venerdì 11 settembre 2020

manifattura: regalie al privato con i nostri aoldi

 Siamo contenti che il Baluardo San Paolino sia uscito dal “progetto Manifattura” . Era una bestialità che  magari poteva venire in mente al milanese di passaggio, ma che non era nemmeno immaginabile  per qualsiasi lucchese. Il termine “progetto” che sembra sia stato utilizzato dal Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca è appropriato con  quello di cui si parla?  Una “cosa” che un giorno prevede la convenzione di un baluardo (sotteranei compresi) per 50 anni e il giorno dopo non lo prevede più si  può definire  progetto? Ci sembra un termine un po' troppo generoso per una “cosa” che deve ancora essere discussa con gli Enti e soprattutto con la città. Che dire poi della passerella che dovrebbe collegare la manifattura alle Mura? Dove si trova il nesso storico monumentale? Sarà soltanto un elemento di marketing per garantire ai condomini di poter andare sulla Mura direttamente dalla camera da letto?

Volendo sintetizzare ai minimi termini la situazione: una parte consistente del Centro Storico (la Manifattura)  è abbandonata. Una parte verrà ristrutturata con i soldi PIUSS e vi troverà alloggio una Università che potrà così contare su una sede prestigiosa a costi contenuti.

Per l’ altra parte della Manifattura, siccome non è stata individuata alcuna soluzione, si pensa di darla per molto poco ad una società che ci farà quella che pare essere una semplice  e banale operazione speculativa edilizia.

Ci piacerebbe capire che cosa ci guadagnano i cittadini con 90 appartamenti e 15 fondi commerciali, più alcuni fondi per il terziario, da immettere sul mercato quando sembra che  i milioni di euro per cui l’ immobile verrà ceduto saranno molto pochi e lo sconto richiesto per gli oneri di urbanizzazione dovrebbe essere  del 70%. Dove è il guadagno per la città?

Siamo sicuri che la Soprintendenza accetterà questa operazione immobiliare? In fin dei conti si tratta di un bene storico e sarebbe giusto utilizzarlo come fosse una qualsiasi  area di periferia?

Non si capisce neanche l’ atteggiamento di altre associazioni. Quella dei commercianti, sempre pronta a dare guerra ai residenti per togliergli dieci stalli di sosta, non dice niente per il fatto che “il mantra” sostenuto da dieci anni e cioè 1.000 stalli di sosta alla Manifattura è definitivamente archiviato e che la gestione dei parcheggi promessi da Coima passerà sotto la loro gestione? Che succederà se la società proprietaria del parcheggio decidesse  da un giorno all’ altro di raddoppiare le tariffe?

Che dire poi del milione e trecentomila euro all’ anno che Metro smetterà di incassare dal parcheggio Manifattura? Ce la farà Metro a sopravvivere senza il Parcheggio Manifattura? Sono 65 milioni di incasso sicuro (in cinquanta anni) che da soli ripagheranno l’investimento della Fondazione Cassa di Risparmio

E’ dal 2009 che la Manifattura deve trovare uno scopo, ma non è accettabile che dopo 11 anni di lavoro infruttifero  si debba regalare ad un costruttore per farci un’ operazione dalla quale la città non trarrà alcun vantaggio solo ed esclusivamente per evidente incapacità strategica e  progettuale

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