Durante
gli ultimi giorni si fa un gran parlare dell’ inquinamento
atmosferico di Milano e Roma.
Di Lucca non se ne parla affatto, nonostante gli attuali 50 superamenti registrati dalla centralina di S. Micheletto (il massimo per legge è 35) siano molti di più di quelli registrati in molte delle centraline romane.
Di Lucca non se ne parla affatto, nonostante gli attuali 50 superamenti registrati dalla centralina di S. Micheletto (il massimo per legge è 35) siano molti di più di quelli registrati in molte delle centraline romane.
Nelle
altre città si parla di misure contingibili e urgenti come i
blocchi del traffico, nonché di efficaci interventi strutturali
quali la liberazione dei centri storici dalle automobili, ampliamenti
delle ZTL con incentivazione del trasporto pubblico.
Invece
a Lucca?
L’
unico PAC (Piano di Azione Comunale contro l’ inquinamento
atmosferico) pubblicato sul sito web del Comune di Lucca si
riferisce al periodo 2012/2013, mentre quello nuovo è ancora materia
per pochi.
Le
uniche misure attuate dall’ attuale Assessorato all’ Ambiente
sono state quelle di vietare di accendere i fuochi in pubblico, cosa
che ci risulta abbia avuto totale accettazione da parte della
cittadinanza, senza peraltro sortire alcun effetto, mentre altre
iniziative di uguale spessore sono state il messaggino telefonico
inviato ai residenti del Comune, nel quale si invitava a moderare il
riscaldamento domestico, nonché il tentativo di accordo con la
compagnia di car sharing Bla Bla ( che peraltro serve per fare
tragitti del tipo Lucca/Milano e non S. Anna/ S.Vito).
Se
queste sono le soluzioni individuate ci immaginiamo quali possono gli
effetti.
A
questo punto è chiaro che per individuare prospettive efficaci si
dovrà attendere la prossima amministrazione .
http://vivereilcentrostorico.blogspot.com
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