Il concetto posto alla base della raccolta differenziata dei rifiuti è che,
diminuendo il ricorso all’ inceneritore, i cittadini risparmiano.
Dal 49% di differenziata prima
del porta a porta siamo passati al 80%, però le bollette hanno continuato ad
aumentare, quindi abbiamo voluto capire il motivo di questa discordanza e i dati
che abbiamo riscontrato ci hanno
veramente sorpreso.
Sistema Ambiente Spa fattura
circa 25 milioni di euro all’ anno per circa 40.000 utenze coperte.
Ha ben 16 milioni di bollette non
riscosse, alcune di queste risalgono addirittura al 2003.
Ogni anno, a causa di questa
manifesta incapacità a riscuotere, la Società mette nel fondo svalutazione crediti un importo
sempre maggiore e adesso siamo arrivati a quasi 2 milioni. Un importo che il
Decreto Enti Locali del 2015 impone di mettere in bolletta e quindi questi soldi alla fine li pagano i cittadini onesti. Per fare un
esempio ogni anno si buttano via i soldi con cui si potrebbero costruire due
palazzetti dello sport.
Soltanto nel 2018 si sono accorti
che l’ art. 37 del regolamento per le riscossioni doveva essere modificato e
questo ci fa venire un dubbio: ma fino al 2018 nessuno si è mai preoccupato di
incassare gli insoluti?
L’Assessore Raspini aveva detto
che nel 2019 la tariffa non sarebbe aumentata grazie al milione e 800mila euro di
evasione accertata per la Tari 2015 dovuta alla scoperta di 2.700 utenze
fantasma, mentre poi invece un aumento del 5% in bolletta c’è stato comunque.
Le centinaia se non migliaia di
tavoli esterni ai bar, ristoranti e simili
hanno reso al Comune la cifra di 19.969,62 euro nel 2017 e 16.586,15 euro nel 2018.Un importo
ridicolo se si pensa che il tavolo di cucina di due settantenni paga circa 400
euro all’ anno. Se ne deve dedurre che non ci sono stati controlli incrociati
fra Cosap e Taric. Senza poi contare il fatto che grazie alle “innovazioni” del
nuovo Regolamento di Polizia Urbana l’ area di somministrazione è adesso estesa
anche alle strade e piazze dintorno ai locali
senza aggravio di Cosap e/o Taric: tutto a gratis tanto pagano gli
altri.
L’ aumento della tariffa
registrato nel 2018 ci pare la cosa più ingiusta che una Amministrazione
potesse fare:
aumento del 5,3% per le tariffe
domestiche e soltanto del 4,5% per le tariffe non domestiche con esclusione
totale dell’ aumento per bar e ristoranti che peraltro di rifiuti ne producono
tanti per davvero.
Le isole a scomparsa vengono
sommerse dai sacchetti di rifiuti anche quando non sono piene. Questo ci porta
a pensare che sono tante le utenze prive della tessera magnetica perché magari
risultano sfitti ed invece sono affittati al nero. C’è stato il controllo
incrociato con il catasto? Noi crediamo
di no e saremmo felici di essere smentiti.
Nel 2015 sono stati dismessi i
cassonetti e siamo passasti al porta a porta il che ha consentito un aumento della
differenziata dal 49% al 80%. Nonostante questi brillanti risultati adesso in
centro storico e nell’ immediata periferia si ritorna ai cassonetti che
costeranno 3 milioni, più il suolo pubblico che dovrà essere pagato tutti gli
anni. Che si farà con i 112 operatori assunti per consentire il passaggio al
porta a porta? E le ultime 10 assunzioni
che ovviamente non sarebbero necessarie
se si programma di diminuire l’ impegno lavorativo ? Si provvederà al loro
licenziamento visto che il porta a porta
in Centro Storico non ci sarà più? Si ritornerà a pulire le strade con la
ramazza come si faceva quando c’erano i cassonetti e solo 100 operatori
evitando di utilizzare delle spazzatrici che sono un insulto al buon senso con i loro 97 dB alle 6 di mattina? Per
eliminare i sacchetti dalla strada che si vedono durante il giorno non
conveniva incrementare leggermente la frequenza dei ritiri e fare la raccolta
serale come fanno tante città? Con la medesima raccolta si sarebbe potuto
provvedere anche al ritiro dei bidoni
dei locali pubblici che invece, anche se proibito, stanno fuori tutta la notte
con il loro contenuto pestilenziale. Si risparmiavano 300 milioni, la bruttura
dei cassonetti per le strade e i bidoni dei locali fuori per tutta la notte.
