giovedì 10 aprile 2014

Normativa Regionale su attività rumorose.

La professionali e chiare delucidazioni dell’ Arpat circa la nuova normativa regionale non lasciano spazi a dubbi. Il problema del rumore molesto riconducibile alla presenza o attivita’ dei locali pubblici esiste in quanto rappresenta il 25% di tutti gli esposti che Arpat riceve annualmente. Il problema c’è, attiene alla salute dei cittadini ed è socialmente rilevante. L’ unico modo per risolverlo è quello di fissare limiti e regole chiare che possano, da un lato, tutelare la salute dei cittadini, mentre dall’ altro prevenire che vengano comminate ai proprietari dei locali pubblici sanzioni civili o penali. Per questi motivi la Regione ha varato il Regolamento 2 del 2014 che va’ proprio in questa direzione. Chi afferma che questo regolamento vieta la musica dal vivo dice una cosa che non e’ vera. Chi vuole fare musica dal vivo puo’ farlo tutti i giorni dell’ anno e per 24 ore giornaliere. Il regolamento non lo proibisce affatto. Se il locale e’ progettato ed insonorizzato in maniera adeguata e non provoca alcun disturbo ai vicini non c’ è alcun problema: nessuno glielo potrà mai vietare. Un ambiente acusticamente insonorizzato è un requisito essenziale per chi vuol fare musica dal vivo. Giusto per fare un esempio è come la cella frigorifera per un macellaio. In ambedue i casi si tratta di requisiti necessari per la tutela della salute pubblica. L’ ambiente insonorizzato consente di riposare a chi abita nelle vicinanze che vede cosí tutelata la sua salute, mentre la cella frigorifera consente al cliente della macelleria di comprare una carne che non sia affetta da germi e batteri che potrebbero pregiudicare il suo stato di salute. Cosa potremmo pensare se i macellai chiedessero di non avere l’ obbligo di tenere la carne in frigorifero per risparmiare sul costo della cella frigorifera e su quello dell’ energia elettrica necessaria per il suo funzionamento? E’ in questa ottica che il Regolamento regionale ha la sua validita’. La diminuzione del numero delle deroghe che possono essere concesse vuol dire: vuoi fare una attività che comporta la produzione di rumore? Bene falla pure quando ti pare, a condizione che tu ti organizzi per non mettere in croce chi vive vicino al tuo locale. Se invece non ti vuoi organizzare, ti viene concesso solo un certo numero di deroghe perché al mondo ci sono anche quelli che vivono vicino al tuo locale ed anche loro hanno il sacrosanto diritto, tutelato dalla legge, di voler dormire e riposare. Caso mai una lacuna nella normativa attuale continua a persistere. Non si prende in considerazione una delle principali forme di disturbo che è originata dai gruppi di avventori che consumano le bevande stazionando sulle pubbliche vie e piazze. Sarebbe opportuno che il consumo delle bevande fornite dal locale venisse previsto soltanto all’interno delle pertinenze dello stesso, in tal modo si potrebbero limitare molti dei disagi che attualmente si verificano e che richiedono numerosi interventi da parte delle forze dell’ ordine. Altro discorso è quello delle deroghe concesse al Comune e agli enti patrocinati. Il discorso della Regione è molto semplice e di buon senso: hai individuato le aree destinate a spettacolo a carattere temporaneo, ovvero mobile, ovvero all’aperto nel Piano di Classificazione Acustica Comunale? Bene allora le manifestazioni musicali le dovresti fare lí, tuttavia, come eccezione, ti viene concesso un certo numero di deroghe per farle in quei posti dove altrimenti questo ti sarebbe impedito, sempre nell’ ottica della imprescindibile tutela della salute pubblica. http://vivereilcentrostorico.blogspot.com

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