Consiglio Comunale del Comune di
Lucca 6 Maggio 2019
2030: Odissea nello Spazio,
pardon….. Lucca capitale o città ai
confini dell’impero?
L’ ordine del giorno di
questo consiglio è quello di fornire
suggerimenti, valutazioni e proposte sulle strategie da adottare per il futuro
della città.
Impossibile fornire suggerimenti
e proposte in sette minuti oltretutto ad
un’assise politica che mai finora aveva presentato un così alto grado di
inefficienza, ma che con questa iniziativa ha suscitato un forte interesse.
Ci spieghiamo meglio.
1.
Abbiamo
fatto una relazione dettagliata su quello che accade in Sistema Ambiente
S.p.A., evidenziando che a carico della municipalizzata ci sono 16 milioni di
crediti non riscossi e che quindi, a
causa del decreto Enti Locali del 2015, verranno spalmati in bolletta e perciò pagati dai cittadini con il classico 5% di
aumento annuale, dal quale (almeno nel 2018) sono stati esclusi bar e
ristoranti seguendo un principio di evidente ingiustizia che ci lascia pensare ad una “benevolenza”
dimostrata dalla Giunta e poi dal Consiglio verso una categoria che, forse
impropriamente, viene considerata un feudo elettorale seguendo le regole della
più bassa politica. Questo, nonostante tutti i cittadini si siano
quotidianamente rotti le scatole a dividere l’immondizia portando la raccolta
differenziata all’80% che ci pare rientri fra i primati toscani. Dopo che la nostra relazione
è stata pubblicata su tutti giornali ci aspettavamo che qualcuno, soprattutto
da parte dell’opposizione, ci contattasse per saperne di più. E’ stata una vana speranza perché nessuno ci ha
chiesto niente. Questo ci lascia pensare che questa situazione vada bene per
tutti. Per adesso sono 16 milioni poi non c’è motivo di pensare che questi non
siano destinati ad aumentare, considerato che le risorse umane che operano in
questo settore restano le medesime e purtroppo i miracoli nella finanza non
esistono. Perseguire i morosi e
recuperare il dovuto non avrebbe fatto diminuire e non aumentare le tasse per i
cittadini??? Ma nel 2030 continueremo ad accettare questa situazione?
2. Lucca ha la maglia nera per gli
sforamenti di inquinanti atmosferici in tutta la Toscana. C’è un Piano di
Azione Comunale redatto nel 2015, profumatamente pagato all’Università
Sant’Anna di Pisa con i soldi dei lucchesi, che giace addormentato in qualche
cassetto di qualche ufficio.
Di questo piano non è stato fatto
assolutamente niente, niente, niente. Perfino i medici si sono preoccupati per
l’aumento delle malattie che affliggono le vie respiratorie in quanto
verosimilmente queste sono imputabili
all’alto grado di inquinamento atmosferico.
Non ci risulta che questo
argomento sia mai stato trattato in Consiglio. Ne parleremo da qui al 2030?
3. Il nuovo regolamento di polizia
municipale è semplicemente ridicolo se si pensa che viene applicato in una
città monumentale ad elevata vocazione turistica e museale. Vi si permette di
bivaccare sempre e dovunque, quando questo viene vietato in tutte le città
d’arte che si ritengano minimamente all’altezza di tale definizione. C’è un
divieto di bere alcolici nei parchi, mentre si consente che questo venga effettuato nelle strade
del centro storico di una città
cosiddetta d’arte,…. ci sembra ridicolo. Prima era vietato esporre la merce
sulle soglie dei locali, adesso questo è permesso dando un’impronta sciatta che
Lucca dal 43 in poi non aveva mai avuto. Meno male che non è passato il
suggerimento di quel consigliere che voleva autorizzare I negozi di frutta e
verdura a mettere le cassette sulla strada davanti a loro negozio. Proposta che
avrebbe presentato il lato peggiore
della democrazia .Entro il 2030 avremo un Regolamento moderno come quello del
1943 che era in vigore fino all’ anno scorso???
4.
Le
contravvenzioni agli stranieri non pagate in tre anni ammontano a 3 milioni e
mezzo. Questo accade perché non viene applicato l’articolo 207 del codice della
strada che prevede il pagamento immediato della sanzione da parte dei veicoli
registrati all’estero. Ciò è conseguenza
di una sbagliata concezione di accoglienza e, per puro menefreghismo, ci costa
circa un milione all’ anno. Vorrei
fare un esempio: quante pietre del selciato antico avrebbero potuto essere
sostituite, quante buche e strade sistemate e quanti Vigili si sarebbero potuti
assumere con UN MILIONE DI EURO L’ANNO?? Quanti scivole per disabili si
potrebbero fare? Nel 2030 consentiremo
agli stranieri di continuare a prenderci in giro?
5.
Che dire del sistema di logistica Lucca Port? Un progetto costato, si dice, 5/6
milioni e buttato alle ortiche per fare l’ Aspire che presenta due problemi di
fondo: i camion che non lo rispetteranno non potranno essere multati, perchè il
Codice della Strada non riconosce il sistema di rilevazione Rfid, e siccome non ci sarà alcuna limitazione di
numero, continueranno a sfasciare il selciato medioevale come fanno adesso. Nel
2030 diventeremo civili?
