sabato 6 aprile 2013

Comunicazione alla camera di commercio

Alla Camera di Commercio di Lucca Alla Confcommercio Nazionale -Roma Alla Presidenza della Confcommercio Nazionale – Roma Al Sindaco di Lucca All’Assessore alle Attività Produttive del Comune di Lucca Agli organi di stampa locali Egregi Signori Dobbiamo purtroppo rilevare che il Presidente della Commissione Centro Storico Ascom Giovanni Martini , talvolta supportato dal Direttore dell’Ascom lucchese Pasquini, di frequente si accanisce contro i residenti del Centro Storico. Abbiamo purtroppo ricavato questa netta impressione a seguito delle proposte sostenute da Martini che di seguito andiamo sinteticamente a riepilogare: Spegnimento della rete di varchi telematici alla sera: perché poi proprio alla sera quando all’interno della ZTL ci sono solo stalli riservati ai residenti e quindi i veicoli senza autorizzazione non potrebbero comunque parcheggiare? Ci si vuole forse dimenticare che gli stalli di sosta per autorizzati all’interno della ZTL sono soltanto 1.097, per un totale di 1.600 parcheggi gialli all’interno delle Mura, contro una quantità di ben 4.346 permessi rilasciati ai residenti in aggiunta ai quali se ne devono sommare altri 315 concessi ai dimoranti ed alcune altre migliaia fra quelli a tempo e quelli per le categorie? Come si potrebbe controllare che i veicoli entrati dai varchi spenti non parcheggino sugli stalli per residenti aumentando di tal maniera la sproporzione fra stalli disponibili e permessi rilasciati? Non vorremmo che questa polemica nascesse da una, peraltro comprensibile visione molto personale del Sig. Martini, il quale, essendo proprietario di un locale pubblico e lavorando essenzialmente durante il periodo notturno, è magari portato a credere che ciò andrebbe a vantaggio di tutti i Commercianti e non già solo a quei pochi locali notturni che, come il suo, si trovano nella ZTL. In passato Martini si è spinto perfino a richiedere la modifica della ZTL e la conseguente realizzazione di parcheggi a pagamento in alcune piazze, adesso parzialmente destinate a parcheggio residenti ed i cui stalli sono conteggiati fra i 1.097 di cui sopra, senza considerare che ciò avrebbe comportato un danno esagerato per i residenti aumentando il divario fra stalli gialli disponibili e permessi rilasciati. Con la chiusura del Parcheggio Lorenzini sono venuti a mancare 115 stalli a pagamento e, nonostante che quando questo parcheggio venne realizzato, non un solo stallo fu destinato ai residenti, a questi ultimi sono stati recentemente sottratti ben 82 stalli gialli per compensare la perdita attuale di stalli blu. In pratica i residenti hanno assorbito quasi per intero la perdita degli stalli a pagamento della Lorenzini, nonostante non ne abbiano mai tratto alcun beneficio e ciononostante Martini richiede adesso di destinare ulteriori stalli di Piazzale S.Donato alla sosta a pagamento per compensare quelli persi con la Lorenzini. Di recente Il Direttore Ascom di Lucca Sig. Pasquini,in aggiunta al Presidente della Camera di Commercio Guerrieri, hanno dichiarato sulla stampa locale di ritenere necessaria la modifica della ZTL creando una disponibilità di sosta al servizio di un ipotetico, quanto improbabile nonché fallimentare mercato a Km 0 che dovrebbe realizzarsi in Piazza del Carmine e dove vi si prevede la vendita di prodotti tipici da parte di produttori locali quali frutta, verdura e simili (quindi molto pesanti ed ingombranti) e che dovrebbe vedere fra i loro clienti in maggioranza famiglie che vivono al di fuori delle Mura. Qualcuno riesce ad immaginarsi il traffico che verrebbe a realizzarsi sul lastricato medioevale di Via Mordini e qualcun altro saprebbe spiegare come potrebbero i miseri 24 stalli della Piazza del Carmine potrebbero essere funzionali alle decine di furgoncini degli espositori ed alle migliaia di veicoli di acquirenti che un tal mercato, di fatto all’ingrosso, si propone di attirare? Trascurando di menzionare altre richieste espresse da Martini che possono