giovedì 18 giugno 2009

Nostro articolo inviato alla stampa

Dopo molti anni di attesa finalmente sono cominciati i lavori di riqualificazione di piazza S. Francesco. Il progetto è stato intrapreso secondo lo schema promesso quando iniziarono i lavori per il parcheggio interrato alla Caserma Mazzini ovvero una piazza finalmente libera dalle auto, gli stalli di sosta assegnati ai residenti ed una gestione del traffico che limitasse il transito solo agli aventi diritto. Purtroppo spiace constatare che questo schema non piace non solo ai commercianti, ma anche a qualche esponente politico della opposizione che vorrebbe che fossero lasciati ancora degli stalli a pagamento. Come è stato detto mille volte e come si può constatare giornalmente con i propri occhi nei quartieri di Lucca dove esistono stalli blu, lasciare anche un solo stallo di sosta a pagamento vanificherebbe interamente il proposito di limitare il traffico di attraversamento e quindi la vivibilità dell'intera piazza; quell'eventuale unico stallo di sosta attirerebbe il traffico veicolare dei cercatori di parcheggio in centro, che a Lucca non sono pochi. Bisogna ricordare ancora una volta che nella zona ci sono i 518 posti della caserma Mazzini, i 95 di Via dei Bacchettoni (entrambi a meno di cento metri da Piazza S. Francesco) e in più i nuovi posti che verranno fatti in via della Quarquonia, tutti a disposizione di chi vuole andare in Piazza S. Francesco. Noi invitiamo il comune a continuare nel suo progetto, come è successo in tutti i luoghi dove la ZTL si è estesa, i primi beneficiari saranno proprio i commercianti della zona.

mercoledì 10 giugno 2009

NOSTRO ARTICOLO PUBBLICATO SULLA STAMPA

E’ scontato che dopo aver letto l’ultimo intervento del Presidente della Commissione Centro Storico ci sentiamo chiamati in causa.
Martini pur restando nella vaga citazione di “comitati di residenti” si riferiva ovviamente a noi quando accusava questi non meglio definiti soggetti di volere una città morta. I motivi per cui, secondo Martini, la città dovrebbe morire sono i varchi telematici e la richiesta di applicazione delle leggi per quanto riguarda il caos e le molestie provocate dai locali notturni.
Per quanta riguarda i varchi telematici la sua contrarietà ci stupisce non poco. Perfino il suo predecessore, nel corso di una trasmissione televisiva antecedente alle ultime elezioni amministrative, non ebbe dubbi nel definirli un provvedimento giusto e appropriato. Forse che le opinioni dell’Ascom cambiano con il cambiare del luogo di attività della Presidenza? Poco da dire per quanta riguarda il rumore provocato dai locali. C’è una valanga di giurisprudenza pronta a testimoniare che il diritto al riposo deve essere tutelato. Non si può impostare il problema come fosse una disputa fra Guelfi e Ghibellini, si tratta semplicemente di applicare le leggi vigenti.
Non molto da dire circa la presunta disponibilità al dialogo da parte di Martini. Semplicemente non ci risulta. Ridicola appare poi l’affermazione che i Comitati dei residenti non sono meritevoli di ascolto perché durante le ultime elezioni hanno appoggiato candidati diversi dall’attuale Sindaco. Il nostro Comitato è sempre stato un'associazione apolitica, tanto è vero che al punto 1 dello statuto si legge che esso non ha fini politici né di lucro. Ciò non toglie che ciascuno degli aderenti possa avere le sue simpatie politiche ed infatti molto spesso, alle nostre assemblee, si sono trovati seduti uno accanto all’altro, esponenti della destra e della sinistra.
Riprova di tutto questo è che mentre critichiamo fortemente Favilla per non aver ancora realizzato i varchi telematici e per non aver ancora realizzato lo stallo sosta per ogni famiglia, simpatizziamo con lui, con l’Assessore Cappellini e con l’Assessore Candelise per l’ottimo Regolamento sui locali pubblici appena varato.

martedì 9 giugno 2009

Articolo di Italia Nostra



OGGETTO: Lucca città “impiolata”!?