6. Con la nuova politica delle Attività Produttive Lucca sta scendendo
sempre di più in basso, non c’è la volontà di usare i chiodi topografici per il
suolo pubblico e questo consente un vantaggio ai furbi che si allargano come
vogliono e una penalizzazione per gli onesti che soffrono di una concorrenza
sleale, nonché una penalizzazione per i residenti che almeno durante la notte potrebbero parcheggiare fuori dagli
stalli. I mercatini di basso livello in luoghi che sono Beni Culturali sono
diventati un ”must”. L’ ultimo in Piazza
Napoleone viene tanto declamato per l’
ombrellificio di Empoli e per l’ abbigliamento della Maremma dimenticando che
siamo a Lucca. Sicuramente una iniziativa del genere porterà qualche voto a
qualcuno e magari farà vendere un paio di caffè in più ai bar della zona, ma la
città in senso generale non ci guadagna nulla. Ci auguriamo che il prossimo
mercatino che verrà inventato non sia monotematico e focalizzato solo ed
esclusivamente sulla Torre di Pisa. Non abbiamo nulla di lucchese da vendere?
7. Le periferie sono completamente ignorate mentre dovrebbero
diventare il teatro privilegiato di eventi, creando veri e propri “distretti
tematici”, valorizzando aree dismesse, strutture industriali etc… Alcune
attività come ad esempio i locali notturni con somministrazione sulla pubblica
via non possono inserirsi in un contesto cittadino e quindi meglio sarebbe
individuare zone al di fuori del centro abitato
dove consentire il divertimento “rumoroso” ,come hanno fatto a Livorno e
come stanno facendo adesso a Pistoia
8.
Enormi
concerti una tantum costano milioni di
euro nel quinquennio e funzionano come
fugace spot, ma poi non hanno alcuna incidenza reale sul tessuto cittadino,
come gli importi dell’ addizionale Irpef, invariati da anni, dimostrano efficacemente. Meglio sarebbe
reinvestire tali risorse per una proposta capillare e continuativa di eventi
più piccoli che facciano vivere le varie zone della città, anche come antidoto
a degrado, piccola criminalità, etc.
Una frase contenuta
nella recente sentenza che ha visto condannato il Commissario di Pompei al
pagamento di 400.000 euro dice: la valorizzazione
del bene culturale non può essere assimilata al mero “sfruttamento” dello
stesso per fini di natura imprenditoriale-commerciale»
Frase che sicuramente potrà
interessare questo Consiglio visto che a Lucca non c’è il Commissario per i
Grandi Eventi e che la volontà di sostenere certe manifestazioni in certi
luoghi sottoposti a tutela specifica, viene elaborata ed espressa in questa
sede, la quale è quindi tenuta ad
assumersene anche le eventuali conseguenze.
9. Non è mai stato dato
seguito alla legge sulla Partecipazione promulgata il 27 dicembre 2007. e quindi la cittadinanza è
tagliata fuori dalla partecipazione. Un
bell’ ordine del giorno sarebbe quello di affrontare il problema della
partecipazione reale e costruttiva da parte dei cittadini adesso esclusi dalle buie stanze del potere.
La lista sarebbe ancora lunga ma
il tempo non ce lo permette.
Non
possiamo esimerci dal notare che è la cattiva quello che rovina l’
Italia. A Lucca si buttano via milioni di euro tutti gli anni per inefficienza,
oppure per compiacere alcune categorie
e, per permetterci questo “lusso”, siamo costretti a pagare sempre più tasse.
Volendo concludere con un
concreto suggerimento relativo alla gestione dei lavori democratici facciamo
nostro una massima di Platone
Ecco, secondo me, come nascono
le dittature.
Esse hanno due madri.
Una è l’oligarchia quando degenera, per le sue lotte interne, in satrapia.
L’altra è la democrazia quando, per sete di libertà e per l’inettitudine dei suoi capi,
precipita nella corruzione e nella paralisi.
Allora la gente si separa da coloro cui fa la colpa di averla condotta a tale disastro e si prepara a rinnegarla prima coi sarcasmi, poi con la violenza che della dittatura è
pronuba e levatrice.
Così la democrazia muore: per abuso di se stessa.
E prima che nel sangue, nel ridicolo
Esse hanno due madri.
Una è l’oligarchia quando degenera, per le sue lotte interne, in satrapia.
L’altra è la democrazia quando, per sete di libertà e per l’inettitudine dei suoi capi,
precipita nella corruzione e nella paralisi.
Allora la gente si separa da coloro cui fa la colpa di averla condotta a tale disastro e si prepara a rinnegarla prima coi sarcasmi, poi con la violenza che della dittatura è
pronuba e levatrice.
Così la democrazia muore: per abuso di se stessa.
E prima che nel sangue, nel ridicolo
E Pareto ci dice “si
può peccare per ignoranza, ma si può anche peccare per interesse. La competenza
tecnica può evitare il primo male, ma non può nulla contro il secondo”.
Questo, riportato ai tempi nostri significa che chi
governa ha il diritto, entro certi limiti, di sbagliare, mentre l’ opposizione ha il dovere di rilevarlo.
Uscire da questi binari significa
far deragliare il concetto di democrazia.
Purtroppo al giorno d’oggi la
politica è scesa veramente in basso. Non
ci sono più ideali ma soltanto la ricerca del consenso elettorale per il
partito e la preferenza individuale per il singolo politico e ciò diventa
quello che in filosofia politica viene definita
“la tirannide della maggioranza”.
Ci sono veramente tanti problemi
da risolvere prima di concederci una ulteriore progettualità.
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