qualificarsi come “minori” ma comunque sempre destinate a creare disagi ai residenti, ci pare opportuno evidenziare che la crisi del commercio all’interno del Centro Storico non è imputabile alla difficoltà di accesso e/o di sosta per i motivi seguenti: -le attività all’interno del centro storico sono, secondo l’ultimo censimento elaborato dalla Camera di Commercio oltre 1.000 e quindi poche decine o poche centinaia di stalli blu in più sarebbero ininfluenti. - Il problema principale semmai è l’offerta, vale a dire che la merce in vendita all’interno delle Mura è pressoché identica per tipologia o marca a quella che si trova in periferia dove, negli ultimi decenni si è creata una distribuzione che copre molto bene il territorio con esercizi indipendenti e spesso localizzati in quei mini centri commerciali che si sono venuti a creare. Anzi la grande distribuzione di basso prezzo localizzatasi in periferia, offrendo una ulteriore tipologia di prodotto/prezzo pressochè introvabile nel centro storico, risulta essere ancora più apprezzata dai consumatori, visto la propensione all’acquisto di articoli economici che si è verificata durante gli ultimi anni in molti strati sociali. -Per quanto riguarda la ristorazione sono pochi i locali rimasti per i lucchesi in quanto il flusso turistico ne ha modificato la tipologia, il servizio, la qualità ed il prezzo, tanto è vero che mentre alcuni decenni orsono i lucchesi venivano in centro per mangiare bene, adesso all’opposto, in molti si dirigono verso la periferia dove possono trovare un rapporto qualità/prezzo decisamente ben più allettante. La situazione è destinata ad aggravarsi ulteriormente quando verrà inaugurato il nuovo centro commerciale di Viale Europa a Marlia, il quale vedrà la presenza di alcune decine di esercizi commerciali “non alimentari” e che sarà destinato ad intercettare una buona fetta di quella clientela che, nonostante tutto, finora si è recata all’interno delle Mura per effettuare gli acquisti. Quanto sopra premesso dobbiamo rilevare che questo “inutile” accanimento verso i residenti del Cenro Storico, che poi, nella loro misura, sono gli unici clienti fedeli dei negozi del centro storico, oltre a rilevarsi infruttifero sotto il profilo commerciale , potrebbe risultare addirittura controproducente nei confronti del flusso turistico che si riversa su Lucca, riuscendo difficile immaginare quale attrazione turistica possa essere esercitata da quella città aperta al traffico chiassoso ed indiscriminato immaginata da Martini, & Co.. Laddove questo accanimento del Presidente della Commissione Centro Storico,accompagnato da quello saltuario espresso dal Direttore Pasquini, dovesse verificarsi nuovamente, ci vedremo costretti a valutare iniziative clamorose di protesta nei confronti dell’Ascom in merito alle quali non ci sentiamo di escludere fin d’ora: - Uno sciopero dei consumi da parte dei residenti nei confronti dei negozi del Centro Storico, preceduto da numerosi volantinaggi ed assemblee pubbliche al fine di assicurarsi la buona riuscita dello stesso; - Volantinaggio nelle zone dello struscio al sabato pomeriggio evidenziando ai turisti, agli acquirenti e ai passanti l’atteggiamento dell’Ascom nei confronti dei residenti ed i motivi per cui lo consideriamo incomprensibile, ingiustificabile e prepotente. - Portare il dibattito circa questa presa di posizione dell’Ascom sulle maggiori testate giornalistiche nazionali nonché sulle trasmissioni televisive a copertura nazionale che intenderanno interessarsi del caso. Tali iniziative verranno da noi intraprese senza alcun ulteriore intervento in merito nel caso in cui, in assenza di vostre sollecite precisazioni e/o delucidazioni, dovessimo essere portati a pensare che le esternazioni di Martini in merito alla sottrazione di stalli di sosta dei residenti rispecchiano effettivamente la posizione dell’Ascom al riguardo. Distinti saluti Il Presidente del Comitato Vivere il Centro Storico Claudio Casotti

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