Per questi motivi
abbiamo formulato alcune precise domande
ai Sindaco:
·
Con questa mole di crediti non riscossi,
-
con gli importi che non vengono richiesti alle
categorie per volerle favorire, oppure per la mancanza di controlli sul suolo
pubblico posto in locazione,
-
con un socio privato in precarie condizioni
finanziarie,
-
considerato che sono previsti grossi investimento per
la nuova sede di Sistema Ambiente Spa,
-
visto che dovrà essere messo a norma l’ impianto di
Nave ,
-
considerato che
il costo del personale è aumentato
perché ha visto 112 assunzioni nel 2015 e 10 assunzioni durante gli ultimi
tempi,
-
considerato che i nuovi cassonetti costeranno 3 milioni
di euro e dovranno pagare il suolo
pubblico
ci
domandiamo: a quanto andranno le
prossime bollette visto che finora hanno subito aumenti esagerati
nonostante si sia raggiunto l’80% di
differenziata?
·
Lei pensa che le stesse persone che hanno portato Sistema Ambiente
Spa a questo tracollo, tutto d’un tratto
riusciranno miracolosamente a
raddrizzare il timone e portare la società in pareggio?
·
Finora la delega dei rifiuti è stata saldamente
tenuta nelle mani dell’ Assessore competente, lei crede che questo sia una scelta azzeccata? Continuerà a riporre
questa fiducia?
·
A quanto dovranno arrivare le bollette prima
che lei cominci a pensare seriamente a
questa situazione iniziando così a
difendere anche l’ interesse dei cittadini?
Non crede che ad oggi, a parte
gli eventuali rilievi che potrebbero arrivare dalla Corte dei Conti, ci sarebbero già tutti gli elementi per
portare i cittadini lucchesi ad una class action contro Comune di Lucca e Sistema Ambiente SpA?
Restiamo in attesa di conoscere
le risposte del Sindaco
Segue l’esposto integrale
trasmesso al Sig. Sindaco
Il Consiglio Direttivo del Comitato Vivere il
Centro Storico, Associazione portatrice di interessi diffusi, iscritta nella
sezione tematica “Impegno civile e promozione dei diritti” dell’elenco comunale
con Deliberazione della Giunta Comunale n. 361 del 7-7-2009 espone quanto di seguito.
Siamo molto preoccupati per l’
esercizio economico di Sistema Ambiente SpA.
Il motivo è dovuto al fatto che
il comportamento della municipalizzata
sembrerebbe penalizzare i cittadini a
seguito del semplicistico meccanismo
instaurato dalle normative che pongono a carico dei contribuenti tutte i debiti delle aziende pubbliche
(Decreto Enti Locali del 2015).
Proprio perché siamo noi
cittadini chiamati a pagare tutti i
debiti delle municipalizzate , indipendentemente se sono frutto di buona o
cattiva gestione, abbiamo voluto verificare la situazione e, dalla lettura
dei contenuti pubblicati sulla stampa e
mai smentiti, ci siamo resi conto di fatti che fanno letteralmente rabbrividire
Situazione debitoria
Sistema Ambiente Spa fattura
circa 25 milioni all’ anno per circa
40.000 utenze coperte.
Di fronte a questo lavoro, nel
corso degli anni, si sono registrati
crediti non riscossi che arrivano alla bellezza di 16 milioni di cui 5 gestiti
da Equitalia e 11 dalla Società. Alcuni di questi risalgono addirittura al
2003, ciò porterebbe a pensare che finora nessuno ci ha messo mano per
riscuoterli e che quindi la spazzatura
finora l’ hanno pagata solo alcuni “onesti ma ingenui” cittadini.
Se Sistema Ambiente SpA fosse una
ditta privata avrebbe già chiuso e il
Sindaco, da tanto tempo, sarebbe dovuto
andare in Tribunale a portare i libri contabili. Invece il fatto che per il
Decreto Enti Locali del 2015 i debiti
delle municipalizzate vengono spalmati in bolletta e che basta aumentare le
tariffe per ripianare tutti i buchi, il
gioco può andare avanti all’ infinito. Per questo sembra che finora nessuno si sia mai posto il problema, tanto i
costi di Sistema Ambiente SpA, gli stipendi degli operatori e dei dirigenti
vengono garantiti con i soldi dei cittadini: se mancano soldi, nessun problema,
si aumenta la bolletta!!!
