lunedì 12 gennaio 2009

INTERVENTO "NAVETTE IN CENTRO"

Intervento pubblicato sulla cronaca locale

Da un primo esame ci pare proprio che il nuovo piano delle navette sia uno dei più grossi errori mai fatti nella storia lucchese.Sembra incredibile che in questo piano si possa considerare una maggiore penetrazione nel Centro Storico dopo che a Villa Bottini, durante la presentazione del nuovo piano di sosta e mobilità, venne preso atto che a fronte di 700 corse giornaliere le navette venivano usate solo da 500 utenti e che, per questo motivo, l’attuale servizio pubblico venne definito un assurdo spreco di risorse. Sembra altrettanto incredibile che questa bozza di piano porti la firma di Marco Chiari, quando, durante il suo precedente mandato politico, lui stesso mise in atto un piano con caratteristiche diametralmente opposte, che impedivano la circolazione delle navette sulle strade con pavimentazione in lastricato.Le strade in lastricato rappresentano un'importante memoria per la città di Lucca e sono un patrimonio storico adeguatamente protetto dal Regolamento Urbanistico, il quale alla Sezione V art. 92.3 prevede che venga loro assicurato un uso pedonale in via esclusiva o prevalente. E’ ovvio che l’incremento di corse, sia nel senso Nord Sud che in quello Est Ovest, è esattamente il contrario di quanto stabilito dal Regolamento Urbanistico e che le Vie in lastricato come Battisti, Della Rosa, S.Croce saranno quelle che ne soffrirano di più.Nessuno poi sembra aver pensato a quello che accadrà in Piazza Napoleone quando la tale piazza sarà occupata dalle manifestazioni che vi si tengono. Da dove passerà la navetta? E che accadrà alle linee 5 e 6 quando ci sarà il mercato dei Bacchettoni: di dove passeranno le navette? Che accadrà poi in Via della Rosa e Via Santa Croce: adesso ci sono 5 linee che la percorrono solo in un senso e producono 200 passaggi giornalieri; nel piano presentato sembra di capire che invece le linee diventeranno 8 e a doppio senso (saranno quasi 400 passaggi?). Si richiederà un semaforo per regolare il traffico e sembra di capire che la Porta San Gervasio verrà riaperta al transito nonostante l’indiscusso valore monumentale e la ingente spesa per il restauro della stessa recentemente effettuato. Cosa succederà ai pedoni che percorreranno questa stretta strada priva di marciapiedi? Cosa accadrà ai palazzi che si trovano ai lati delle strade e che già adesso vivono l’esperienza del “terremoto quotidiano” provocato dalle vibrazioni al passaggio dei mezzi? Di quanto aumenterà l’inquinamento acustico della zona che è attualmente ai limiti previsti dalla normativa?Quanti saranno i mezzi ecologici? E se i mezzi a disposizione non saranno sufficienti per coprire tutti i passaggi cosa farà l’Amministrazione: ridurrà le corse oppure chiederà ai residenti di sopportare gli ulteriori disagi provocati dagli attuali “cassettoni”?Chi pagherà il danno che verrà fatto alle pavimentazioni in lastricato? I cittadini, i componenti della Giunta di tasca propria, oppure quelle Associazioni che richiedono questo provvedimento a gran voce, anche se ciò si ritorcerà contro l’interesse di tanti dei loro iscritti, i quali si vedranno sottratto un proficuo passaggio pedonale? Speriamo che qualcuno, all’interno dell’Amministrazione, si sia già posto queste domande e abbia trovato quelle risposte convincenti che noi non siamo in grado di trovare.


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