venerdì 11 settembre 2020

consiglio comunale su sistema ambiente

 

Finalmente abbiamo capito il motivo per cui ai cittadini e alle associazioni è stato reso impossibile partecipare al Consiglio Comunale Straordinario sui rifiuti.

In pratica la maggioranza ha preso per buona la richiesta  del consigliere di opposizione Martinelli affinchè gli “interventi esterni” fossero soltanto quelli dell’ Assessore e dei rappresentanti di Sistema Ambiente. Difficile da comprendere il motivo per cui Martinelli si è trovato in disaccordo con i suoi colleghi di opposizione che erano contrari a questa volontà di zittire la cittadinanza.   Una strana  concezione della “democrazia rappresentativa”, quella di Martinelli,  tanto di  moda al giorno d’oggi, secondo la quale il cittadino deve avere contatto con la vita pubblica soltanto ed esclusivamente una volta ogni cinque anni in occasione delle elezioni.

Durante la  discussione sono  venute fuori le verità più strampalate. Secondo alcuni il Garby è un  grosso passo avanti dimenticando il fatto che prima ci potevano essere qualche decina di sacchetti esposti fuori tempo, mentre adesso ce ne sono centinaia accatastati ai piedi dei cassonetti tutti i giorni e per tutto il giorno.

Nessuno ha parlato del fatto che i Garby sono stati installati senza prima aver fatto il necessario regolamento comunale che prevede  le distanze minime  da porte e finestre, penalizzando così chi si trova ad avere il cassonetto a due metri dal letto e deve sorbirsi il puzzo del disinfettante oltre al rumore del conferimento dei rifiuti e dello svuotamento del cassonetto.

L’ Assessore si è dilungato sul fronte “risparmio” peccato però che sotto il suo mandato  la bolletta è continuata ad aumentare a dismisura  negli ultimi anni. Un risparmio che si produce, secondo lui, tagliando il servizio di raccolta che già vede in periferia  un solo ritiro alla settimana di multimateriale. Forse la prossima iniziativa dell’ Assessore sarà quella di organizzare dei bus che i cittadini possono utilizzare per andare a portare direttamente i sacchetti dei rifiuti alla discarica?  Perché invece di tagliare i servizi, nonostante l’ aumento in bolletta, non si parla di ridurre i costi? Sono spese bene tutte le centinaia di migliaia di euro che ogni anni vengono spesi in un Consiglio di Amministrazione che non ci sembra il più efficiente del mondo? Perché non risparmiare riducendo i loro compensi?

Che dire poi degli insoluti? Fino a due anni fa i crediti non riscossi ammontavano a 16 milioni e la quota nel bilancio annuale destinata a “spalmare” i crediti non riscossi sulle spalle degli onesti cittadini ammontava a 1.300.000. In pratica i cittadini onesti si trovano a dover pagare oltre un milione di euro ogni anno per le inefficienze di Sistema Ambiente di fronte a stipendi dirigenziali ben oltre i centomila euro l’anno.

Ci domandiamo dove vanno a finire i sacchetti lasciati fuori dai cassonetti. Andranno nell’ indifferenziata e quindi all’ inceneritore aumentando così i costi di gestione? Siamo curiosi di vedere a fine anno quanto sarà l’ aumento di questa voce per poi eventualmente denunciarlo alla Corte dei Conti.

Se qualcuno  continua a sostenere che i Garby ci vogliono, nonostante tutti i problemi che provocano,  li deve rendere senza serratura  e fruibili da tutti in attesa di una nuova Amministrazione che possa contare su personalità più capaci in grado di riportare in uso  il servizio di raccolta porta a porta, da svolgersi però  in orario serale come fanno tutti.

Nel frattempo Il Comitato aiuterà quei cittadini che lamentano problemi igienici e sanitari e che vorranno richiedere l’ abbattimento della tariffa per i gravi problemi che si trovano a dover sopportare.

Una piccola nota sui bidoni dei pubblici esercizi: prima stavano sulla strada dalle 20 alle 9 della mattina dopo, mentre adesso ci stanno tutto il giorno. Anche questo è un grosso passo avanti?

stalli blu vuoti e stalli gialli pieni

 

Di solito ad Agosto non è mai stato difficile trovare un parcheggio sugli stalli gialli a causa del fatto che molti residenti  sono in ferie.

Quest’ anno invece trovare uno stallo giallo libero è praticamente impossibile.

L’ Assessore Marchini lamenta una riduzione del 50% del parcheggio sugli stalli blu durante il mese di Luglio. Sicuramente una parte di questo calo è dovuto alla diminuzione di turisti mentre, altrettanto sicuramente, la gran parte di  questo calo è legato al fatto che, con i varchi spenti e grazie alla prevedibile assenza di controlli, tutti possono parcheggiare gratuitamente ed impunemente sugli stalli gialli.

Una perdita di entrate che si è andata a sommare a quella provocata dallo sconto sul secondo permesso.

Quando l’ Assessore Raspini affermò che l’ efficacia pratica dello spegnimento di varchi era tutta da valutare ci sembra che abbia peccato di superficialità. Non solo non è servito a nulla, ma ha danneggiato gli interessi dei residenti  e perfino quelli delle casse comunali.

Meglio sarebbe stato non toccare i varchi e allo stesso tempo dimezzare il prezzo della sosta sugli stalli blu. Quello si che sarebbe stato un provvedimento intelligente.

Via dei Fossi sempre più Lucca Land

 

Valorizzazione dei Via dei Fossi: la montagna ha partorito il topolino.

