martedì 8 marzo 2022

Ex manifattura, l'amministrazione continua a rifiutare il coinvolgimento della cittadinanza

 

Il XVI secolo viene ricordato tristemente famoso a causa dell’ assolutismo dei sovrani.

Essi avevano potere di vita e di morte su tutto il popolo e non erano tenuti a rispettare la legge, essendo la loro carica riconosciuta come conferita dalla grazia divina.

Ciononostante, quando essi dovevano decidere qualcosa di molto importante, non se la sentivano di farlo con il solo consiglio dei loro vassalli  e per questo motivo convocavano degli organismi di cui facevano parte varie componenti sociali.  In Spagna si chiamavano Cortes, in Francia Stati Generali, In Inghilterra Parlamento.

A vedere il comportamento del Comune  riguardo alla Ex Manifattura ci pare di essere tornati in quell’ epoca, anzi ancora peggio perché loro convocavano gli Stati Generali mentre la nostra Amministrazione vuol decidere per conto proprio rifiutandosi di coinvolgere la cittadinanza, nonostante le 1.400 firme che glielo chiedono in forza di una legge regionale varata proprio dal loro partito.

Ci sono voluti due anni e centinaia di migliaia di euro per capire quello che era evidente per tutti fin dall’ inizio e cioè che il project financing di Coima/Fondazione sarebbe stato un danno per la città.

Adesso si mette all’ asta un edificio di 5.000 mq ad un prezzo molto basso, privando la collettività di una risorsa fondamentale, per farci andare una ditta che dopo 7 anni potrebbe togliere le tende, senza avere la minima idea di quello che il probabile compratore (un fondo guidato da una ditta milanese) ci andrà a fare dopo quella data.

I consiglieri comunali di maggioranza ci ricordano tanto i vassalli che dovevano disciplinatamente accondiscendere il sovrano, anche a costo di spericolate contorsioni concettuali perchè, se volevano tener  la testa al suo posto,  dovevano affermare anche  il contrario di quanto precedentemente stabilito proprio per compiacerlo

Fortuna per l’ Assessore Marchini che non è vissuto in quell’ epoca: invece di essere defenestrato sarebbe stato decapitato per aver affermato, unico nella maggioranza, che il re era nudo e che il Project era una rimessa, come poi del resto i suoi colleghi ed il Sindaco hanno riconosciuto.

Perfino l’ altra azienda milanese è arrivata a Lucca dicendo che voleva investire salvo poi adesso, dopo aver parlato con il Sindaco,  affermare che cerca investitori lucchesi e che la concessione dovrebbe essere di 90 anziché 50 anni.

Ci sembra proprio di essere tornati  nel medioevo, quando arrivavano i capitani di ventura i quali, rendendosi conto di avere davanti una piccola cittadina di provincia, trattavano i lucchesi con sufficienza confidando nella loro impreparazione.

Dopo aver affidato la parte Nord della Manifattura all’ Università di proprietà del senatore collega di partito del Sindaco ad un prezzo notevolmente più basso di quello che verrebbe applicato a Tagetik e affittato inoltre un elegante porticato per realizzarci camere da studenti extra lusso ad un prezzo che alcuni  consiglieri reputano particolarmente basso, ecco la ciliegina sulla torta: L’ asta del 25 Novembre senza mai aver  fatto una valutazione organica con la cittadinanza come legge prevede.

Purtroppo nelle odierne forme “cosiddette democratiche”, fino al giorno prima della scadenza di mandato, i provvedimenti sbagliati e non condivisi, si possono realizzare per poi diventare irreversibili anche per le generazioni future. Dopo dieci di anni di inattività il Sindaco avrebbe dovuto lasciare il discorso  alla prossima amministrazione, anzichè sostenere che la svendita del bene coincida con la sua valorizzazione

http://vivereilcentrostorico.blogspot.com

 

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