domenica 27 aprile 2014

Dove Finiscono i soldi di Lucca Comics?

Nel corso della prossima settimana, in Consiglio Comunale si terra’ il dibattito sulle societa’ partecipate di Lucca Holding. Al di la’ dei tecnicismi che verranno affrontati in quella sede un dato su tutti appare evidente: il profitto che registra Lucca Comics and Games. Nel 2013 le entrate di questa societa’, il cui capitale azionario e’ detenuto interamente dal Comune di Lucca attraverso la Lucca Holding e quindi e’ di proprieta’ di tutti cittadini lucchesi, ha registrato un incasso di euro 3.504,470,18 e delle spese di 2.721.852,97 provocando un utile di ben 782.617,21 euro. Alcune spese, tipo quella relativa alla realizzazione dell’ area fieristica costano la bellezza di 1.157.804,94, e crediamo che debbano essere valutate intelligentemente perche’, da profani, ci sembra uno sproposito spendere questi importi anno dopo anno per avere dei tendoni stile “post terremoto” , che oltretutto occupano le piazze per un mese intero. A prescindere da cio’ la domanda che sorge spontanea e’: ma dove va a finire tutto questo ben di Dio? Possibile che dopo aver tenuto a sacco la citta’ per 4 giorni, aver inibito l’ uso di parte della stessa per un mese intero e aver guadagnato quasi 800.000 euro si dica che non ci sono i soldi per rifare il muro di Villa Bottini, oppure che non ci sono risorse per mantenere in funzione alcuni parchi giochi, o addirittura che si faccino tagli al bilancio comunale per molte centinaia di migliaia di euro? Dove e’ il doveroso risarcimento nei confronti di quella collettività che ogni volta si trova a patire i disagi dopo che ha permesso a Lucca Comics di nascere concedendogli un prestito attraverso le casse comunali che sono soldi di tutti? Dove’ il soddisfacimento dell’ interesse generale che dovrebbe essere prerogativa essenziale per qualsiasi societa’ di proprieta’ comunale? http://vivereilcentrostorico.blogspot.com

giovedì 10 aprile 2014

Normativa Regionale su attività rumorose.

La professionali e chiare delucidazioni dell’ Arpat circa la nuova normativa regionale non lasciano spazi a dubbi. Il problema del rumore molesto riconducibile alla presenza o attivita’ dei locali pubblici esiste in quanto rappresenta il 25% di tutti gli esposti che Arpat riceve annualmente. Il problema c’è, attiene alla salute dei cittadini ed è socialmente rilevante. L’ unico modo per risolverlo è quello di fissare limiti e regole chiare che possano, da un lato, tutelare la salute dei cittadini, mentre dall’ altro prevenire che vengano comminate ai proprietari dei locali pubblici sanzioni civili o penali. Per questi motivi la Regione ha varato il Regolamento 2 del 2014 che va’ proprio in questa direzione. Chi afferma che questo regolamento vieta la musica dal vivo dice una cosa che non e’ vera. Chi vuole fare musica dal vivo puo’ farlo tutti i giorni dell’ anno e per 24 ore giornaliere. Il regolamento non lo proibisce affatto. Se il locale e’ progettato ed insonorizzato in maniera adeguata e non provoca alcun disturbo ai vicini non c’ è alcun problema: nessuno glielo potrà mai vietare. Un ambiente acusticamente insonorizzato è un requisito essenziale per chi vuol fare musica dal vivo. Giusto per fare un esempio è come la cella frigorifera per un macellaio. In ambedue i casi si tratta di requisiti necessari per la tutela della salute pubblica. L’ ambiente insonorizzato consente di riposare a chi abita nelle vicinanze che vede cosí tutelata la sua salute, mentre la cella frigorifera consente al cliente della macelleria di comprare una carne che non sia affetta da germi e batteri che potrebbero pregiudicare il suo stato di salute. Cosa potremmo pensare se i macellai chiedessero di non avere l’ obbligo di tenere la carne in frigorifero per risparmiare sul costo della cella frigorifera e su quello dell’ energia elettrica necessaria per il suo funzionamento? E’ in questa ottica che il Regolamento regionale ha la sua validita’. La diminuzione del numero delle deroghe che possono essere concesse vuol dire: vuoi fare una attività che comporta la produzione di rumore? Bene falla pure quando ti pare, a condizione che tu ti organizzi per non mettere in croce chi vive vicino al tuo locale. Se invece non ti vuoi organizzare, ti viene concesso solo un certo numero di deroghe perché al mondo ci sono anche quelli che vivono vicino al tuo locale ed anche loro hanno il sacrosanto diritto, tutelato dalla legge, di voler dormire e riposare. Caso mai una lacuna nella normativa attuale continua a persistere. Non si prende in considerazione una delle principali forme di disturbo che è originata dai gruppi di avventori che consumano le bevande stazionando sulle pubbliche vie e piazze. Sarebbe opportuno che il consumo delle bevande fornite dal locale venisse previsto soltanto all’interno delle pertinenze dello stesso, in tal modo si potrebbero limitare molti dei disagi che attualmente si verificano e che richiedono numerosi interventi da parte delle forze dell’ ordine. Altro discorso è quello delle deroghe concesse al Comune e agli enti patrocinati. Il discorso della Regione è molto semplice e di buon senso: hai individuato le aree destinate a spettacolo a carattere temporaneo, ovvero mobile, ovvero all’aperto nel Piano di Classificazione Acustica Comunale? Bene allora le manifestazioni musicali le dovresti fare lí, tuttavia, come eccezione, ti viene concesso un certo numero di deroghe per farle in quei posti dove altrimenti questo ti sarebbe impedito, sempre nell’ ottica della imprescindibile tutela della salute pubblica. http://vivereilcentrostorico.blogspot.com

mercoledì 9 aprile 2014

VerdeMura 2014

Ma e’ mai possibile che quando a Lucca si organizza una manifestazione si debba perdere il lume della ragione e dimenticarsi del resto del mondo? Precisiamo e sottolineamo che nessuno e’ contro Verdemura, ma e’ giusto che si chiuda la cerchia urbana al passaggio pedonale obbligando le persone a scendere in Piazza del Collegio e risalire sulle Mura alla sortita di S.Cristoforo? Ci vuole un architetto di fama internazionale, magari austriaco o forse addirittura Renzo Piano, per spostare i banchi di un metro e lasciare questo corridoio a disposizione di chi vuol passare per godersi la passeggiata sulle Mura? Non ci sembra che sia una impresa impossibile anche perché con Murabilia si fa regolarmente e quindi non c’è motivo per cui ciò non possa essere fatto anche per Verdemura. Ci auguriamo che per la prossima edizione i solerti funzionari coinvolti pensino anche ai normali cittadini che vogliono semplicemente godersi le Mura i quali, tra l’ altro, sono molti di piu’ dei visitatori di questa rassegna Se poi i medesimi funzionari riuscissero a limitare il traffico veicolare degli espositori, che attualmente si sviluppa senza controlli per tutta la cerchia urbana procedendo a zig zag fra i pedoni, farebbero una cosa buona e giusta. http://vivereilcentrostorico.blogspot.com