Finalmente siamo arrivati al dunque. Ad eccezione del Sindaco Tambellini tutti gli interventi, magari con accenti diversi, sostengono che i Fossi vanno valorizzati e che valorizzazione significa riempirli  di barini, ristorantini  e affini.

Una richiesta promossa  da un paio  artisti e da un paio di ristoratori ha trovato sponda in gran parte dei consiglieri comunali,  affinchè questa zona venga deturpata con la movida fino alle tre di notte come già fatto con Corso Garibaldi, Piazza San Michele e Portone dei Borghi.

Ridicola la richiesta di ripristinare il lastricato alla Madonna dello Stellario: per quali motivo li si dovrebbero aggiustare le pietre e da tutte le altri parti no. La pavimentazione in  pietra è sconnessa per tutto il centro storico, le pietre vengono aggiustate con il cemento alterandole e deturpandole, tanto è vero abbiamo ritenuto di dover denunciare la situazione richiedendo l’ intervento della Soprintendenza.  Perché le pietre dovrebbero essere aggiustate in Via dei Fossi e non nelle altre vie del Centro Storico?

Ricordiamo che il lastricato è in via di distruzione in tutto il Centro Storico  a causa della cancellazione del progetto Cedme-Lucca Port operato dalla maggioranza senza alcuna resistenza da parte della minoranza. Un progetto che avrebbe ridotto ai minimi termini la percorrenza sul selciato da parte di migliaia di camion tutti i giorni, naufragato con l’assenso o il mancato dissenso reale  di tutti i consiglieri comunali dopo che sono stati spesi  milioni di euro.

Queste cosiddette “valorizzazioni” andranno avanti fino a che i cittadini, oltre che ad arrabbiarsi per non poter dormire fino alle tre di notte a causa degli schiamazzi, non faranno causa al Comune come  a Brescia ottenendo anche il risarcimento per il danno subito. Quello che ci rammarica veramente  è che tutti i problemi che esistono nel Centro Storico appaiono saltuariamente sulla pagina Facebook  di questo o quel consigliere, giusto per ottenere un po' di visibilità, per poi essere accantonati subito dopo e lasciare spazio alla promozione di quella Luccaland, tanto criticata,  ma sempre sponsorizzata per la  ricerca di un voto in più.

manifattura: regalie al privato con i nostri aoldi

 Siamo contenti che il Baluardo San Paolino sia uscito dal “progetto Manifattura” . Era una bestialità che  magari poteva venire in mente al milanese di passaggio, ma che non era nemmeno immaginabile  per qualsiasi lucchese. Il termine “progetto” che sembra sia stato utilizzato dal Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca è appropriato con  quello di cui si parla?  Una “cosa” che un giorno prevede la convenzione di un baluardo (sotteranei compresi) per 50 anni e il giorno dopo non lo prevede più si  può definire  progetto? Ci sembra un termine un po' troppo generoso per una “cosa” che deve ancora essere discussa con gli Enti e soprattutto con la città. Che dire poi della passerella che dovrebbe collegare la manifattura alle Mura? Dove si trova il nesso storico monumentale? Sarà soltanto un elemento di marketing per garantire ai condomini di poter andare sulla Mura direttamente dalla camera da letto?

Volendo sintetizzare ai minimi termini la situazione: una parte consistente del Centro Storico (la Manifattura)  è abbandonata. Una parte verrà ristrutturata con i soldi PIUSS e vi troverà alloggio una Università che potrà così contare su una sede prestigiosa a costi contenuti.

Per l’ altra parte della Manifattura, siccome non è stata individuata alcuna soluzione, si pensa di darla per molto poco ad una società che ci farà quella che pare essere una semplice  e banale operazione speculativa edilizia.

Ci piacerebbe capire che cosa ci guadagnano i cittadini con 90 appartamenti e 15 fondi commerciali, più alcuni fondi per il terziario, da immettere sul mercato quando sembra che  i milioni di euro per cui l’ immobile verrà ceduto saranno molto pochi e lo sconto richiesto per gli oneri di urbanizzazione dovrebbe essere  del 70%. Dove è il guadagno per la città?

Siamo sicuri che la Soprintendenza accetterà questa operazione immobiliare? In fin dei conti si tratta di un bene storico e sarebbe giusto utilizzarlo come fosse una qualsiasi  area di periferia?

Non si capisce neanche l’ atteggiamento di altre associazioni. Quella dei commercianti, sempre pronta a dare guerra ai residenti per togliergli dieci stalli di sosta, non dice niente per il fatto che “il mantra” sostenuto da dieci anni e cioè 1.000 stalli di sosta alla Manifattura è definitivamente archiviato e che la gestione dei parcheggi promessi da Coima passerà sotto la loro gestione? Che succederà se la società proprietaria del parcheggio decidesse  da un giorno all’ altro di raddoppiare le tariffe?

Che dire poi del milione e trecentomila euro all’ anno che Metro smetterà di incassare dal parcheggio Manifattura? Ce la farà Metro a sopravvivere senza il Parcheggio Manifattura? Sono 65 milioni di incasso sicuro (in cinquanta anni) che da soli ripagheranno l’investimento della Fondazione Cassa di Risparmio

E’ dal 2009 che la Manifattura deve trovare uno scopo, ma non è accettabile che dopo 11 anni di lavoro infruttifero  si debba regalare ad un costruttore per farci un’ operazione dalla quale la città non trarrà alcun vantaggio solo ed esclusivamente per evidente incapacità strategica e  progettuale

varchi e turisti

 

Quando vennero riaperti i varchi telematici un Assessore ebbe ad affermare che era un provvedimento  “la cui efficacia pratica, è vero, è tutta da valutare, ma che serve soprattutto ad infondere fiducia ad un settore che adesso ne ha enorme bisogno”.

