sabato 9 gennaio 2016

Piazza Della Zecca


n Piazza Della Zecca sono apparsi dei cartelli di divieto di sosta che preannunciano l’ inizio di non meglio specificati lavori. Diversi residenti ci hanno contattato esprimendo i loro timori perché corre voce che queste opere sono relative alla realizzazione delle isole a scomparsa.
Finora queste sono state realizzate in zone un po’ defilate, mentre adesso i residenti della piazza hanno il comprensibile timore che vengano posizionate proprio sotto le loro finestre. Considerato che la struttura non è a tenuta stagna è ovvio che, soprattutto durante le stagioni calde, questa è destinata ad emanare cattivi odori.
Si tratta di una installazione importante la cui esatta localizzazione andava discussa ed analizzata con attenzione e soprattutto con la collaborazione di chi in quella piazza ci vive.
Spostarla di un metro a destra o a sinistra può fare una grossa differenza, mentre invece l’ Assessore all’ Ambiente ha ritenuto di avvallare decisioni prese senza alcuna consultazione con i residenti.
Per l’ ennesima volta si dimostra la scarsa considerazione da parte di questo assessorato verso i cittadini, i quali sono chiamati a rispettare le decisioni prese, senza la minima possibilità di partecipazione, quasi come fossero sudditi.
Le Vecchie Circoscrizioni non ci sono più, le Nuove Circoscrizioni non state mai realizzate e quindi i cittadini non dispongono di alcuna sede per il confronto e si trovano a dover sottostare al volere dell’ Assessore di riferimento il quale, se ha propensione alla gestione politica da “buon padre di famiglia”, coinvolge con rispetto i cittadini, mentre se questa propensione non ce l’ha allora si limita ad attuare i suoi programmi senza esitazione alcuna.
Possibile che nessuno in Comune avverta l’ esigenza di affrontare il discorso delle isole a scomparsa in una “civile” assemblea pubblica che abbia ad oggetto la dislocazione delle isole, nonché le modalità di recupero degli stalli persi?
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domenica 3 gennaio 2016

PM10


Durante gli ultimi giorni si fa un gran parlare dell’ inquinamento atmosferico di Milano e Roma.
Di Lucca non se ne parla affatto, nonostante gli attuali 50 superamenti registrati dalla centralina di S. Micheletto (il massimo per legge è 35) siano molti di più di quelli registrati in molte delle centraline romane.
Nelle altre città si parla di misure contingibili e urgenti come i blocchi del traffico, nonché di efficaci interventi strutturali quali la liberazione dei centri storici dalle automobili, ampliamenti delle ZTL con incentivazione del trasporto pubblico.
Invece a Lucca?
L’ unico PAC (Piano di Azione Comunale contro l’ inquinamento atmosferico) pubblicato sul sito web del Comune di Lucca si riferisce al periodo 2012/2013, mentre quello nuovo è ancora materia per pochi.
Le uniche misure attuate dall’ attuale Assessorato all’ Ambiente sono state quelle di vietare di accendere i fuochi in pubblico, cosa che ci risulta abbia avuto totale accettazione da parte della cittadinanza, senza peraltro sortire alcun effetto, mentre altre iniziative di uguale spessore sono state il messaggino telefonico inviato ai residenti del Comune, nel quale si invitava a moderare il riscaldamento domestico, nonché il tentativo di accordo con la compagnia di car sharing Bla Bla ( che peraltro serve per fare tragitti del tipo Lucca/Milano e non S. Anna/ S.Vito).
Se queste sono le soluzioni individuate ci immaginiamo quali possono gli effetti.
A questo punto è chiaro che per individuare prospettive efficaci si dovrà attendere la prossima amministrazione .
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