venerdì 7 maggio 2021

il nuovo regolamento di polizia locale ha molte lacune

 

Quelle  osservazioni di alcuni consiglieri che ogni tanto leggiamo sulla stampa in merito al problema del bivacco ci fanno veramente sorridere.

Con il vecchio Regolamento di Polizia Urbana del 1943 all’ art. 58 lettera a) era proibito: sedere sdraiarsi, sulle strade e piazze, sulle soglie dei pubblici e privati uffici e presso i monumenti.

Con il Nuovo Regolamento, redatto dal corpo di Polizia Municipale, discusso ed emendato dalla apposita commissione composta dai consiglieri Nelli, Olivati, Pagliaro, Torrini e Minniti e poi approvato dal Consiglio Comunale molte proibizioni sono state tolte. All’ art 22 comma 1 lettera a) si dice che non ci si può sdraiare dormire e abbandonare qualsiasi materiale sulle soglie e scalinate dei locali di culto e sui monumenti, lasciando quindi intendere che queste attività sono invece permesse  sulle soglie dei palazzi privati e sulla pubblica via.

L’ art. 28 al comma 1 lettera a) dice che non si può dormire o bivaccare attraverso l’ apposizione a terra di teli, coperte, materassini e stuoie, permettendo quindi di  farlo dovunque a tutte le ore del giorno e della notte purchè non si stenda un telo in terra. Una circostanza che rende possibile una aggregazione indiscriminata di persone aiutati in ciò dall’  art.28  comma 1 lettera i) che vieta di consumare alcool soltanto nelle aree verdi, consentendolo quindi sulle vie e piazze del Centro Storico.

All’ art. 74 lettera f) del Vecchio Regolamento era proibito giocare a pallone nelle piazze mentre nel nuovo regolamento questa proibizione non c’è più e quindi, con le dovute cautele, si può fare una bella partita di calcetto in Piazza San Martino.

Troviamo assurdo  leggere di consiglieri comunali che si lamentano di questi problemi e chiedono interventi contrari alle previsioni del “loro” regolamento. Con le nostre osservazioni avevamo chiaramente previsto queste situazioni  e quindi, almeno i consiglieri di commissione, non possono dire che non lo potevano immaginare.

Una volta esaurita l’ attuale pandemia, invece di lamentele improduttive,  non sarebbe il caso di modificare quello che è sbagliato e riportare Lucca ad essere degna del suo nome?

http://vivereilcentrostorico.blogspot.com

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