mercoledì 23 settembre 2009

Nostro intervento sul TIRRENO

 Rispondiamo alla signora Scagnellato che con così poco garbo ci invita ad andarcene da Lucca e andare a vivere, addirittura, in cima ad un colle: no, non ce ne andremo da Lucca per vivere in cima ad un colle, noi del comitato “Vivere il centro storico”, che piaccia o no, siamo l’espressione di un disagio avvertito da molti fra coloro che vivono a “Lucca Dentro” e intendiamo, insieme ai nostri concittadini, continuare a lottare per i nostri diritti, per le nostre civilissime richieste. Vuole sapere quali sono? E’ presto detto: ad esempio vorremmo tornare la sera a casa e trovare un posto auto, cosa invece spesso impossibile perché i già pochi stalli disponibili, in proporzione alla pletora di permessi distribuiti, sono occupati da chi non ne ha il diritto; vorremmo che la ZTL venisse rispettata; rivendichiamo il diritto, pensi un po’, di riposare la notte e che gli esercenti debbano tenere conto anche di questo nello svolgere la loro attività; vorremmo vivere in una città meno inquinata, sappiamo quanto sia difficile ma una amministrazione ha tutti gli strumenti per operare e secondo noi, il dovere di farlo anche perché l’inquinamento atmosferico è purtroppo riconosciuto come una grave fattore di rischio per varie gravi malattie e non solo una nostra personale fissazione. Queste sono le cose: noi siamo sicuri che il futuro di Lucca, se non vogliamo che diventi solo un bel museo a cielo aperto, passa anche attraverso le nostre semplici e civili richieste; se veramente dovessimo, tutti noi residenti , andare a vivere in un colle cosa resterebbe di questa città?

venerdì 11 settembre 2009

Nostro articolo inviato alla stampa

Che la rivista americana Forbes abbia assegnato a Lucca la seconda posizione fra le città dove sarebbe bello vivere è una notizia che fà piacere a tutti.
Tuttavia pare opportuno stemperare un po’ gli “strilli di gioia” provenienti dai rappresentanti dell’Amministrazione Favilla per diversi motivi.
Qualcuno potrebbe veramente credere che un miliardario, assiduo lettore di Forbes potrebbe comprarsi un appartamento in Corso Garibaldi, Piazza S.Maria, Via Fillungo, Via Calderia, Piazza Napoleone, Via Veneto, Piazza Anfiteatro, oppure nei dintorni della Chiesa di San Paolino?
E’ vero che i miliardari, a volte, sono stravaganti, però in questo caso dovrebbero essere anche sordi.
Ce lo immaginiamo un miliardario che viene a vivere a Lucca in prossimità di queste zone, le quali tra l’altro rappresentano la metà del Centro Storico, nelle quali non si riesce a chiudere occhio prima delle 2 della mattina?
Oppure c’è qualcuno che ritiene possibile che un miliardario potrebbe vivere in una città dove i superamenti di PM10 registrati presso la centralina Carducci superano per ben 5 volte il limite massimo fissato dalla legge?
Con molta probabilità questi miliardari di Forbes potrebbero arrivare a sorridere nel vedere una Amministrazione che vara provvedimenti, come le nuove tariffe dei parcheggi, per poi ridurle immediatamente a seguito della richiesta di pochi commercianti e decidere di andare a vivere in una altra città dove l’Amministrazione locale non si rimangia i suoi provvedimenti il giorno dopo averli emanati.
C’è solo da augurarsi che lo spirito “Luccaland” che tanto anima l’Amministrazione dietro le pressioni dei Commercianti, i quali a volte chiedono di sedere ai tavoli decisionali, quasi come fossero eletti dal popolo, non rovini Lucca e porti Forbes a scusarsi con i suoi lettori con una “errata corrige” e con la proposta di una nuova lista dove Lucca è completamente assente.

domenica 6 settembre 2009

Nostro articolo inviato alla stampa

Anche se non è ancora chiaro come si delineerà la ZTL all'interno delle mura e quali zone verranno protette dai varchi telematici e quali no una cosa è al momento chiara: non viene più assimilata come città storica e quindi da proteggere dal traffico tutta la zona all'interno delle mura ma solo una parte centrale di questa, il resto della città non sarà più zona a traffico limitato ma zona di libero accesso salvo i consueti limiti sulla pesantezza dei mezzi. La ZTL quindi sarà protetta dai varchi ma più piccola, chi si troverà all'interno avrà qualche vantaggio in più per parcheggiare l'auto (pochi considerati i quasi 2000permessi annui concessi per i 1500 posti disponibili!) gli altri si troveranno con i consueti problemi di dover condividere gli stalli di sosta con chi non ne ha il diritto ma si può arrogare questo diritto in virtù dei pochi controlli in essere . Tanto per fare un esempio Via S. Chiara nonostante sia una strada nella quale esistono ricettori sensibili come la Pia Casa e nonostante rilevamenti dell'ARPAT abbiano rilevato uno sforamento dei limiti delle emissioni rumorose rimarrà una zona a traffico libero , lo stesso dicasi di Corso Garibaldi e di altre zone limitrofe alle mura. Si deve riconoscere che la ZTL indicata dai vecchi cartelli fuori dalle mura non è mai stata rispettata, ma il fatto che qualcuno abbia voluto mettere proprio alle porte quei cartelli lasciava intendere una volontà politica di arrivare un giorno a quel risultato: non è così e forse non sarà mai così, ingenuamente si potrebbe ritenere che sia la mancanza (reale) di parcheggi esterni a motivare queste scelte ma ad una riflessione più attenta c'è da dubitare di tutto ciò: gli interessi in gioco sono troppi e la resistenza al cambiamento troppo radicata. Anche quando ci siano parcheggi esterni alle mura da migliaia di posti c'è da dubitare che la mentalità muti e di tutto ciò ne farà le spese la città storica.