Forse per quell’ Assessore infondere fiducia voleva dire lasciare che il furbo di turno parcheggiasse dovunque e gratis nonostante i parcheggi a pagamento siano sottoutilizzati?

Forse la riapertura dei varchi è stata decisa per permettere a quell’ olandese con il Porche Cayenne di parcheggiare in Via del Calcio su uno stallo residenti evitando così di spendere quei tre o quattro euro che sarebbero stati necessari per farlo al Parcheggio Mazzini?

Magari quell’olandese, una volta tornato a casa, concorderà con i suoi compatrioti  circa il fatto che è meglio non prestare soldi agli italiani perché, visto come trattano il  bene pubblico , non sono persone affidabili e sarà difficile dargli torto.

Il lastricato è sempre più compromesso e questo aumento di traffico, oltre a facilitare il furbo di turno, lo peggiora sempre di più.

Non sarebbe il caso di pensare ad anticipare la  riattivazione dei varchi senza aspettare il 31 Agosto?

Cui prodest?

Ascom vuole la città come un suk mediorientale!

 

La posizione dell’Ascom degli ultimi mesi ci aveva un po' stupito. Era difficile da capire per quale motivo non si era registrata una levata di scudi di fronte a due misure fatte passare come se fossero a sostegno dei locali del Centro Storico, che ignorano il resto del Comune e che comunque sono ininfluenti anche dentro le Mura.

L’ abolizione della tassa di soggiorno e del biglietto per i pullman di turisti ci sembrano misure completamente insignificanti per due motivi: questa estate non ci saranno pullman di turisti e tutte le prenotazioni alberghiere sono state annullate.

Che dire poi di un contributo economico identico per tutte le attività indipendentemente dal reddito aziendale. A proposito, si tratta di denaro comunale che raccoglie le tasse di tutti i cittadini compresi i famigerati residenti del Centro Storico, però l’Ascom non ha sollevato obiezioni perché, come si dice “pecunia non olet”.

Forse tutta questa accondiscendenza da Ascom era parte del paniere che conteneva le misure che tanto stanno a cuore a pochi componenti dell’Associazione: lo spegnimento dei varchi telematici e l’esproprio degli stalli ai residenti.

Misure già messe in atto dall’Amministrazione, come nel primo caso e in corso di seria valutazione per la seconda ipotesi: mettere addirittura 300 stalli gialli a pagamento.

Misure che stridono con la vocazione turistica ultimamente ribadita da componenti del governo lucchese, ma che siamo certi troveranno l’appoggio di almeno un paio di assessori.

Non bastava aver tolto il divieto di bivacco e consentire che vie e piazze del Centro Storico diventassero una grande area di somministrazione all’ aperto stile sagra paesana.

Adesso sembra che perfino le piazze monumentali dovranno ospitare tavoli e sedie e ci domandiamo come sarà possibile far coesistere i tavoli sul sagrato di San Michele con delle aspettative turistiche.

Adesso si aspira a trasformare un centro monumentale in una caotica cittadina stile mediorientale perché ciò rientra nella visione di pochi commercianti che non dimostrano di capire dove stanno i loro interessi.

Il Comitato Vivere il Centro Storico sta ricevendo moltissime proteste per le proposte dei vertici di Ascom ed i  membri cominciano ad avanzare proposte che sicuramente sono di pancia, ma che per statuto dovranno essere valutate appena potremo riunirci.

Si parla dello sciopero degli acquisti presso i negozi del Centro Storico, volantinaggi e consulenze ai residenti per acquistare online, pubblicità a locali fuori dalle Mura ritenuti vantaggiosi per qualità e prezzo e poi la verifica dei dati oggettivi di bilancio aziendale dei locali.

Ancor prima di chiedere un ampliamento dello spazio esterno, non sarebbe giusto valutare il registro dei corrispettivi dell’ anno precedente?

i varchi spenti non servono torniamo alle vecchie regole

 

Parcheggi blu, nuovamente a pagamento dallo scorso 5 maggio. 

Lo decide l'Amministrazione Comunale, a suo dire (parole del Sindaco,  nell'ultimo Consiglio Comunale) dietro  esplicita richiesta delle due principali  associazioni di commercianti, Confcommercio e Confesercenti. 

Peccato, pero', che i chiamati in causa, si affrettino a smentire il primo cittadino. 

Come Comitato, lasciando perdere ogni valutazione politica di merito, non possiamo esimerci da una semplice riflessione che vada nell'interesse comune. 

Se è vero, come sembra, che per sostare negli stalli blu si pagheranno cifre poco più che simboliche, prossime alla totale gratuità,  perché continuare con la decisione di tenere aperti i varchi della ZTL, almeno sino al prossimo agosto?

Ci sembrerebbe più logico tornare, da subito, alla chiusura dei varchi di accesso alla ZTL, eliminando una situazione dubbia che non porterà nessun concreto  risultato economico.

Consapevoli, comunque,  delle difficoltà del momento, anche con riguardo ad un ragionevole e  comprensibile  periodo di rodaggio  necessario  per la ripartenza, proponiamo il 1 giugno come data in cui tornare alle vecchie regole, nell’interesse di tutti, operatori economici, turisti e residenti.

vergognoso e inutile lo spegnimento dei varchi dalle 8 alle 20

 

Il Comitato Vivere il centro storico si dichiara sconcertato per quanto stabilito dalla Giunta comunale, in merito allo spegnimento dei varchi telematici dalle 8 alle 20.

