che si diverte a zigzagare ad alta velocità fra i pedoni mettendo a serio rischio la loro incolumità, i bambini vanno tenuti severamente per mano  per evitare loro incidenti causati da  comportamenti sconsiderati che non vengono mai sanzionati  e che quindi sono di fatto  permessi. Per questi motivi ci domandiamo:   non sarebbe bene chiudere le Mura del tutto, anche ai pedoni?  Sarebbe una misura straordinaria ma necessaria, almeno fino a quando non ci sarà un’ Amministrazione che si occupi anche della città oltre che solo ed esclusivamente delle manifestazioni.

palo life aspire


Difficile credere che non si potesse trovare una posizione migliore per installare il palo in Via del Fosso adibito ad ospitare il rilevatore per la gestione del progetto di logistica “Life Aspire” che controllerà l’entrata e l’uscita dei mezzi adibiti al trasporto merci.
Ci domandiamo perché questo  palo e il suo relativo “cassonetto” sono stati installati proprio sul ponte di Via del Fosso, alterando  così la visione e la prospettiva monumentale del corso d’acqua?
Cosa sarebbe costato metterli pochi metri più avanti in direzione del Giardino Botanico, magari sulla facciata della scuola?
Per fare un lavoro del genere ci vogliono due autorizzazioni: la paesaggistica e la archeologica? Possibile che entrambe siano state concesse per installarlo proprio sul ponte?
Lo abbiamo richiesto a Comune e Soprintendenza e siamo veramente curiosi di leggere  le loro risposte.