Come è possibile che Lucca non riesca a trovare un equilibrio per gestire la propria immagine e la propria funzionalità?
Dalla città dei “panettoni” cementizi stiamo passando alla città dei pioli metallici anzi delle “stenderie” di pioli metallici. Questi ultimi qualche anno addietro delimitarono in modo ossessivo Piazza S. Francesco verso lo Stellare ed ora un marciapiede della stessa piazza, da un po’ di anni tagliano fitti corso Garibaldi, via della Polveriera e via Carrara, poi sono stati “infilati” sotto porta S. Gervasio, poi, ancora, a delimitare lo slargo davanti Villa Guinigi, da un mese sono fissati in fila indiana lungo il lastricato davanti alla chiesa del Suffragio cozzando con la transennatura recente del monumento a Boccherini,….ed ora, in fila doppia (ad est e ad ovest, ma con pilomat centrali per la deroga), si stanno impiantando in piazza S. Frediano! Brutti? Si va ben oltre…. ….brutti, invadenti e quasi sempre inutili.
Per proteggere i pedoni, si dice,… e le pavimentazioni… e la bellezza di queste piazze e di questi luoghi! Una iper-protezione di queste categorie che porta agli assurdi come quello dell’attraversamento pedonale recentemente dipinto addirittura in un’area pedonalizzata come Corte Portici, dalle vetrine al negozio Guerrieri!
Evidentemente non ci si rende conto che se il rimedio per fare rispettare le regole e per “governare” la vivibilità del centro storico e di ogni sua enclave è quello di immettere qualcosa e file su file su file di pioli metallici ….. addio decoro e immagine!
Dallo stesso superficiale principio nascono le analoghe confuse proposte, che fanno la loro comparsa a intervalli regolari, delle transenne sui parapetti delle Mura!
Non possiamo orientarci verso un’assurda città transennata e “impiolata”! Se di qualche dissuasore c’è bisogno (una tantum!) questo, come ormai è universalmente assodato, non può essere che un cilindro lapideo (arenaria, verrucano o marmo) nelle fogge della tradizione.
Noi riteniamo possibile fare rispettare le regole senza ricorrere a queste pesanti immissioni. Non è necessario che ogni divieto debba tradursi in qualcosa di visivamente e pacchianamente invasivo.
E’ da rivedere in generale, invece, il piano degli accessi consentiti, a chi e fin dove consentirli ed è necessario stabilire una più efficace e puntuale sorveglianza.
Tornando al caso di piazza S. Frediano, poi, ci si lamenta dei guasti provocati dalla sosta dei veicoli nella piazza. Orbene nella piazza spessissimo sostano veicoli autorizzati e quelli adibiti al carico e scarico delle merci. Dove sosteranno questi dopo la doppia “impiolata”? Forse davanti alla chiesa di S. Frediano, ove c’è sempre qualche auto stazionante nel corso della giornata per la disperazione dei turisti che, tra auto, furgoni, sedie, tavolini all’aperto, ombrelloni, rustiche botti di vino, fioriere “tripalliche”, panchine piombaggine, porta-biciclette, porta-cartoline ….non riescono a fotografare decentemente la chiesa se non nella parte apicale?
Sempre nella stessa piazza si lamentano i guasti subiti dalla pavimentazione! Questi però non derivano esclusivamente dal via vai (veramente eccessivo) dei mezzi, ma su di essi incidono sia i vari usi a cui la piazza di volta in volta viene destinata (stands, aiuole, gazebo, expo automobili….), sia una più che probabile cattiva esecuzione dell’asfalto “natura”, che qui manifestò subito pecche notevoli, quali l’immediata e generalizzata presenza di lesioni, il “salto” di porzioni superficiali ovunque posizionate, gli avallamenti tra le strisciate contigue nella stesura dei vari strati….cose che nonostante la delicatezza del materiale non si sono manifestate in tal modo in nessun altro caso più vecchio e con analoghi traffici. Forse una doverosa verifica anche di questo aspetto potrebbe portare ad una valutazione più obiettiva di tutta la questione.
E’ possibile sperare in un ri-pensamento su queste “impiolature” e far rispettare le regole senza interventi brutali e banali e senza danni al decoro del paesaggio storico della città?
Ringraziamo dell’attenzione.