Ricordiamo che la massima distanza percorribile fra il parcheggio a pagamento più vicino ed il centro della città corrisponde a 500 metri, mentre in molte zone questa distanza si riduce a 100 metri.

Un provvedimento che non serve a niente perché non porterà più ‘clienti’ in città, in quanto non sarà consentito il parcheggio sugli stalli gialli, sicché gli onesti lasceranno la macchina dove l’hanno parcheggiata finora – anche perché è gratuito –, mentre i furbi occuperanno gli stalli gialli contando sul fatto che l’organico dei Vigili Urbani è stato decimato sotto l’amministrazione dell’assessore Raspini e che quindi risulteranno impuniti.

Le migliaia di residenti che finora dovevano condividere uno stallo fra 7 permessi rilasciati, adesso dovranno far fronte ad un numero infinito di furbi, stimolati dal fatto che questi non potranno essere sanzionati dall’esiguo numero di vigili in servizio.

Siccome i soldi che verranno elargiti alle attività commerciali provengono dalle casse pubbliche e quindi sono di tutti i cittadini (residenti compresi) , questi pagheranno per aiutare un settore commerciale che definire ostile è dir poco: su richiesta dell’Ascom era già stato proibito ai residenti di parcheggiare gratuitamente negli stalli blu dopo le 19 in Piazza Santa Maria ed in Corso Garibaldi, mentre adesso il parcheggio diventa praticamente impossibile per tutto il giorno. Il classico esempio di “becchi e bastonati”.

Siamo veramente curiosi di vedere cosa succederà quando riaprirà la scuola dalle 8 alle 9 quando oltre all’ affluenza scolastica, ai rallentamenti provocati dai camioncini di Sistema Ambiente che svuotano i cassonetti impedendo il transito,  si aggiungerà altro traffico privo di alcuna utilità sociale

Lo spegnimento dei varchi, inoltre, è un tradimento vero e proprio da parte del Sindaco Tambellini nei confronti di quel corpo elettorale a cui aveva promesso che sotto la sua amministrazione questo non sarebbe successo e che, secondo alcuni, lo ha portato a vincere le elezioni con quell’ esiguo scarto di voti.

Il Sindaco è ormai diventato espressione di quella parte della giunta interessata ad appoggiare un sistema commerciale di basso livello che magari porterà qualche preferenza ad un paio di assessori, ma che distrugge la città nella sua componente monumentale e residenziale.

Dopo aver cancellato il divieto di bivacco, rendendo così leciti quelli diurni in alcune zone del centro e quelli notturni nella zona della cosiddetta movida, dopo aver tolto il divieto di sedersi sulle soglie dei palazzi privati per mangiare, dopo aver abolito il divieto di giocare sulle piazze monumentali, dopo aver concesso di consumare alcoolici sulla strada e sulle piazze del centro storico quando ciò  è proibito perfino nei parchi, lo spegnimento dei varchi è la ciliegina sulla torta.

martedì 21 aprile 2020

il bivacco? il nuovo regolamento di polizia urbana lo consente


Difficile capire perché i bivacchi che si verificano nel Centro Storico sorprendono  alcuni consiglieri comunali.
L’ art. 58 del vecchio regolamento di Polizia Urbana proibiva senza indugi   il fenomeno del bivacco,  mentre invece  il nuovo regolamento varato da questa giunta nel 2018, all’ art 28, lo consente a patto che i “bivaccanti” non appoggino  a terra, teli tovaglie o simili. Una differenza non da poco conto  che rende il bivacco praticamente sempre  lecito e legale. Quello che succede sotto il Palazzo Pretorio, oppure in Piazza del Carmine, oppure alla Mezza Luna (Parco Valgimigli) è a norma di legge (in situazioni normali, extra  Covid 19),   perché ci sono raggruppamenti di persone che però non hanno tovaglie a terra.
Suona sempre male affermare “noi lo avevamo detto” però nelle nostre osservazioni al nuovo regolamento di Polizia Urbana avevamo fatto presente che se per classificare una situazione come “bivacco” si richiedeva la tovaglia per terra, questo sarebbe divenuto inapplicabile e Lucca poteva diventare quello che poi in realtà sta diventando.
Quando leggiamo degli appelli rivolti al Sindaco da parte di Consiglieri Comunali che hanno votato a favore del presente Regolamento di Polizia, oppure da parte di ex partecipanti  alla commissione che il regolamento lo ha elaborato, siamo stupiti perché tutto questo, non solo noi lo avevamo detto,  ma era anche  facilmente prevedibile e adesso Sindaco e Assessore non possono farci niente sotto il profilo delle regole.
Anzi c’è da essere contenti se i “bivaccanti”, dopo tanto riposo sui gradini dei palazzi o sui marciapiedi, non avvertano il bisogno di sgranchirsi le gambe con una partitella di calcetto in Piazza San Martino (con il vecchio regolamento era proibito mentre adesso con quello nuovo è permesso), per poi festeggiare scolandosi fiaschi di vino, cosa che sarebbe  proibita fare sul fiume, ma che il nuovo regolamento consente tranquillamente  in Centro Storico. Ovviamente quanto sopra si riferisce alla situazione normale al di fuori dell’ emergenza Covid 19.

