mercoledì 15 giugno 2016

Ordinanza Movida


Non c’è ombra di dubbio: il divieto di percepire la musica al di fuori dei locali dopo la mezzanotte è un provvedimento civile e che va nella direzione giusta.
Con le recenti semplificazioni ammnistrative, per effettuare la musica nei locali, è sufficiente l’ autodichiarazione del responsabile legale dell’ esercizio pubblico e/o del tecnico acustico incaricato.
Siccome la medesima legge che semplifica impone anche alle amministrazioni di effettuare controlli a campione sulle autodichiarazioni prodotte , visto e considerato la mole delle richieste di intervento e degli esposti presentati dai residenti a causa della musica alta dei locali , la nostra associazione ha richiesto agli uffici competenti di procedere al puntuale controllo a campione previsto dalla legge.
In poche parole la normativa consente le autodichiarazioni, ma prevede anche pene severe per chi le produce mendaci e questo è quanto abbiamo richiesto all’ Amministrazione di verificare. In sintesi: OK alla musica , ma no al Far West.
Tra l’ altro, per legge, il Comune dovrebbe dotarsi di apposito regolamento per il controllo delle autodichiarazioni e pubblicare la tipologia dei controlli sul sito web; infatti abbiamo richiesto al Comune che venga rispettato anche questo adempimento di legge.
È ovvio poi che un vero miglioramento si potrà conseguire soltanto con la proibizione di consumare sulla pubblica via dopo le 21, come si fa in tanti comuni italiani più civili del nostro, dove, dopo quell’ ora, le consumazioni avvengono solo all’interno dei locali.
Le petizioni sono uno strumento democratico che rispettiamo, se non altro per averne effettuate a bizzeffe, ma facciamo rilevare che la legge ha valore inderogabile e che questa si può cambiare solo a mezzo di referendum, il quale, per essere indetto, deve avere almeno 500.000 adesioni certificate, che fra poco diventeranno 800.000.
Che dire poi di quei consiglieri che, non svolgendo attività professionale, ma solo politica, seguono e inseguono i voti per mantenere la propria posizione? Oppure di quegli ex assessori che si definivano ambientalisti, ma che adesso, con assoluta mancanza di pudore, invitano i residenti ad andare a vivere in campagna per lasciare la città in mano alle scorribande alcolico/musicali?
Non ne avvertiamo la mancanza e le prossime elezioni costituiranno un buon termometro per la determinazione della loro importanza e del loro seguito.
La soluzione per la Movida? La cittadella del divertimento. Un programma tanto sbandierato durante l’ultima campagna elettorale che è poi rimasto lettera morta.
http://vivereilcentrostorico.blogspot.com

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