Il Presidente
(arch. Roberto Mannocci)

venerdì 5 giugno 2009

INTERVENTO del Comitato inviato alla stampa

L’ultimo intervento della Sig.ra Baudone, con il quale la stessa proponeva di abolire la ZTL durante le ore serali, ci è parso un “ritorno al passato” che pensavamo di non avere più occasione di ascoltare.Tempo addietro si era aperto un dibattito circa questa proposta al quale hanno partecipato anche diversi politici e rappresentanti delle categorie. Adesso è rimasta solo la Sig.ra Baudone ad avanzare questa proposta che tra l’altro è in completa controtendenza rispetto ai regolamenti nel frattempo varati da parte dell’Amministrazione, oltre che alle proteste dei numerosi residenti che già adesso non riescono a dormire a causa di un Centro Storico troppo rumoroso.Forse la Sig.ra Baudone, magari perché residente all’Elba, non si è resa conto di quello che accade a Lucca, continuando a proporre situazioni che andrebbero a provocare solo confusione e inquinamento e che priverebbero gli avventori del piacere di passeggiare per 100 metri (questa è la distanza che separa il centro dai parcheggi) durante le ore fresche delle serate estive lucchesi.Non ci sfugge il fatto che, essendo in campagna elettorale, i politici, presi dalla foga di esporre i propri programmi e le proprie idee, non si risparmino, però una proposta che riguarda niente meno che l’abolizione della ZTL di un centro storico monumentale come quello di Lucca, forse dovrebbe essere più ponderata e discussa magari anche con la cittadinanza, al fine di verificarne la rispondenza con le realtà che compongono la società.

Lettere di un nostro socio.sullla proposta Baudone

Primo intervento

La signora Baudone di AN sostiene la necessità di consentire l’accesso in auto alle Ztl anche ai non residenti dalle 19 in poi. Abitando la signora Baudone in un palazzo con garage a porta Elisa, la sua proposta, a lei, quale aumento di problema comporterebbe? Nessuno. Provi invece la signora Bandone a valutare cosa succederebbe in centro se solo la sua proposta passasse. Il caos più totale. I turisti che scappano e tutte le famiglie dei residenti massacrate sia dei rumori sino a tarda ora, sia dal non riuscire più a trovare posto per la loro macchina. Tutti costretti a lasciarla fuori loro. A tale riguardo, ai residenti potrebbe anche andare bene la liberistica proposta dei commercianti attraverso la Baudone, ma solo se rispettato in toto il principio e ioè eliminando in centro storico ogni tipo di parcheggio a pagamento per dare modo a tutti di iberamente parcheggiare.Residenti e non. Ma ciò non sarà mai permesso. Un centro storico rasformato in un bazar significherebbe distruggere il valore storico-culturale della città. Lucca è ambita perché bella e quieta e non di certo per il lavoro svolto da chi non la voleva come desso e che tuttora insiste. Lucca viva anche di notte? E’ possibile. Navette fino a tarda ora e macchine dei non residenti lasciate fuori. Tutte. E’ così difficile? E’ solo a questa maniera che in centro, di gente da fuori, ne verrebbe ancora di più proprio perché viva, bella e quieta, anche di notte.