martedì 14 aprile 2020

la posizione di confcommercio in merito alla nostra segnalazione


La posizione di Confcommercio e dell’ Assessore Mercanti  in merito alla segnalazione effettuata dal Comitato Vivere il Centro Storico e da questi  definita “Esposto” è semplicemente grottesca.
Nella segnalazione effettuata dal Comitato si evidenziava che in alcune strade/piazze c’erano tavoli e sedie lasciati nella disponibilità di chiunque volesse utilizzarli. Il motivo della segnalazione era dovuto al fatto che ciò avveniva  in barba ai vigenti divieti governativi  e in difformità a quanto previsto dal Regolamento Cosap in quanto offriva quelle possibilità di assembramento che il Comune e il Governo  si sforzano di scoraggiare per l’ emergenza Covid 19.
In aggiunta  a quanto sopra si deve rilevare che queste occupazioni di suolo pubblico impedivano la sanificazione di tratti di strade e piazze che in molti casi ne avevano estremo bisogno,   anche per gli sputi lasciati al suolo  dagli improvvisati avventori.
Certo che se a Lucca ci fosse stato un Assessore alle Attività Produttive che, come è sempre successo fino a due anni fa,  avesse voluto collaborare  anche con i residenti, la via più breve sarebbe stata ancora più snella della comunque peraltro banale segnalazione.
Oltretutto a questo punto sia l’ Assessore che l’ Ascom dovrebbero spiegare pubblicamente  il perché di tanto clamore relativamente  a  questa vicenda che, ripetiamo, andava nel rispetto delle leggi comunali, nazionali  e della sanità pubblica e che,  per di più, potendosi risolvere con il semplice  accatastamento di tavoli e sedie  e quindi essendo  a costo zero, non poteva provocare “vittime”.
Forse ci dobbiamo ritenere  colpevoli del reato di “Lesa Maestà” ?
Il fatto che, come dice l’ Assessore ha dovuto fare la determina perché da una settimana gli operatori non le prestavano attenzione, la dice tutta. Rivolgiamo un bonario appello a tutte le parti in causa invitandole a non  diffondere informazioni false o non  veritiere come quella che abbiamo richiesto di elevare le sanzioni perché questo non è vero e, trattandosi di atti protocollati, avremo gioco facile a dimostralo in una eventuale causa legale volta a tutelare la nostra immagine.

segnalazione di numerose sedie e tavoli lasciati fuori dai locali chiusi per covid

Al Sindaco di Lucca Lucca 25-03-2020 Al Comando di Polizia Municipale Oggetto: Segnalazione della presenza di tavoli e sedie lasciati incustoditi all’ esterno di locali pubblici. Il sottoscritto Claudio Casotti, in qualità di cittadino, nonché di Presidente del Comitato Vivere il Centro Storico, iscritto nell’elenco comunale delle Associazioni nella sezione tematica impegno civile, tutela e promozione dei diritti, a seguito della Deliberazione della Giunta Comunale n° 361 del 7-7-2009. Dopo aver appreso da parte di alcuni membri del Comitato che ci sono molti casi in cui i locali pubblici del Centro Storico hanno lasciato i tavoli e le sedie incustoditi all’ esterno dell’esercizio, nonostante l’ attività sia chiusa da ormai molti giorni. Visto che ciò: - si pone in contrasto con quanto previsto all’ art. 20 commi 8 e 9 del “Regolamento per la disciplina delle occupazioni di spazi ed aree pubbliche approvato dal Consiglio Comunale con deliberazione n° 172 del 29.12.1998”. - Offre la possibilità di sedersi a detti tavoli senza alcun controllo, nonostante gli appelli tesi ad evitare assembramenti. Si premura di segnalare quanto sopra, specificando che ciò si verifica in: - Via del Gonfalone - Piazza dell’ Anfiteatro - Piazza Cittadella - Piazza San Michele - Piazza Napoleone - Corso Garibaldi - Via Vittorio Veneto Salvo altri luoghi di cui non siamo venuti a conoscenza. Distinti saluti Il Presidente del Comitato Claudio Casotti

mercatino bio piazza San Francesco


All’ inizio non credevamo che l’ Assessora Mercanti avesse autorizzato un mercatino in Piazza San Francesco  dopo che il Coronavirus è diventato un problema letale e purtroppo estremamente diffuso in tutta Italia,  Lucca compreso.
Poi abbiamo dovuto ricrederci e, in tutta onestà, ci pare che il messaggio che viene dato sia in evidente controtendenza agli inviti e agli obblighi di limitare il più possibile le uscite da casa.
I cittadini sono segregati nelle loro case, il Sindaco è all’ Ospedale perchè affetto dal virus e gli esprimiamo i nostri più sentiti auguri per una pronta guarigione, abbiamo pattuglie di Polizia per la strada che controllano le autodichiarazioni dei pochi che non possono fare a meno di uscire da casa, le Mura sono chiuse al passeggio, sono state varate stringenti misure per evitare ulteriori contagi in modo di salvare vite umane e non aggravare ulteriormente le strutture ed il personale medico, già  sottoposto a turni massacranti, talvolta in condizioni proibitive, giunto ormai al limite del collasso.
Aldilà dei sofismi e delle interpretazioni giurisprudenziali circa il fatto che la legge vigente consente lo svolgersi dei mercati (anche se qualcuno potrebbe pensare, magari a torto, che si riferisce solo a quelli permanenti che offrono un completo assortimento di prodotti), resta il fatto che  le misure anti contagio sono stringenti e debbono essere osservate con estrema scrupolosità.
In questa situazione, che riporta ad un clima di guerra, siamo curiosi di vedere se l’ affermazione ”vado al mercatino di Piazza San Francesco” sarà ritenuta sufficiente dalle pattuglie incaricate di esaminare le autocertificazioni dei conducenti gli autoveicoli, oppure se e come verranno rispettate le stringenti misure di sicurezza previste dalla legge, sia all’ interno che nelle zone limitrofe alla Piazza San Francesco.
Speriamo che le autorità competenti, informate dei fatti, svolgeranno con perizia i controlli dovuti al fine di evitare che qualcuno si ammali.

