Come previsto la incompatibilità
dei cassonetti con la realtà del Centro Storico sta venendo a galla nel modo
dirompente che avevamo immaginato.
Per adesso parliamo di ubicazione
e di oltraggio al decoro, per poi passare, anche se ci auguriamo di sbagliare,
alla seconda fase di reclami dovuti all’ accatastamento dei rifiuti al di fuori
dei bidoni.
Ormai siamo a ridosso della data
di inaugurazione del servizio e quindi possiamo pensare che i cassonetti
posizionati sono quelli definitivi per numero e ubicazione.
Confrontando la posizione dei cassonetti pubblicata sul sito di Sistema Ambiente con
quella sotto gli occhi di tutti, notiamo la mancanza di alcuni di questi.
Cosa vuol dire ciò? Forse vuol
dire che, siccome i cassonetti sono una schifezza, qualcuno ha avuto la
capacità di protestare sui giornali, oppure
farsi rappresentare dall’amico Assessore o dall’amico Consigliere e
per questo motivo è stato risparmiato dalla schifezza?
Il fatto che non si può
realizzare un progetto di questa portata senza l’apposito Regolamento previsto dalla legge (art. 21 del
DPGR 25/02/2004 n. 14/R nonchè art. 198 Dlgs 152 del 03/04/2006) ) è stato
scritto al Sindaco, al Dirigente,
alla USL il 9 Febbraio 2016 e poi
a tutti i Consiglieri Comunali il 3 Ottobre 2016. In quelle occasioni sono
stati allegati anche i Regolamenti di Empoli, Pisa e Livorno dove sono state
previste le distanze minime dalle porte e dalle finestre. Purtroppo a Lucca
questo regolamento non è mai stato fatto e si vedono cassonetti posizionati a
pochi centimetri dalle finestre con il massimo disprezzo di chi, dietro quelle
finestre, ci vive o ci lavora.
Questi sfortunati non potranno
rifarsi ad un regolamento che non esiste e quindi avranno quattro possibilità: rivolgersi ai “Santi in
Paradiso”, cercare di provocare clamore sui
giornali, rivolgersi ad una avvocato per una difficile e costosa causa legale che dovrà basarsi sul Codice
Civile, oppure accettare con rassegnazione i rifiuti sotto la finestra.
Non ci sembra il modo più giusto
e più imparziale di operare per una
Pubblica Amministrazione.
Nessun commento:
Posta un commento