Vivere il Centro Storico ha visto accogliere il ricorso presentato
in opposizione ad una multa per divieto di sosta elevata nei
confronti di una residente del Centro Storico.
La contravvenzione è stata elevata perché il veicolo sostava fuori
dagli stalli in ZTL nonostante la circostanza venga consentita dalla
ordinanza vigente.
Non rappresentava alcun intralcio alla circolazione, come ha
riconosciuto il vigile stesso contestando l’ art. 158 comma 5-8
(sosta fuori dagli stalli), mentre se avesse intralciato la
circolazione avrebbe dovuto elevare contravvenzione ai sensi dell’
art 157 comma 1 lettera B, oppure ai sensi dell’ art. 158 comma 1
lettera E), ed inoltre il veicolo avrebbe dovuto essere rimosso.
Stante il palese errore commesso dal Vigile Urbano, la residente ha
richiesto la revoca della multa in autotutela al fine di evitare
spese, un suo ingiustificato impegno, ma soprattutto quello della
magistratura.
La risposta è stata quella che non era possibile revocare la multa
e che pertanto la cittadina avrebbe dovuto rivolgersi alla
magistratura facendo ricorso.
A quel punto la residente si è rivolta alla nostra associazione, la
quale ha predisposto il ricorso di fronte al Giudice di Pace che è
costato 43 euro di marche da bollo.
Quando il Tribunale notifica un atto contro un provvedimento è
prassi comune che l’ ente che lo ha emesso depositi una memoria di
comparsa con la quale giustifica la legittimità della
contravvenzione elevata. Cosa che invece il Comando della Polizia
Municipale di Lucca non ha fatto. Poi ci si aspettava che qualcuno
dei Vigili Urbani intervenisse in udienza per evidenziare la bontà
dell’ operato, mentre invece non si è visto nessuno. L’udienza
si è conclusa con il Giudice che ha accolto il ricorso presentato
dalla residente condannando il Comune a rifondere le spese da lei
sostenute.
Ci domandiamo: ma è cosí che si gestisce il Corpo di Polizia
Municipale a Lucca? Siamo sicuri che tutti i vigili siano a
conoscenza della normativa vigente? Quante sono le multe fatte in
modo palesemente illegittimo che vengono poi pagate dai cittadini che
non conoscono l’ordinanza, oppure non possono perdere tempo e
danaro per difendere i loro diritti?
Nel caso in questione chi pagherà le spese a cui il Comune è stato
condannato? Forse il Comune che provvederà utilizzando il denaro
dei cittadini? Oppure il Vigile Urbano che ha emesso una multa
sbagliando, o magari il Comandante che pare non si sia preoccupato di
assicurarsi che i suoi sottoposti abbiano adeguata conoscenza della
normativa vigente, oppure forse l’ Assessore che non sembra si sia
mai preoccupato di valutare se l’ organico dei Vigili Urbani viene
adeguatamente formato ed erudito circa le norme, oppure in ultima
ipotesi il Sindaco titolare degli onori, ma anche degli oneri dell’
Amministrazione che porta il suo nome?
Invitiamo i residenti a valutare il ricorso delle sanzioni loro
comminate rivolgendosi alla nostra associazione alla email
vivereilcentrostorico@yahoo.it
http://vivereilcentrostorico.blogspot.com
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