mercoledì 24 novembre 2021

Manifattura, avevamo ragione: il project non era legale

 

Che nel Project della Manifattura ci fosse la mancanza di interesse pubblico come recentemente affermato dal Sindaco, questo Comitato lo ha sempre sostenuto a partire dal Consiglio Comunale aperto del Settembre 2020.

Secondo noi adesso non è il tempo delle recriminazioni ma dei bilanci.

Gli aspetti negativi sono rappresentati dal fatto che si sono persi tutti quei miliardi che Lucca avrebbe potuto ricevere dalla Regione per ristrutturare la Manifattura mantenendone la proprietà pubblica e che si sono spesi molti soldi per consulenze, prendendoli dalle casse comunali e quindi dalle tasche dei cittadini. A tal proposito non sarebbe male se ci fosse una refusione anche parziale di queste spese  che i lucchesi hanno sostenuto, magari soltanto  un  “quinto dello stipendio” da parte dei politici, nonché dei segretari di sezione, impegnati a sostenere posizioni  che la realtà ha dimostrato essere insostenibili. Un altro aspetto negativo è rappresentato da quei politici che hanno accusato i cittadini di far parte del  fronte del “non fare”, mentre i fatti dimostrano che invece questi facevano parte del fronte più costruttivo del “non fare male”. E’ stato grave rifiutare il colloquio, la dialettica e, cosa ancor più grave la partecipazione.

Senza contare i tanti soldi sprecati  nel progetto da parte della Fondazione che, ci auguriamo,  saranno oggetto di discussione al loro interno.

L’ aspetto positivo invece è che non si era mai vista una partecipazione così imponente da parte della popolazione. Una partecipazione rappresentata da consiglieri comunali che grazie al loro incarico hanno portato a conoscenza del “popolo” i dettagli dell’ operazione, da professionisti di valore che hanno impiegato molto del loro tempo per studiare e analizzare le carte e che, a dire il vero, avevano previsto  tanto tempo fa quanto adesso dichiarato dal Sindaco, dai comitati trasversali e apolitici composti da gente comune che hanno inteso  tutelare la proprietà pubblica  dedicandogli tempo sottratto ai loro impegni, alla loro famiglia e ai loro interessi.

Adesso è il momento della partecipazione. Che sia intelligente e come diceva Milan Kundera che eviti la stupidità di avere una risposta per ogni cosa, ma che invece abbia la saggezza di avere per ogni cosa una domanda.

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