Secondo intervento

Trasformare il centro storico in autodromo è il chiodo fisso della signora Baudone di AN. Come Mai? Da quale parte sta? Dalla parte di tutti i cittadini o solo dalla parte dei ristoratori del centro storico di Lucca? Anche a far entrare tutte le macchine dei non residenti nelle Ztl dopo le ore 19 come propone lei, detti signori, dove potranno mai andare a parcheggiare se i residenti sono disperati sin dalle prime ore del mattino per mancanza di posti auto? Se sono i residenti i primi ad essere costretti al parcheggio fuori dagli stalli nottetempo, dove la potrà mai lasciare chi viene in più? A che pro farli passare senza motivo? Vuol tener sveglia la gente con rumore e smog in più? In accordo con i ristoratori autolesionisti, quanto la signora Bandone ha difficoltà ad accettare è che nessuno ha il diritto – nemmeno il sindaco – a rendere insonne le notti a chi la mattina dovrà andare a lavorare. Il tutto per cosa poi? Per rendere possibile a due o tre ristoratori di avere un tavolo in più. Questa è cecità amministrativa e nulla si continua ad imparare dal passato. Ai commercianti, andiamo a mettergliele adesso le macchine in via S. Paolino, andiamo a mettergliele adesso le macchine sulle mura, andiamo a mettergliele adesso le macchine in piazza Napoleone: i primi a farla lunga sarebbero loro. E’ proprio vero: il sedere del serpente va dove si è spostata la testa ma poi è sempre il sedere a vantarsi di aver deciso dove andare. Chi è nato quadro non morirà mai tondo e i soldi all’altro mondo non se li porterà mai nessuno. “Fatta la legge trovato l’inganno” – afferma un vecchio detto -: la proposta della signora Bandone è un ingenuo tentativo di azzerare la funzione positiva dei controlli telematici.

mercoledì 3 giugno 2009

Intervento di CLAUDIO CASOTTI in Consiglio Comunale

Le Mura rappresentano il limite della ZTL.
E’ un limite fittizio in quanto non “limita” niente. Tutti vi possono accedere eccetto i TIR, a qualsiasi ora del giorno e della notte
All’interno di questa “pseudo” ZTL esistono due articolazioni successive che sono l’Isola Pedonale di tipo A (più interna) e quella di tipo B che consente la circolazione solo ai residenti e agli autorizzati . I varchi telematici vanno, per quanto sarà loro reso possibile, a controllare il traffico in entrata nella zona di tipo B.
Detto questo la prima domanda da porsi è se è giusto che l’Isola pedonale di tipo B esista o meno.
Se è giusto che esista perché posta a tutela di quel patrimonio storico e monumentale che caratterizza Lucca e che porta tanti soldi nelle tasche dei Commercianti, allora i varchi sono un “accessorio” più che dovuto con l’augurio che in breve tempo tutta la attuale ZTL sia veramente portata a traffico limitato . Se poi qualcuno sostiene che la ZTL e l’Isola Pedonale non servono a niente allora che costui o costoro lo affermino pubblicamente e sarà sicuramente un dibattito partecipato.
Quindi o si cancella la ZTL/Isola Pedonale oppure si regolarizza con i varchi telematici visto e considerato che non è possibile controllare la zona con il solo ausilio dei Vigili Urbani.
Con Prot. 51847 de 21 Agosto 2006 questo Comitato ha esposto al Commissario Straordinario la necessità dei varchi telematici illustrando un progetto che rendeva la zona abbastanza controllata con l’ausilio di soli 7/10 varchi, una volta logicamente razionalizzata e non come adesso che è piena di buchi.
Con Deliberazione 333 del 20.12.2006 veniva approvato il progetto definitivo-esecutivo per l’installazione degli apparati per il controllo telematico degli accessi alla ZTL per un importo di € 598.032,74.
Per ovvi motivi (la contingenza delle elezioni comunali) il progetto è rimasto fermo in attesa della nuova Amministrazione.
Una volta insediata la nuova Amministrazione abbiamo organizzato una assemblea pubblica alla quale ha partecipato l’Assessore Cappellini. Gli abbiamo evidenziato i problemi che si verificavano in Via Rosi e richiesto un ulteriore varco là posizionato.
L’assessore è stato irremovibile in quanto, a detta sua, se si cambiava il numero e la dislocazione dei varchi previsti dalla delibera Commissariale si doveva indire una gara “ex novo” con tutti i tempi che ne sarebbero conseguiti.
Per questo motivo ci siamo stupiti, e non poco, quando con la deliberazione 202 del 1-7-2008 la Giunta Comunale ha deliberato una diversa collocazione degli stalli a Porta S.Pietro, spostando all’interno quello previsto all’esterno e aggiungendone addirittura un altro a controllo di altra direttrice di traffico.
Tra l’altro la soluzione ci è parsa subito bizzarra perché nel piano sosta dell’Ing. Pratelli il parcheggio a pagamento di Corso Garibaldi non esisteva essendo stato il Corso Garibaldi zona est tutto adibito a sosta residenti. Quindi, senza discussione alcuna, non solo è stato cambiato il piano dei parcheggi previsto dall’Ing. Pratelli (che sicuramente è costato anche un po’ di soldini) bensì con la stessa decisione è stato cambiata anche la delibera commissariale del 2006. Tra l’altro sarebbe opportuno ricordare che il parcheggio di Corso Garibaldi tratto est è stato concepito al tempo dei lavori alla Caserma Mazzini al fine di supplire alla carenza di stalli dovuta alla momentanea soppressione di quel parcheggio, infatti fino ad allora la Porta S.Pietro era di sola uscita. Insomma era un parcheggio “temporaneo” destinato ad esistere fino al completamento dei lavori alla Mazzini. Poi la Mazzini è stata terminata, addirittura è stato costruito anche il parcheggio Manifattura, ma il parcheggio Corso Garibaldi lato Est è rimasto. L’esistenza per così dire temporanea concepita dall’Amministrazione precedente è stata definitivamente cancellata dall’Amministrazione Favilla che l’ha resa definitiva.
Perché è accaduto questo? Forse per le proteste dei commercianti? Allora si torna al punto precedente, se la ZTL è ingiusta che qualche categoria ne proponga ufficialmente l’abolizione, altrimenti non è giusto cambiare qualcosa solo per compiacere quel commerciante o quell’altro. C'era una fiaba nella quale  alcuni animali affermavano  che: la Giustizia è uguale per tutti però per qualcuno è più uguale che per altri. Non ricordo chi l'ha scritta però sicuramente in molti l’hanno letta..