Purtroppo Sistema Ambiente Spa si
è talmente abituata a non farsi pagare che ogni anno provvede all’
accantonamento di una somma talmente ingente che consentirebbe di costruire
almeno due palazzetti dello sport come quello che viene adesso realizzato a
Porcari che costa 700.000 euro . Il fondo svalutazione crediti (accantonamento)
è una voce di bilancio nella quale si
indicano i crediti che si presume l’ azienda non sarà in grado di
incassare. Nel Gennaio 2018 la società
ha richiesto di mettere in
accantonamento la somma di 1 milione e 976mila euro mentre il Comune ha
chiesto di mettere “soltanto” 1 milione e 350mila euro). Quindi i cittadini onesti, ogni anno, saranno chiamati a pagare i loro
23 milioni di spettanza ed in più i quasi 2 milioni che annualmente i furbi non pagano e che Sistema Ambiente,
almeno finora, si dice in grado di non riuscire a riscuotere.
Futuro calo dell’ ammontare debitorio in conseguenza del Decreto Crescita recentemente approvato dal
Governo
Probabilmente nel 2019 un calo del debito ci sarà, ma non certo per merito dell’ Amministrazione,
bensì a seguito del condono per multe e tasse locali previsto dal Decreto
Crescita di recente approvazione. Ci auguriamo che qualcuno, nel 2020, non ci metta il cappello sopra e venga a
dirci che il debito è calato per fantomatiche attenzioni esercitate dall’
Amministrazione o da Sistema Ambiente SpA, nascondendo la rottamazione delle
cartelle prevista da questo misura governativa
Evasione della tassa
Soltanto per la Tari 2015, i
controlli che sono stati effettuati nel 2018, hanno accertato 2.700 evasori per un importo di un milione e
800mila euro. E il resto? E per gli anni precedenti al 2015, tutto passato in
fanteria? E comunque quando sarà che Sistema Ambiente riscuoterà questi soldi che
erano dovuti nel 2015? Nel febbraio 2018
c’è stata una proposta di modifica dell’ art. 37 del regolamento per poter
procedere alla riscossione coattiva, altrimenti difficile da attuarsi. Questo vuol dire che nessuno
prima del 2018 si è mai posto il problema di riscuotere da chi non pagava? Dove
sono stati i vertici di Sistema Ambiente SpA fino ad allora? E l’ Assessore
cosa ha fatto in tutti questi anni visto che detiene la delega fin dal 2014?
Ci auguriamo che i controlli
sulla Tari 2015 non siano stati un fatto sporadico e che si accertino anche
tutti gli anni successivi e precedenti, anche se crediamo che dopo i
cinque anni vale il detto “chi avuto ha
avuto e chi ha dato ha dato”.
Sono consapevoli a Sistema
Ambiente SpA che solo 3.000 utenti hanno la domiciliazione bancaria e che
quindi i bollettini vanno controllati alla scadenza per vedere se sono stati pagati o no e non
dopo anni ? Ed inoltre, a parte le 2700 utenze fantasma, quanti sono gli appartamenti veramente
sfitti? Qualcuno controlla se sono
sfitti per davvero oppure, per rispetto della privacy, non vanno nemmeno a
vedere se la fornitura Enel è invece attiva e registra consumi che dimostrerebbe l’ utilizzo dell’
appartamento.
Da dove vengono tutti i sacchetti
lasciati fuori dalle isole a scomparsa? Saranno mica inquilini o turisti che
hanno affittato al nero e che non hanno
la tessera perché l’ appartamento risulta sfitto?
Su un sito di annunci ci sono 300
appartamenti in offerta per affitti turistici, qualcuno si è mai preoccupato di
controllare se sono tutti censiti?
Durante gli ultimi anni l’ enorme
massa di locali pubblici che si sono realizzati, soprattutto in Centro
Storico, vede un elevato turnover.
Molti locali aprono, poi chiudono dopo pochi mesi o magari cambiano gestione.
