lunedì 30 ottobre 2023

Sistema ambiente e utenze fantasma chi paga?

 

E’ fuori di dubbio che Sistema Ambiente negli ultimi dieci anni abbia conseguito risultati positivi e che parte di questo merito è sicuramente riconducibile  al Presidente uscente Dott. Romani.

Che la differenziata sia passata  dal 48 al 83 per cento è un dato di fatto, anche se ci riserviamo di verificare a quanto ammonta attualmente il peso dell’ indifferenziata dopo la realizzazione dei Garby,  visto la quantità dei sacchetti che viene lasciata fuori da questi e che quindi presumiamo vadano diretti all’ inceneritore con i costi che ciò comporta.

Saremmo anche curiosi di sapere a quanto ammonta attualmente  il totale di crediti non riscossi dalle utenze morose e a tal proposito ricordiamo che la stampa, insieme ad  alcuni partiti politici nel 2018, indicavano in oltre 11 milioni l‘ ammontare dei crediti non riscossi da parte di Sistema Ambiente.

Un problemino non da poco visto che, sempre nel 2018, secondo quanto pubblicato sulla stampa, fu imposto un fondo di svalutazione crediti, al fine di neutralizzare gli effetti di questa mancata riscossione. Il fondo venne inizialmente proposto in  1.976.000, mentre poi l’ amministrazione decise  di optare per un più “modesto” 1.350.000. Tutti soldi che vengono spalmati in bolletta e quindi a carico di quei  cittadini che le bollette le pagano.

Eh si perché non tutti lo fanno visto che, come disse l’ Ex Assessore Raspini in una intervista rilasciata ad un quotidiano locale nel 2018 e mai smentita, c’erano circa 2.600 utenze fantasma di soggetti residenti all’ anagrafe, ma non contribuenti di Sistema Ambiente, che sarebbero state sottoposte a vaglio.

Sicuramente le prime domande che faremo al nuovo Presidente di Sistema Ambiente saranno quelle di sapere se i cittadini spendono ancora circa 1 milione e mezzo all’anno di ammortamento per le morosità, eppoi se tutte  le “utenze fantasma” sono state chiamate a pagare e se finalmente verrà richiesto un deposito (come fa Enel e Gesam) per i nuovi contratti, compreso quelli commerciali, al fine di evitare che coloro che  chiudono dopo un anno facciano pagare agli altri i rifiuti da loro prodotti durante l’ attività

 

http://vivereilcentrostorico.blogspot.com

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