Da notarsi che sia l'Ordinanza Commissariale del 2006, così come quella di Giunta del 2008, non vincolano assolutamente il provvedimento in questione  alla realizzazione di altri provvedimenti in materia di traffico e sosta. Il ritardo che si verifica, è quindi determinato solo ed esclusivamente  dalla volontà del Sindaco di mettere in funzione i varchi al momento in cui verrà realizzato quello che pomposamente si denomina "nuovo piano della mobilità". A proposito quale dovrebbe essere questo piano? Quello dell'Ing. Pratelli? E' quello che non prevedeva la navetta dal Palatucci perchè troppo vicino alle Mura mentre invece stabiliva che ci fosse un collegamento fra il Parcheggio Mazzini ed il centro. Ipotesi quanto meno bizzarra se si pensa che il Mazzini è già nel Centro!!
Oppure è quel piano che dopo essere stato presentato in Circoscrizione è stato bocciato all'unanimità dei Consiglieri con la richiesta di apporre modifiche che in pratica comportano il suo annullamento? Sarebbe opportuno che il Sindaco spiegasse che cosa intendeva dire.

Torniamo ai varchi.
Ha un minimo senso di logica la posizione del varco in Via Elisa? Perché è stato posizionato non già in coincidenza con l'inizio dell'Isola Pedonale bensì alcune decine di metri dopo. Per intenderci proprio dopo quei due pubblici esercizi che effettuano ristorazione. E' chiaro che ciò va a rappresentare una condizione di pericolo per gli avventori di tali locali visto il traffico confusionario che vi si registra e che risulta ostacolato da quei veicoli parcheggiati disordinatamente proprio davanti ai locali.

Con la richiesta di accesso agli atti del 19 Marzo 2009 di cui al prot. 22144 del 20 Marzo 09 abbiamo formulato una domanda ufficiale per sapere l'importo speso per i varchi telematici. Ad oggi non abbiamo ancora ricevuto risposta. La reiteremo a breve chiedendo aiuto anche al Difensore Civico.

Un ultima osservazione:
se questa benedetta rete di varchi telematici viene fatta per regolare ol traffico in una zona di 500 mt per 800 e la sosta relativa a 1500 stalli gialli mentre poi vengono concessi 15.000 permessi, allora lasciamo perdere da subito perché sarebbero soldi sprecati.