Non c’è niente di più facile per queste attività di
evitare di pagare i rifiuti che
hanno prodotto in quanto per alcuni anni
nessuno si accorgerà che non hanno saldato le bollette, poi se chiudono o
vendono la licenza non esistono più , i
loro debiti vengono messi nella lista degli inesigibili e quindi passano a
carico della cittadinanza. Non crede Sig. Sindaco che per le nuove utenze dovrebbe essere richiesto un deposito come fa Enel o Gesam e
contemporaneamente elaborare procedure di controllo molto rapide e quindi procedere subito dopo l’insoluto
all’ intimazione di pagamento evitando di farlo dopo la “fuga”?
Un membro del nostro comitato che
possiede un appartamento a Viareggio ci ha riferito che il suo inquilino ha
cambiato residenza e automaticamente la bolletta dei rifiuti è arrivata a nome
suo. Questo a Lucca accade o no? Per
quanto abbiamo appurato sembrerebbe di no e, a meno che uno non vada da Sistema
Ambiente per “pregare” di cambiare la
bolletta intestandola a proprio nome,
quell’ appartamento non pagherà nulla anche nel caso in cui venisse affittato
al nero.
Perché non fare un controllo
incrociato fra il catasto e gli appartamenti messi a tassazione? Altro che 2.700 evasori, crediamo che ne
verrebbero fuori molti di più.
Situazione in cui non si emettono nemmeno le bollette.
Ci sono poi altre anomalie che
abbiamo verificato e cioè che oltre ai crediti non riscossi ci sono situazioni
in cui non si addebitano nemmeno gli importi dovuti
È il caso dei pubblici locali che
pagano la tassa di occupazione del suolo
pubblico, ma che almeno finora non sono stati obbligati a pagare i rifiuti per
la superficie occupata dai tavoli esterni, ciò nonostante il fatto che tale
obbligo, per legge, riguarda chiunque possieda, occupi o detenga a
qualsiasi titolo locali o aree scoperte, a qualsiasi uso adibiti, suscettibili
di produrre rifiuti urbani.
Da notarsi che la superfice esterna dei
locali è il doppio di quella interna e quindi la gran parte dei locali pubblici
con i tavoli esterni paga di fatto un terzo della tariffa rifiuti che sarebbero chiamati a
corrispondere.
Si pensi che le centinaia se non migliaia di
tavoli esterni ai bar, ristoranti e simili
hanno reso a Sistema Ambiente la
cifra di 19.969,62 euro nel 2017
e 16.586,15 euro nel 2018.
Importi ridicoli se si pensa che sono attività
con una grossa produzione di rifiuti mentre
un nucleo familiare di due persone settantenni, quindi con limitata
propensione all’ acquisto e perciò con una minima produzione di rifiuti, pagano
circa 400 euro all’ anno.
Importi ancora più ridicoli se si osserva che,
mentre il numero di tavoli fuori dai
locali è maggiore nel 2018 rispetto al
2017, dobbiamo rilevare che l’importo
incassato per questa causale risulta essere minore. Dobbiamo pensare che si sia
sparsa la voce che la tassa sui rifiuti è un tributo facilmente evadibile,
tanto che alcuni di quei pochi che nel 2017 l’ hanno pagata hanno poi cessato di farlo nel 2018.
Che dire poi del fatto che grazie
alle modifiche operate dal nuovo regolamento di Polizia Urbana, elaborato
dietro la competenza dell’ Assessore di
riferimento, sono state tolte le
sanzioni per il bivacco, ed i locali sono adesso liberi di utilizzare la
pubblica via come area di somministrazione senza pagare il suolo pubblico e
tantomeno i rifiuti che su quelle aree vi vengono prodotti, e il cui costo di
smaltimento viene perciò posto a carico
della collettività.
Ricapitalizzazione
di Sistema Ambiente SpA e conseguente esborso di danaro pubblico
Il problema dell’ ammontare dei debiti non riscossi
è solo una parte del problema. L’ altro grosso problema consiste nel fatto che
Daneco (il socio privato che possiede il 34% di Sistema Ambiente) ha presentato
un concordato prefallimentare e quindi ha posto Sistema Ambiente SpA in
condizioni di difficoltà per il
reperimento dei finanziamenti
dalle banche.
Questo ha comportato un aumento di capitale in
cui il Comune di Lucca, nel 2016, ha
partecipato nella misura di 552.375 euro. Quindi i cittadini si sono dovuti
togliere di tasca un altro mezzo milione.
Aumento
della differenziata e contemporaneo
aumento delle bollette.