giovedì 19 marzo 2020

incompatibilità dei nuovi cassonetti al centro storico


Come previsto la incompatibilità dei cassonetti con la realtà del Centro Storico sta venendo a galla nel modo dirompente che avevamo immaginato.
Per adesso parliamo di ubicazione e di oltraggio al decoro, per poi passare, anche se ci auguriamo di sbagliare, alla seconda fase di reclami dovuti all’ accatastamento dei rifiuti al di fuori dei bidoni.
Ormai siamo a ridosso della data di inaugurazione del servizio e quindi possiamo pensare che i cassonetti posizionati sono quelli definitivi per numero e ubicazione.
Confrontando  la posizione dei cassonetti  pubblicata sul sito di Sistema Ambiente con quella sotto gli occhi di tutti, notiamo la mancanza di alcuni di questi.
Cosa vuol dire ciò? Forse vuol dire che, siccome i cassonetti sono una schifezza, qualcuno ha avuto la capacità di protestare sui giornali, oppure  farsi rappresentare dall’amico Assessore o dall’amico Consigliere e per questo motivo è stato risparmiato dalla schifezza?
Il fatto che non si può realizzare un progetto di questa portata senza l’apposito  Regolamento previsto dalla legge (art. 21 del DPGR 25/02/2004 n. 14/R nonchè art. 198 Dlgs 152 del 03/04/2006) )  è stato  scritto al Sindaco, al Dirigente,  alla USL il  9 Febbraio 2016 e poi a tutti i Consiglieri Comunali il 3 Ottobre 2016. In quelle occasioni sono stati allegati anche i Regolamenti di Empoli, Pisa e Livorno dove sono state previste le distanze minime dalle porte e dalle finestre. Purtroppo a Lucca questo regolamento non è mai stato fatto e si vedono cassonetti posizionati a pochi centimetri dalle finestre con il massimo disprezzo di chi, dietro quelle finestre, ci vive o ci lavora.
Questi sfortunati non potranno rifarsi ad un regolamento che non esiste e quindi avranno quattro  possibilità: rivolgersi ai “Santi in Paradiso”, cercare di provocare clamore sui  giornali, rivolgersi ad una avvocato per una difficile e costosa  causa legale che dovrà basarsi sul Codice Civile, oppure accettare con rassegnazione i rifiuti sotto la finestra.
Non ci sembra il modo più giusto e più  imparziale di operare per una Pubblica Amministrazione.

le nuove isole fuori terra già sommerse dai sacchetti

Se il buon giorno si vede dal mattino è facile prevedere che  i nuovi cassonetti diventeranno delle vere e proprie discariche a cielo aperto. Non funzionano ancora, il porta a porta è ancora in funzione e ci sono già i rifiuti lasciati attorno. Non è difficile immaginare quello che succederà fra pochi giorni quando il porta a porta cesserà di esistere. Ci saranno 70 discariche incontrollate? Come farà l’ Amministrazione ad individuare i responsabili? Siamo sicuri che i colpevoli sono i residenti, oppure turisti  o affittuari “al nero”, o forse residenti fuori dal centro, o magari fuori dal Comune?
E pensare che questi nuovi cassonetti sono costati “soltanto” tre milioni.
Il problema dei rifiuti a Lucca, o meglio della municipalizzata incaricata, sta diventando un problema veramente serio. Un residente di Piazza della Zecca ha diffidato Sistema Ambiente intimandogli di provvedere ad evitare che quell’ isola a scomparsa sia una discarica a cielo aperto per via dei sacchi di immondizia che sono molto spesso accatastati fuori dei cassonetti. Se l’ appello cadrà nel vuoto quel cittadino si rivolgerà alla Commissione Tributaria richiedendo che gli venga concesso il 60% di sconto sulla tariffa, come previsto dalla legge nel caso di gravi inefficienze da parte della società incaricata della raccolta.
D’ altra parte non è giusto che siano sempre i soliti, e tra l’ altro pochi, cittadini a pagare per questi investimenti per i quali ci auguriamo di sbagliare, ma che sembrano dei grossi buchi nell’ acqua.
E pensare che poteva bastare fare il porta a porta alla sera dopo cena come fanno in tante città d’arte.

