lunedì 25 gennaio 2010

Ancora sul PM10

Durante questi ultimi anni ci siamo abituati alle saltuarie affermazioni dell’Assessore Pierami in merito all’elevatissima concentrazione di PM 10 a Lucca, soprattutto nella zona all’interno e circostante alle Mura Urbane. Abbiamo ascoltato con estrema attenzione e, talvolta con un po’ di malcelato stupore, le sue dichiarazioni al riguardo. Una volta è stato affermato che la causa del PM 10 era il vento che lo portava dal Nord, un’altra volta che era solo colpa del riscaldamento domestico (ignorando che i superamenti avvengono anche durante le stagioni nelle quali non se ne fa uso). L’ultima versione ha sicuramente surclassato tutte le precedenti in quanto, ci sia permesso l’eufemismo, sembrava che il PM10 fosse diretta conseguenza della Pizza e dei Castagnacci in quanto prodotti con l’uso di forni a legna e che quindi, una volta combattuti questi forni, il problema sarebbe stato risolto alla radice.
Siamo invece rimasti stupiti nell’apprendere che il Dott. Pellegrini dell’Arpat non ritiene così preoccupante la situazione lucchese, quasi giustificando il tutto a seguito della sua posizione orografica (circondata da monti), oppure per il fatto che il progetto Patos (si badi effettuato soltanto a Capannori dove ci sono tante villette con caminetto) individui nella legna bruciata una fonte di PM10.
Lo stesso Pellegrini ammette però che i Viali di Circonvallazione sono molto inquinati tralasciando il fatto che la misurazione ivi registratasi si insinua per i 200 metri limitrofi, penetrando quindi all’interno delle Mura e nella immediata periferia. Siamo d’accordo che è un area limitata, non dimentichiamoci però che dentro questa zona vivono migliaia di cittadini che sono costretti a respirare questi veleni giorno dopo giorno. Inoltre nelle altre zone del centro la situazione non è certamente idilliaca come si evince dai dati registrati in San Micheletto. Certo ci fossero ancora le centraline di Via Passaglia e Viale Castracani (smantellate da Ruini e Pierami anni addietro) si potrebbe avere un quadro migliore della situazione, ma come si dice: rotto il termometro non si misura la febbre.
Due circostanze sono da tenersi in considerazione: il 2009 è stato molto piovoso e quindi il PM10 è stato in gran parte “lavato via”, il che non è detto che accada anche nel corso del 2010, inoltre dal 1 Gennaio 2010, per quanto indicato nel DM 60/2002, i limiti massimi di superamento saranno ridotti dai 35 attuali a soltanto 7 con un valore medio annuale di soli 20 μg/m3. Ci stupisce che ciò non sia stato considerato.
Conclusione: sicuramente il riscaldamento domestico, la produzione di Pizza e Castagnacci ed i pochi caminetti esistenti nel Centro Storico contribuiscono all’inquinamento da PM10, è però evidente per tutti che il traffico è la causa principale. Non è sicuramente aspettando per decenni la realizzazione degli assi viari che il Sindaco mantiene fede al suo impegno principale che è quello di massimo rappresentante della salute dei cittadini, aggravando il tutto con una politica della sosta che incentiva il parcheggio a pagamento nel Centro Storico e lungo i viali di circonvallazione portando decine se non centinaia di migliaia a trafficare per questi.
Altro che estemporanei blocchi del traffico, è necessario che l’Amministrazione attivi subito dei concreti e permanenti provvedimenti di limitazione del traffico sui Viali (senza preclusione alcuna) e riduca la disponibilità di parcheggi a pagamento sia all’interno del Centro Storico ch all’esterno delle Mura dislocandoli in periferia collegati con navette.
Novanta casi annuali di malattie ematologiche a Lucca sono un dato che dovrebbe far riflettere

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