Finalmente si è sciolto uno dei nodi che hanno tenuto
imbrigliata la famosa moratoria di ristoranti e locali pubblici in Centro
Storico durante gli ultimi mesi
Finalmente qualcuno si è preoccupato di chiedere al Soprintendente
quando avrebbe mandato il suo parere per
la tutela del Centro Storico e lui, dopo aver precisato, come del resto noi
sosteniamo da sempre, che questo atto non era
autorizzativo, ha confermato che lo avrebbe trasmesso nel corso della
settimana. Adesso resta il nodo della Giunta Regionale la cui necessità,
continuiamo ad affermare che non ci è
chiara.
Vero è che un atto di questo tipo richiede una
base di appoggio a prova di ricorsi al Tar però
è altrettanto vero che l’ Ascom
di Lucca è a favore di questo provvedimento e quindi non rappresenta un
pericolo in tal senso, inoltre è altrettanto vero che la Legge Minniti offre
basi “ antiricorsi al Tar” ben più solide di un parere del
Soprintendente e, visto gli atti di vandalismo e violenze accadute nel centro
storico durante gli ultimi anni, la difendibilità del provvedimento è più
che facilmente giustificabile sotto questo profilo.
Il problema che resta è quello della
tempistica. Anche ammesso che il Soprintendente rispetti quanto promesso, il
Comune aspetta l’ audizione in Giunta
Regionale, dopodichè il tutto deve
passare dal Consiglio Comunale. Si parla di mesi e mesi. Periodo in cui i
locali continueranno ad aprire e quindi la moratoria diventa paragonabile a
chiudere il recinto dopo che i buoi sono scappati.
A Pistoia stanno facendo un operazione ben
più importante ed articolata della
semplice “ moratoria lucchese” e al fine
di evitare “l’ attacco alla diligenza” hanno vietato al Suap di valutare ulteriori
richieste di aperture. Tutto resta
bloccato fino a che il Consiglio non si è
espresso in merito (Ordinanza 113 del 6 Febbraio 2018 pag 6 punto 1)
Perché
a Lucca non si può fare lo
stesso?
http://vivereilcentrostorico.blogspot.com
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