ecco il ritorno dei cassonetti! a caro prezzo


Che fosse sbagliato ritornare ai cassonetti lo abbiamo sostenuto fin dal giorno in cui questa idea, che noi reputiamo balzana, è balenata nella mente dei nostri amministratori.
Nel 2015 ci eravamo liberati dai cassonetti perché indecorosi e perché si affermava  che non aiutavano la raccolta differenziata. Per questo motivo, siccome si diceva che ci volevano più persone per fare il porta a porta, l’ organico di Sistema Ambiente è stato aumentato di molte unità, provocando all’ azienda  un  considerevole incremento dei costi di personale.
Subito dopo aver aumentato le isole a scomparsa la frequenza dei ritiri è stata drammaticamente ridotta ed i casi di abbandono di sacchetti fuori orario ed in giorni sbagliati ha visto un considerevole aumento.
Da diversi anni abbiamo proposto di fare la raccolta alla sera come si fa in quasi tutte le città e durante i Comics perchè durante quei giorni  non si vede un singolo sacchetto di spazzatura lasciato a filo strada durante il giorno. In questo modo si sarebbe anche evitato di far si che i locali lasciassero i rifiuti fuori per tutta la notte anche se non potrebbero,  eliminando così i problemi igienici che ciò comporta. Purtroppo nessuno ci ha mai degnato della minima attenzione ed abbiamo assistito ai mezzi  di Sistema Ambiente che girano a  vuoto alle 6 di mattina se non per ritirare i bidoni dei locali che sono fuori dalla notte prima.
Adesso si riempirà il centro con cassonetti che costano quasi 3 milioni e  che  hanno bisogno di tessera di apertura. Non ci risulta che siano stati effettuati efficaci controlli sull’ anagrafe di Sistema Ambiente  che possano scongiurare   il sospetto che ci siano tanti appartamenti che risultano sfitti, ma che in realtà sono affittati, oppure ricavati da ripostigli ed ex magazzini che non risultano in anagrafica, per cui, non disponendo della tessera  questi utenti lasceranno i loro rifiuti fuori dai cassonetti.
Che dire poi del degrado e della  carenza igienica che ciò provocherà?
I cassonetti non si adattano ad un contesto di città storica. Ma la Soprintendenza tutto questo lo ha considerato? In fin dei conti se si fosse opposta non ci sarebbe stata alcuna situazione di disagio in quanto il servizio di raccolta porta a porta ci sarebbe stato comunque e la cittadinanza non ne avrebbe sofferto.
Prevediamo che i cassonetti saranno sempre sommersi dai sacchetti vuoi per inciviltà  degli utenti o perché non saranno svuotati adeguatamente. Saranno oggetto del graffettaro di turno che li “decorerà” dando un idea di periferia  degradata. A notte fonda, quando il locale nelle vicinanze andrà a conferire il vetro, verrà impedito il riposo di chi abita nei dintorni, così come accadrà alle 6 di mattina quando i mezzi andranno a scaricare i cassonetti nel loro pianale.
Adesso probabilmente  cominceranno le proteste e le cause legali  di chi si ritroverà i cassonetti sotto la finestra di casa che peraltro non sono regolati da Regolamento comunale specifico come norma vorrebbe.
Se si voleva fare qualcosa contrario al decoro e al buon senso allora, a parere nostro,  si deve dire che il risultato è stato raggiunto. Eppure sarebbe bastato, almeno fino a prova contraria, lasciare tutto come era e fare la raccolta porta a porta serale come si fa in quasi tutte le città d’arte.
E’ stato stupefacente notare che nessuno nell’ opposizione ha mai dimostrato un minimo di sensibilità e non ha mai avuto niente da ridire accettando di fatto il ritorno ai cassonetti.
                                                            
http://vivereilcentrostorico.blogspot.com

lunedì 10 febbraio 2020

Osservazioni al Piano della Mobilità e della Sosta del Centro Storico di Lucca


Osservazioni al Piano della Mobilità e della Sosta del Centro Storico di Lucca



Osservazione N. 1
A pag. 8 si legge che i permessi 2018 sono in totale 11.311, che i residenti (A1 e A2) rappresentano il 40 %, che i disabili ed invalidi sono circa il 20% (quindi oltre 2.000 permessi).
Niente si dice a proposito dei rimanenti 40% dei permessi rilasciati alle varie categorie  che consentono la sosta sugli stalli.
Bene sarebbe evidenziare il fatto che i residenti sono una piccola parte dei fruitori degli stalli gialli al fine di riconoscere la realtà dei fatti.

Osservazione N. 2
A pag. 12 si parla di uno  squilibro tra numero di stalli gialli  impropriamente definiti riservati ai residenti, ignorando il fato che i residenti sono soltanto  il 40% degli 11.311 autorizzati. In conseguenza di tale refuso l’ indagine porta a stabilire un rapporto di 2,6 permessi residenti per ogni stallo di sosta, mentre il vero rapporto  fra  i 1.629 stalli gialli ed i  11.311 permessi  rilasciati porta a stabilire un coefficiente di 6,91 il che significa che 7 residenti devono dividersi uno stallo di sosta.
Si prega di correggere il refuso.

Osservazione N.3
A pag. 9 si legge che gli accessi WEB (2018) sono circa 197.443 e niente si prevede al fine di controllare la legittimità di tali rilasci.
Si richiede di prevedere almeno il 5% di controlli presso su tali accessi.

Osservazione N.4
Giusto ed appropriato l‘ inserimento di tutta la Piazza S.Maria in ZTL B illustrato a pag.17
Si richiede de destinare quegli stalli di sosta ai residenti che attualmente devono condividere uno stallo di sosta ogni 7 permessi

Osservazione N.5
Condividiamo perfettamente l’ inserimento di Via Buiamonti in ZTL B.illustrato a pag.18.  Non condividiamo il punto di vista espresso dalle categorie commerciali secondo cui questa strada è importante per chi, trovando il parcheggio Mazzini ed i limitrofi stalli blu a ridosso delle Mura esauriti  ha necessità di andare in Piazza S.Maria per parcheggiare per alcuni ovvi motivi:
-          Il parcheggio Mazzini è costantemente sottoutilizzato e dispone sempre di decine, se non centinaia di stalli liberi;
-          Gli stalli blu a ridosso delle Mura sono sempre deserti
-          Trovare uno stallo per la sosta in S. Maria è praticamente impossibile a qualsiasi i ora del giorno e della notte.

