venerdì 8 aprile 2016

Movida ed esposti


L’ esposto di commercianti e residenti di Piazza XX Settembre? Solo l’ ultimo di un lungo elenco
Zone come: Portone dei Borghi, Piazza dell’ Anfiteatro, Piazza San Frediano, Via Fillungo, Piazza S. Alessandro, Piazza San Michele, Via Calderia, Via S.Giorgio, Corso Garibaldi sono interessate, o forse meglio dire, deturpate dagli effetti collaterali della cosidetta “Movida” .
La possibilità di utilizzare le strade e le piazze come aree di somministrazione, senza limite alcuno, è una pratica incivile che contravviene le disposizioni vigenti, deturpa la zona dove si trova il locale ed in molti casi rende impossibile il riposo notturno di chi ci vive. Il fatto che un locale di 2 metri per 3 somministri bevande ad una esagerata moltitudine di persone rende insufficiente il piccolo servizio igienico di cui dispone (se ne dispone) e fa si che tutta la zona circostante diventi una latrina. Se a questo si unisce che gran parte delle bevande sono di natura alcolica e che vengono somministrate senza alcun controllo (contravvenendo alle disposizioni del Codice Penale) ne consegue quello che è sotto gli occhi di tutti: Lucca è diventata una grande e rumorosa latrina.
Questo è quello che abbiamo cercato di far capire all’ Assessore Raspini durante i numerosi ed infruttuosi colloqui che abbiamo avuto con lui, nel corso dei quali abbiamo fornito una consistente documentazione relativa a come altre città affrontano questi problemi.
La soluzione è solo una: dopo le 21 non si devono servire bevande (alcoliche o analcoliche) da essere consumate al di fuori dell’ area di somministrazione del locale e deve essere impedito il bivacco sulla pubblica via ai sensi del vigente Regolamento di Polizia Urbana.
Solo in tal modo si può realizzare quella civile convivenza necessaria affinchè l’ industria del divertimento possa convivere con i residenti in un contesto di civiltà.
Abbiamo provato innumerevoli volte ad esporre questi concetti all’ Assessore Raspini senza mai riuscire ad ottenere alcun risultato.
Dobbiamo rassegnarci a vivere nel degrado e nell’ inciviltà, ponendo a carico dei cittadini il costo della riparazione dei danni provocati dai vandali ubriachi, almeno fino alla scadenza di questo mandato elettorale mentre, nel frattempo, ci auguriamo che la Prefettura voglia intervenire, per quanto di sua competenza, al fine di alleviare i problemi di una situazione che altrimenti è destinata a peggiorare giorno dopo giorno.

http://vivereilcentrostorico.blogspot.com

3 commenti:

  1. Ma state affermando con coscienza quello che dite?
    Innanzitutto iniziamo con le imprecisioni: evitare di somministrare bevande alcoliche e analcoliche significa non poter vendere neanche una coca cola o un succo di frutta. Quindi se un bar, dopo le 9, non può neanche vendere caffè tanto vale che chiuda direttamente!
    Poi ritenete davvero che diminuire l'orario possibile per la vendita possa davvero risolvere il problema? Penso che invece di parlare di convivenza e rispetto dovreste parlare solamente di imposizioni e di ordini visto che la vita di un'intera città deve adeguarsi ai vostri orari. Vivere nel centro di una qualsiasi città, normalmente, vuol dire abituarsi ai rumori, al viavai notturno e giornaliero, al chiasso ed anche ad un po' di immondizia. SOlo Lucca è un caso anomalo!I comportamenti ritenuti così incivili si risolverebbero facilmente se esistessero davvero bagni pubblici fruibili e liberi o se i bar, per l'utilizzo di un bagno, non ti chiedessero sempre una consumazione obbligatoria.
    Inoltre pensate che Lucca sia una realtà che offra eventi per un target giovane? Bello Puccini, bello chi ti pare, ma il mondo cambia e non tutti possono rimanere a 100 anni fa, con la speranza che niente cambi. Volete davvero che Lucca rimanga solamente una città di vecchi e di stranieri (nei mesi che ci sono)? Se foste realmente persone mosse da un senso di appartenenza e di rispetto verso la terra in cui siete cresciuti non vorreste questo ma anzi, tutto il contrario: vorreste una città che cerca di adeguarsi e arricchirsi, variando sempre la propria offerta culturale, senza perdere quell'unicità e quell'essenza che la caratterizza; vorreste che i vostri figli crescano con un senso di amore, di rispetto e di orgoglio per la propria città senza l'idea di scapparne via il prima possibile. Mah, sinceramente rimango solo stupita da tutto questo bigottismo presente! Alla volte, certa gente, farebbe più bella figura a stare zitta! Buona giornata e più piscio per tutt*