Come tutti sappiamo il motivo per cui si fa la
differenziata è dovuto al fatto che meno si manda all’ inceneritore più si
risparmia e quindi meno si dovrebbe spendere in bolletta.
Purtroppo questa logica viene contraddetta dai
fatti:
-
Aprile 2015 aumento del 5,5 % funzionale all’
estensione del porta a porta a tutto il comune e quindi dell’ aumento di costi
personale dovuto alle 112 assunzioni che si sommano alle 100 unità preesistenti. Costo ritenuto funzionale per raggiungere il
65% di differenziata
-
Gennaio 2018 si
è voluto penalizzare di più le utenze domestiche ponendo a loro carico un
aumento del 5,3%, mentre per quelle non domestiche l’ aumento è stato soltanto
del 4,5%. Tuttavia questa ingiustizia è
solo la punta dell’ iceberg: dall’ aumento sono stati esclusi i bar e i
ristoranti che già per la gran parte non pagano la tassa rifiuti sui tavoli
esterni ed in più molti di questi utilizzano il suolo pubblico come area di somministrazione
abusiva. Come nel libro “La fattoria degli animali” di Orwell: siamo tutti uguali, ma qualcuno è più
uguale degli altri.
-
Non ci risulta che per il 2019 il Consiglio Comunale
abbia deliberato alcun aumento di tariffa tuttavia dall’ esame delle bollette
da poco ricevute abbiamo avuto modo di
accertare che rispetto al 2018 l’importo richiesto è stato aumentato del 5%.
Questo aumento vale per tutti? Nella stessa misura? Anche per bar e ristoranti?
Saremmo grati se lei Sig. Sindaco ce lo facesse sapere, visto che non ci
risulta ci siano state deliberazioni in merito. Giusto per capire come spendiamo i nostri soldi
A questo proposito l’ Assessore competente a fine
2018 aveva detto che nel 2019 non ci
sarebbero stati aumenti in virtù del fatto che erano stati scoperti 2.700
evasori per 1 milione e 800mila euro, mentre poi l’ aumento del 5% in realtà c’è stato e non resta che domandarci quale è il motivo
per cui ai proclami non hanno fatto
seguito i fatti. Forse quel milione e 800 mila euro di evasione è stata soltanto
una somma accertata ma non riscossa? Se così fosse, sarebbe bello
sapere cosa si sta facendo per portarla nelle casse della Società alleviando
così le spese degli onesti cittadini.
Si è sempre collegata la volontà di aumentare la
differenziata per pagare meno di trasporto e di conferimento dei rifiuti all’
inceneritore. Per questo motivo non riusciamo a capire il motivo dei rincari di
cui sopra alla luce dei sorprendenti progressi effettuati in questo tipo di
raccolta tanto decantati dall’ Assessore di riferimento e da Sistema Ambiente
come di seguito si riporta:
28 Aprile 2015 -
Prima del porta a porta la differenziata era del 49%. Nel 2013 è salita
al 60%, mentre l’ obiettivo a fine 2015 è il 65% e per il 2016 fra il 70 e il 75
per cento.
23 Gennaio
2018 – I risultati positivi non sono mancati secondo l’ Assessore competente
“Siamo quasi all’ 80%, per l’ esattezza al 78%, per quanto riguarda la raccolta
differenziata che si colloca al primo posto in Toscana tra i comuni capoluogo.
21 Agosto
2018 – Sistema Ambiente SpA si augura che di li a poco verrà raggiunta la
soglia del 80% di differenziata.
Di fronte a
questo enorme e tanto sbandierato successo del Porta a Porta, nonostante la
tariffa sia sempre aumentata a dispetto del fatto che doveva calare per gli
ottimi risultati raggiunti, l’
Amministrazione ha poi deciso incomprensibilmente di cancellare questo tipo di
raccolta in Centro Storico tornando ai cassonetti come negli anni 90. Un passo
indietro di 30 anni.
L’ incomprensibile
ritorno ai cassonetti
Sarà un
investimento di circa 3 milioni di euro
che sommato ai nuovi esborsi che
verranno richiesti dalla nuova sede di
Sistema Ambiente Spa e dalla bonifica dell’ impianto di Nave rappresenteranno un cappio al collo delle
finanze della municipalizzata e quindi del portafoglio dei cittadini che
saranno chiamati a ripianare i debiti.
