giovedì 26 gennaio 2017

Sacchetti per raccolta differenziata.


A distanza di pochi mesi dall’ entrata in vigore del nuovo Porta a Porta cominciano a manifestarsi alcune evidenti contraddizioni.
Fra le modifiche imposte, oltre alla riduzione della frequenza della raccolta, ciononostante un aumento medio del 13% della tariffa, si evidenzia l’ obbligo imposto ai residenti di conferire i rifiuti in appositi sacchetti che non si trovano in commercio e che vengono distribuiti solo ed esclusivamente da Sistema Ambiente.
Fino a qui niente di particolare, anche se non si riesce a capire perché questo obbligo valga solo per i residenti e non anche per le attività commerciali. I sacchetti vengono forniti in un apposito kit composto da 26 per il Non Riciclabile, 52 per il Multimateriale e 52 per l’ organico.
Quello che è veramente strabiliante è che questa scorta deve valere per sei mesi dopodichè non se ne possono avere altri fino al semestre successivo.
Secondo questa regola, che definire bizzarra appare quantomeno generoso, il kit è il medesimo sia per il nucleo familiare composto da una persona come per la famiglia numerosa.
Tra l’ altro il sacchetto del Multimateriale è decisamente piccolo (pochi centimetri in più di quello che si usa per l’ organico) e quindi, visto la voluminosità del rifiuto, le famiglie numerose ne devono utilizzare 2 o 3 alla volta.
In pratica Sistema Ambiente distribuisce sacchetti che sono sbagliati per le dimensioni, utilizza un concetto senza logica per la loro distribuzione, obbliga i cittadini ad utilizzarli, pena pesanti sanzioni pecuniarie, e poi si rifiuta di fornirli quando gli utenti ne hanno bisogno.
Dopo aver accertato che Sistema Ambiente ha provveduto a realizzare le isole a scomparsa senza prima aver redatto l’ apposito regolamento che avrebbe dovuto fissare regole tecniche e distanze, cosí come previsto dalla normativa vigente, non pensavamo che si poteva arrivare al grottesco e cioè rendere obbligatorio l’ utilizzo di un sacchetto irreperibile pena pesanti sanzioni pecuniarie. Il Presidente dell’ Associazione Vivere il Centro Storico ha ufficialmente segnalato queste contraddizioni al Comune e alla Municipalizzata, informando della sua necessità di conferire i rifiuti utilizzando normali sacchetti, invitando a non sanzionarlo per uno stato di necessità creato dalla stessa Municipalizzata.
Sanzione che si presterebbe ad essere impugnata di fronte al Magistrato competente con aggravio di costi e risorse a carico della collettività.
Copia della segnalazione è reperibile sul sito della nostra Associazione e si consiglia i residenti, una volta terminati i sacchetti, di copiarlo per poi protocollarlo agli enti in indirizzo, in modo da poter contestare una eventuale sanzione, laddove questa venisse comminata a prescindere dallo stato di necessità.

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