Nel 2017 in Toscana ci
sono stati 46,3 milioni di turisti che hanno alloggiato in strutture ufficiali,
48 milioni in alloggi non ufficiali, 3,9 milioni in strutture ricettive
inadempienti l’obbligo di comunicazione delle
presenze.
I numeri del turismo nella
nostra regione sono consistenti ed in continuo aumento così come quelli di
Lucca. Non è dato di sapere quanti di questi turisti hanno alloggiato a Lucca
in strutture ufficiali e “non ufficiali” , ma sicuramente sono stati molti,
così come molte sono state le tonnellate di rifiuti che hanno lasciato.
Cosa fanno i turisti
quando lasciano l’ appartamento?
Pianificano il rientro a casa sulla base del calendario di Sistema Ambiente,
oppure useranno la tessera elettronica del proprietario di casa per il conferimento
nelle isole ecologiche. Ma se l’
attività è “non ufficiale” e magari l’ appartamento risulta sfitto e quindi per di
più esente da Tari, la tesserina
elettronica non potrà esistere.
Se poi la tesserina
esistesse il proprietario che magari risulta residente in periferia non si
fiderà a cederla per paura che il suo utilizzo riveli la sua vera attività
di affittacamere.
A proposito si è mai
fatto un censimento degli appartamenti che risultano sfitti nel Centro Storico
e quindi esenti Tari? Si è mai fatta una verifica reale dei B&B ufficiali e
di quelli non ufficiali consultando i siti specializzati per l’ affitto?
Sarebbe veramente
interessante e potrebbe fornire risultati clamorosi. Anche in tema di tassa di
soggiorno.
Il porta a porta di prima
funzionava sicuramente meglio, c’ erano
più ritiri e quindi sia i residenti che
i turisti avevano più facilità
di conferimento. Adesso nonostante gli aumenti consistenti di tariffa il
servizio è peggiorato e i ritiri si sono rarefatti.
In una situazione del
genere pensare di risolvere il problema dei rifiuti mettendo i cassonetti e
buttando alle ortiche milioni di
investimento nel porta a porta
non ci sembra molto indovinato. Se non altro prima di aver reso il porta
a porta veramente efficace ed efficiente e per far questo il modo ci sarebbe.
Il progetto dei
cassonetti riguarda soltanto le utenze
domestiche e non le attività
commerciali, le quali
continueranno a lasciare i rifiuti (anche quelli organici) fuori dal locale per
tutta la notte, con la relativa puzza e il conseguente richiamo per gli
animali, ciò nonostante il fatto che il
conferimento dovrebbe avvenire fra le 6 e le 9,30. Non è bello vedere i
sacchetti della spazzatura durante il giorno,
ma nemmeno i bidoni che pullulano e “odorano” per le
strade. Per questo problema è previsto di fare qualcosa?
A Viareggio il Sindaco
Del Ghingaro che in tema di rifiuti non ha niente da imparare sta togliendo gli
ultimi cassonetti che restavano (quelli del quartiere Darsena) per passare
tutto al porta a porta. Forse noi ci crediamo più intelligenti?
Se poi anche i bidoncini
non dovessero funzionare per via dei
turisti che non hanno la tessera magnetica o perché si riempiono subito che farà
l’ Amministrazione? Toglierà
anche i bidoncini? A quel punto l’
unica alternativa sarà quella di organizzare dei pulman giornalieri che
i residenti lucchesi dovranno utilizzare per andare a portare il loro sacco dei
rifiuti direttamente alla discarica di Pioppogatto?
Come si chiamerà questo servizio? Invece di “Porta a
Porta” sarebbe più indicato definirlo “Porto e Porto”.
Non sarebbe il caso di
fare una assemblea pubblica? Tutti i precedenti assessori che si sono occupati
di rifiuti hanno sempre organizzato un incontro pubblico per presentare i nuovi
cambianti nella raccolta rifiuti. Non sarebbe il caso di fare lo stesso?