Speriamo che, visto le condizioni finanziare in
cui versa l’ Ente non ci sia bisogno di ricomprare a prezzo di saldo i nostri vecchi cassonetti che vennero
venduti a Messina nel 2015.
E’ chiaro che poi i cassonetti dovranno pagare il
suolo pubblico e che questo rappresenta una
spesa fissa ulteriore ai 3 milioni?
Inoltre si sa dove verranno posizionati questi
cassonetti? Noi lo abbiamo richiesto ma per il momento non ci è stata fornita alcuna risposta.
Siamo sicuri che si potranno trovare 50 posti in
Centro Storico che non siano incompatibili con i monumenti, che non siano sotto
la finestra di qualcuno e che non portino via altri posti macchina? Il vigente regolamento dei rifiuti nulla contempla relativamente alle distanze
minime da porte e finestre. Siamo sicuri che nessuno si opporrà alla
localizzazione dei cassonetti sulla base delle previsioni del Codice Civile?
Se questo dovesse accadere chi pagherà le spese
legali? Il Comune o Sistema Ambiente? Purtroppo però in tutti i casi, a causa
del decreto Enti Locali, il portafoglio
da cui prendere i soldi sarà quello dei
cittadini.
Noi prevediamo che questi cassonetti, se mai
verranno autorizzati dalla Soprintendenza, saranno affogati dai sacchetti dei
“senza tessera” che visto l’ inefficienza di Sistema Ambiente in tema di
esazione continueranno beatamente ad esistere.
Inoltre ci
domandiamo che ne sarà dei 112 operatori assunti per il Porta a Porta che, come
diceva L’ Assessore competente a quel tempo, rappresentavano una importante
ricaduta occupazionale in un momento di crisi, quasi come se questi stipendi
non venissero pagati dai cittadini.
E’ vero che una
parte di questi sarà comunque necessaria
perché fuori del Centro Storico il Porta a Porta resta, ma che succederà agli
altri? Eppoi per quale motivo ne sono stati assunti altri 10 durante gli ultimi
tempi se si prevede un ridimensionamento deg di
lavoro?
Osservazioni
varie e domande che Le poniamo Sig. Sindaco
Il Porta a Porta in Centro Storico è peggiorato
da quando è stata diminuita la frequenza di raccolta perché c’era da pagare le
isole a scomparsa. Questo significa che
quello che doveva aiutare la raccolta
(le isole a scomparsa) in realtà l’ ha peggiorata.
Mentre in molte città importanti dal punto di
vista storico/monumentale i rifiuti si raccolgono alla sera, a Lucca questa si
fa la mattina dalle 6 alle 9,30. Cosa priva di senso logico perché fino alle 8
nessuno esce di casa e porta sulla strada il sacchetto della spazzatura. E’
vero che dalle 6 alle 8 gli operatori
svuotano i bidoni dei locale che stanno fuori fin dalla sera prima, anche
se l’ organico puzza e la raccolta del vetro alle 6 di mattina provoca il rumore di una bomba a mano, ma non dobbiamo dimenticare che sarebbe
proibito lasciare fuori i bidoni durante la notte e che ciò rappresenta una infrazione da sanzionare anche se la
Polizia Municipale non lo ha mai rilevato.
Dopo le 8 è ridicolo vedere i mezzi di Sistema
Ambiente Spa che bloccano il traffico dovuto alle scuole, agli uffici e ai
negozi che a quell’ ora presenta il suo picco.
Durante i Comics la raccolta dell’
immondizia viene fatta alla notte ed
infatti durante il giorno non c’è un solo sacchetto a giro. Lei è sicuro Sig.
Sindaco che quei 3 milioni di cassonetti sono spesi bene quando , come noi
abbiamo più volte richiesto, magari bastava cambiare un po' le regole e a costo
zero ottenere risultati migliori? Come? Semplicemente prevedendo di tornare
alla frequenza di ritiri che c’era prima della sua Amministrazione, effettuando
la raccolta dopo cena insieme ai rifiuti
dei locali evitando così di lasciare questi ultimi a puzzare per tutta la notte in balia dei
gatti e dei gabbiani.
Prima del
Porta a Porta, al tempo dei cassonetti,
Sistema Ambiente disponeva di un organico di 100 operatori i quali
svuotavano i cassonetti e spazzavano le strade con la ramazza ottenendo un risultato
sicuramente migliore delle attuali spazzatrici che fanno tanto rumore alle
6 e peraltro non puliscono agli angoli di strada.
