Le poche cadute verificatesi sono successe sul lato esterno e però le ringhiere si mettono su quello interno. C’è una logica?
Le cause in Tribunale relative alle cadute sul lato esterno non hanno mai accertato alcuna responsabilità del Comune quindi eventuali profili di necessità legale vengono a mancare.
Per quanto ci risulta nessuno è mai dovuto andare all’ ospedale per cadute sul lato interno, quindi dove è il bisogno di sicurezza?
Che le ringhiere sul lato interno siano quindi una assurdità è cosa evidente a tutti compreso a quegli assessori che, quando erano all’ opposizione, organizzarono una copiosa raccolta di firme contro le ringhiere e che adesso però le realizzano accontentandosi di aver ridotto il tratto in questione. Bontà loro!
A prescindere da tutti questi controsensi la domanda che sorge spontanea è: ma colui o colei che ha progettato le ringhiere c’è mai andato sulle Mura?
Le vecchie ringhiere avevano il corrimano stondato mentre le attuali ce l’ hanno in tubolare a sezione rettangolare. Le vecchie ringhiere avevano il ricciolo sulle estremità mentre quelle nuove no. Quelle vecchie erano saldate mentre le nuove sono fissate con bulloni d’ acciaio che sono un pugno nell’ occhio. In pratica sono la copia “ buon mercato” di quelle già esistenti.
Siamo curiosi di vedere cosa succederà a Porta S.Pietro, San Donato e S.Maria. Le prescrizioni impongono di fissare le ringhiere ai pilastri all’ interno dei commenti fra le pietre e/o il materiale lapideo. Il perno da utilizzarsi è di 10 mm mentre a volte i commenti non ci sono, oppure sono di 4 o 5 mm. Ovviamente se l’ impresa osserverà le prescrizioni imposte danneggerà irrimediabilmente le pietre e/o i mattoni antichi. Questo controsenso lo abbiamo segnalato da tempo a Ministero, Soprintendenza e Comune e siamo curiosi di vedere cosa accadrà.
Nel frattempo ci farebbe piacere vedere una delle innumerevoli auto di servizio della Polizia che sanziona o quanto meno faccia scendere dal paramento gli incoscienti turisti che vi passeggiano con magari in braccio il bambino piccolo. Chiediamo troppo?
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