venerdì 23 gennaio 2009

CASERMA MAZZINI



Articolo inviato alla stampa.

Il Centro Storico di Lucca è conosciutissimo e famoso nel mondo per essere un complesso architettonico integro e di grande valore storico salvo, fino a ieri, pochissimi interventi recenti e degradanti, da tutti biasimati, che sono il Palazzo INA in Via Beccheria ed il Palazzo delle Poste sito in Via Vallisneri.
Ad oggi dobbiamo aggiungere ai due interventi sopracitati un terzo che, ahimè, è frutto dei giorni nostri: l’intervento dei Palazzi Polis nella Ex Caserma Mazzini (circa 64 appartamenti).
Trattasi infatti di un casermone, di pessima valenza architettonica, con forma rettangolare e notevole altezza, che assomiglia più ad un blocco di case di cui alla Legge 167/62 per l’edilizia popolare che ad un’intervento degno del Centro Storico.
A causa della sua altezza impedisce a chi passeggia sulle mura, la vista della città sia dal tratto di mura su Porta S.Jacopo, sia dal tratto di mura fronteggiante la palestra di Via dei Bacchettoni, sostituendo alla vista della città antica quella di una banale costruzione moderna.
Frutto di un intervento di pessima fattura – certo regolarmente autorizzato non si sa come, forse tramite il recupero delle capanne ad un solo piano, una volta stalle dell’esercito, poi deposito della caserma – l'edificio si erge a più piani fuori terra, imponendosi per la sua altezza ed impedendo la vista della bella città, che viene sostituita con una serie di finestre e finestrine che sanno più di case popolari che di residenze degne del Centro Storico.
Si è quindi voluto privilegiare quella “redditività edilizia” da sempre deprecata dal comune buon senso condiviso dall’Amministrazione Comunale, dalle Soprintendenze ai monumenti e dalle altre Associazioni sempre attente agli interventi in Centro Storico.
Come si sono potute realizzare tutte quelle volumetrie con forme così scadenti e materiali all’apparenza così dozzinali sì da privilegiare bassi costi realizzativi, vista la posizione importante?
E’ naturale domandarsi: dove si trovavano quei cosiddetti “esperti” di Architettura, sempre pronti a sbilanciarsi in forbite dissertazioni storico/culturali nel momento in cui si autorizzava l’intervento?
E’ giunto poi pochi giorni fa il fiocco a chiudere tutta l’operazione: un Bunker in cemento armato di grandi dimensioni a ridosso di Villa Niemak, per la cui realizzazione è stata demolita parte della preziosa recinzione Liberty della Villa, al cui posto è sorto un alto muro in cemento armato che si spinge fino a Via Bacchettoni.
Era proprio necessario demolire la recinzione visto il suo valore storico/monumentale?
E’ normale chiedersi come mai alla Polis, che è una società del Comune di Lucca, partecipata in grande percentuale da privati, viene permessa un’operazione di tal misura?
Difficile comprendere come si possa poi pontificare sui piccoli interventi che si vorrebbero realizzare sia in Centro che in periferia, rendendo impossibile l’attuazione degli stessi da parte dei “normali cittadini”.

Nessun commento:

Posta un commento