Adesso che gli operatori sono 200, quindi il
doppio di allora, visto che si ritorna ai cassonetti ci domandiamo se si ritornerà anche allo
stesso organico e alla pulizia manuale delle strade?
A questo proposito dobbiamo rilevare che far
passare le spazzatrici che producono 97 dB
alle 6 della Domenica mattina quando le scuole sono chiuse, quindi non
c’è traffico e questa operazione si potrebbe fare più tardi, è proprio una
ingiustificabile tortura che può essere superata solo dalla raccolta del vetro
che produce lo stesso rumore di una bomba a mano,
Visto che il Porta a Porta viene eliminato solo
per le utenze domestiche, cosa succederà
con i bidoni della spazzatura dei locali pubblici? Si continueranno a lasciare
fuori dei locali per tutta la notte
anche se contengono organico che è un tipo di rifiuto molto puzzolente
soprattutto durante la stagione calda? Oppure qualcuno comincerà a vigilare che
questo non avvenga più anche perché
proibito dl regolamento? Lei Sig. Sindaco si adopererà in tal senso?
Visto che ne abbiamo l’ occasione ci piacerebbe
sapere per quale motivo nel 2017 Ascit
di Capannori ha venduto la carta e cartone al prezzo di 64,28 euro a tonnellata
mentre Sistema Ambiente di Lucca ha ricavato soltanto 51,35 euro a tonnellata?
Non sarebbe il caso di chiedere a Ascit se ci fa il favore di vendere anche i
nostri materiali di recupero magari dandogli una minima commissione visto che
sembrano più bravi di noi?
Domande
finali al Sig. Sindaco
·
Con questa mole di crediti non riscossi,
-
con gli importi che non vengono richiesti alle
categorie per volerle favorire, oppure per la mancanza di controlli sul suolo
pubblico posto in locazione,
-
con un socio privato in precarie condizioni
finanziarie,
-
considerato che sono previsti grossi investimento per
la nuova sede di Sistema Ambiente Spa,
-
visto che dovrà essere messo a norma l’ impianto di
Nave ,
-
considerato che
il costo del personale è aumentato
perché ha visto 112 assunzioni nel 2015 e 10 assunzioni negli ultimi
tempi,
-
considerato che i nuovi cassonetti costeranno 3 milioni
di euro e dovranno pagare il suolo
pubblico
ci
domandiamo: a quanto andranno le
prossime bollette visto finora hanno subito aumenti esagerati nonostante si sia raggiunto l’80% di differenziata?
·
Lei pensa che le stesse persone che hanno portato Sistema Ambiente
Spa a questo tracollo, tutto d’un tratto
riusciranno miracolosamente a
raddrizzare il timone e portare la società in pareggio?
·
Finora la delega dei rifiuti è stata saldamente
tenuta nelle mani dell’ Assessore competente, lei crede che questo sia una scelta azzeccata? Continuerà a riporre
questa fiducia?
·
A quanto dovranno arrivare le bollette prima
che lei cominci a pensare seriamente a
questa situazione iniziando così a
difendere anche l’ interesse dei cittadini?
·
Non crede che ad oggi, a parte gli eventuali
rilievi che potrebbero arrivare dalla Corte dei Conti, ci sarebbero già tutti gli elementi per
portare i cittadini lucchesi ad una class action contro Comune di Lucca e Sistema Ambiente SpA?
Con ossequi
Il Consiglio Direttivo del Comitato Vivere il
Cntro Storico
PS
Quegli orrendi bidoni di plastica definiti “trespoli” che Sistema
Ambiente sistema sulle strade durante i fine settimana estivi sono orrendi e
finora hanno avuto vita facile perché all’ interno della sua Amministrazione sembra non esserci nessuno
che abbia avuto un minimo di buon gusto facendolo rilevare, però non dobbiamo
dimenticare che fino a prima dell’ arrivo degli attuali Assessori Lucca era definita la “città del garbo” e
forse non dovremmo dimenticarcelo completamente.
Comprendiamo il fatto che i cestini rifiuti
attualmente disposti non sono sufficienti perché piccoli e pochi, certi di fare
cosa gradita trasmettiamo le immagini dei portarifiuti di Pienza che sono
sistemati non sui corsi principali ma sulle traverse.
Oppure come quelli che si trovano in Piazza San
Michele
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