Osservazione N.6
A pag. 19 abbiamo modo di riscontrare che Via Elisa, Via S.Chiara e Via della Quarquonia.
Considerato che su queste strade non ci sono di fatto parcheggi a pagamento, resta incomprensibile capire il motivo di una così inutile  penetrazione , in una zona già altamente inquinata come la centralina di S.Micheletto purtroppo ci insegna tutti i giorni.
Si richiede di voler inserire le Vie predette nella ZTL B.

Osservazione N.7
Dobbiamo esprimere un giudizio estremamente negativo circa quanto previsto a pag. 23 laddove si specifica che ia ZTL di Corso Garibaldi diventerà ZTL A e che gli stalli gialli che vi si  trovano verranno eliminati. L’ espressione citata a pag. 23  ci porterebbe a pensare che tutti gli stalli gialli di Corso Garibaldi, incluso quelli che si trovano ad Ovest di Via S. Girolamo, verrebbero eliminati. Appare ragionevole pensare che ci si voglia riferire alla ventina di stalli gialli che si trovano ad Est di Via San Girolamo il che rappresenterebbe comunque un danno consistente per i residenti.
Si richiede di lasciare Corso Garibaldi nelle attuali condizioni .
Osservazione N. 8
A pag 25 si legge che i permessi di sosta (A6 e A7) verranno rilasciati anche ai non residenti, né dimoranti nel Centro Storico proprietari di appartamenti nella ZTL A e B.
Questo significa che molti non residenti potranno entrare nel centro Storico a loro piacimento ed occupare stalli gialli sottraendoli ai residenti che  già devono condividere 1 stallo con 7 permessi. Troviamo che ciò sia ingiusto e sbagliato.
Si richiede di  eliminare la previsione della  concessione dei permessi di sosta A6 e A7
.

Osservazione N. 9
A pag. 32 si legge che lo l’ orario dello consegna della merce inizia alle 5,00. Questo provocherà in molti casi rumori insopportabili che sveglieranno i residenti che abitano in quella zona.
Si richiede di fissarev alle ore 7  l’inizio dell’ orario per la consegna delle merci..

Osservazione N. 10
A pag.10 viene enunciato che i residenti  possono parcheggiare gratuitamente sugli stalli blu dalle 19 alle 9.
Considerato che molti residenti rientrano a casa poco  dopo le 18 e che altri escono da casa poco dopo le ore 9 si richiede di portare la sosta gratuita dei residenti sugli stalli blu dalle ore 18 alle ore 10.

Osservazione N.11
Al fine di garantire  “l’appetibilità” della sosta all’ esterno delle Mura e del Servizio Pubblico  si richiede di provvedere ad un considerevole aumento del costo della  sosta all’ interno delle  Mura.


le critiche di ascom al piano del traffico? sono di buon auspicio!


Le critiche di Ascom a qualsiasi modifica del traffico e della sosta che non siano un aumento degli stalli blu, oppure una riapertura di strade  è circostanza consueta e ricorrente..
I meno giovani ricorderanno sicuramente l’ Apocalisse predetta da Ascom quando  le Mura vennero chiuse al traffico veicolare, oppure quando la Via San Paolino venne inserita nella ZTL, o ancora  quando venne eliminato  il parcheggio da Piazza Napoleone, o più di recente quando vennero installati i varchi telematici.
Una apocalisse che però non si è mai verificata e che anzi ha portato ad un enorme aumento delle attività commerciali nel Centro Storico, tanto da richiedere una moratoria delle attività commerciali caldeggiata proprio dall’ Ascom stessa.
Noi, in quanto figli di un Dio Minore, non sappiamo assolutamente niente di questo famoso Piano di Dettaglio. All’ ultima assemblea che si è tenuta all’ Agorà non c’erano residenti per un semplice motivo: nessuno sapeva che si sarebbe tenuta, perché nessuno in Comune l’ aveva pubblicizzata. Sul sito del Comune di Lucca non appare alcunchè, l’ Assessore è per noi irreperibile e non riusciamo ad andare oltre la sua segreteria. Un provvedimento così segreto che ci rammenta le procedure seguite dal KGB prima della caduta del Muro di Berlino, alla faccia della tanto declamata Amministrazione Trasparente.
L’ unica fonte per noi reperibile sono i consueti “bollettini” Ascom dove si esprime biasimo per l’ inserimento di Via Buiamonti in ZTL in quanto, secondo loro, questa rappresenta una via indispensabile per chi trova pieno il parcheggio Mazzini e quindi intende parcheggiare in Piazza S.Maria, dimenticando il fatto che il parcheggio Mazzini è da sempre sottoutilizzato e con una costante disponibilità di parcheggi liberi.
Purtroppo l’ Ascom da sempre, ma ancora di più con l’attuale gestione, ritiene il Centro Storico una cosa di loro proprietà perché, a detta loro, vi si svolge  il lavoro di 4.000 persone, dimentichi del fatto che nello stesso luogo ci vivono 9.000 residenti che mantengono e tutelano  la gran parte degli edifici.
Meno male per i commercianti che le Amministrazioni Comunali hanno sempre attuato, più o meno,  la “progressiva pedonalizzazione del Centro Storico”, contenuta in tutti i documenti programmatici,  provocando così lo sviluppo delle attività commerciali nel Centro Storico.
Fortuna per i  commercianti se in passato le critiche mosse da alcune loro organizzazioni sindacali non sono state ascoltate.
Le attuali critiche dell’ Ascom in merito ai prossimi provvedimenti su traffico e sosta? Basandosi sulla statistica sono un buon auspicio per  il Commercio Lucchese!
http://vivereilcentrostorico.blogspot.com