Confrontare la ZTL di Firenze con quella di Lucca è come paragonare
una balena ad un pesciolino rosso.
La ZTL fiorentina comincia da Porta Romana e arriva fino a Piazza
della Libertà , per spiegarla con la realtà lucchese è come se
la ZTL cominciasse al sottopasso dell’ Arancio per arrivare fino a
Ponte S. Pietro e quindi non c’è niente di strano se questa viene
aperta per qualche ora durante qualche giorno della settimana solo
in alcuni periodi dell’anno. Allo stesso tempo sarebbe onesto
rilevare il fatto che la zona pedonale fiorentina (molto più
grande del nostro Centro Storico) resta tassativamente chiusa H 24
per 365 giorni all’ anno.
Città simili a Lucca (vedasi Siena e Pistoia) hanno una ZTL, che
seppure più grande di quella lucchese, rimane vigilata per 24 ore
al giorno durante tutto il corso dell’anno e nessuno si lamenta
Spengere i varchi alla sera? Una ipotesi lanciata da chi, vivendo
fuori del centro, e in totale assenza di qualsiasi elementare senso
civico e rispetto sociale, si ritiene esente dai problemi
provocati dall’inquinamento acustico ed atmosferico del traffico
perché tanto questi affliggono non lui bensí i residenti.
Fortunatamente l’ Amministrazione Comunale ha il dovere di
salvaguardare la salute di tutti i cittadini e quindi ha chiaro che
una zona di 900 x 800 metri non influisce minimamente sulla
redditività degli esercizi commerciali e che anzi, trovandosi
questi in un ambiente monumentale nobilitato dalla limitazione del
traffico, dispongono di un valore aggiunto ancora maggiore.
Basta guardare i valori di inquinamento atmosferici della centralina
di S.Micheletto. Nonostante la loro drammaticità sono calati
notevolmente da quando i varchi sono entrati in funzione e quindi,
per il bene di tutti, sarebbe opportuno cominciare a pensare lo
spostamento del varco verso Porta Elisa una volta che il mercato dei
Bacchettoni sarà trasferito, mentre allo stesso tempo cominciare a
pensare di limitare il traffico a Porta S. Pietro, come del resto era
previsto nel progetto iniziale dei varchi telematici.
Spengere i varchi alla sera per aiutare la movida? Per quanto
riguarda le attività notturne il problema non è quello della loro
accessibilità perché nessun baldo giovane avrà problemi a
camminare per 400 metri, che è la distanza massima da percorrersi
a piedi a Lucca, casomai è il suo tasso alcolemico che in taluni
casi potrebbe rappresentare un problema a coprire questa distanza.
Perché non fare come a Modena dove dopo le ore 20 le bevande si
servono solo all’interno dei locali? Soltanto con un controllo
responsabile della somministrazione di alcolici si riuscirebbe a
ridurre il numero di risse, schiamazzi e vandalismi che molto spesso
appaiono sulle pagine di cronaca
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