La posizione dell’Ascom degli ultimi mesi ci aveva un po'
stupito. Era difficile da capire per quale motivo non si era registrata una
levata di scudi di fronte a due misure fatte passare come se fossero a sostegno
dei locali del Centro Storico, che ignorano il resto del Comune e che comunque
sono ininfluenti anche dentro le Mura.
L’ abolizione della tassa di soggiorno e del biglietto
per i pullman di turisti ci sembrano misure completamente insignificanti per
due motivi: questa estate non ci saranno pullman di turisti e tutte le prenotazioni
alberghiere sono state annullate.
Che dire poi di un contributo economico identico per
tutte le attività indipendentemente dal reddito aziendale. A proposito, si
tratta di denaro comunale che raccoglie le tasse di tutti i cittadini compresi
i famigerati residenti del Centro Storico, però l’Ascom non ha sollevato
obiezioni perché, come si dice “pecunia non olet”.
Forse tutta questa accondiscendenza da Ascom era parte
del paniere che conteneva le misure che tanto stanno a cuore a pochi componenti
dell’Associazione: lo spegnimento dei varchi telematici e l’esproprio degli
stalli ai residenti.
Misure già messe in atto dall’Amministrazione, come nel
primo caso e in corso di seria valutazione per la seconda ipotesi: mettere
addirittura 300 stalli gialli a pagamento.
Misure che stridono con la vocazione turistica
ultimamente ribadita da componenti del governo lucchese, ma che siamo certi
troveranno l’appoggio di almeno un paio di assessori.
Non bastava aver tolto il divieto di bivacco e consentire
che vie e piazze del Centro Storico diventassero una grande area di
somministrazione all’ aperto stile sagra paesana.
Adesso sembra che perfino le piazze monumentali dovranno
ospitare tavoli e sedie e ci domandiamo come sarà possibile far coesistere i
tavoli sul sagrato di San Michele con delle aspettative turistiche.
Adesso si aspira a trasformare un centro monumentale in
una caotica cittadina stile mediorientale perché ciò rientra nella visione di
pochi commercianti che non dimostrano di capire dove stanno i loro interessi.
Il Comitato Vivere il Centro Storico sta ricevendo
moltissime proteste per le proposte dei vertici di Ascom ed i membri cominciano ad avanzare proposte che
sicuramente sono di pancia, ma che per statuto dovranno essere valutate appena
potremo riunirci.
Si parla dello sciopero degli acquisti presso i negozi
del Centro Storico, volantinaggi e consulenze ai residenti per acquistare
online, pubblicità a locali fuori dalle Mura ritenuti vantaggiosi per qualità e
prezzo e poi la verifica dei dati oggettivi di bilancio aziendale dei locali.
Ancor prima di chiedere un ampliamento dello spazio
esterno, non sarebbe giusto valutare il registro dei corrispettivi dell’ anno
precedente?
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