venerdì 7 maggio 2021

Sulla lotta all'inquinamento siamo ancora indietro

 

Ci compiaciamo con l’ Assessore Raspini per i pochi superamenti di PM10 registrati dalla centralina posizionata in mezzo ai campi a San Concordio.

In effetti 26 superamenti annuali sono molto meno del limite di 35 fissato dalla legge che fa scattare le misure previste dal Piano di Azione. Siamo certi che se si installasse  una centralina  alla Croce di Brancoli o in cima alle Pizzorne il risultato sarebbe ancora migliore.

Peccato però che la centralina di San Micheletto, che non è fra i campi ma tra la gente  in pieno centro storico, nel 2020 ha registrato ben 36 superamenti di PM10 e che poi questi sarebbero in realtà 38 visto che i superamenti del 28 e 29 Marzo, a causa di ragioni tecniche, non sono stati conteggiati da Arpat in nessuna delle centraline della rete.

A prescindere dal fatto che 36 o 38 superamenti sono più di 35, vale la pena ricordare che  l’ OMS ha fissato a 3  i superamenti massimi annuali di PM10 e che l’ Onu e l’ Unione Europea hanno fatto proprio questo limite ponendolo come obiettivo da raggiungere entro il 2030. Forse sarebbe opportuno maggiore cautela nel valutare i dati e soprattutto maggiore impegno per risolvere le criticità.

E’ vero che a Lucca la situazione è più complicata a causa della sua conformazione   orografica rispetto ad altre località. Siamo certi che all’ isola d’Elba il problema dell’ inquinamento atmosferico è più facilmente risolvibile che a Lucca, ma se si fa niente, o poco più di niente , siamo certi che il problema non si risolverà da solo.

Del piano d’ azione Comunale 2015/2018 è stato fatto pressochè niente. La zona verde che viene pomposamente definita Low Emission Zone (LEZ) prevedeva il divieto di circolazione per le  classi di veicoli più inquinanti ad eccezione di corridoi stabiliti (Circonvallazione, Via del Brennero Nord e Sud, Via Sarzanese e Via Catalani) che di fatto vanificano la ragione di esistere della zona stessa. Doveva essere posta ad esazione (tipo zona C a Milano) in osservanza del principio “chi inquina paga” ma questa previsione non è mai stata applicata per poi essere  definitivamente rimossa  dal PAC 2109/2021.

Niente si sa dell’ autofinanziamento del PAC,  della piantumazione degli alberi, della spazzatura delle strade, del rifacimento della pavimentazione stradale, del completamento della ciclabile sugli spalti delle Mura.

I parcheggi scambiatori non sono mai stati realizzati ed anzi adesso si progetta di aumentare la disponibilità di sosta  alla Ex Manifattura e questo provocherà un inevitabile peggioramento dell’ inquinamento atmosferico in tutto il Centro Storico e al di fuori di questo.

Del Piano di Azione 2015/2018 e 2019/2021 non è stato fatto pressochè niente, anzi qualcosa verrà  fatto: il bike sharing. Un provvedimento che quando lo suggerimmo all’ Assessore Raspini anni fa riscontrammo un deciso diniego, tanto è vero ci domandiamo, vista la sua contrarietà,  chi è stato a realizzarlo.

Il nuovo Piano del Traffico appena varato non limita di fatto la percorrenza nel Centro Storico.

Prima di dire che il problema di Lucca è irrisolvibile a causa della sua conformazione geografica sarebbe opportuno realizzare gli interventi previsti dai Piani di Azione degli ultimi 6 anni per vedere se veramente non si trova la soluzione. Molto onestamente  crediamo che la situazione non sarà destinata a cambiare  fino a che non ci sarà un diverso  Assessore all’ Ambiente.

http://vivereilcentrostorico.blogspot.com

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