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  2. Caro Anonimo
    ero tentato di non risponderle per via dei suoi commenti sguaiati però mi sono reso che lei è una persona giovane e che non sa quello che dice.
    Proverò quindi a fargli capire le cose in modo logico. Vediamo se lei riuscirà a leggerle e comprenderle.
    Non è scritto da nessuna parte che , siccome uno vive in città, deve sopportare tutti i rumori ed i disagi arrecati da chi, egoisticamente, pensa solo a divertirsi.
    Se i comunelli fuori dei locali portano ad ubriacarsi con facilità e degradare le zone circostanti con urina, feci vomito ecc. allora c' è una sola soluzione: permettere la consumazione delle bevande solo all' interno dei locali in modo da " aiutare" gli esercenti a non incorrere nelle conseguenze dell' art. 691 CP che li obbliga a controllare che l' alcool da loro venduto non venga consumato da persone già ubriache ed in modo che l' unico misero servizio igienico di cui il locale è dotato sia efficacemente funzionale ai bisogni dei clienti.
    Lucca non è un parco tematico con il rione del mojito e quello della capirinha. E' una città dove, come dice lei, la gente ha diritto di vivere.
    Dai tempi di Mose siamo regolati da leggi, quelle attuali tutelano il diritto al riposo delle persone. Veda lei. Se le leggi non le aggradano può sempre cercare di farsi promotore per indire un referendum e chiederne l' abrogazione. FIno a quel momento noi chiederemo che vengano applicate.
    Cordiali saluti
    Claudio Casotti
    Presidente del Comitato Vivere il Centro Storico

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  3. BUONGIORNO, ABITO DA 10 ANNI IN CENTRO STORICO CON LA MIA FAMIGLIA COMPOSTA DA UN MARITO ED UNA BAMBINA, E GRAZIE A DIO ESISTONO LOCALI CON UN PO' DI MUSICA, UN PO' DI VITA,UN PO' DI GIOVENTU' CHE ANIMA LA CITTA' E SONO POCHI TROPPO POCHI, ALLORA VOI PREFERITE CHE I RAGAZZI VADANO FUORI DALLA NOSTRA LUCCA, VOI PREFERITE CHE LA CITTA' MUOIA DESOLATA, E' BELLO POTER USCIRE DI CASA E PASSEGGIARE PER UNA CITTA' VIVA, COLORATA E PIENA DI PERSONE, FARANNO SI RUMORE, MA ESISTONO DOPPI VETRI INFISSI CONTRO IL RUMORE TESTATE NELLE METROPOLI DOVE VERAMENTE C'è IL CAOS..... PURTROPPO A CAUSA DI PERSONE COME VOI LE FAMIGLIE FUGGONO DA UNA CITTA' CHE STATE FACENDO MORIRE..... PERCHE' NON ANDATE A VIVERE IN CAMPAGNIA, LA CITTA' SI CHIAMA CITTA' PERCHE' ANIMATA, VIVA E RUMOROSA ALTRIMMENTI NON SI CHIAMEREBBE COSI'....

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