giovedì 1 ottobre 2009

Nostro articolo inviato alla stampa

Puntuale come un treno svizzero, non si è fatta attendere la risposta delle associazioni di categoria al progetto esposto dall’assessore Chiari di chiudere il centro storico al traffico entro il 2011. Ascom e Confesercenti subito hanno storto la bocca e cominciato a piangere sulla rovina del commercio. Con la nota tecnica del «ben altro», queste associazioni argomentano per bocca dei loro dirigenti che altre siano le cose che devono essere prima fatte e che in mancanza di queste la situazione potrebbe addirittura peggiorare. Non si capisce peraltro quali debbano essere i processi virtuosi che, a loro dire, andrebbero attivati in maniera prioritaria Un concreto piano di mobilità? Ci era parso che il progetto di Chari, sebbene per ora esposto nelle linee generali, lo contemplasse chiaramente. Caso mai, bisognerà valutare che si tratti di un piano adeguato e fattibile, una volta che sarà noto più nel dettaglio. La valorizzazione della città? Così detto, è una formula molto generica che non può che trovare tutti d’accordo. Non ci sembra tuttavia che la situazione attuale, che vede le antiche ed anguste strade della città quotidianamente percorse da migliaia di mezzi di ogni tipologia e dimensione, permetta di operare in questa direzione. Per inciso, per quanto ci si sforzi non si riesce a vedere dove stia il «processo spinto di pedonalizzazione» che, sempre secondo le associazioni di categoria, sarebbe stato portato avanti in questi ultimi anni. L’esperienza di molte altre città italiane ed europee mostra invece che una pedonalizzazione che si accompagni ad un buon sistema di trasporto pubblico è la condizione sine qua non per la valorizzazione del patrimonio urbano e che dove questo è stato fatto a beneficiarne, insieme a residenti e turisti, alla fin fine sono stati anche gli esercizi commerciali.

1 commento:

  1. L'assessore Chiari dovrebbe farsi un giretto a Pisa, Firenze, e Siena, tutti i tre hanno varchi telematici, con la citta o zona libera di traffico, certo se ascolta il solo commerciante che tra l'altro viene a lavorare da fuori e pretende di arrivare sotto bottega con la sua macchina, con quale escamotage riescono ad avere permessi chi lo sa, beh allora siamo alle solite. In quest'altre citta in particolare Siena che e molto simile a Lucca, conosco personalmente commercianti in centro, e mai e poi mai, vorebbero piu la citta aperta alle auto, loro hanno troppo benefici con Sienesi di fuori e turisti che arrivano, parcheggiano fuori dai varchi ed invandono la citta a piedi o navetta e spendono, mentre girovagano per le strade tranquille. Da notare che anche nell'ultima mia visita a Siena, nemmeno l'ombra di un sacchetto d'immondizia alle porte dei residenti, e i porta rifiuti belli vuoti dutante tutto l'arco della giornata. Onore alla Amministrazione Comunale di Siena e la loro versione di sistema ambiente, per non parlare delle capacita del Sindaco ed Assessori vari. Ma chiedere questo ai bottegai e Amministrazione di Lucca, mi sa che e troppo, o c'e del resto che non so. Mi sa che alle prossime elezioni gli assessori del traffico, commercio, e responsabili del Decoro Urbano, sara' bene votare per chi e' residente in citta, e non chi ha la villa o casa in zone tranquille fuori mura. Cosi magari ci penseranno prima di mollare permessi a gogo , e licenze a locali sotto casa loro. Per non parlare di spendere soldi a fare varchi, che poi dopo anni, sono sempre li mai accessi, ed intanto invecchiano. Mi domando quanto sono costati questi varchi innutilizzati?

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